martedì, 16 Dicembre 2025

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Chi vi ha cancellato su Facebook? Scopritelo con un’app (FOTO)

Credits photo: digitaltrends.com

Ci sono due cose che le persone amano fare su Facebook: aggiornare il profilo e controllare quello dei cosiddetti “amici virtuali”. Mancava solo un’attività all’appello, la supervisione degli spostamenti degli amici, almeno sin’ora. Sono oltre 330 mila gli utenti che hanno già scaricato la nuova app “who deleted me on Facebook” per scoprire chi li ha eliminati dal famoso social network e molto altro. Il famigerato strumento tanto invocato dagli utenti ha infatti altre funzioni. Quali sono e che rischi potrebbero comportare?

La prima risposta è molto semplice. Innanzitutto se volete scaricare questa applicazione, basta possedere uno smartphone con una connessione internet. Grazie a ciò potrete entrare su Play store o App store e ricercare “who deleted me on Facebook”, facendo attenzione a non incappare in eventuali malware. Una volta scaricata, occorrerà aprire la schermata principale e dare il permesso di acquisire le informazioni sul profilo facebook.

Who deleted me potrà così avere accesso alla vostra privacy e memorizzare i dati utili per segnalare, solo a partire da quel momento, i cambiamenti nella vostra lista di amici. Come? Il metodo sarà lo stesso utilizzato da tutti i social network, ossia una notifica, che indicherà se qualcuno vi cancellerà da Facebook, disattiverà il proprio profilo o a quando risale il suo ultimo collegamento. Ovviamente uno qualsiasi dei vostri amici avrà parità d’accesso alle informazioni sul vostro conto.

Credits photo: yellnews.it
Credits photo: yellnews.it

Ma quella di who deleted me è solo una novità apparente poiché il primo metodo per controllare gli amici, molto più lungo e complesso, era già presente sullo stesso Facebook. Bastava accedere alle impostazioni del profilo, scaricare tutti i dati una prima volta e, a seguire, ripetere il procedimento dopo un determinato arco di tempo per scoprire se qualcuno avesse preferito eliminarvi dalla sua lista.

Ecco, forse l’app rende tutto più facile e istantaneo, ma è davvero così importante sapere se tra i vostri 200, 400, 600 etc. amici, uno di loro o qualcuno in più è scomparso? Insomma parliamo di presenze in una lista di cui nel migliore dei casi, se ne conoscono davvero 100. Mentre i restanti sono per lo più volti di persone sconosciute di cui non avete mai avuto la minima considerazione, perché dovreste iniziare ad interessarvi ora? Probabilmente è un bene che vi abbiano cancellato, vi hanno risparmiato fatica e non ve li ritroverete nemmeno per sbaglio nella home.

In fondo gli amici veri sono quelli che se hanno un problema con voi, prendono lo smartphone per chiamarvi e chiarire, piuttosto che cancellarvi su Facebook. E se lo fanno, probabilmente dovreste rivedere il concetto di amicizia. Per quanto riguarda gli altri, gli estranei, potete considerarli presenze, passeggere e temporanee, al pari di chi parla con voi una volta alla fermata dell’autobus. La differenza è che questi ultimi vi lasciano qualcosa di sé che nel più dei casi vi arricchisce, mentre i primi spariscono così come sono arrivati, in silenzio.

Inoltre, per concludere, who deleted me garantisce probabilmente un sistema di aggiornamento decisamente più efficiente di quello delle anagrafi dei comuni di appartenenza, ma mantiene anche la stessa privacy? Se considerate che tutti possono vedere i vostri spostamenti, probabilmente la risposta è no.

Tumore al seno: prevenire è meglio che curare. Ecco come

Prevenire è meglio che curare. Soprattutto quando parliamo di cancro. Il più temuto dalle donne è quello al seno, che colpisce circa 1 donna su 8. Nonostante ci siano varie cause, tra cui quelle genetiche, stile di vita e giusta attenzione possono decisamente aiutare a prevenire il male e a favorire una diagnosi precoce.

Magari vi è capitato di “vivere” il cancro, anche se non come protagonisti, magari perché ne è stata colpita una persona a voi vicina. Sapete cosa significa vivere l’ansia quotidiana, la paura di non farcela, il dolore e le sofferenze delle chemioterapia, la perdita di capelli, la stanchezza e la trasformazione del fisico. Magari l’avete “solo” vissuto da osservatori, non in prima persona, e non per questo è meno doloroso. Il cancro è entrato a far parte della nostra vita purtroppo, per qualcuno di più per altri di meno, ma tutti conosciamo un malato di tumore, che sia vostra madre, vostra zia o la cassiera del supermercato.

È arrivato il momento di fare i conti con questo male, perché esiste e miete vittime, è vero. Ma sempre meno. E questo è un dato che deve dare speranza, ma soprattutto coscienza. Ci sono sempre più persone che il mostro lo sconfiggono, molte più donne che vincono la battaglia della loro vita, rispetto al passato. Un grande contributo, oltre alla ricerca che avanza, è data dalla conoscenza e dalla prevenzione. Un tumore diagnosticato nella sua fase iniziale è più facile da smantellare, rispetto ad uno scoperto in fase avanzata. Per questo abbiamo il dovere verso noi stesse di fare un’adeguata prevenzione, sempre, a partire da età giovanissima, perché prevenire è meglio che curare.

Auto esame

Una buona abitudine è quella di farsi un auto esame, ogni mese, a partire dai 20 anni, l’autopalpazione può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Rispettare questi tempi è importante perché la struttura del seno si modifica in base ai cambiamenti ormonali mensili, e si potrebbero di conseguenza creare, in alcuni casi, confusioni o falsi allarmi.
È bene ricordare che, oltre agli ormoni, anche l’età, il peso corporeo, la familiarità e l’uso di contraccettivi orali influenzano la struttura del seno che, a volte, specialmente nelle donne giovani, si presenta particolarmente densa e difficile da valutare correttamente con l’auto esame.

Cancro al seno: prevenire è meglio che curare. Ecco come

L’autopalpazione rappresenta un primo strumento di prevenzione del tumore del seno, ma da sola non può bastare e deve essere abbinata, a partire dai 45-50 anni, o anche prima in caso di familiarità o alterazioni, a visite senologiche ed esami strumentali più precisi come ecografia o mammografia.

Stile di vita

Uno stile di vita sano è molto più importante di quel che potete immaginare per la riduzione delle possibilità di comparsa del tumore. In particolare si calcola che adottare sane abitudini possa evitare la comparsa di un cancro su tre.

In particolare una grande protagonista della nostra salute è l’alimentazione. Questa può aiutare nella prevenzioni di gravi malattie tra cui il tumore al seno. L’ideale è seguire una dieta mediterranea, varia e povera di grassi, limitando dolciumi e farine raffinate dannose per la nostra salute. Oltre alla qualità del cibo conta anche la quantità: è importante non eccedere con le calorie introdotte che devono essere calcolate in base all’età, al peso, al tipo di attività svolta e a diversi altri parametri personali.

Inoltre un alleato fondamentale è l’attività fisica. Il consiglio migliore è quello di svolgere un’attività fisica moderata per almeno 30 minuti al giorno e per almeno cinque giorni alla settimana. Questo tipo di attività può includere, per esempio, una passeggiata nel parco o la scelta di salire le scale a piedi piuttosto che usare l’ascensore o muoversi in bici e non in macchina. Insomma, nulla che ci porti ai campionati mondiali di atletica leggera, ma semplice movimento fattibile per tutti.

Vizi

I vizi più pericolosi della nostra salute sono quelli anche più diffusi tra i giovani. E questo dato è piuttosto allarmante se si pensa che fumo e alcool sono i nuovi passatempo dei ragazzi al di sotto dei 18 anni. I dati parlano chiaro: chi fuma aumenta il proprio rischio di tumore del polmone, della bocca e della vescica, oltre a influenzare tutte le patologie oncologiche; mentre il consumo eccessivo di alcol risulta cancerogeno per bocca, esofago e stomaco.

Bisogna inoltre porre attenzione ad alcuni comportamenti apparentemente innocui, ma in realtà pericolosi come l’eccessiva esposizione al sole che può causare tumori maligni della pelle. Ciò non significa rinunciare al sole, ma esporsi con moderazione e con le adeguate protezioni.

Geni

Angelina Jolie ci insegna che contro la predisposizione genetica la battaglia può essere ancora più dura. La maggior parte dei tumori è di origine “sporadica” ovvero si manifesta senza nessun tipo di legame con la trasmissione ereditaria dei geni, ma in alcuni casi (non più del 10% di tutti i tumori) si può parlare anche di cancro ereditario, legato, cioè, alla trasmissione da parte dei genitori di un gene mutato.

Sono stati messi a punto alcuni test genetici, metodiche complesse in grado di stimare il rischio di contrarre un tumore sulla base del corredo genetico. Uno dei tumori per i quali esiste la possibilità di sottoporsi a un test è quello del seno. È stato infatti dimostrato che chi ha una madre o una sorella con questa patologia, soprattutto se contratta in giovane età, corre un rischio maggiore di svilupparla nel corso della vita rispetto a chi non ha mai avuto casi di tumore del seno in famiglia. I geni BRCA1 e BRCA2 predispongono a questo tipo di cancro (e anche a quello dell’ovaio): ciò significa che, analizzandoli attentamente, nel caso di tumore si troveranno probabilmente mutazioni non presenti nelle cellule sane. E questa mutazione, se il tumore è ereditario, sarà la stessa nei vari membri della famiglia. Una volta stabilita la necessità di sottoporsi al test, mediante un colloquio con un genetista medico e un oncologo, si procede con un banale prelievo di sangue dal quale verrà estratto il DNA da controllare. Il risultato potrà essere positivo o negativo, cioè si potrà sapere se la mutazione è stata effettivamente ereditata oppure no.

Cosa ci riserva la vita non ci è dato saperlo purtroppo. Ma noi abbiamo il dovere di fare la nostra parte, per evitare spiacevoli eventi. E queste raccomandazioni dovrebbero essere seguite alla lettera.

Siamo guerriere, prima di essere donne.
Dimostriamolo.

Le 10 professioni più attraenti

p. credits: cosmopolitan uk

Quando notiamo ed osserviamo qualcuno che ci colpisce particolarmente, gran parte del fascino che gli attribuiamo è dato dall’abbigliamento o divisa che indossa e quindi dal lavoro che questa persona svolge.
Ci sono dei mestieri e delle professioni che rendono attraente e accattivante un uomo o una donna, il sito di appuntamenti Match.com ha dato il via ad una ricerca che ha svelato risultati sorprendenti a riguardo.

Secondo i risultati di questa ricerca uomini e donne hanno opinioni differenti secondo il fascino che può trasmettere un mestiere. Vediamo, quindi, i risultati in percentuale riportati dal sito.

Le professioni più attraenti per le donne svolte dagli uomini sono il frutto di ore ed ore davanti alle serie tv nell’attesa che il nostro personaggio preferito venga a rapirci.

Il medico, il dentista o il veterinario.
L’avvocato
L’insegnante
L’impiegato di banca
L’ingegnere informatico
Il manager
L’impiegato
L’addetto al marketing
Il politico e il militare
Il giornalista

Per gli uomini,invece, il discorso cambia. Gli uomini prediligono le donne che svolgono professioni autoritarie e di grande responsabilità.

L’insegnante
La segretaria
Il medico, il dentista o il veterinario
L’addetta al marketing
L’impiegata di banca
L’avvocato
L’infermiera
L’ingegnere
La giornalista
La politica e la militare

I risultati di questa ricerca hanno confermato la tendenza all’attrazione di entrambi i sessi verso chi porta il camice.
Il medico risulta affascinante perché lo scopo della sua professione è quello di salvare vite, quindi comunica sicurezza e protezione.
La stessa cosa vale per l’avvocato, ma solo per le donne, gli uomini si sentono attratti ma allo stesso tempo intimoriti da una donna che svolge una professione che richiede un aspetto e un comportamento più aggressivo.

Molto interessante la rottura di stereotipi antichi come la predilezione per la divisa da parte delle donne. Poliziotti e pompieri non vanno più di moda.

Belly slot: ecco la nuova moda dell’estate (FOTO)

credits photo: tvzap.kataweb.i

Ogni estate ha la sua tendenza e anche quest’anno non poteva mancarne una. Dopo la sfilza di foto che mettono in mostra le gambe, dopo il bikini bridge, questa volta è il turno del Belly slot. In cosa consiste? Scattarsi una foto che metta in mostra un solco verticale che parte dall’ombelico e arriva fino al seno.

Va da sé che non tutti possono permettersi di seguire questa tendenza. Ci vuole un fisico perfettamente scolpito e senza neanche un kg di troppo. Insomma, solo poche persone hanno la speranza di mettere in mostra un Belly slot perfetto.

credits photo: vanityfair.it
credits photo: vanityfair.it

A lanciare la nuova moda in Italia è stata la modella Emily Ratajkowski. Mentre si trovava in vacanza a Capri, infatti, si è scattata varie foto, che poi ha postato su Instagram. Tra le tante anche una serie di selfie in bikini che mettono in mostra un invidiabile Belly slot.

 credits photo: vanityfair.it
credits photo: vanityfair.it

Le critiche non hanno tardato ad arrivare e c’è già chi si sta allarmando. Per avere un Belly slot visibile bisogna essere molto magri, oltre che estremamente allenati, e si teme per la salute delle adolescenti e delle ragazze che vorranno seguire questa tendenza.