martedì, 16 Dicembre 2025

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Torte Disney che orrore (FOTO)

Credit: thesun.co.uk

Si è così legati alla Disney e a tutti i loro personaggi che li si vuole vicino anche il giorno del proprio compleanno. Con una torta per esempio. E l’idea è anche bella, il problema sono le torte. Pochi giorni fa vi abbiamo mostrato la Principessa Elsa versione commestibile, ma soprattutto deformata; oggi vi vogliamo mostrare i più grandi epic fail delle torte Disney. Sono cerca che rimarrete sconcertati.

La torta di Cenerentola sembra uno di quei disegni che fanno i bambini di 4 anni quando imparano a tenere in mano penne e pennarelli, non un lavoro di pasticceria.

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Questa torta con le principesse ha un non so che di fallico.

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Lei, in teoria, dovrebbe essere Minnie. Dovrebbe.

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Se non ci fosse la foto di Ariel affianco non si sarebbe mai capito che cosa fosse rappresentato nella foto a destra – perchè non sembra neanche una torta.

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Anche questa torta della Sirenetta direi che non è venuta per niente bene.

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Topolino o la Principessa Leia di Guerre Stellari?!

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Povero Olaf. Neanche il pupazzo di neve che facevamo da bambini era così brutto.

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Non c’è speranza per Ariel…

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“Verso l’infinito e oltre” o verso un nuovo pasticcere?

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Credo che questa torta dovesse raffigurare la fatina Trilly. Credo, perché sembra un personaggio mitologico di quelli cattivi.
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Questa è la Bella o la Bestia?

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[Credit: thesun.co.uk]

Ciclo, coppetta contro assorbenti: chi vincerà?

Moltissime sono le donne che, durante il proprio ciclo mestruale, hanno deciso di passare alla Mooncup, la nuova coppetta in silicone diventata un’alternativa più che valida ad assorbenti e tamponi. L’idea, nata in Inghilterra ad opera di un’azienda poi insignita di svariati premi proprio in virtù dei progressi etici a cui ha portato, ha così messo fine alla problematica legata ai rifiuti e a quella dello sperpero di soldi per prodotti usa e getta.

A differenza degli assorbenti e dei tamponi, la Mooncup è infatti una coppetta riutilizzabile sicura, comoda ed ecologica: realizzata in morbido silicone medico, non contiene né lattice, né coloranti, né tossine o sbiancanti. Il prezzo si aggira intorno alla ventina di euro, ma si tratta di un prodotto che può durare per anni. In più, i materiali in cui è realizzata non provocano la secchezza causata generalmente dai tamponi, nel totale rispetto dell’equilibrio naturale del nostro apparato genitale.

Considerando il fatto che nell’arco della propria vita una donna finirà per usare più di 11.000 assorbenti o tamponi, e che buona parte di questi finiranno in discarica o a mare, non c’è dubbio sull’incredibile impatto ambientale che la Mooncup potrebbe avere un domani, se fosse finalmente usata da tutte le donne.

Sicuramente l’inserimento non è tra le pratiche più facili e si dice ci sia bisogno di almeno tre cicli per riuscire ad abituarcisi del tutto. Eppure, la sua comodità e la sua efficacia sono incomparabili: non imponendo, per esempio, delle ‘scadenze di ricambio’ a stretto giro (come invece fanno i tamponi), le coppette lasciano un’ampia libertà a chi le usa. Provare per credere.

La personalità in una mano

Photo Credits: Simonahobeammer

La mano è uno degli elementi del nostro corpo che salta subito all’occhio, se una donna non rinuncia ad una manicure perfetta per mostrare mani impeccabili anche gli uomini ormai sanno che le donne fanno caso alle mani maschili e le considerano molto importanti.

Una cosa che probabilmente ancora non sapete, però, è che dalla forma della mano e dalla lunghezza delle dita possiamo capire meglio la personalità e il carattere di chi ci interessa.
Il frutto di una ricerca di alcuni studiosi canadesi ha rivelato che la maggior parte degli uomini che ha il dito indice più corto dell’anulare ha un carattere tendente all’aggressività ma in compenso è più generoso nei confronti del partner e teme il giudizio della persona a cui è interessato. Un uomo con il dito indice più corto regalerà fiori e profumi e sicuramente sarà incline ad offrire una cena.
Per quanto riguarda le donne, avranno una spiccata generosità quelle con il dito indice più lungo dell’anulare. In entrambi i casi tutto dipende dalla maggiore esposizione agli ormoni nell’utero materno.
Per quanto riguarda i due tipi di ormoni accennando agli uomini parliamo di testosterone, nel caso delle donne, invece, si tratta di estrogeni.

Un’altra particolare curiosità è stata riscontrata nelle donne con l’indice più lungo, quindi più esposte agli estrogeni. Queste donne sono quelle che si impegnano di più a curare il proprio corpo per fare colpo e risultare più belle e seducenti agli occhi del partner. Sono proprio queste donne che spendono tempo e denaro nella cura dell’aspetto fisico per impressionare e colpire.

Al primo appuntamento, quindi, occhio alla forma della mano.

L’ansia è ereditaria

Credit: med-cam.it

Qualcuno di noi è così ansioso che anche le sue ansie hanno l’ansia.
Ma noi vogliamo aiutarvi, per questo vi spieghiamo che non siete “malati d’ansia”, perché voi con l’ansia ci siete nati. Fa parte del vostro DNA.

Avete capito bene, l’ansia è ereditaria. Uno studio svolto sulle scimmie Rhesus ha dimostrato che i genitori ansiosi hanno più probabilità di avere una prole ansiosa – e questo vale anche per gli umani. La ricerca, condotta su una famiglia allargata di primati, ha dimostrato importanti tesi riguardanti la trasmissione da genitori a figli di stati ansiosi e depressivi. Il Dipartimento di Psichiatria e dell’Health Emotions Research Institute della University of Wisconsin-Madison ha infatti dichiarato che ci sarebbe un circuito iperattivo del cervello, la parte che potrebbe preparare il terreno per lo sviluppo di ansia e disturbi depressivi, che viene ereditato di generazione in generazione.

Pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), lo studio è stato condotto su circa 600 giovani scimmie Rhesus da una famiglia multi-generazionale, esposte a situazioni leggermente minacciose al fine di identificare le regioni cerebrali in cui l’incremento del metabolismo potesse predire i livelli di ansia di ciascun individuo.
Usando poi l’approccio della correlazione genetica, i ricercatori hanno trovato il circuito neurale in cui si insidia, geneticamente, il temperamento ansioso. Esso coinvolge tre regioni del cervello legate alla sopravvivenza: il tronco cerebrale, l’amigdala, e la corteccia prefrontale, che è responsabile del livello più alto di ragionamento ed è completamente sviluppata solo negli esseri umani e nei loro cugini primati.

Come dicono, giustamente, i ricercatori: “Riteniamo che in una certa misura, l’ansia possa fornire un vantaggio evolutivo, perché aiuta un individuo a riconoscere ed evitare pericolo, ma quando i circuiti sono più attivi, diventa un problema e può provocare disturbi depressivi”.

In ogni caso, è stato appurato che è la funzione di queste strutture cerebrali – e non la loro dimensione – a essere responsabile del trasferimento genetico di un temperamento ansioso. I nostri geni, cioè, modificano il nostro cervello fino a farci essere esattamente così come siamo.

[Credit: adnkronos.com]