sabato, 27 Luglio 2024

Viso & Corpo

Home Beauty Viso & Corpo Pagina 3
Consigli e segreti per la cura del viso e del corpo

Dimagrire in una settimana: ecco come fare

dimagrire

Per dimagrire l’addome in una settimana, non serve intraprendere un regime dietetico ferreo, ma prima di tutto occorre una buona dose di pazienza e sacrificio. Detto ciò, vediamo insieme alcuni accorgimenti da adottare per dimagrire l’addome in una settimana.

Se si desidera ottenere un corpo ginnico in fretta, bisogna innanzitutto ridimensionare le proprie abitudini. Va chiarito che, il principale responsabile del grasso è la lentezza del proprio metabolismo, a tal punto da impiegare un tempo eccessivo per bruciare le calorie in eccesso. A sua volta, la causa di un metabolismo lento è data da un’alimentazione irregolare e disordinata.

Se si desidera dimagrire l’addome velocemente, il primo passo è bere tanta acqua, secondo alcuni studi, circa 8 bicchieri giornalieri. Se il vostro organismo infatti, non accoglie liquidi a sufficienza, tende ad agglomerare gli stessi nei tessuti, facendo apparire il vostro corpo più tondo e grasso. Oltre a ciò, è fondamentale abolire del tutto le bevande alcoliche ed anche quelle gassate che sono dense di calorie, ma il loro nutrimento è insufficiente.

Come già preannunciato, per dimagrire la pancia non serve adottare diete ferree, ma è chiaro che anche l’aspetto dell’alimentazione va rivisto e modificato. Per esempio, è un errore pensare che saltando i pasti riuscirete a dimagrire in fretta. In realtà accade esattamente il contrario di ciò che ci si aspetta. Saltare un pasto comporta il rallentamento del metabolismo e dunque vi farà mettere su peso.

Il consiglio dunque, è di mangiare più volte al giorno e consumare alimenti nutrienti, ricchi di fibre e vitamine. Sono da abolire i grassi, le fritture e tutti i vari “cibi spazzatura”. Inoltre, è consigliabile mangiare lentamente, senza ingozzarvi. Per dimagrire l’addome in una settimana, è importante infine evitare durante i pasti di adottare comportamenti nervosi o ansiosi.

La nuova moda delle star è il #Maskselfie (FOTO)

Mode che vanno e mode che vengono, l’unica certezza è che sono le star a imporre i nuovi stili da social network. La nuova moda dell’autoscatto casalingo, praticata soprattutto nel weekend, ha in questo momento un unico hashtag: #maskselfie. In effetti tale moda era già stata lanciata in passato da Jessica Alba o Lady Gaga e ora reinterpretata da top model come Daria Werbowy, Bella Hadid, Tilda Lindstam, Amanda Norgaard e molte altre ancora.

Che il motivo dei #maskselfie sia forse da trovare nel fatto che con una bella maschera sul viso non importa quali imperfezioni abbia il viso o quale sia l’espressione che c’è sotto la maschera? Scherzi a parte ecco le diverse tipologie di maschere dalle formule green a quelle con acido ialuronico effetto lifting, fino alle più estreme composte rispettivamente da oro colato e caviale. Le maschere non sono tutte uguali, ognuna ha delle caratteristiche specifiche, come spiega la dottoressa Norma Cameli, responsabile dermatologia correttiva all’istituto dermatologico San Gallicano.

Dedicarsi del tempo per concedersi una maschera è un momento di relax, il motivo prioritario per cui le maschere funzionano sta nell’elevata percentuale di principi attivi presenti rispetto alle tradizionali creme. La dottoressa Cameli specifica che se si è giovani si deve preferire l’utilizzo di maschere con principi attivi che assorbono l’eccesso di sebo, mentre una donna più matura, con qualche ruga dovrà preferirne una con alti principi attivi idratanti. Poi vi sono le maschere pensate per specifiche necessità della pelle come ad esempio per la couperose o la rosacea. Le maschere maggiormente conosciute e utilizzate possono essere raggruppate in 5 classi.

Esfoliante. È la maschera più usata dalle stelle di Hollywood e l’esclusiva tecnologia dei suoi ingredienti permette di sfruttare tutte le potenzialità di potenti antiossidanti e polifenoli estratti dalle foglie di tè verde.

Purificante
. Ricca di argilla verde e caolino è una maschera morbida che assorbe tossine e impurità, regola il sebo in eccesso e leviga la superficie cutanea rivelando una pelle luminosa sin dalla prima applicazione.

Detossinante. Ridona vita alla pelle cittadina, stressata e debilitata e ha un effetto detox grazie agli estratti di vinaccia, argilla rosa e caffè (per purificare), enzimi di papaia (esfoliante) e 8 oli essenziali dalle proprietà rigeneranti.

Energizzante
. Un gel fresco che disseta e tonifica istantaneamente la pelle perché contiene un cocktail di 5 vitamine che infonde la pelle di energia per risvegliarne la bellezza.

Anti-age
. Ripara, rinforza e restaura la pelle per ridarle energia e luminosità grazie a una tecnologia esclusiva che associa estratti di piante marine rare alle tecnologie scientifiche più avanzate.

Le scelte non sono terminate, bisogna poi scegliere il tipo di maschera tra patch, gelatina, impacchi, fango, peel off, e sheet mask, si rischia di far confusione. “Sono tutte formulazioni differenti” – spiega Cameli. Le sheet mask si presentano in microtessuto sagomato, inibite di un siero ad altissima concentrazione di sostanze attive e sagomate sulla forma del viso, ad esclusione di contorno occhi e collo. Garantiscono una perfetta azione occlusiva, si applicano un attimo e poi una volta tolte lasciano il siero ancora sulla pelle. Poi ci sono le peel off, ovvero quelle che una volta asciutte diventano una pellicola e sollevandole uniscono i benefici di uno scrub a quelli di una crema. I calchi a base di gomme e resine invece sfruttano il calore per far penetrare principi attivi, stesso discorso dei fanghi, usati per dilatare i pori e potenziare l’effetto.

I trend delle star sembrano rapiti da ulteriori tecniche anticonvenzionali come la corrente elettrica o l’ossigenoterapia pensate per far penetrare di più i principi attivi della maschera ma vi sono poi delle maschere davvero preziose a base di caviale o oro colato. Le cosiddette ‘gold mask’ sono dei fogli d’oro a 24 carati. Queste ultime costano molto e quindi piacciono a chi è attratto dall’esclusività del prodotto, ma in linea di massima, non cambia molto. La maschera va fatta in media due volte a settimana e chi ama farle in casa si assicuri della sterilità dei prodotti da utilizzare.

Ecco la foto gallery di qualche star:

Tatuarsi fa bene alla salute, lo dice la scienza

Credit: www.chedonna.it

L’American Journal of Human Biology l’ha detto e noi ne godiamo: tatuarsi fa bene alla salute.
Sì, perché a quanto pare l’inchiostro aiuterebbe a migliorare e rinforzare il sistema immunitario.
I ricercatori della University of Alabama hanno, infatti, analizzato i campioni di saliva di 29 persone prima e dopo aver marchiato la loro pelle indelebilmente.
I campioni mostravano tra i valori quello dell’immunoglobina A, un anticorpo utile alla risposta immunitaria da parte del nostro organismo.

Gli studi condotti hanno dimostrato come i livelli di questo anticorpo si abbassassero nei soggetti che si tatuavano per la prima volta e come, invece, quelli di persone già tatuate non subissero cali dopo aver esposto la pelle ad un altro tatuaggio.

Questo perché, grazie allo stress dato dalla macchinetta, i tessuti molli già toccati dei soggetti molto tatuati mostravano un fattore di vigilanza più elevato rispetto a chi ne aveva meno o addirittura non ne possedeva.
Il meccanismo, poi, è stato scoperto coinvolgesse non solo i tessuti citati, ma tutto il sistema immunitario per intero.

Nell’articolo pubblicato sull’American Jorunal of Human Biology, è stato pure azzardato il paragone tra tatuaggi e vaccini, poiché nel complesso, secondo gli esperti, avrebbero lo stesso meccanismo di difesa. Più tatuaggi ci facciamo, quindi, più il nostro corpo diventerebbe meno incline a future infiltrazioni patogene.

Il problema sta nel numero, perché farsene uno abbasserebbe le difese per un tanto utile a prendersi la febbre o altri infiammazioni. Quando si fa un solo tatuaggio, il corpo soffre e diventa dolorante, quando invece se ne fanno molti ecco che il dolore tende a svanire, il corpo ad abituarsi e alzare le difese.

Ora abbiamo un altro motivo per ricoprirci di disegni su pelle: avere difese da supereroe. Fatelo sapere a tutti i genitori del mondo.
Tatuarsi fa bene e non lo diciamo noi, lo dice la scienza.

Depilazione laser: tutto quello che c’è da sapere

www.geniuswellness.net

Riuscireste a immaginare una vita senza l’incubo dei peli superflui? O, ancora, una estate spensierata nella quale siete liberi di potere andare al mare senza prima passare dall’estetista? Sarebbe davvero fantastico, e la buona notizia è che da oggi tutto ciò è possibile grazie alla depilazione laser.
Prima di prendere appuntamento presso un centro specializzato è bene informarsi per conoscere tutto quanto c’è da sapere a riguardo.

La prima cosa da sapere è che il laser agisce sulla pigmentazione dei peli quindi non avrà risultati su quelli biondi o sulla semplice peluria. Più sono scuri e spessi e più sensibili saranno i risultati.
Il soggetto ideale per la depilazione laser ha peli scuri e carnagione chiara: più il derma è scuro e più sarà difficile l’individuazione del pelo da parte del laser. Lo spettro della luce va a colpire il bulbo pilifero alla radice, indebolendolo e inibendo la crescita futura.
Il trattamento viene realizzato sui peli in fase di crescita (anagen): per questa ragione prima di iniziare il trattamento viene passato il rasoio sulle parti da depilare.

Naturalmente la luce del laser comporta un piccolo trauma dell’epidermide, che a causa delle alte temperature del fascio di luce potrebbe subire arrossamenti, che vanno trattati con creme specifiche (a me è stata fornita direttamente al centro di depilazione e si tratta di una emulsione lenitiva a base di vitamine).
Con questa tecnica si possono trattare zone come inguine, gambe, braccia e ascelle. Molte persone scelgono di depilare in questo modo anche il baffetto ma se non siete Frida Kalho ve lo sconsiglio: difficilmente vedrete risultati definitivi.

Dovete sapere che il risultato è duraturo nel tempo ma non definitivo: almeno due volte all’anno dopo la fine del trattamento serviranno delle sedute di richiamo. Molti laser non possono essere utilizzati durante i mesi estivi mentre altri sono perfettamente compatibili con la tintarella.
La nota negativa della depilazione laser è ovviamente il prezzo, che non è accessibile a tutti; per fortuna il trattamento è meno caro di 10 anni fa e troverete molti più centri specializzati disposti a vendervi dei pacchetti molto vantaggiosi (ovviamente è sempre meglio non risparmiare a discapito della qualità).