martedì, 30 Aprile 2024

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Samsung, record mondiale di selfie scattati in 24 ore

Credit photo: www.cyberscienza.it

Quella dei selfie è ormai diventata una vera e propria mania, se poi si mette in mezzo anche la Samsung è veramente la fine: l’azienda coreana, infatti, ha donato ai nuovi smartphone fotocamere anteriori con una più alta risoluzione, di ben 5 Megapixel.

Una mossa di marketing veramente forte questa, che ha portato la Samsung ad aggiudicarsi un nuovo e particolarissimo record a livello mondiale: quello di maggior numero di selfie scattati durante una giornata. E se non ci credete, potete anche controllare voi stessi sul sito creato proprio per l’occasione dalla Samsung.

Per questo progetto – che si è svolto tra Johannesburg e Cape Town – la famosa compagnia coreana ha messo a disposizione di diverse persone due dei suoi gioiellini: Galaxy A3 e Galaxy A5. Proprio con i nuovi smartphone i partecipanti sono stati chiamati a farsi degli autoscatti, con o senza l’aiuto del famoso bastone che sta facendo impazzire milioni di persone.

Sapete qual è stato il risultato? Ben 12.803 selfie scattati in sole 24 ore. Un record da urlo, anche perchè proprio quello precedente aveva tremila foto in meno. E, dopo aver raggiunto questa strabiliante primato, Samsung ha anche deciso di regalare i suoi due modelli di smartphone a 100 persone, estratte tra i partecipanti all’iniziativa. Non male, contando che l’unico “sforzo” è stato quello di scattarsi qualche divertente foto.

Chissà se la Samsung riuscirà a superare anche questo risultato, sempre che la moda dei selfie non venga rimpiazzata da qualcos’altro di più “moderno”. Ma siamo sicuri che l’azienda coreana saprà stare al passo.

Io sono leggenda di Richard Burton Matheson #iorestoacasa

#iorestoacasa e leggo Io sono leggenda di Richard Burton Matheson.

Una pandemia. Un terremoto. Uno tzunami. Altre vite che se ne vanno. Un altro Paese in ginocchio. Un altro pezzo di futuro incerto.

E’ inevitabile pensare nei tempi del Coronavirus a letture e film apocalittici (e se siete ansiosi vi sconsiglio il genere) ed ovviamente in tanti avranno pensato a questo libro.

Cosa succede se un batterio invade il pianeta?

#iorestoacasa e leggo Io sono leggenda di Richard Burton Matheson

Il protagonista è Robert Neville ed è l’unico essere umano rimasto sulla terra perché il resto degli abitanti è stato mutato in vampiri da un’epidemia. Robert si è barricato in casa sua ed esce solo di giorno perché come nella più classica delle tradizioni i vampiri non possono esporsi alla luce del sole, perciò va in giro per la città a far provviste di cibo e attrezzi.

Ma durante la notte loro, i vampiri, lo perseguitano appostandosi vicino a casa sua cercando di farlo uscire. Alcuni di questi Robert riesce ad ucciderli durante il giorno.

Robert si rifugia spesso nell’alcool per sfuggire alla depressione ed ogni tanto è tentato di suicidarsi ma poi la voglia di trovare una soluzione lo spinge a fare delle ricerche sul batterio e su come si sia diffuso.

Un anno dopo tutto questo Robert incontra alla luce del sole una donna che dice di chiamarsi Ruth e di essere sfuggita al contagio. Robert non si fida e arriva a capire che gli sta mentendo ma lei riesce a tramortirlo e fugge.

Il giorno dopo Robert trova una lettera dove la donna gli spiega che esiste una nuova razza di mezzi umani che tengono a bada il virus con pillole ma se lui non se ne andrà verranno a prenderlo per giustiziarlo, in quanto nemico della comunità.

Ma Robert non le da retta…

#iorestoacasa e leggo Io sono legenda di Richard Burton Matheson

“Il cerchio si chiude. Un nuovo terrore nasce nella morte, una nuova superstizione penetra nell’inespugnabile fortezza dell’eternità. Io sono diventato leggenda.”

(Robert Nelville)

Questo libro ha ispirato il film Io sono leggenda (I Am Legend) del 2007 diretto da Francis Lawrence.

Chi è Richard Burton Matheson?

Nasce ad Allendale, il 20 febbraio 1926 e trascorre la sua infanzia a Brooklyn. Scrive nel 1954 il romanzo Io sono leggenda. Nel 1957 la Hammer Films di Londra acquista i diritti di Io sono leggenda, ma l’adattamento che Matheson fa per il film non piace ai produttori, ed anche questo progetto rimane incompiuto.

Nel 1962 viene chiamato da Alfred Hitchcock per lavorare al suo film Gli uccelli (The Birds), tratto da un racconto di Daphne Du Maurier ma il lavoro non si farà a causa delle discordanze fra i due.

Cosa fare in caso di alluvione?

Stiamo andando incontro alla stagione delle allerte meteo, ciò comporta che ci si debba confrontare anche con qualche alluvione.

Lo abbiamo visto in Sicilia dove è stata diramata l’allerta per via di un uragano in transito. Ciò che mi ha colpito è stato un filmato: una donna che in mezzo al fiume d’acqua, scendeva dalla macchina. Questo è il tipico comportamento che può causare grossi danni a lei e a chi la deve soccorrere.

E’ molto importante, durante le allerte, seguire le direttive della protezione civile. Se la protezione civile, in allerta rossa, vi chiede di stare a casa è bene seguire il consiglio.

Di seguito vediamo cosa fare in caso di alluvione.

Cosa fare in caso di alluvione: preallarme

Per prima cosa, nella fase del preallarme dell’alluvione occorre sapere se la zona in cui si vive o si lavora è a rischio di allagamento. Per saperlo si può consultare il Piano di emergenza del Comune e per conoscere anche le aree di sicurezza.

Se abitate ai piani alti, offrite ospitalità a chi vive in quelli bassi.

Proteggere con paratie o sacchi di sabbia i locali che si trovano al piano strade.

Chiudere le porte di cantine, garage, seminterrati e tutte le finestre.

Spostare l’auto in una zona che non è a rischio allagamento.

Fare la spesa in modo da non dover uscire durante l’emergenza.

Predisporre un kit, in caso si debba lasciare la casa, che contenga:

  • chiavi di casa
  • medicinali
  • generali alimentari non deperibili e acqua in bottiglia
  • stivali di gomma
  • impermeabile
  • torcia e radio con batterie di riserva
  • documenti e contanti sigillati in una busta impermeabile
  • coltellino svizzero
  • telefono

Cosa fare in caso di alluvione: allarme

Durante l’alluvione se si è in casa è bene salire ai piani superiori, se in quelli inferiori inizia ad entrare acqua. Non sostare in cantine o garage.

La casa si abbandona solo in caso di pericolo, si staccano luce e gas, si indossano abiti impermeabili e stivali e ci si reca nelle aree sicure.

Stare lontani da: ponti, corsi di acqua, torrenti, sottopassaggi, zone fangose, scarpate, pendii o zone a rischio di crollo.

Limitare l’uso del telefono per non intasare le linee.

In allerta arancione ci si può spostare, durante l’allerta rossa è sconsigliato uscire di casa ed usare l’auto.

Se ci si deve spostare nei piani alti usare l’ascensore e non le scale.

Se il temporale è molto forte con scariche vicine all’abitazione, staccare la corrente elettrica.

In caso di pericolo contattare i seguenti numeri:

  • 115 – Vigili del Fuoco
  • 1515 – Corpo Forestale dello Stato
  • 112 – Carabinieri Pronto Intervento
  • 113 – Servizio Pubblico di Emergenza
  • 118 – Pronto Intervento Sanitario

Cosa fare dopo l’alluvione?

Dopo l’alluvione rimanere in casa, evitare il transito nelle zone allagate.

Non intasare le linee telefoniche.

Se l’acqua è entrata in casa non utilizzare le apparecchiature elettriche.

Pulire le superfici che sono state a contatto con l’acqua e con il fango.

Prima di utilizzare i sistemi di scarico, assicurarsi che le reti fognarie, le fosse biologiche, i pozzi non siano danneggiati.

Bagagli a mano, le dimensioni non cambieranno

bagagli a mano

Sospiro di sollievo per i tanti passeggeri che sono soliti viaggiare in aereo con bagagli a mano. La Iata, International Transport Association, ha infatti cambiato idea e dopo aver annunciato solo qualche giorno fa la riduzione delle misure dei bagagli a mano che è possibile portare in cabina, ha fatto un passo indietro. Numerose le proteste, soprattutto dei passeggeri nordamericani che si vedevano costretti dalla nuova direttiva ad acquistare nuove valige conformi. Dagli uffici della “Airlines for America” hanno chiaramente annunciato che non rispetteranno le nuove disposizioni della Iata.

La nuova regolamentazione sui bagagli a mano era stata annunciata lo scorso 9 giugno dalla Iata durante l’annuale convegno. La riduzione delle dimensioni avrebbe riguardato il 39% del totale, passando dagli attuali 56 X 45 X 25 centimetri a 55 X 35 X 20. L’idea era quella di poter consentire a tutti i passeggeri di poter portare a bordo la propria valigia e di evitare discussioni. La Iata aveva poi successivamente precisato che non si trattava delle misure massime consentite, sarebbero state le singole compagnie a stabilirle. Inoltre, il tagliando “cabin ok” esposto su le singole valige, avrebbe consentito di riconoscere subito quelle idonee velocizzando le procedure di imbarco a bordo degli aerei.