giovedì, 26 Dicembre 2024

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Frutta e verdura simili agli organi del nostro corpo

Secondo la Signatura Rerum, cioè la Firma delle Cose, tutti i tipi di frutta e verdura seguono un modello che rispecchia gli organi del corpo umano: frutta e verdura corrispondono ad un organo a cui apportano benefici evidenti.

Questa dottrina può sembrarci antica, ma rispecchia perfettamente la realtà. Divenne popolare grazie agli studi del medico, alchimista e filosofo svizzero Paracelso, che notò come le qualità delle piante riflettessero, spesso nel loro aspetto, le loro caratteristiche nutritive.

Ormai acquistare prodotti biologici, non trattati, è davvero difficile, visto che siamo costantemente bombardati dalla pubblicità e dai mass media, che ci spingono ad acquistare prodotti dall’indubbia qualità. Essendo sempre super impegnati, non si ha il tempo di cucinare e il risultato è il consumo di cibo processato, ad alto contenuto calorico e a basso contenuto nutrizionale. Dobbiamo volerci bene, scongiurando in modo naturale la possibilità di sviluppare malattie cardiache, diabete, cancro ed altri fastidiosi disturbi cronici.

Bastano piccoli accorgimenti e facili regole nutrizionali da adattare alla dieta per stare bene e in armonia con il proprio corpo.

I fagioli ricordano tantissimo i reni umani in miniatura e tra le loro proprietà ci sono la cura delle funzioni renali.

credit: www.pianetablunews.it
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Le noci somigliano ad un piccolo cervello, con i vari emisferi e le tipiche “pieghe” o “rughette” che ricordano la neo-corteccia. Forse non sapevate che le noci sono molto utili nello sviluppo delle funzioni cerebrali.

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Se guardiamo una carota nella sua sezione trasversale, ci accorgeremo che somiglia all’occhio umano. La scienza ha dimostrato solo ora che le carote aumentano notevolmente il flusso di sangue agli occhi e apportano un beneficio generalizzato al sistema visivo umano.

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Il sedano ricorda le ossa ed è particolarmente indicato per fortificare le ossa, composte al 23% di sodio, che è esattamente la percentuale di sodio contenuta anche nel sedano. Gli alimenti come il sedano tendono a compensare le esigenze nutritive dell’apparato scheletrico, come ad esempio, la carenza di sale, che il corpo si procura dalle ossa, rendendole deboli, se la dieta ne è povera.

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L’avocado migliora le funzioni del seno e della cervice uterina, ed effettivamente ricorda questa parte del corpo. Le proprietà dell’avocado aiutano le donne a bilanciare gli ormoni, a perdere il peso acquisito in gravidanza e a scoraggiare la possibilità di carcinomi al collo dell’utero. Una curiosità davvero interessante: ci vogliono esattamente nove mesi per far crescere un avocado dal fiore al frutto maturato, proprio come un bambino.

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I fichi sono pieni di semi e penzolano in coppia d’albero quando maturi ericordano i testicoli maschili. Quindi, uomini mangiatene a volontà perchè aumentano la mobilità dello sperma maschile e il numero di spermatozoi.

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Se tagliamo un fungo a metà ci renderemo conto che somiglia ad un orecchio. È stato scoperto che i funghi migliorano l’udito, poichè contengono vitamina D. Questa particolare vitamina, presente in pochi alimenti, è importante per la salute delle ossa, anche per quelle piccole che trasmettono il suono al cervello.

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Per chi non lo sapesse, i nostri polmoni sono costituiti da cunicoli sempre più piccoli di vie aeree che vanno infine a formare gli alveoli polmonari. Queste strutture, che somigliano a grappoli d’uva, permettono il passaggio dell’ossigeno dai polmoni al flusso sanguigno. Una dieta ricca di frutta fresca, come l’uva, ha dimostrato di ridurre il rischio di cancro polmonare ed enfisema. I semi dell’uva contengono anche una sostanza chimica chiamata proanthocyanidine, che sembra ridurre la gravità dell’asma scatenato da allergia.

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La radice del zenzero, ci ricorda la forma dello stomaco. Ed è davvero interessante notare che uno dei suoi più grandi benefici sia quello di aiutare la digestione. I cinesi la utilizzano da circa 2.000 anni per calmare i fastidi allo stomaco e curare la nausea, inoltre è anche un rimedio popolare per la cinetosi, cioè quei disturbi che derivano dal mal di mare o dal mal d’auto.

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– Le patate dolci ricordano il pancreas ed effettivamente sono molto indicate per bilanciare l’indice glicemico nei diabetici.

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Le olive forniscono beneficio alle ovaie. Sappiamo tutti che l’olio extrevergine d’oliva, che sta alla base della dieta mediterranea, contiene molteplici fattori nutritivi, che portano grandi benefici alla salute, come la riduzione della comparsa di cancro, tra cui quello alle ovaie, grazie ai polifenoli, molecole antiossidanti.

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I piatti più calorici al mondo, ecco le pietanze che fanno ingrassare

Il calzone italiano

In previsione dell’imminente stagione estiva le palestre si fanno più affollate e i dietologi e nutrizionisti godono di un notevole aumento della loro clientela. Insomma tutti vogliamo apparire più in forma per la prova costume.
Quindi diciamo pure addio ai cibi grassi e alla vita sedentaria, ma diamo un caloroso benvenuto ad un alimentazione sana e a tanta attività fisica.

Ma a proposito di cibi grassi, dall’America arriva una classifica dei cibi più grassi e calorici in assoluto provenienti da ogni parte del mondo, e l’Italia non è stata esclusa al contrario degli Stati Uniti che, nonostante godano di una cucina basata sulle fritture e su salse di ogni genere, sono esenti dalla classifica.

Si aggiudica il primo posto di pietanza più calorica al mondo l’Acaraje, un piatto tipico brasiliano.
Si tratta di un “cibo da strada” composto da una pasta di fagioli fritta ripiena di gamberi essiccati, cipolla fritta, spezie, anacardi, insalata, vatapà e cururu.

Al secondo posto abbiamo il Churros direttamente dalla Spagna. Secondo la cucina spagnola, il churros è uno “spuntino” a base di pastella fritta con un spolverata di zucchero.

Segue al terzo posto il Poutine canadese ovvero patatine fritte ricoperte di formaggio filante e salse.

Il Khachapuri, proveniente dalla Georgia, è al quarto posto: si tratta di pane fresco contenente diversi tipi di formaggi e uova.

Le dolcissime e gustose Crepes alla crema di nocciole provenienti dalla Francia si posizionano al quinto posto tra le pietanze più caloriche.

Sempre dalla Francia, alla sesta posizione troviamo l’Aligot una sorta di purea di patate con l’aggiunta di formaggio.

Il Mars fritto proveniente dalla Scozia si posiziona al settimo posto.

All’ottava posizione il Jalebi, dolce di pastafrolla di origine indiana.
Al nono, una pietanza nostrana, il calzone napoletano (ma tipico anche del resto del sud Italia). La mezzaluna ripiena di mozzarella e pomodoro è al penultimo posto della classifica dei piatti più calorici, tiriamo un sospiro di sollievo.

Al decimo, nonché ultimo posto delle classifica, troviamo il Ramen un piatto tipico giapponese a base di tagliatelle di riso, servito con brodo di pesce o di carne e insaporito con spezzatino di maiale, salsa di soia, alghe marine secche, mais, cipolla verde e spezie.
Occhio ad evitare questi dieci piatti se vogliamo apparire in forma per l’estate.

I gelati che non possiamo più mangiare

Credit Photo: noimaipiuarredamento.forumcommunity.net

Delle volte non ritornano

E questa è la volta dei gelati. Quei gelati che tutti rimpiangiamo, un po’ come accade per i vecchi cartoni animati, di quelli che non ne fanno più come una volta.

Basterebbe fare un tuffo nel passato per rendersi conto di quanti sapori potrebbero riaffiorare alla stregua dei palati più nostalgici.
Solitamente le cose che non possiamo più mangiare lasciano semplicemente il posto ad altre che verrano presto propinate in ogni dove. Meno di sovente accade, invece, che per ragioni di marketing magicamente qualche leccornia ritorna dal passato.

Che un Magnum abbia rubato il posto ad uno di questi gelati?
Probabile. E a meno che il popolo Algida – o chi per lui – non scateni una protesta simile a quella messa in atto per il famigerato Winner Taco, possiamo solo limitarci a ricordarne alcuni.

Gum

Chi lo ricorda è senz’altro per il mal di denti.
Questo gelato alla fragola dell’Algida aveva al centro una chewing gum durissima he poteva essere masticata per ore, ed ore, senza mai perdere la consistenza elastica di una gomma da masticare.

Twister

Tutti ci abbiamo provato a mangiare il Twister mantenendo separati i due gusti, senza mai riuscirci. Una spirale di vaniglia e cioccolato.

Magic Cola

L’unico ghiacciolo che all’interno restava sempre morbido. Composto da due strati il Magic Cola era il ghiacciolo alla cola per eccellenza. Sopravvivono però il Fior di fragola e il Lemonissimo.

Calippo Frizz

Tra i ghiaccioli è impossibile non citare il Calippo, superstite tra i gelati odierni. Ma quello che frizzava sulla lingua non conosce imitazioni. Chissà se qualcuno è mai riuscito a stabilire se quella sensazione fosse piacevole o meno.

Cornetto al Whisky

Sono seguite le versioni al caramello, al pistacchio, al caffè, e chi più ne ha piùne metta. Ma del cornetto Algida al Whisky – che i genitori vietavano ai bambini – nessuno ha mai più avuto notizie.

blob

Blob era il vero cornetto per eccellenza. Interminabile e gustosissimo. L’Algida ha proposto le versioni più disparate di cornetti gelato, senza mai però equipararne il gusto.

Per non dimenticare

Torte a specchio: ecco le più belle (FOTO)

photo credits: Dissapore

Se ultimamente avete cucinato una New York cheesecake dall’aspetto carino ed aggraziato, è arrivato il momento in cui la vostra autostima crollerà.
Perché davanti alle torte di Olga, una pasticcera russa, anche la torta più colorata e simmetrica sembra essere stata cucinata dalla fatina Fauna de La bella addormentata nel bosco.

Nel profilo Instagram di Olga, si possono trovare un’infinità di torte guarnite con: gelatina colorata, frutta, confetti e fiori. Inoltre, sembrano essere davvero buone.

L’effetto più sensazionale che Olga riesce ad ottenere è, senza dubbio, quello marmorizzato ed a specchio. Le torte preparate in questo modo, infatti, sembrano delle vere e proprie pietre preziose. Ricche di riflessi e sfumature.
Ma come è possibile realizzare questo tipo di gelatina? Vediamo insieme i passaggi.

Ingredienti

20 gr di gelatina in polvere;
120 gr di acqua;
300 gr di glucosio;
300 gr di zucchero;
150 gr di acqua;
200 gr di latte condensato zuccherato;
300 gr di cioccolato bianco, al latte o fondente -secondo i gusti-;
Colorante alimentare.

Procedimento

Per prima cosa bisogna immergere la gelatina in un contenitore contenente 120 gr di acqua. Nel frattempo facciamo bollire il glucosio e lo zucchero con 150 gr di acqua. Una volta raggiunta l’ebollizione, togliamo il composto dal fuoco e aggiungiamo la gelatina già sciolta nell’acqua, il latte condensato ed il cioccolato precedentemente sciolto.

Per ottenere un effetto a specchio si suddivide il composto colorandolo con i colori alimentari. L’effetto marmorizzato, invece, può essere realizzato versando sulla torta i diversi composti colorati, cercando di utilizzare sfumature diverse di uno stesso colore base.