Sali di alluminio e parabeni nei deodoranti: teorie e ricerche
Oggi desideriamo parlarvi del deodorante, amico fidato e insostituibile della routine quotidiana di ciascuno di noi. Lo utilizziamo appena usciti dalla doccia, lo mettiamo prima di andare al lavoro e molto spesso lo portiamo con noi nella borsa.
Profumerie, farmacie, erboristerie e supermercati sono ormai invasi da questi prodotti e noi non dobbiamo fare altro che scegliere la fragranza e la formulazione che più ci piace.
L’offerta, davvero molto ampia, comprende deodoranti spray, roll-on e crema, mentre le profumazioni sono praticamente infinite (dolce, floreale, speziato, ecc…).
Molto spesso nella scelta e non ci soffermiamo però a sufficienza sull’Inci del prodotto, riportato sulla confezione.
Gli elementi a cui dobbiamo prestare particolare attenzione sono i parabeni e l’alluminio; prima di acquistare un deodorante leggiamo, quindi, attentamente l’elenco degli ingredienti.
Non travisiamo, inoltre, la frase spesso riportata sul flacone ‘prodotto dermatologicamente testato’: questa affermazione non significa che il prodotto sia sicuro, ma semplicemente che è stato testato su alcuni volontari.
Vediamo ora nel dettaglio quali sono le sostanze contenute nei deodoranti che più di frequente vengono messi sotto accusa: i parabeni e i sali di alluminio.
Lo spettro dei parabeni
I parabeni, sostanze chimiche derivanti dall’acido para-idrossi benzoico, sono largamente impiegati per la realizzazione di prodotti per la cura della persona in virtù delle loro proprietà antibatteriche e antifungine.
Questi conservanti, le cui caratteristiche ricalcano gli ormoni estrogeni, sono stati introdotti negli anni Venti e oggi trovano largo impiego nell’industria cosmetica; vengono difatti addizionati a trattamenti viso e/o corpo e deodoranti.
La loro presenza per molto tempo non è stata oggetto di alcun dibattito perché queste sostanze non erano considerate nocive.
Nel 2004, uno studio condotto presso l’Università di Reading ha riportato alcuni dati allarmanti: una ricerca effettuata su un campione di 20 donne colpite da tumore maligno al seno rivelava che in 18 di loro era stata riscontrata un’elevata concentrazione di parabeni.
Lo studio ipotizzava quindi una correlazione tra parabeni, deodoranti e cancro alla mammella, sulla base dei seguenti punti:
- I parabeni, rinvenuti sul campione di pazienti, si trovano in forma esterea e di conseguenza non sono penetrati nel corpo a seguito dell’assunzione per via orale.
- Il corpo elimina le tossine attraverso la pelle, ma l’applicazione di un deodorante con antitraspiranti interferisce con questo meccanismo.
- Si verifica un accumulo di tossine all’interno delle ghiandole linfatiche situate sotto gli arti superiori e questo favorisce l’insorgenza di neoplasie.
A questa ricerca ne sono seguite molte altre che hanno attenuato o completamente smentito i risultati ottenuti dallo studio qui illustrato.
Per informazioni complete sull’argomento, è opportuno consultare questa risorsa pubblicata sul sito AIRC.
Sali di alluminio: cosa sono è perché sono presenti nei deodoranti
La maggior parte dei deodoranti annovera tra i suoi componenti i sali di alluminio, un componente capace di ostacolare la formazione del sudore e di conseguenza la comparsa di sgradevoli odori e macchie sugli indumenti.
L’alluminio si dissolve difatti nel primo sudore, dando origine a una sorta di pellicola in gel che chiude i pori sudoripari; questo meccanismo blocca la traspirazione per alcune ore.
Dall’Inci dei prodotti in commercio si evince che il metallo è presente sotto forma di cloridrati d’alluminio e idrati di zirconi in una percentuale che generalmente si attesta intorno al 20%.
Il deodorante, una volta applicato, mantiene le promesse, ma quali sono le possibili controindicazioni per la nostra salute?
Così come i parabeni, nemmeno queste sostanze sembrano essere esenti da possibili effetti collaterali, anche se il dibattito in ambito medico è acceso e tutt’ora in corso.
Alcuni studi hanno evidenziato una possibile correlazione tra l’utilizzo di deodoranti arricchiti con sali di alluminio e diverse patologie di diversa natura e gravità, tra queste granulomi, neoplasie, patologie neurodegenerative quali per esempio il Morbo di Alzheimer e Parkinson, SLA, sclerosi multipla e demenza.
Diverse ricerche hanno inoltre portato alla luce un ulteriore aspetto: i sali di alluminio, che si accumulano facilmente nel corpo in virtù delle loro dimensioni irrisorie, attaccano il DNA e inficiano in modo irrimediabile la sua capacità di autorigenerarsi.
Quale deodorante scegliere
Alla luce di quanto detto, la domanda sorge spontanea: quale deodorante possiamo acquistare?
Sebbene non esistano studi epidemiologici sufficientemente affidabili per stabilire una correlazione rilevante tra l’uso di questi prodotti e malattie gravemente invalidanti, il nostro suggerimento rimane quello di acquistare deodoranti senza sali di alluminio e parabeni, e di prediligere formulazioni quanto più possibile naturali.
Non bisogna inoltre dimenticare qualche piccola precauzione:
- Evitare l’esposizione al sole dopo l’applicazione del prodotto perché le sostanze presenti al suo interno possono essere fotosensibilizzanti. Il calore, di conseguenza, le attiva e la cute può macchiarsi;
- Non applicare il prodotto dopo la depilazione, ma attendere sempre 24-48 ore;
- Non abusare del deodorante e seguire le indicazioni riportate sulla confezione (evitare applicazioni troppo ravvicinate nel tempo).