martedì, 16 Dicembre 2025

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Festival di Venezia, tutti i party più glamour

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Chi di noi non sogna di partecipare al festival di Venezia? E, soprattutto, di ritrovarsi Jhonny Deep e Brad Pitt a piede libero durante un party? Si, perché le feste che vengono organizzate durante la kermesse sono tra le più esclusive al mondo e vantano presenze che, se si materializzassero al nostro cospetto, ci farebbero andare al pronto soccorso in codice rosso.
Ma poi quanto sarebbe bello potere vedere da vicino abiti straordinari e accessori che di solito troviamo solo su Vogue? Per un amante della moda sarebbe il massimo.
Anche quest’anno, in occasione della sua 72esima edizione, il Festival non smette di stupirci, almeno per quanto riguarda la parte glamour. Anche quest’anno non mancheranno occasioni da red carpet, con la differenza che, se l’anno scorso tutto si concentrava a Palazzina G, ovvero l’hotel di lusso situato accanto a Palazzo Grassi, quest’anno sono molte le strutture che ospiteranno il jet set.

Naturalmente le location storiche sopravvivono alla ventata di aria fresca che si respira quest’anno, infatti le cene di apertura e chiusura si svolgeranno sempre all’Hotel Excelsior; ci sarà poi la festa a Villa degli Autori per i Venice Days e la serata di gala a Villa Laguna sul Lungomare.
Come si è detto questa è l’annata dei ‘party diffusi’, che ospiteranno celebrità come Robert Pattinson, Tilda Swinton e Jhonny Deep.
Ma il tempo delle cene imperiali e dei party affollati è ormai finito: questa volta la lista dei partecipanti è super ristretta, esattamente come i budget destinati alla rassegna. E così anche Venezia si adegua alla crisi economica, accettando fondi un tantino più modesti rispetto al passato recente.

Questa sera sarà la volta della cena inaugurale all’Excelsior mentre domani c’è la possibilità di scegliere tra Palazzina G (evento Spotlight di Thomas McCarthy) e Villa Laguna (Festa Mediaset Premium).
Durante la manifestazione ci sarà il debutto della nuova rivista di moda Lampoon e la festa Moet & Chandon, senza dimenticare ambienti come il Mariott, l’ Harry’s Dolci e L’Hotel Westin Europa & Regina, dove si brinderà con Grey Goose e Vanity Fair.
Michelle Hunziker e Trussardi raccoglieranno fondi presso Palazzina G per la onlus Doppia Difesa mentre l’8 settembre è atteso al Centurion il premio Diva e Donna con Valeria Marini e Maria Grazia Cucinotta.

Il video della ragazza incinta è marketing virale (VIDEO)

Credit: plus.google.com

Da qualche giorno è viralissimo il video della ragazza francese, Natalie Amyot, che racconta la disperata ricerca del padre del suo futuro bimbo, concepito nell’avventura di una notte focosa con uno sconosciuto.

Oggi, sullo stesso canale YouTube è stato caricato un altro video “I found him” (“L’ho trovato”) dove Natalie è affiancata da Andy Sellar, genio del marketing australiano e ideatore dello campagna da record per HolidayMooloolaba.com. Lo scopo principale era quello di catturare l’attenzione mediatica, affinché il turismo fosse canalizzato sul paesino del Queensland.

Sicuramente questo è l’esempio del successo di un’ottima trovata marketing virale, e molto ben riuscita dato che la vicenda era apparsa sui principali quotidiani internazionali.

Matrimonio in agosto, perché?

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Ci sarà un motivo se un detto siciliano recita: ‘Spusa agustina lacrimi a lavina‘? Secondo me si. Dico secondo me per insinuare il dubbio nelle future sposine e per generare un po’ di ansia immotivata, esattamente come accade tra studenti prima di un esame importante. Bisogna fare assolutamente qualcosa per debellare il fenomeno dei matrimoni in agosto, che più che un piacere sono una pesante martellata sui coglioni. Ed è inutile che proviate ad elencarne gli aspetti positivi, perché non ce ne sono.
Noi meridionali adoriamo le feste in cui poter mangiare a sbafo e bere come la ciurma di Capitan Uncino, ma un invito che ci imponga la presenza a un evento il 18 di agosto ci piove addosso come la peggiore delle notizie.
I motivi? Non ci vuole troppa immaginazione.

Anzitutto il matrimonio, in particolare per chi viene dal sud dell’Italia come me, è una tangente. Nel senso che una partecipazione suscita in noi lo stesso sentimento di una multa per eccesso di velocità, ovvero una serie di bestemmie urlate in dialetto incomprensibile.
Da noi il regalo per un evento del genere si aggira intorno a qualche centinaio di euro, senza considerare le spese collaterali come abito, trucco e parrucco. E se gli sposi sono particolarmente stronzi ci toccherà sganciare altra moneta per raggiungere una struttura lontanissima. Ma mozzafiato si intende. Riflettendoci bene il problema reale non è la spesa, quanto il fatto che essa sopraggiunga in un periodo in cui di solito si va in vacanza e in cui, teoricamente, la situazione finanziaria non è così florida. Senza considerare il dover organizzare le vacanze in base a una giornata che, nella peggiore delle ipotesi, si colloca al centro del mese. Ma se anche Giulio Cesare andava in vacanza ad agosto, e stiamo parlando di più di 2 mila anni fa, perché sconvolgere la vita di almeno 100 persone? Senza considerare il fattore clima, particolarmente ostile per chi deve indossare i tacchi o la cravatta. E come la mettiamo con i parenti più anziani? E’davvero il caso di imporre una cattiveria del genere alle famiglie con figli e alla zia in carrozzina?

Ma la vera domanda è: ‘una sposa che scelga di farsi truccare e pettinare con 40 gradi cosa avrà nella testa?’ Io credo tanto egoismo. Ma forse anche la consapevolezza (o l’intenzione?) di ridurre al minimo il numero dei partecipanti alla festa.
Un invito nel cuore della stagione bollente presuppone la possibilità di assentarsi senza troppe scuse o imbarazzi; come se ci fosse quasi un tacito accordo tra le parti per cui dare forfait è quasi parte di un piano.
In altre parole è già difficile festeggiare i traguardi sociali degli altri, basterebbe un po’ di buonsenso per non trasformare un’occasione così bella in una trapanata pesante. Sempre sui coglioni ovviamente.

Dopo l’avventura di una notte: “Sono incinta e ti sto cercando” (VIDEO)

Credit: plus.google.com

Sembra la trama di un film: lei parte per un viaggio pieno d’avventure in Australia, e la vera avventura le capita una delle ultime sere, quando passa la notte con il ragazzo dei sogni conosciuto in un locale. I due poi si separano, perché lei è arrivata alla fine delle vacanze e deve tornare in Francia.

E la ragazza, Natalie Amyot, torna effettivamente a Parigi, ma con un souvenir inaspettato, qualcosa di molto più di un semplice ricordo della piacevole serata trascorsa. È rimasta incinta.

A sei settimane di distanza dall’accaduto Natalie ha deciso di tornare in Australia, sul “luogo del delitto”, per cercare di rintracciare il ragazzo, papà del bambino che lei porta in grembo, di cui tuttavia sembra non ricordare neanche il nome. Al pub O’malleys sulla spiaggia di Mooloolaba, nessuno identificata il “ragazzo davvero carino, circa 1.82 di altezza, capelli biondi e occhi azzurri”.

Con questi pochi indizi, a Natalie, non è rimasto altro che pubblicare un video-appello su Youtube nella speranza di riuscir ad arrivare al ragazzo “davvero carino”

Ora non ci resta che attendere un eventuale video in risposta.