sabato, 11 Maggio 2024

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Galateo in ufficio, una sana convivenza con i colleghi

galateo in ufficio

L’ufficio non è casa nostra, anche se forse è il posto dove passiamo la maggior parte del nostro tempo. C’è chi è fortunato e fa un lavoro che adora o che considera una passione, ma per molti la realtà è molto più dura. Si condividono gli spazi con altre persone, i colleghi, che se a volte possono diventare dei grandi amici, o anche qualcosa di più, altre volte possono essere un vero e proprio incubo. Sia perché si tratta di persone insopportabili, ma anche perché nei luoghi di lavoro spesso manca del tutto la buona educazione.

Il galateo in ufficio diventa imprescindibile, bastano poche e semplici regole di buona educazione e buon senso. Vediamo quali.

Il cibo è uno degli argomenti che più crea disagio all’interno dei luoghi di lavoro. Mangiare rumorosamente è qualcosa di poco tollerabile non solo in ufficio, ma in qualsiasi luogo o ambiente ci si trovi. Capita spesso che ci si trovi a dover mangiare davanti al computer o insieme ai colleghi in aree adibite dell’ufficio, meglio però evitare cibi con odori troppo spiccati e non proprio gradevoli.

Le buone maniere sul posto di lavoro e il rispetto nei confronti dei colleghi si dimostrano anche con l’ordine e la precisione. Scrivanie cariche di oggetti e fogli disposti a caso possono intralciare il lavoro altrui e sicuramente non sono un bel vedere. Per rispettare il galateo in ufficio poi, è necessario essere puntuali, ascoltare gli altri e non interrompere. Altri aspetti non strettamente legati all’attività lavorativa ma che a lungo andare possono creare stress in un ambiente di lavoro, sono ad esempio, fare lunghe telefonate private a voce alta, o lamentarsi spesso anche di questioni molto private e familiari.

Il profilo migliore? Ecco come trovarlo

profilo

Siamo con gli amici durante una festa di compleanno e arriva il momento della torta, tutti dietro per la foto di rito e nella confusione del momento spesso capita di cambiare posto per lasciare spazio all’amico che arriva all’ultimo momento. Quindi non è sempre facile mostrare il nostro profilo migliore. È anche vero che le foto di gruppo con gli amici magari scattate durante una festa o in vacanza sono anche più spontanee e colgono espressioni naturali ma bellissime come gli sguardi o i sorrisi.

Ma questa, che ci piaccia o no, è l’epoca del selfie, quello che prima si chiamava autoscatto ma che nessuno faceva per paura che venisse male, e quindi con il terrore di aver sprecato una foto del prezioso rullino. Adesso non è più così, con il nostro smartphone possiamo scattare tutti i selfie che vogliamo fino a riempire completamente la memoria del telefono. Naturalmente i migliori scatti saranno pubblicati sui nostri profili social per prendere il maggior numero di like possibile. Ma come fare a scattare la foto che ritrae il nostro profilo migliore?

Il nostro viso non è simmetrico, un occhio è sempre più grande dell’altro e le guance o gli zigomi non sono perfettamente allineati, quindi ci sarà per forza un lato del nostro viso che ci rappresenta meglio e che ci mostra più belle. E poi anche se non è politicamente corretto, sappiamo che molta gente si può formare un opinione su di noi solo dopo aver visto una nostra foto. Quello che dobbiamo cercare di scoprire è molto semplice, capire quale profilo del nostro viso esprime il meglio di noi. Per farlo basta scattarci diversi selfie in diverse posizioni per poi analizzarli attentamente magari con l’aiuto di un fotografo.

Gli esperti del settore infatti tendono a giudicare esteticamente più gradevoli le caratteristiche più forti e definite di un volto, come la mascella definita o gli occhi strutturati, e per evidenziare questi tratti spesso consigliano di spostare il mento verso il basso e mettere in evidenza il collo per sottolineare questi elementi.
Avete scattato mille selfie e ancora non siete sicuri? Uno studio del 2012 afferma che per la maggior parte delle persone è il profilo sinistro quello migliore e più fotogenico, provare per credere.

Shein: 6 buoni motivi per non comprarci

Chi è che ormai non compra su Shein? Quasi tutti ci hanno comprato almeno una volta. Io no per esempio perché ho sempre avuto le idee molto chiare.

Comprare su questo “colosso della moda” non è decisamente una buona idea e ti spiego perché.

Shein: 6 buoni motivi per non comprarci

Di seguito vado a illustrarti 6 buoni motivi per non comprare su Shein:

  1. Qualità dei prodotti: molti acquirenti si sono lamentati della qualità dei prodotti. Alcuni articoli potrebbero sembrare diversi dalle immagini sul sito web e potrebbero essere realizzati con materiali economici o scadenti. La mancanza di controllo sulla qualità dei prodotti può portare a delusioni quando si ricevono gli articoli. Un prodotto di scarsa qualità dura poco e lo si butta via presto molto facilmente, ovvero si fa spazzatura.
  2. Etica aziendale: ci sono preoccupazioni riguardo all’etica aziendale. L’azienda è stata criticata per le condizioni di lavoro dei dipendenti e per la sostenibilità ambientale. Questo è il secondo grande problema: le tonnellate di rifiuti che queste industrie creano, capi quasi usa e getta che prima o poi vengono buttati e che stanno soffocando i paesi come India ed Africa nei quali vengono stoccati.
  3. Tempi di spedizione: essendo un’azienda cinese, molte delle spedizioni provengono dalla Cina. Ciò può comportare tempi di spedizione più lunghi rispetto ad altri rivenditori online. Se hai bisogno di un articolo in tempi rapidi, potresti preferire acquistare da un venditore locale.
  4. Politica di reso: la politica di reso è complicata e restrittiva. Gli acquirenti potrebbero trovare difficile restituire o ottenere un rimborso per gli articoli difettosi o non desiderati. Ciò può comportare una frustrazione aggiuntiva in caso di problemi con un ordine.
  5. Problemi di dimensionamento: Molti acquirenti si sono lamentati del problema delle taglie inconsistenti. Gli articoli potrebbero non adattarsi correttamente alle misure standard e potrebbero richiedere un reso o una sostituzione.
  6. Sicurezza dei dati: come con qualsiasi acquisto online, esiste il rischio che i tuoi dati personali e finanziari possano essere compromessi. Assicurati di prendere precauzioni di sicurezza aggiuntive quando fornisci informazioni sensibili su qualsiasi piattaforma di e-commerce.

La questione di Temu, Aliexpress e Wish

Chiaramente il problema non si lega solo a Shein ma anche a tutte le altre aziende web che vendono per lo più spazzatura. Tutte le cose usa e getta, di scarso valore, sono destinate a rompersi velocemente e quindi a diventare un rifiuto da smaltire.

Ma si risparmia. No, anche questa è un’illusione. Ti illudi di aver risparmiato, ma io so di molte persone che hanno acquistato abiti a poco prezzo, della taglia sbagliata, non hanno avuto il reso e li hanno buttati “perchè tanto costano poco”, comprandone di nuovi.

Spazzatura, quindi incremento dell’inquinamento.

E accumulo, causato dal comprare sempre di più, avere sempre di più e spendere sempre di più.

Uscite dal vortice.

Violenza sulle donne: “Se non è sì, allora è no” (VIDEO)

Credit: fastcocreate.com

“Il consenso è semplice, se non è un sì è un no”. Questo è il messaggio che vuole lanciare questa campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Il che potrebbe sembrare scontato, invece non lo è.

Il rispetto verso le donne, verso il corpo femminile, è il messaggio principale che deve passare attraverso le campagne anti violenza. Esse vogliono ricordarci di amarle e rispettarle sempre,ed è proprio questa l’intenzione del movimento Project Consent, che ha creato tre video con dei protagonisti molto particolari: un pene, una vagina, un sedere, un seno e una mano.
Queste parti del corpo diventano dei veri e propri attori di tre diverse situazioni, di cui purtroppo sono protagoniste ogni giorno migliaia di donne.

Sperando che il messaggio di questa esplicita campagna di sensibilizzazione arrivi forte e chiaro.