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Mi sento Freudiana.
Sembra ieri che avevamo smesso con la trafila di domande, tutte uguali, riguardo il “cosa fai a Capodanno?”. Eppure oggi si ricomincia. Lo spirito è pressapoco lo stesso, la domanda suona familiare ma, invece di esplosivi e abiti rosso-fuoco laccati, oggi la domanda di rito è accompagna da cuori e cioccolatini. Dunque, tu: “cosa fai a San Valentino?”.

Manca poco al fatidico giorno.
L’intimo è già pronto all’uso, perfettamente riposto in una scatola. Il biglietto, che sia di un invito a cena o che contenga il nome di una destinazione per due, pure. Nella stessa scatola. Di fianco, la scatola di cioccolatini e quella dei preservativi: tutto perfetto. Bisogna solo mettere in carica il telefono. Non si sa mai che si trovi scarico proprio sul più bello senza giungere al compimento del suo dovere: fotografare piatti, regali, fiori e il bacio de’ #ilnostrosanvalentinoinsieme. E poi cuori. Tanti cuori. Troppi cuori. Cuori da tutte le parti.

Credit Photo: somfandomssoltime.altervista.org
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Il bello è che qualsiasi cosa venga fatta, a San Valentino ci ricordiamo tutti come si ama. Attenzione. Non è che tutto d’un tratto amiamo per davvero. Ma, almeno, riscopriamo come si fa. Come se quella cena in cui ogni portata è a forma di cuore, anche quello seduto di fianco a noi diventa subito più carino. Ma guarda: ha fatto pure la barba. Ha perfino messo il profumo. Non si sa mai che stasera, si finisce pure a letto. I maschietti sembrano sentirsi tutti obbligati perfino a corteggiarla la propria donna. Così la guardano negli occhi, le sfiorano le mani, le aprono la portiera della macchina e al lato del passeggero hanno già riposto una rosa del colore preferito di lei: rosso. Ovviamente. La fantasia è un’altra cosa. Lei, invece, di tutta risposta ha confezionato uno slip simpatico per lui. Ma il restante dei risparmi li ha spesi in: estetista, intimo da urlo e manicure coi cuoricini. Sempre per lui. Ha scritto un biglietto romantico e gli ha spruzzato sopra tanto profumo quanto, di solito, solo il suo uomo indossa.

Oh sì.
Perché, credetemi. Temevo quasi che a San Valentino, giunti ormai nel 2015, con la storia dell’emancipazione per le donne e la palestra per i veri machi, toccasse a noi portarvi i fiori. Invece no. Strano ma vero sapete ancora come si fa. Beh, allora se è così una nota ve la lascio io. Non l’ho scritta per il giorno di San Valentino, questo la dice lunga sull’amore e le feste da calendario.

“Fossi in voi non starei a sprecare soldi per cene di lusso in ristoranti costosi. Abbassate le luci. Accendete lo stereo. Riempite due calici di vino e date vita ai fornelli. Cucinate. Sporcatevi le mani. Lasciate che i vostri vestiti s’impregnino dell’odore del cibo. Annusatevi. Scambiatevi pareri e profumi. E poi toccatevi. Stringetevi forte. Fate l’amore”.

Oggi. Domani. A San Valentino. Non appena avete di fronte una persona che vi ricordi come si fa. E non una data.