Se Parigi è la città dell’amore per eccellenza, che favola sarebbe alloggiare nella Torre Eiffel durante tutta la durata di una romantica vacanza?
Con l’occasione degli Europei di calcio del 2016, tentare di realizzare questo sogno in realtà non è più un’utopia. Per questa occasione sportiva, infatti, HomeAway ha pensato ad un’iniziativa incredibile.
HomeAway è un’azienda leader nel mercato online degli affitti di case per vacanze e soggiorni turistici, che offre ottimi servizi e sta per offrire ai viaggiatori di tutto il mondo la possibilità di pernottare all’interno della Torre Eiffel. Come? Tentando la fortuna e rispondendo ad una domanda sul sito dell’azienda in questione.
Digitando l’indirizzo homeaway.it/eiffel-tower e rispondendo alla domanda: “Cosa faresti se potessi alloggiare nella Torre Eiffel?”, si avrà la possibilità di essere tra i quattro fortunati vincitori di un fantastico viaggio nella capitale francese.
Oltre all’alloggio in un appartamento appositamente costruito al primo piano della Torre Eiffel, grande 200 mq e dotato di ogni tipo di comfort. I vincitori potranno, inoltre, usufruire di un pacchetto di tre notti supplementari a Parigi e del viaggio di andata e ritorno pagato dall’agenzia HomeAway. Senza considerare che ogni vincitore potrà portare con sé da un minimo di uno ad un massimo di cinque accompagnatori.
Coinvolto nel progetto di realizzazione dell’appartamento da sogno, anche l’ interior designer francese: Benoit Leleu, pronto a rendere armonioso ed indimenticabile questo appartamento completo persino di un salotto.
Il concorso è stato aperto il 20 maggio e già tantissimi partecipanti sognano di vincere l’ambitissimo premio, chi saranno i cinque fortunati?
Abbiamo passato tutta la vita a leggere il nostro oroscopo e a pianificare eventi e decisioni in base a quanto consigliato dalle stelle. Molte persone, soprattutto di sesso femminile, credono fermamente nell’astrologia.
Dopo tanti anni non ho capito se fidarmi o meno di certi pronostici e di quanto è associabile al mio segno zodiacale; so per certo, però, che ho tutte le caratteristiche del segno del cancro: nessuna esclusa.
In questo articolo vi parlerò delle paure, dei timori e delle manie tipiche di ogni segno dello Zodiaco.
Ariete
La paura più grande dell’Ariete è di perdere. Che si tratti della perdita di un un amico, di una battaglia importante o di una semplice discussione, il segno dell’Ariete detesta dovere abbassare le corna. Esso è nato guerriero: si lancia nel combattimento non solo per vincere ma perché la guerra è nella sua natura. Senza rendersi conto diventa antagonista delle persone a cui tiene e la sua irrequietezza lo spinge a combattere di continuo.
Toro
Il Toro ama essere comodo infatti la cosa che adora di più è il comfort: ottimo cibo, buoni amici, camino, atmosfera.
La sua necessità primaria è essere circondato da servizi e di avere una certa stabilità finanziaria.
I nati sotto il segno del Toro custodiscono i propri soldi e combattono i debiti come la peste: appena il saldo del conto è in diminuzione la prima cosa a cui pensano è l’eventuale cambiamento dello stile di vita. Che equivale al terrore.
Gemelli
I Gemelli cambiano decisioni, opinioni, scelte di vita di continuo. Senza considerare le promesse che sono soliti fare ma che mai vengono mantenute.
I nati sotto il segno dei Gemelli sono così: mutevoli, incostanti e incapaci di prendere delle decisioni; essi hanno grandi idee, troppe idee. Non riescono a star dietro ai propri stimoli e nel momento in cui compiono una scelta, l’altra metà comincia a scalciare.
Cancro
Il Cancro adora rimanere nella propria zona di sicurezza, ovvero quel luogo nel quale sa che nessuno potrà fargli del male.
Soffre di agorafobia che in questo caso simboleggia luoghi e situazioni nelle quali a priori sa di non volere rimanere impigliato; detesta l’idea di doversi mettere in salvo e per questo motivo resta dove si sente sicuro. Il suo carattere però è al contempo stranissimo: se da un lato ama i luoghi familiari dall’altro guai a confinarlo con la forza: non potrete mai farlo prigioniero.
Leone
Il Leone ama camminare a testa alta ed essere considerato dal prossimo: guai a ignorarlo, potrebbe diventare cattivo.
I nati sotto questo segno vogliono stare sempre e comunque al centro dell’attenzione e detenere il potere agli occhi degli altri.
Vergine
La paura più grande della Vergine? Il disordine e la sporcizia. I nati sotto questo segno sono ordinati in modo maniacale, attenti alla pulizia in maniera ossessiva: guai a rovesciare un bicchiere di aranciata alla presenza di una Vergine, potrebbe morire d’infarto. Un accenno di disordine, di caos e di cambiamento potrebbe renderli profondamente disperati.
Bilancia
Sono intelligenti, amorevoli, appassionati, buoni e romantici. La loro paura più grande è la solitudine: amano la compagnia e sono molto ospitali. Guai ad abbandonarli al loro destino: i nati sotto il segno della Bilancia sono capaci di dare senza ricevere altrettanto, ma non vanno mai esclusi.
Scorpione
Avrete letto ovunque che Cancro e Pesci sono i segni più sensibili dello Zodiaco; in parte ciò è vero ma pare che lo Scorpione sia ancora più sensibile di questi ultimi ma che sia incapace di dare libero sfogo alle proprie emozioni.
La sensibilità di uno Scorpione è quasi paralizzante. La sua paura più grande è perdere la propria identità personale: è individualista, solitario e molto riflessivo.
Sagittario
Il Sagittario è un esploratore: ama viaggiare per il mondo alla ricerca di verità e cose nuove: i suoi occhi sono come quelli di un bambino. I nati sotto il segno del Sagittario sono claustrofobici, hanno paura di essere rinchiusi e di stare in spazi ristretti. Sono cavalli selvaggi, impossibili da confinare.
Capricorno
I Capricorno possono essere persone molto business-minded; sono infatti maniaci del lavoro e ossessionati dal successo. Essi hanno il terrore del fallimento e questa paura è anche ciò che contraddistingue il loro passo lento e stazionario in tutto ciò che fanno. Essi sono associati con il padre, la fama e l’onore.
Acquario
L’Acquario è capace di passare la vita a evitare qualsiasi tipo di intrappolamento intellettuale. I nato sotto questo segno sono claustrofobici come i Sagittario e detestano le istituzioni. Per questi ultimi esse sono una sorta di reclusione intellettuale, infatti se ne tengono ben lontani. Adorano stare soli con se stessi senza intromissioni esterne.
Pesci
Sono i Peter Pan dello zodiaco, vivono in un mondo di fantasia nel quale non vogliono crescere. I nati sotto il segno dei Pesci hanno il dono della creatività infinita, per questo motivo sono più propensi all’uso di alcol e sostanze in grado di alienarli dal presente. Odiano le responsabilità.
Giugno è alle porte, le spiagge iniziano a riempirsi di persone in costume da bagno, le gelaterie aumentano il fatturato e i bambini sono più allegri del solito. Insomma, tutti elementi che sembrano preannunciare un periodo di felicità e serenità. Invece no. Per gli studenti universitari questi sono segnali che qualcosa di brutto sta per accadere: la sessione estiva.
Insieme al sole, al caldo e al mare ci sono alcuni elementi che per gli studenti non significano altro che ormai non si può più far finta di niente. Il periodo più brutto dell’anno è fuori la porta e suona insistentemente il campanello. Ecco cosa ce lo fa capire.
1. Sogni
Qualche mese fa sognavamo di trovarci in una spiaggia esotica a sorseggiare i migliori cocktail del mondo. Adesso il sogno ricorrente è quello che vede il professore più temuto della facoltà torturarci con domande incalzanti sull’unico argomento del programma che non abbiamo studiato. State tranquilli, è solo un sogno. Per ora.
2. Occhiaie
Un po’ per i brutti sogni appena citati, un po’ perchè dopo un’intensa giornata di studio il nostro cervello rifiuta di smettere di pensare a ciò che abbiamo letto per dimostrare che ricorda tutto, gli studenti universitari dormono poco e male. Le occhiaie sono la diretta conseguenza. Ed è inutile che comprate correttori in tutte le forme, le borse sotto gli occhi ritorneranno sempre.
3. Tintarella
Tutti intorno a voi iniziano ad assumere un colorito più sano. Voi invece no, diventate sempre più pallidi tanto da essere scambiati per albini dai turisti irlandesi. Anche qui, correttori e fondotinta peggioreranno la situazione.
4. Eremitismo
Gli amici ti chiamano, ti propongono uscite e avventure che avevi voglia di fare tantissimo tempo fa e che loro hanno fissato per questo fine settimana. Ma tu lunedì hai l’esame. Non ti resta che spegnere il cellulare, disattivare ogni social network e tornare a piangere sui libri.
5. Cibo
Non ci sono più orari fissi per mangiare. La dieta sana ed equilibrata diventa solo un lontano ricordo. La scelta del pranzo ricade su ciò che è rimasto nel frigo e che non è ancora scaduto: non si ha tempo per andare a fare la spesa. Per gli studenti sono previsti aumenti e diminuzioni di peso per tutta la sessione.
6. Polvere
E se non si ha tempo per andare a fare la spesa, figuriamoci per pulire o spolverare. La nostra stanza diventa la rappresentazione di un’ipotetica terza guerra mondiale: macerie e polvere ovunque.
7. Serie tv
Forse è questa la tentazione più grande che tormenta gli studenti universitari quando si avvicina la sessione estiva. Guardare o no una sola puntata? Ma gli scienziati affermano che guardare un solo episodio è impossibile, al primo ne seguirà sempre un secondo e al secondo sempre un terzo. Così fino al season finale. Ma questo significherebbe accumulare esami da dare a settembre. A diventare sempre più numerosi sono quindi gli episodi che dobbiamo ancora guardare, correndo anche il rischio di ricevere spoiler indesiderati.
8. Ansia
Ma la cosa che più annuncia la sessione estiva è il crescere dell’ansia. Sia chiaro, ad uno studente l’ansia non manca mai. Ma in questo periodo aumenta giorno dopo giorno fino ad arrivare a livelli che nessuno potrebbe o vorrebbe immaginare.
Sempre più frequentemente sentiamo parlare di terribili incidenti aerei e la notizia solleva immediatamente numerosi questioni circa la sicurezza degli aeromobili e la minaccia del terrorismo. Ma fino a quando i fatti non sono stati accertati, non è saggio speculare su quello che in realtà ha causato un incidente specifico. Quello che sappiamo è che ci sono diverse cause che si verificano più frequentemente rispetto ad altre.
L’errore umano resta tuttora la maggior causa di incidente. Le dimenticanze, l’inosservanza o la noncuranza nei confronti delle procedure e il sovra-lavoro sono le più grandi criticità in campo aeronautico: stress, procedure complicate, multitasking o interfacce ingannevoli comportano spesso situazioni in cui tutta la preparazione e l’esperienza vengono meno.
Errore del pilota
Negli ultimi anni gli aerei sono diventati più affidabili, ma la percentuale di incidenti causati da un errore del pilota è aumentato e si attesta intorno al 50%. Gli aerei sono macchine complesse e richiedono una gestione accurata. Nonostante i piloti si impegnino attivamente con il velivolo in ogni fase del volo, si possono verificare numerose situazioni difficili da gestire.
Con il passare degli anni gli aerei hanno subito numerose modifiche tanto da diventare macchine quasi perfette. L’uomo però è rimasto sempre lo stesso, e cioè permeato di infinite variabili negative, pronte ad emergere in ogni momento. Oggi si parla di tendenza agli incidenti di volo soprattutto in quei piloti che nel loro passato sono stati maggiormente soggetti ai piccoli incidenti della vita quotidiana (incidente d’auto, caduta dalle scale…).
Ma il fattore umano è anche motivo di vantaggio: l’intervento tempestivo del pilota spesso ha ovviato a errori causati dal computer o dalla strumentazione di bordo. I piloti sono l’ultima difesa dopo che le barriere difensive precedenti (procedure adatte, tecnici competenti e attenti, dirigenti che prendono le corrette decisioni) sono fallite. Hanno la possibilità di rimediare agli errori commessi da altri o da loro stessi, e possono salvare la propria vita e quella dei passeggeri grazie al loro addestramento. Un pilota o un operatore al comando pronti ed esperti diventano l’anello forte della catena che salva la situazione: possono fare la differenza tra un incidente arginabile o contenibile e una tragedia irrimediabile.
Guasto meccanico
A volte, le nuove tecnologie introducono nuovi tipi di fallimento. Nonostante oggi i miglioramenti nella progettazione e nella produzione di qualità hanno reso i motori degli aerei molto più affidabili di quanto non fossero mezzo secolo fa, ancora di tanto in tanto si verificano guasti catastrofici, che rappresentano circa il 20% delle perdite di aeromobili,
Di recente, un Qantas A380 che trasportava 459 passeggeri e l’equipaggio ha subito un guasto al motore sopra Batam, Indonesia. Grazie all’abilità dei piloti, il velivolo colpito è riuscito ad atterrare. L’Airbus A380, entrato in servizio nel 2007, è l’aereo passeggeri più grande del mondo e può trasportare oltre 500 passeggeri. Dopo l’incidente, la Qantas ha annunciato il fermo di tutti i suoi Airbus A380 fino a quando saranno chiariti i motivi dell’incidente.
Condizioni meteorologiche
Il maltempo è responsabile per circa il 10% degli incidenti aerei. Nonostante numerosi ausili elettronici come bussole giroscopiche, navigazione satellitare e dati meteo, le tempeste, la neve e la nebbia sono responsabili di molti disastri in volo.
Nel dicembre 2005, Southwest Airlines volo 1248, che volava dall’aeroporto internazionale di Baltimora-Washington a Chicago Midway International Airport, ha tentato di atterrare in una tempesta di neve. E ‘uscito di pista e si è schiantato in una linea di auto, uccidendo un bambino.
Uno dei più noti episodi di cattivo tempo si è verificato nel mese di febbraio 1958, quando un aereo passeggeri bimotore europee British Airways si è schiantato mentre tentava di decollare da Monaco-Riem Airport. Molti dei 23 uccisi sul velivolo giocava per il Manchester United Football Club. Gli investigatori hanno stabilito che l’aereo era stato rallentato dalla fanghiglia e per questo motivo non è riuscito a raggiungere la velocità di decollo.
Altre forme di errori umani
Numerosi incidenti aerei sono da attribuire ad altri tipi di errore umano, come errori commessi dai controllori del traffico aereo, dagli spedizionieri, dai caricatori o dagli ingegneri. A volte è necessario lavorare per lunghi turni di lavoro, e un solo errore dettato dalla stanchezza può avere delle conseguenze minime oppure portare a dei veri e propri disastri aerei.
Un’altra causa è per esempio legata alla mancanza di esperienza: questa mancanza va tradotta in una mancanza di conoscenza (competenza). Rientrano in questa categoria gli errori classificati come knowledge. Un pilota neofita prenderà in considerazione aspetti poco importanti nel suo processo decisionale che possono portarlo anche a non risolvere il problema.
Nel 1990, uno scoppio del parabrezza su un volo British Airways costò la vita al capitano del velivolo. Secondo le Air Accidents Investigation Branch, la quasi totalità delle 90 viti di fissaggio del parabrezza erano più piccole del diametro specificato. L’ingegnere addetto al lavoro probabilmente si trovava in un momento in cui la sua lucidità mentale vacillava.