domenica, 21 Dicembre 2025

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Arriva la valigia per i maniaci dell’ordine (FOTO)

valigia jurni

Fare la valigia per molti rappresenta un vero dramma. Poi che si tratti di una vacanza, di un impegno di lavoro, o di un viaggio avventuroso il concetto non cambia. Fare stare tutto dentro ad uno spazio limitato sembra quasi impossibile. Per le donne si tratta di un’impresa. Vestiti, scarpe, beauty case, bijou tutto insieme, per i maniaci dell’ordine poi tutto si complica ancora di più. Bisogna sistemare tutto perfettamente, ogni cosa al suo posto.

Ma ora è arrivata una valigia un pò speciale, si chiama Jurni e la sua realizzazione è stata finanziata attraverso il corwdfounding su IndieGogo la piattaforma che aiuta gli inventori a trovare i fondi per realizzare le proprie idee.

valigia jurni

All’apparenza può sembrare un trolley normale rigido e con le misure perfettamente adeguate per essere trasportato in cabina come bagaglio a mano. Ma la vera innovazione si trova all’interno della valigia che è infatti composta da una serie di tasche indispensabili per non disperdere piccoli oggetti e biglietti. Jurni poi prevede anche uno scaffale regolabile che consente di decidere dove sistemarlo per separare per esempio i vestiti dalle scarpe. Un’altra idea geniale è stata quella di inserire una tasca superiore, una specie di porta oggetti che serve per conservare tutte quelle cose di cui possiamo avere un bisogno più urgente, come il cellulare, il biglietto aereo, un libro per l’attesa o il carica batteria.

valigia jurni

Altra cosa importante, Jurni resiste fino a 100 kg e può essere usato come comodo sgabello durante le spesso lunghe attese in aeroporto.

Cosa evitare quando la vostra relazione finisce

www.cosmopolitan.it

A tutti prima o poi capita di lasciare o essere lasciati, quello che caratterizza la fine di ogni relazione è la sensazione di “lutto”.
Quando ci si lascia è come se una parte di noi morisse: muore il “noi” e ricominci ad essere “tu”. Tutto questo naturalmente spaventa, e onde evitare di vivere questa situazione molte volte facciamo ricorso ad atteggiamenti o modi di fare del tutto poco consoni.
Per questo motivo, ecco per voi un elenco di quali sono i comportamenti più comuni da evitare dopo la rottura di una relazione d’amore.

Cercare di trovare spiegazioni razionali

Quando una storia finisce, nella maggior parte dei casi non c’è un vero motivo, per cui continuare a tormentarsi sul perché della decisione del partner è da veri autolesionisti e non ci permette di guardare avanti.
Il rischio che si corre è proprio quello di rimanere bloccati a idealizzare un rapporto che non esiste più.
Cosa fare? Concedersi il “periodo di lutto” è più che giusto, perché il distacco deve essere elaborato, e metabolizzato. Bisogna affrontare il dolore senza scappare.

Rincorrere il proprio partner

Spesso, specie se si è ancora innamorati, si rischia di fare cose a dir poco patetiche, pur di non lasciare andare via la persona che si credeva essere quella giusta; così facendo si ottiene esattamente il risultato opposto.
Cosa fare? Distraetevi; è questa l’unica miracolosa ricetta per non deprimervi dopo un abbandono.
La sfida è quella di mettervi in gioco in qualsiasi modo (fate sport, collezionate soldatini, farfalle, suonate, iscrivetevi ad un corso di ballo, apritevi a nuove conoscenze), purché accantoniate l’idea di cercare di cambiare le cose.
Gestite il tempo in modo diverso riscoprendo quello che vi piaceva fare e avete trascurato, riprendete in mano le redini della vostra esistenza: nuovi amici, nuove idee e progetti e nuovi obiettivi.

Sprecare tempo ed energie per riconquistare il proprio compagno

Cercare in tutti i modi di ricostruire un rapporto ormai andato in pezzi non vi farà stare meglio, per cui non provate a risolvere i problemi: inevitabilmente finiranno per ripresentarsi.
Cosa fare? Cercate di migliorare quei lati del vostro carattere che non vi piacciono: l’unico lavoro da fare è su voi stessi.

Rimanere amici a tutti i costi

Questa consuetudine finisce quasi sempre per farvi stare peggio, nella maggior parte dei casi è meglio non sapere e non essere a conoscenza della vita del compagno.
Cosa fare? Evitate assolutamente controlli a tappeto su Facebook e quant’altro.
Le uniche cose da salvare sono i bei momenti passati insieme, ma facendo molta attenzione a non idealizzarli – ne passerete altri senza dubbio migliori, e non necessariamente con lui/lei.

Parlare sempre e continuamente del vostro compagno

Non annoiate i vostri amici parlando di quello che non andava nella relazione, finirete per rimpiangere il passato e per precludervi nuove conoscenze ed opportunità.
Cosa fare? Serve positività da chi ci sta incontro, per questo dovete circondarvi di persone che vi fanno stare bene. Al bando amici negativi e spara sentenze. Quindi dite tranquillamente addio a tutti quelli che aprono bocca solo per dirvi “Te l’avevo detto io che non eravate fatti per stare insieme”.

Per concludere, non abbiate paura di soffrire, le delusioni purtroppo sono incluse nel pacchetto per arrivare ad avere delle relazioni soddisfacenti, per cui affrontatele senza timore o pessimismo.
Approfittate di questa momentanea fase della vostra vita per ritrovare la vostra essenza.

Dopo Expo 2015: che fine hanno fatto i padiglioni? (FOTO)

Credits: www.creativesharing.it

Ad un mese dalla chiusura dei cancelli di Expo, la più discussa esposizione universale della storia, si riapre il dibattito riguardante i padiglioni, prima meta di pellegrinaggio, poi, vuoti, patrimonio da riciclare.

Le chiacchere sul “dopo Expo” erano molto vivaci ancora prima che l’evento stesso iniziasse, ma, nell’ultima settimana, il sito espositivo ha ripreso a far parlare di sé, con il concretizzarsi dei progetti che i vari paesi e aziende hanno stabilito per i propri padiglioni.

Credits: radiolombardia.it
Credits: radiolombardia.it

A ridare vita alla fiamma sull’argomento è la recente iniziativa presa dalla Coca-Cola, azienda leader mondiale nella distribuzione di soft drink, di trasformare il proprio padiglione in un campo da basket coperto e di donarlo proprio alla città di Milano, dove sarà collocato nel parco Robinson, nel quartiere di Famagosta. L’idea, coerente con il tema dell’esposizione appena conclusa ovvero “Nutrire il pianeta. Energia per la vita“, affianca il progetto da tempo sostenuto dal comune di Milano sull’importanza del movimento e dell’attività fisica come, appunto, “energia per la vita”.

Per quanto riguarda gli altri padiglioni alcuni paesi hanno già le idee molto chiare, altri sono ancora in corso di valutazione.
Cosa ne sarà dunque delle strutture che hanno visto passare nelle loro realizzazioni 21 milioni di visitatori?

Emirati arabi

Credits: www.architetturaecosostenibile.it
Credits: www.architetturaecosostenibile.it

Il padiglione dal meraviglioso design creato dall’architetto Norman Foster è una delle strutture più belle e originali che sono state montate a Expo 2015. Le pareti riproducono in 3D le dune del deserto, così come anche l’intera sua forma. Gli Emirati riporteranno “a casa” il loro edificio che sarà collocato nella futuristica città di Masdar City, che sarà completata nel 2016 da un progetto partito 10 anni fa. Il padiglione andrà ad inserirsi nell’architettura della città che conta di avere un’economia ad emissioni zero, utilizzando esclusivamente energia solare.

Svizzera

Credits: macosanepensi.over-blog.it
Credits: macosanepensi.over-blog.it

Il padiglione Svizzero, con le sue due torri che si proponevano di riflette su quanto le risorse alimentari globali siano limitate, varrà riconvertito in orti verticali che saranno collocati in città elvetiche.

Azerbaijan

Credits: www.digital4.biz
Credits: www.digital4.biz

Il padiglione verrà riportato a Baku e la sfera che lo formava sarà trasformata in un ristorante.

Bahrein

Credits: www.espazium.ch
Credits: www.espazium.ch

Il padiglione e il suo giardino botanico saranno ricostruiti in patria.

Repubblica Ceca

Credits: www.radiolombardia.it
Credits: www.radiolombardia.it

Il padiglione ceco sarà donato alla città che l’ha realizzato dove si trasformerà in un polo multifunzionale

Monaco

Credits: vivimilano.corriere.it
Credits: vivimilano.corriere.it

Il padiglione del principato sarà donato alla Burkina Faso che lo trasformerà in un polo per la formazione di nuovi medici

Un capitolo a parte viene aperto quando si tratta di ciò che non deve essere smontato o spostato come Palazzo Italia e il chiacchieratissimo Albero della Vita, che per il momento rimarranno nell’ex sito espositivo fino a quando, dopo aprile in cui sono fissati i termini dei lavori di smontaggio, potranno tornare attivi e visitabili.

Quando la tecnologia fa male alla salute (FOTO)

Credits: grazia.it

Il nostro è un mondo ricco di tecnologia, dove smartphone e schermi di ogni tipo governano la nostra quotidianità. Non riusciamo a muoverci senza afferrare il nostro cellulare, oppure accendere il nostro computer portatile per controllare cosa stanno facendo i nostri amici sui social network. Ci piace essere aggiornati su ogni oggetto relativo alla tecnologia, ma spesso dimentichiamo che tutta questa dipendenza, specialmente se si passano molto ore al giorno davanti a pc o cellulari, può portare delle conseguenze alla nostra salute, non solo dal punto di vista psicologico, ma anche da quello fisico. Infatti, l’uso continuo di questi strumenti elettronici rischia di farci perdere il controllo, innescando circoli viziosi che possono produrre conseguenze poco gradevoli. Scopriamo quali sono.

Cyberstanchezza

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Troppa tecnologia fa male, sopratutto se si controlla, in modo compulsivo, il proprio smartphone. Secondo Steven Rauch, direttore medico del Massachusetts Eye and Ear Balance and Vestibular Center, la cyberstanchezza provoca nausea e disorientamento, ed è il frutto di una confusione fra input sensoriali.

Pericolo per spina dorsale e occhi

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Quando scrivete un sms o passate troppo tempo a scambiare messaggi con gli amici su Whatsapp siete costretti ad abbassare lo sguardo verso il display del cellulare. Sapete questo cosa comporta? Un aggravio sulla spina dorsale. E poi la conseguenza più comune. Dopo ore ed ore davanti allo schermo del computer, ad usare troppa tecnologia, gli occhi si seccano e si irritano, producendo mal di testa e la vostra produttività crolla. Come risolvere? Pause frequenti, almeno una ogni venti minuti, da alternare con attività diverse dal navigare su Internet.

Mani ad artiglio

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Chi chatta troppo con il proprio smartphone risente di crampi e fitte a dita, polso e avambraccio, ed ecco che vi ritrovate con le mani ad artiglio. Datevi delle pause e fate stretching.

Incidenti stradali

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Vi siete mai accorti che molte persone camminano in strada senza guardare davanti perché troppo impegnate e guardare il proprio smartphone? Basta poco per provocare un serio danno fisico. Gli scontri e cadute sono in continua crescita a causa di queste distrazioni.

Vibrazioni fantasma

Credits: medicinaesteticaonline.net
Credits: medicinaesteticaonline.net

Fenomeno comune è quello di percepire vibrazioni fantasma quando non siamo a contatto col nostro cellulare. Tutta questa agitazione può condurre ad ansia e stress. Per allontanarcene bisogna programmare attività lontano dalla tecnologia.

Cibo

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Trascorrere molto tempo online provoca ancora più fame. Questo perché sul web siamo bombardati ogni giorno da immagini di foodporn, ovvero foto di tutte le pietanze che troviamo specialmente sui social network.

Sperma

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Studi hanno dimostrato che il calore dei computer portatili può influenzare la qualità degli spermatozoi, specie in termini di motilità. E così incidere sulle possibilità riproduttive.

Credits photos: vanityfair.it