mercoledì, 27 Novembre 2024

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Tariffe: la replica dell’Eurodisney all’Europarlamento (FOTO)

C’era un mondo fatto di magia in cui questa non poteva vivere per sempre ed è così che da EuroDisney a Europarlamento il passo è stato breve. Incastonato tra fate, storie incantate e tunnel, quell’angolo di felicità che riunisce bambini di ogni etnia, si spezza nelle camere del Disneyland Paris. Qui, come segnalato da Marc Tarabella, deputato europeo alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, si offrono tariffe agevolate a belga e francesi, che pagano meno rispetto a persone di diversa provenienza, italiani compresi.

Cosi cita in un comunicato il portavoce dell’eurodeputato, Emmanuel Folon: numerose imprese praticano delle azioni discriminatorie sulle origini dei loro clienti. In testa alla hit parade, Disneyland Paris che discrimina in gran parte italiani, spagnoli o tedeschi per il profitto di francesi e belgi.
Sono le parole di Marc Tarabella, che avvia un’inchiesta non solo nei confronti di Eurodisney, ma di tutti quei siti on line, che non si adeguano alle norme del mercato unico e impostano prezzi diversi a seconda del paese, Zalando ed Asus compresi.

Riuscire a superare l’ostacolo del luogo di residenza, entrando sul sito originale, infatti, non sarebbe possibile: si viene rintracciati grazie all’indirizzo IP e, immediatamente, vengono inserite le tariffe associate alla zona da cui si digita. Ci accorgiamo così che per due notti in una camera d’hotel per due adulti e due bambini tra i 3 e i 17 anni con l’opzione della mezza pensione plus a Disney’s Hotel Santa Fe, il meno caro del circuito, una famiglia francese/Belga spende la modica cifra di 865€, a seguire una famiglia tedesca, 1272€, quella rumena/danese 1204€, quella spagnola 1114€ e, dulcis in fundo, la famiglia italiana 1339€.

Una differenza che fa venire vertigini e grida di panico, prima ancora di arrivare al parco d’attrazione più conosciuto d’Europa.
Da quanto scoperto, non saremmo semplicemente discriminati, ma c’è anche la beffa di trovarsi proprio sul fondo di quella lista, che non fa di certo pensare ad un mercato unico europeo.

Ovviamente la replica dell’Eurodisney non si è fatta attendere e da Parigi, i responsabili hanno affermato che per accedere alla tariffa privilegiata, è sufficiente prenotare tramite call center, piuttosto che online. Rimane solo un nodo da sciogliere: chi sta all’altro capo del filo saprà rispondere in ognuna delle lingue sopra citate, rendersi disponibile per aiutare i suoi consumatori e garantire la stessa efficienza di una prenotazione on line?

Questa mattina noi di Blog di Lifestyle ci siamo rivolti in qualità di clienti al call center Eurodisney per consumatori italiani, nessun problema di lingua dunque, e l’operatore in linea ci ha confermato anche la possibilità di accedere alle tariffe visualizzate sul sito francese con la prenotazione telefonica.
Ma se Tarabella non ci avesse informati, non avremmo certamente richiesto un servizio simile, considerato che dall’Italia non si ottiene la stessa schermata che si ha in Belgio e in Francia.

Verificato dunque che il divario è solo digitale, si cerca di comprendere se l’Eurodisney debba realmente pagare per il mancato rispetto della normativa Ue e se deciderà di intervenire per conformare i prezzi agli standard di francesi e belga. Intanto l’occhio è puntato anche su aziende, che tutti noi conosciamo bene: Zalando, la redoute Asos e qualche nome in più che Tarabella non ha ancora rivelato.
Già messe in riga, invece, Europcar, Hertz e Avis, che facevano spendere agli inglesi il 53% in più agli inglesi rispetto ai polacchi e ai belga.

In conclusione, sembra che su internet ci sia ancora tanto da lavorare: l’ecommerce non è sempre così conveniente e vantaggioso, come si pensa e se il cliente vuole le tariffe migliori dovrà essere sempre più acuto e attento ai servizi e a tutte le opzioni che offre il mercato, anche all’estero.

Le domande da non fare prima e durante una vacanza

I receptionist d’hotel si sono abituati, ma forse gli agenti di viaggio dell’American Society sono ancora troppo perplessi per capacitarsi delle domande più assurde che i loro clienti riescono a fare prima di una vacanza. Se vi riconoscete, forse sarebbe il caso di ridimensionare alcune delle vostre richieste. Continuate a leggere per scoprire quali.

Quante volte avrete deciso di affidarvi ad un’agenzia per prenotare la vostra vacanza, ma una soltanto (o poco più d’una) era quella del vostro viaggio di nozze. Non importa se fosse il primo, il secondo ma si trattava comunque di un’occasione speciale e quindi unica. Ma non tutti capiscono questo concetto.

C’è chi anche in questo momento vorrebbe portare con sé la sua coppia di amici, o ancor peggio la damigella e la mamma.
C’è persino chi si è recato presso un’agenzia di viaggio per effettuare l’ordine seguente: ‘posso prenotare due stanze in due resort differenti, uno per me e mia moglie, l’altro per me è la mia ragazza?’ oppure ha richiesto la massima riservatezza, in caso di lapsus da parte degli agenti: ‘Non ditelo a mia moglie, ma qui è dove ho portato la mia prima donna per la luna di miele’.
Domande semplicemente assurde o presagi di un matrimonio che non è destinato a decollare?

Le ipotesi sono tante, ma una cosa sulla quale non si può proprio discutere è la geografia. Eppure alcuni viaggiatori hanno avuto la prontezza di chiedere se si parli l’inglese in Inghilterra e di sorprendersi quando gli hanno fatto presente che non avrebbero potuto visitare la Scozia e la Danimarca in pochi giorni. Ma in questo caso la mappa era troppo piccola per accorgersi della distanza.

E forse si potrebbe utilizzare la stessa scusa per una coppia anticonformista che, in mancanza di domande da fare, ha chiesto se per la loro vacanza fosse possibile raggiungere l’Europa, attraversando l’Oceano con un altro mezzo che non fosse né l’aereo, né la nave.
A seguire ci sono persone che vorrebbero pescare stando a bordo della nave da crociera e altre ancora che scambiano gli impiegati di bordo per dogsitters.

Ma non è finita qui. I migliori, come sempre, arrivano alla fine con una richiesta che vi farà sentire le turbolenze anche fuori dall’aereo: ‘Non voglio un sedile accanto alla finestra sull’aereo, ho appena rifatto la piega’.
Ma se i viaggiatori, a volte, si limitassero a non chiedere?

Le peggiori abitudini quando si parte in vacanza

Vacanza. Le giornate di sole e le temperature estive invitano migliaia di italiani a prendere le valigie e lasciare la città anche solo per un weekend di riposo. Quel che si spera però che i turisti si ricordino è che anche se in vacanza sembra tutto concesso, in realtà non è proprio così. Ci sono delle abitudini che sarebbe meglio evitare fuori dal proprio paese o alla luce del sole. Ecco a voi la guida del cattivo viaggiatore proposta da William Hanson, esperto di bon ton: assolutamente da non seguire.

Quando si lascia la propria routine, basta poco per perdere la bussola e per un gesto sbagliato ritrovarsi con la testa in giù. Visitare un nuovo paese non significa lasciarsi andare in gesti spropositati, permettersi di ordinare al ristorante nella propria lingua e neppure impedire ad amici di vivere tranquillamente la propria condizione di lavoratori sedentari senza vedere ogni due per tre le vostre foto mentre vi pavoneggiate al mare.

In aereo

Quali sono le azioni assolutamente da evitare in vacanza? Ebbene, partiamo dal principio: il viaggio in aereo.
Quello che si chiama bon ton si vede già in questa prima fase. Se avete la fortuna di partire per un weekend d’amore, ricordatevi che per quanto possiate fuggire dalle persone che conoscete per rilassarvi qualche giorno, non siete soli. Il vostro vicino in aereo e neppure chi sta seduto dietro e di fronte ha voglia di sentire voi che vi scambiate tenere effusioni ogni millesimo di secondo. Ci saranno tanti momenti tra le mura di una stanza d’hotel in cui potrete concentrarvi l’uno sull’altra. Da tenere in considerazione soprattutto che in alcuni paesi, un gesto d’affetto potrebbe costare la vita.

Inoltre, se siete una coppia con figli, cercate di evitare che i vostri bambini tirino calci sulla poltrona del vicino. Non c’è modo peggiore di iniziare il vostro viaggio se non quello di litigare con un perfetto estraneo.

Pre-partenza

Imparate le basi, passiamo allo step successivo. Non si può partire senza prima aver controllato bene le condizioni meteo e deciso con cura come organizzare i propri bagagli. Non tutti però porgono a questa utile pratica la dovuta attenzione e spesso e volentieri si ritrovano in vacanza con vestiti troppo pesanti o leggeri per la destinazione scelta. Cercate di non riempire la valigia con cose inutili.

Sempre a proposito di look, ci sono paesi che impongono un certo costume. E rispettarlo non è una scelta, ma un obbligo. Non ci si può presentare in Arabia Saudita in bermuda e canotta; così come sarebbe bene imparare le frasi essenziali per comunicare e chiedere informazioni sul luogo di arrivo. Una partenza last minute non è una scusa sufficiente per non curare le proprie conoscenze linguistiche.

A destinazione

Detto questo, non occorre uscire tutte le sere nei locali migliori della città per sciogliersi: l’ideale sarebbe conservare le energie per esplorare, fare escursioni e respirare l’aria della località scelta per la vacanza. E non sarà un dramma se non avrete la fotocamera con voi, in tal caso il miglior scatto sarà quello che rimarrà per sempre nella vostra mente. Se invece vi siete ricordati di portare questo importante strumento, la vacanza potrebbe essere proprio l’occasione giusta per dedicarvi alla vostra passione per la fotografia, puntando a inquadrature uniche, da tenere per voi e illustrare al momento opportuno in un tu per tu, piuttosto che sui social. Cogliete l’occasione per raccontare agli amici com’è andato il viaggio.

Se avete compreso tutto ciò, allora siete pronti per la prova del 9 e, come dice il titolo della canzone di Cremonini, non ci resta che augurarvi ‘Buon viaggio’.

10 musei da visitare almeno una volta nella vita (FOTO)

I musei sparsi in giro per il mondo superano i milioni, le opere esposte al loro interno i miliardi: sembra difficile dunque decidere quali siano quelli da visitare almeno una volta nella vita, ma grazie a Buzzfeed siamo in grado di suggerirvi 10 musei da non perdere.
Scopriamo insieme quali sono e dove si trovano.

EMP Museum

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L’Experience Music Project and Science Fiction Museum non si può certo annoverare tra i musei tradizionali. Situato nel cuore di Seattle, l’Emp museum non solo conserva le collezioni di musicisti come Jimi Hendrix e i Nirvana, ma presenta straordinarie attività interattive e diverse esibizioni live. Presto numerosi artisti under 22 avranno l’occasione di cantare nel corso della sfida Sound off promossa dall’EMP.

Newseum

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Per un giornalista o aspirante tale, c’è un museo assolutamente da non mancare: parliamo del Newseum. Per avere l’occasione di osservare macchine fotografiche e da scrivere d’epoca è sufficiente recarsi a Washington DC: è qui che si trovano 80 quotidiani tutti internazionali, che raccontano la storia mondiale. In più una delle sale del museo è dedicata al World Press Freedom (la libertà di stampa).

National Museum of Crime and Punishment

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E se vi trovate a Washington Dc, tra i musei che vale assolutamente la pena di visitare c’è il National museum of Crime and Punishment. Sono esposti nella galleria più di 700 artefatti sulla storia del crimine in America.

Musei Vaticani

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Anche il Bel Paese occupa un posto nella classifica grazie ai Musei Vaticani. Per perdersi tra le numerose gallerie sull’arte greca, etrusca, cristiana, occorre recarsi nella città del Vaticano. Alla fine del Tour potrete entrare nella Cappella Sistina ed ammirare la volta e le pareti dipinte da Michelangelo. Come affermò J.W.V. Goethe, senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere.

Tate Modern

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Nel Nord Europa, in una delle capitali più cosmopolite del mondo, Londra, è possibile vedere da vicino le opere dell’arte moderna internazionale. Ciò che contraddistingue il Tate Modern è anche la vastità di collezioni temporanee che sono presentare al secondo e al quarto piano, mentre nei piani 3 e 5 si passa da Cézanne a Kandinsky attraverso i tormenti di Van Gogh.

Bakken Museum

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Gli Stati Uniti invece amano lasciare di stucco gli appassionati di musei, sopratutto con il Bakken Museum, completamente dedicato all’elettrica e all’elettromagnetismo. Tra le attrazioni maggiori vi è il laboratorio di Victor Frankenstein e un acquario elettrico, casa per i pesci elettrici.

City Museum

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Chi dice che nei musei sia proibito giocare e divertirsi? Al City Museum, a St. Louis, nel Missouri, l’interattività è la parola d’ordine se si vuole circolare tra i diversi parco giochi e architetture esposte. Questo museo è stato paragonato al Museum of Jurassic Technology, a Los Angeles.

Museum of Broken Relationships

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Anche le relazioni terminate meritano un luogo unico in cui poter vivere per sempre. Si tratta del Museum of Broken Relationship, situato a Zagabria in Croazia. Tra le collezioni si vedono gli oggetti più comuni, che qui assumono un valore simbolico: peluche, album fotografici, ceramiche e persino un vecchio telefono cellulare per ricordare vecchi amori.

United States Holocaust Memorial Museum

Holocaust

La memoria è uno dei valori essenziali dei musei di tutto il mondo. Ancor più questo desiderio è accentuato all’Holocaust Memorial Museum, dove i visitatori possono visionare diverse documentazioni, studi e interpretazioni sulla storia dell’Olocausto. Per non dimenticare.

American Visionary Art Museum

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I migliori arrivano sempre alla fine. L’American Visionary Art Museum , a Baltimora, offre un viaggio nell’outsider art, un mondo completamente nuovo in cui l’arte è sopratutto intuizione. Un intenso spettacolo anche per chi non si intende di sculture.

In fondo l’arte è sopratutto interpretativa e si associa alle sensazioni e riflessioni di chi guarda. Esplorate e immaginate sinché potete.