lunedì, 15 Dicembre 2025

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The Mainichi newspaper: il giornale green da piantare una volta letto (VIDEO)

Credits: http://thenexttech.startupitalia.eu/

Un giornale che, dopo essere stato letto, può essere piantato e dar vita in poco tempo a dei germogli: è il progetto realizzato dalla testata giapponese “The Mainichi“, il primo giornale “green” al mondo.

Il Giappone seppur con le sue metropoli e il relativo inquinamento, è tra i primi paesi al mondo per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente e all’innovazione, che sono abilmente uniti in questo quotidiano.
Il meccanismo è semplice quanto geniale: le pagine del giornale sono realizzate da materie prime riciclate e sono ricoperte di semi pressati e compattati durante la lavorazione della carta. Stessa cosa per l’inchiostro, prodotto utilizzando sostanze interamente vegetali. È con questa idea che il “The Mainchi” segue l’intero ciclo della carta, ritornando ad essere nuovamente pianta, riciclando e rispettando l’ambiente.

Il progetto è stato diffuso anche nelle scuole per sensibilizzare gli alunni tanto all’importanza della lettura, quanto alla necessità del riciclo.
Il quotidiano ha ottenuto da questa iniziativa anche un ritorno economico notevole: da una tiratura media di 5 milioni di copie, con questa idea ha attirato nuovi lettori e guadagnato oltre 80 milioni di yen (più di 600mila euro) in più.

Noi di Blog di Lifestyle ci auguriamo che l’esempio di questa testata giapponese venga rapidamente accolto anche in Italia, dove le percentuali di coloro che investono della lettura diminuiscono vertiginosamente di anno in anno.
L’emozione che si prova a sfogliare un giornale o un libro non è replicabile da nessun ebook super tecnologico, nonostante, l’impatto sull’ambiente della produzione di carta sia fortemente dannoso. Proprio per questo, l’idea della testata “The Mainichi” potrebbe rivoluzionare l’approccio alla lettura, e noi lo auspichiamo, perché potrebbe aiutare a salvare la bellezza della lettura e lanciare un segno tangibile che evidenzi l’importanza del riciclo per la Terra.

Sanremo 2016, i nastri arcobaleno? Ecco da dove arrivano (FOTO)

Credits: ilgiorno

In molti si saranno chiesti: ma da dove arrivano i nastri arcobaleno del Festival di Sanremo 2016? Che sia un messaggio in favore delle unioni civili, in questo momento così delicato per il ddl Cirinnà, l’avevamo capito. Ma tutti i nastri arcobaleno portati in queste sere sul palco dell’Ariston sono stati uguali: per colore, questo è sottinteso, ma anche per il tessuto usato e le caratteristiche estetiche. E allora, ci siamo chiesti, avranno un’unica origine?

Uno dei luoghi in cui poter acquistare i nastri arcobaleno è da Maria dell’omonima merceria. La sua bottega si trova in via Corradi a Sanremo, e lei ha voluto realizzare quei nastrini che diversi artisti hanno sventolato durante le loro performance: “Ho riconosciuto i miei nastri in mano ad Arisa, Noemi e mi sembra Eros Ramazzati”, ha dichiarato la signora Maria.

È stata proprio Arisa, infatti, una delle prime ad “inaugurare” la tendenza, mandando la sua stilista dalla signora Maria per accaparrarsi i nastri arcobaleno. Tantissimi altri artisti, invece, si sono recati alla vicina merceria Celli di Marco Martini, sempre in via Corradi: “Sono nastri di raso di vari colori tagliati e cuciti insieme”, ha detto una delle commesse. Solo nostri arcobaleno sul mercato: “In questi giorni non ho venduto altro”, dice poi il titolare della merceria Rossana e Marzia di Via Volturno, “almeno 50”. Ciascun nastrino viene “un euro al metro quadro”, e il prezzo complessivo per l’intera composizione non dovrebbe superare i 10 euro.

Sul palco tantissimi sono colori i quali hanno partecipato all’iniziativa dell’arcobaleno, in diverse forse e tipologie: tra loro anche Enrico Ruggeri, Irene Fornaciari, Valerio Scanu, Francesca Michielin, Annalisa e Dolcenera.

COMBO SANREMO
COMBO SANREMO

Tutto, in realtà, è nato da un post di Antonio Pinna. Il vincitore di Pechino Express aveva invitato tutti i cantanti che si sarebbero esibiti a Sanremo 2016 a indossare qualcosa di arcobaleno perché “l’amore ha gli stessi diritti per tutti”.

Sanremo 2016: “Virginia Raffaele sei brava, ma mangia!”

È proprio quello che ha scritto ieri sera, alle 21:29, Francesco Facchinetti sul suo profilo Twitter. Durante l’apparizione di Virginia Raffaele nei panni di Belen, infatti, il mini dress dell’attrice lasciava scoperte tutte le gambe – e che gambe, c’è da dire! – ma evidentemente la sua forte magrezza ha suscitato non pochi commenti in merito, soprattutto sui social.

Il figlio di Roby Facchinetti, infatti, grande utente della rete e sempre attento a commentare gli eventi della Social Tv, dopo aver bombardato Twitter di messaggi e foto durante la performance dei Pooh con il loro medley, ha voluto dire anche la sua su Virginia Raffaele: “Virginia sei BRAVISSIMA ma mangia che peserai 35 chili!!!!!
MANGIAAAA MANGIAAAA MANGIAAAA MANGIAAAA”
, ha scritto, aggiungendo poi il classico hashtag social #Sanremo2016

Qualcun altro, di tutta risposta, ha voluto difendere Virginia Raffaele e dire la sua: “Chi sei la nonna?”, scrivono a Francesco Facchinetti sul web. E altri: “Ha un bellissimo fisico”, “Lei è perfettamente stupenda”.

Il commento del cantante, comunque, non è stato l’unico durante l’apparizione di Virginia Raffaele: tantissimi, infatti, hanno notato il bellissimo fisico, statuario, della showgirl, ma alcuni si sono soffermati sulla sua eccessiva magrezza, messa ancora più in evidenza dal vestitino così stretto e corto.

Sanremo 2016, cosa pensano le donne di Alessandro Gassmann?

A vederlo così non ci resta che sospirare, mettere in pausa lo schermo del pc e la tv e ammirarne la bellezza mozzafiato: Alessandro Gassmann, un dio greco – italiano, precisamente di Roma, però – sul palco del Festival di Sanremo 2016, assieme ad uno scoppiettante Rocco Papaleo. I due, al cinema con “Onda su onda”, sono ospiti all’Ariston per presentare il loro film sulle note della celebre canzone di Bruno Lauzi, che canteranno sul palco per la rubrica Tutti cantano Sanremo.

Alessandro Gassmann, bellissimo in blu scuro, super elegante, ha incantato la platea, il palcoscenico, l’orchestra tutta e, naturalmente, tutto il popolo dei social. Scatenatissime le ladies su Twitter, gli ormoni e l’aria di primavera hanno fatto il resto: dichiarazioni d’amore, frasi d’effetto e commenti super hot, rivelazioni scioccanti e classica ironia da cinguettio, tutto il genere femminile riunito in un solo nome, quello di Alessandro Gassmann. L’attore classe ’85 ha 50 anni, ma lo spirito e l’aspetto da ragazzino la rendono ancora più affascinante. E poi, menzione d’onore a Rocco Papaleo.

Ma quali sono stati i tweet, i messaggi, le foto, gli hashtag più divertenti alla sua apparizione sul palco del Festival di Sanremo?