domenica, 21 Dicembre 2025

Costume & Società

Home Costume & Società Pagina 282
Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

Tè VS caffè: due personalità opposte a confronto

Un po’ come gatto e topo, un po’ come sole e luna, un po’ come il bianco e il nero, i bevitori di caffè e quelli di appartengono a due mondi (di drogati) completamente diversi; praticamente opposti. E le loro personalità viaggiano su inavvicinabili lunghezze d’onda, tanto che è difficile che queste due tipologie di persone si incontrino e diventino amici.
Ma come riconoscere questi due tipi di persone?Due autrici, Francesca Saragaglia, caffè-dipendente, e Azzurra d’Ercole, tè-dipendente, ci spiegano le differenze di personalità tra questi due generi di drogati. Vediamole insieme.

Quando

Caffè: è mattina, mi sono alzata da poco e prima ancora di capire a che giorno della settimana siamo, il primo odore che sento è quello del caffè accompagnato dal rumore della moka che brontola per avvisarmi che è ora di svegliarsi davvero. Questo è il momento della giornata ideale per prendere il mio primo caffè, sapendo già che ce ne saranno altri. Non c’è, infatti, pomeriggio senza caffè.

Tè: dai, intendiamoci, il tè rappresenta uno stile di vita. Non segue regole precise né lancette d’orologio: ogni momento è quello più adatto. Perché vedi, il tè è come il color tortora: sta bene praticamente con tutto. Si adatta perfettamente a una occasione informale e riesce a non stonare mai durante gli eventi mondani. In pratica è il Richard Gere delle bevande.
Lo bevo la mattina presto, alle 5 come si usa in Inghilterra e la sera prima di andare a dormire. Zuccherato, amaro, con il latte, non fa differenza: quella bollente delizia color bronzo mi fa innamorare ogni sacrosanta volta.

Dove

Caffè: per quelli come me, amanti del caffè, il barista di fiducia diventa un amico. Amo i locali piccoli, quelli con elementi di arredamento totalmente diversi ma che si adattano l’uno all’altro senza stonare. Colori chiari, pastello, musica di sottofondo e tante chiacchiere in allegria.

Tè: bere il tè è come andare a letto con una bella donna: non ti importa dove e quando la avrai, ogni luogo è quello adatto. Di certo in amore, così come nelle bevande, mi piace avere un pochino di privacy. Il suo ambiente ideale è calmo e accogliente, sempre pieno di calore e comodità. Chi ama il tè ama se stesso: anche una sola tazzina riesce a metterti in contatto con il tuo IO meglio di quanto farebbe un analista.

Come

Caffè: l’espresso, magari servito al tavolo, è il mio grande amore. Insostituibile. Il semplice odore basta per catalizzare la mia attenzione e rendermi già più attiva ed allegra. Per me caffè è sinonimo di sorriso.

Tè: il come deve seguire tassativamente una certa forma: fine, delicata, precisa. I fan del tè lo bevono rigorosamente nella tazzina: guai a presentarsi con un English Breakfast in plastica, piuttosto che berlo un vero amante del tè preferirebbe un’intossicazione alimentare. Bisogna perciò entrare nel mood: tazzina dai colori delicati, teiera, temperatura costante e, se possibile, un divano grande come la Nuova Zelanda.

Perché

Caffè: il caffè nella mia vita è essenziale. Rilassa e dà una sferzata di energia allo stesso tempo. Mi concede una pausa, seppur breve, dagli impegni quotidiani. Per quei minuti lavoro, università e impegni familiari sono lontani e, dopo aver lasciato vuota la tazzina, sarà più facile affrontare il tutto.

Tè: essere bevitori di tè non ha una ragione ben precisa: di sicuro un vero estimatore adora la calma, la pace e l’introspezione. L’appuntamento giornaliero non è una scadenza, ma una coccola. Quando bevo il tè mi congiungo con me stessa, metto in ordine le idee e calmo i miei nervi. Se non esistessero bustine e filtrini sarei già finita in qualche pagina di cronaca nera.

Con chi

Caffè: non c’è persona con cui non valga la pena prendere un caffè. Quattro chiacchiere con le amiche sedute al tavolino di quel locale tanto carino sono sempre gradite. Consigli, critiche e progetti futuri scorrono e nascono più facilmente. Ma anche un incontro con quel ragazzo che tanto ci attrae rende il caffè un alleato speciale.

Tè: è bello prendere il tè con le amiche e spettegolare fino a quando la teiera non si raffredda. In verità però io adoro il tè in solitudine, meglio se su una poltrona. Reclinabile. Magari con la stufetta accesa vicino ai piedi e il cellulare in modalità aereo. Bere tè richiede tempo e pace: mi riesce difficile immaginare la vita senza.

Come lo accompagno

Caffè: adoro bere il caffè con affianco un cioccolatino fondente, ma anche biscotti alla cannella o crostatine alla frutta sono ben accette. Una piccola coccola dolce che migliora la giornata.

Tè: certo, il tè è come un vestito di Valentino: non stona mai. Ma esattamente come un abito di haute couture lo si può abbinare con qualcosa in grado di migliorarne alcuni aspetti. Io, ad esempio, lo accompagno rigorosamente con i biscotti. Di quelli leggeri, non troppo zuccherati. Certe volte lo zucchero non serve.

Dopo

Caffè: Come mi sento dopo aver bevuto il mio caffè? Potrei spaccare il mondo. Sono attiva, carica, allegra e pronta ad affrontare le mille sfide che ogni giorno la vita pone davanti a chiunque.

Tè: Una persona dopo il tè è come l’uomo dopo un rapporto sessuale: attraversa un momento refrattario. Dopo ci vuole la pennichella.

Viaggi all’estero

Caffè: amo viaggiare e amo andare all’estero, ma ogni volta sorge un problema comune a tutti quelli che hanno la mia stessa caffè-dipendenza. Trovare un espresso decente diventa un impresa titanica. Così mi ritrovo a spendere molti, forse troppi, soldi per trovare quello con la giusta quantità di caffeina. Sono così giunta all’unica conclusione possibile: portare la mia fidata moka con me.

Tè: adoro andare in giro per il mondo e scoprire le tante varietà di tè esistenti. Personalmente ho adorato il tè bevuto in Turchia e ho acquistato quintali di varietà diverse in Inghilterra. Per grazia di Dio si tratta di una bevanda buona quasi ovunque, per cui le crisi di astinenza oltre confine sono assolutamente scongiurate.

A cura di Azzurra d’Ercole e Francesca Saragaglia

Una vita da Darth Vader (FOTO)

Credits: boredpanda.com

Essere Darth Vader non è facile, e lo sa bene il cattivo di ‘Star Wars’ che oltre a prepararsi per l’imminente settimo capitolo della saga cinematografica, deve anche occuparsi di tutte le faccende quotidiane. Di cosa stiamo parlando? Il fotografo e web designer polacco, il 28enne Pawel Kadysz, si è divertito a immaginare Darth Vader alle prese con la vita di tutti i giorni. Ecco quindi il Signore dei Sith che si alza, si lava i denti, fa la spesa, mangia e legge.

Il progetto di Pawel è molto ambizioso: con “The Daily Life Of Darth Vader”, ovvero “La vita quotidiana di Darth Vader”, il fotografo ha programmato uno scatto al giorno per un anno. Ha iniziato lo scorso ottobre e il progetto andrà avanti fino ad ottobre prossimo. Ci vorrà una gran fantasia per riuscire a immortale Darth Vader in altre piccole faccende casalinghe. Ecco alcuni scatti del progetto:

Si inizia la mattina, con Darth che si alza per fare colazione (da notare la tazza con i cereali), si lava i denti e si prepara per il ‘lavoro’.

Poi ci sono le faccende domestiche: Darth Vader è alle prese con la pulizia, il ferro da stiro, è in cucina, ha a che fare con la lista della spesa (chissà se ha dimenticato di comprare qualcosa?), e infine si dedica alla palestra.

Giunge la sera, quindi Darth Vader si dedica ad attività più o meno rilassanti.

Infine, ci fa sorridere mentre afferra una foto di se stesso da giovane, quando ancora era un bravo Jedi e si chiamava Anakin Skywalker.

14

Una galleria fotografica che sembra semplice e ingenua, in confronto alla malvagità del cattivo di ‘Star Wars’, ma che speriamo non abbia offeso nessun fan del personaggio. L’intento di Pawel Kadysz lo capiamo, è quello di mostrare che tutti i villain sono persone comuni che devono fare i conti con il loro quotidiano.

Credits photos: boredpanda.com

5 mosse per essere la più cool del party

www.hollywire.com

Andare a una festa da single può essere davvero problematico, specie se hai rotto da poco con il tuo boyfriend storico e non sei troppo sicura di te stessa e del tuo corpo. È facile mostrarsi disinibita e socievole quando hai il fisico di Belen Rodriguez e il viso di Jennifer Lawrence, ma la verità è che anche noi comuni mortali possiamo, naturalmente con un po’ di sforzo e pazienza, riuscire a diventare l’anima della festa.
Certo diventare reginetta di una serata comporta una serie di accorgimenti, anzi, di vere e poprie ‘mosse’ da mettere in atto al momento più opportuno. Vediamo di cosa si tratta.

Studio del gossip

Mai arrivare a un party senza sapere tutto ciò che è accaduto durante la settimana. Non sapere i dettagli divertenti, o adirittura hot, della mini società in cui vivi, rischierà di farti apparire ‘out’ e poco inserita.
Prepara la risposta alla domanda ‘Come va?’ e mostrati sicura nel raccontare cose e episodi di cui sei informata. Le persone amano chi è sicuro di se stesso, ben informato e sempre sul pezzo.

Vai con l’amico più divertente

Scambiare quattro chiacchiere con l’amico più cool che hai può aiutarti a scaricare la tensione. Non dimenticare che è importante avere una spalla durante le occasioni mondane: solo in questo modo potrai divertirti davvero senza il timore di restare da sola.

Chiedi un favore

Un buon modo per conoscere persone e rompere il ghiaccio è chiedere un favore. Come accendere una sigaretta, reggere la tua borsetta o domandare dove si trova il buffet. Cerca di farlo in maniera tranquilla e non troppo ‘spedita’, perché i ragazzi non sono mai troppo svegli e il rischio di ricevere una risposta sbrigativa è davvero molto alto.

Inizia a conversare con argomenti generici

Quanti fratelli hai? Cosa studi? Che lavoro fai? Davvero domani è previsto un nubifragio? Con una di queste domande dovresti riuscire a stabilire un minimo di contatto con l’interlocutore, prima di passare ad argomenti più divertenti e magari ‘hot’.

Fai conversazione

Certo, per diventare l’anima del party devi assolutamente buttarti nella mischia e fare conversazione. Tra l’altro in maniera intelligente. Evita di esprimere pareri in maniera categorica e rendi partecipe dei tuoi discorsi tutti gli interlocutori. O, se ciò non è possibile, quelli che ti interessano.

Ascelle glitterate: l’ultima tendenza del 2015 (FOTO)

credits photo: huffingtonpost.ca

Quante ne abbiamo viste in questo 2015? Davvero tante. Ascelle pelose, capelli dai colori eccentrici, challenge di tutti i tipi, barbe acconciate e depilazioni particolari. Insomma, non ci è mancato proprio niente e pensavamo di aver finito. Invece no. Anche se l’anno è quasi concluso c’è ancora tempo per un’altra improbabile mania: le ascelle glitterate.

Esatto. Abbiamo detto proprio glitterate. Si tratta dell’evoluzione della presa di posizione femminista che voleva ascelle non depilate per affermare la libertà della donna di mostarsi al naturale. Per dimostrare che anche i peli possono essere carini, infatti, sono stati decorati con glitter e brillantini.

Dopo qualche ragazza temeraria che ha deciso di fare da pioniera, questa mania sta cominciando a prendere sempre più piede su Instagram e le foto con l’hashtag #glitterpits si stanno moltiplicando. Quello che ora ci chiediamo è se questa sia veramente l’ultima assurda tendenza dell’anno o se ci dobbiamo aspettare ancora qualcosa di stravagante. Staremo a vedere.