martedì, 16 Dicembre 2025

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La carne fa bene al cervello

Credit: wired.it

C’è chi è vegetariano o vegano per moda, e poi c’è anche chi lo è perché crede in quello che fa, e nei valori etici che la sua scelta comporta. E sicuramente queste scelte sono più salutari di alcuni nostri piatti, o del classico cibo americano, ma non sono sufficienti per l’evoluzione umana.

Secondo un recente studio, mangiare la carne ha consentito ai nostri antenati di evolversi, di crescere, e di perfezionarsi sempre più nel giro di un milione di anni. Questa è un’affermazione non nuova, perchè biologi e scienziati evoluzionisti ne avevano già parlato, ma i recenti studi hanno dimostrato che mangiare carne è stato davvero un elemento cruciale per l’evolversi della specie umana e del suo cervello, cosa che sarebbe stata impossibile con una dieta vegana e alimenti crudi.

Gli esperimenti che hanno portato all’affermazione di questa tesi sono condizionati dal fatto che il cervello umano moderno consuma circa il 20% dell’energia del corpo a riposo, cioè il doppio di quanto consumato dagli altri primati. Ne deriva che carne e cibi cotti sono necessari per fornire la spinta di calorie indispensabili per nutrire un cervello in crescita.
Una ricerca pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences, ha analizzato le relazioni che intercorrono tra le dimensioni degli essere umani e quelle del loro cervello. È stato riscontrato che più l’essere umano cresceva in dimensioni più cresceva anche il suo cervello. Ma questo non per l’uomo. Infatti, la nostra specie ha mostrato un cervello più grande e più ricco di neuroni per le sue proprie dimensioni, rispetto per esempio a un gorilla, che è tre volte più massiccio degli essere umani ma ha un cervello decisamente più piccolo.

Perché?

La risposta sembra essere proprio nella dieta vegana (perché priva di proteine animali) dei gorilla, che quindi richiede ore ed ore di nutrimento per fornire abbastanza calorie a sostegno della massa corporea e celebrale. Affinché un gorilla abbia un cervello simile a quello dell’essere umano avrebbe bisogno di 733 ulteriori calorie al giorno, che sarebbero quasi due ore in più dedicate al nutrimento.
Similmente, se i nostri primi antenati mangiavano solo e soltanto vegetazione, avrebbero avuto bisogno di cibarsi per più di 9 ore al giorno per supportare il fabbisogno calorico. Dunque si evince che i nostri antenati abbiamo mangiato carne durante la loro evoluzione, specialmente per via del pericolo, e delle alte difficoltà di reperimento di tutto quel cibo.

La linea di fondo – come spiega lo studioso Herculano-Houzel – è che, certamente si può sopravvivere con una dieta esclusivamente vegetariana o vegana nella nostra era moderna, ma, così facendo, la sopravvivenza sarebbe stata decisamente più improbabile per i nostri antenati.

[Credit: washingtonpost.com]

I segni zodiacali estivi sono i più magri

www.huffingtonpost.it

Siete nati nei mesi più caldi dell’anno? Allora siete i più magri dello zodiaco.
Uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Health Perspectives EHP e condotto dai ricercatori americani della School of Public Health dell’Harvard University dimostra che i nati nei mesi più caldi sono dei veri e propri figurini rispetto agli altri.
I primi bimbi venuti alla luce durante il periodo dell’estate appartengono al segno del Cancro (22 giugno-22 luglio), ovvero quello che inizia col solstizio d’estate, il giorno più luminoso dell’anno. A seguire c’è il Leone, ovvero quel segno che si trova esattamente al centro dell’estate (23 luglio-22 agosto) e al terzo posto, invece, troviamo la Vergine, ovvero il segno che occupa i giorni di fine estate (23 agosto-22 settembre).

E se il leone domina la stagione estiva, il cancro è influenzato ancora dalla primavera mentre il segno della Vergine volge già lo sguardo all’autunno. Nei risultati dello studio rientrano marginalmente anche i Gemelli e le Bilance dei primi giorni, visto che spesso le temperature vanno oltre quelle delle medie stagionali.
Secondo i ricercatori le mamme risentono molto della calura estiva, esattamente come i piccolini che si trovano ancora in grembo. Proprio per questa ragione i bambini nati nei periodi hot saranno di peso inferiore rispetto ai ‘colleghi’ degli altri mesi.

Una volta eliminate diverse variabili come scolarità, età, salute delle mamme, densità del traffico del luogo di residenza e inquinamento, lo studio ha dimostrato che un aumento di circa 9 gradi nell’ultimo trimestre di gravidanza comporta costantemente una riduzione media di peso alla nascita del bambino di circa 17 grammi.
Per quel che concerne la durata della gestazione alcuni studi effettuati nell’area del Massachusetts fra il 2000 e il 2008 hanno evidenziato che la gestazione media è inferiore alle 37 settimane, cioè appena ai limiti inferiori della norma. Non tutti i neonati prematuri sono però anche di basso peso: un neonato di 36 settimane, quindi nato pretermine, può ad esempio pesare 2.600 grammi (un peso normale).
Ovviamente per i cancro e leone le cose stanno in modo diverso, naturalmente a causa della grande afa.

‘BOOM. Sei stato Friendzoned.’ La pagina che ti consola dalla Friendzone (INTERVISTA)

credits photo: shin-ai.deviantart.com

Scusa ma, ti vedo solo come un amico’. Questa frase è la definizione perfetta di Friendzone, quella che si trova nei migliori vocabolari. Poche parole, ma micidiali quanto un kalashnikov, hanno ridotto in brandelli i cuori di milioni di innamorati di tutto il mondo.

Sempre più persone, infatti, cadono sotto i colpi dei friendzonatori, persone che sembrano l’altra metà della mela ma che come passatempo hanno quello di farsi adulare, corteggiare per poi palesare la vostra ingenuità davanti ad una dichiarazione. Certo, a volte i prosciutti sugli occhi ce li mettiamo da soli vedendo segnali dove non ci sono, ma quasi sempre non va così.

A dimostrare la dura realtà ci pensa ‘BOOM. Sei stato Friendzoned.’, pagina facebook con oltre 600 mila seguaci, che raccoglie le testimonianze di innamorati rifiutati e di qualche friendzonatore pentito. A screen che farebbero piangere anche il più cinico di noi, vengono accostati commenti ed immagini esilaranti.

credits photo: facebook.com/BoomFriendzoned/photos_stream
credits photo: facebook.com/BoomFriendzoned/photos_stream

Noi di Blog di Lifestyle abbiamo intervistato per voi l’admin della pagina.

Ciao, ti presenteresti ai nostri lettori? Chi c’è dietro “BOOM. Sei stato Friendzoned.”?

Ciao. Mi chiamo Enrico e abito a Udine. Non ho mai detto molto su di me perché ho sempre preferito tenere la pagina “anonima”.

Come è nata l’idea di una pagina sulla Friendzone?

Nel 2013 l’argomento Friendzone spopolava in tutto il mondo grazie al programma MTV “amici o fidanzati”, ma in Italia non esisteva ancora una pagina dedicata. Ho colto la palla al balzo e l’ho aperta io. L’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di trattare l’argomento in modo ironico, per ridere ed esorcizzare un fenomeno che di per sé è molto triste.

A scrivere alla pagina sono più i friendzonati o i friendzonatori?

Scrivono quasi solo friendzonati alla ricerca di conforto e di consigli utili: la posta interna della pagina è una specie di portale di consulenza e sostegno psicologico. Molti friendzonati ci inviano le loro storie per farle pubblicare e riderci sopra.
Ogni tanto ci scrivono anche alcuni friendzonatori per “auto-denunciarsi” e confessare i propri peccati del passato.

Qualche suggerimento su come uscire vincitori dalla Friendzone?

La Friendzone è come una malattia grave: meglio prevenirla che curarla. Ci sono molti consigli per evitare di entrarci, ma pochi per uscirne una volta che ne sei dentro.
Per evitarla bisogna coglierne i segnali: quando l’altra persona usa parole come “migliore amico”, “fratellino” e “ti amo di bene”, parla continuamente di altre persone come suoi potenziali partner, evita o ignora appositamente i segnali amorosi che le vengono mandati, significa che la Friendzone è in agguato.
Una volta dentro alla Friendzone, il pasticcio è fatto. Non rimane altro che raccogliere le proprie forze e staccarsi da quella persona per un tempo sufficiente a dimenticarla. Uscirne in maniera vittoriosa è quasi impossibile.

credits photo: facebook.com/BoomFriendzoned/photos_stream
credits photo: facebook.com/BoomFriendzoned/photos_stream

C’è qualcosa peggiore della Friendzone?

La tortura e la morte. SCHERZO. Non c’è nulla di peggio della Friendzone

Immaginavi ci fossero così tanti nemici della Friendzone o il grande seguito della pagina ti ha stupito?

Il successo della pagina mi ha stupito enormemente. Quando l’ho aperta pensavo che si sarebbe assestata sui 50.000 fans, ma invece è cresciuta dieci volte tanto. Ho toccato un argomento molto sentito e che, finora, era sempre rimasto latente.

Tra tutte le storie di friendzonati passate dalla pagina, qual è quella che ti è rimasta impressa?

“Ero al concerto di Vasco Rossi a San Siro.
Le coppie che venivano inquadrate sul maxi schermo dovevano baciarsi.
Ad un certo punto inquadrano un tipo e una tipa. Lui si avvicina per baciarla e lei si mette la mano davanti alla bocca.

Ho visto la delusione negli occhi del ragazzo. Un intero stadio ha pianto per lui.”

“BOOM. Sei stato Friendzoned.” ha rilevato più friendzonatori uomini o sono più le donne ad infliggere questa specie di tortura?

Numeri alla mano, le ragazze friendzonano un po’ di più. Scrivono comunque anche molte ragazze friendzonate, più di quel che si possa pensare. Se dovessi stimare un rapporto in percentuale, direi 60% uomini e 40% donne.

credits photo: facebook.com/BoomFriendzoned/photos_stream
credits photo: facebook.com/BoomFriendzoned/photos_stream

Come spiegheresti la friendzone ai nostri genitori?

Tra le cause che scatenano la Friendzone ci sono sicuramente i computer e i cellulari (le chat generano molti equivoci sui rapporti) e la televisione, che ci mostra film e telefilm con dei concetti di amore ed amicizia completamente distorti. Le vecchie generazioni, non avendo avuto a che fare con questi mezzi di (dis)informazione, non hanno conosciuto a fondo il concetto di Friendzone e faticano a capirlo.
Per semplificare il concetto, basta dire che la Friendzone è quando qualcuno è innamorato di un’altra persona, ma viene visto solo come un amico.

Salutaci con un monito per i friendzonatori.

Esistono due tipi di friendzonatori: quelli benigni (in buona fede) e quelli maligni (che illudono appositamente per tornaconto personale).
Ai friendzonatori benigni non si può dire nulla, sta al friendzonato rendersi conto della propria situazione e intraprendere delle azioni.
Ai friendzonatori maligni dico invece: siete dei parassiti per questa società, meritate di restare da soli.

Ringrazio per l’opportunità dell’intervista e saluto chiunque segua la mia pagina. Finché ne avremo la possibilità, continueremo a farvi ridere.

Arriva la #sunburnart, è già mania (FOTO)

photo credits: mirror co

Ogni anno la stagione estiva ci riserva una o più novità. Spesso e volentieri si tratta di frivolezze o mode sciocche e pericolose per la salute.
La stagione più calda del 2015 non smentisce questa tradizione e porta con sè una moda tutta nuova, quella dei tatuaggi da fare con il sole. Vediamo di cosa si tratta.

La #sunburnart è davvero contagiosa ed è considerata la nuova frontiera dei tatuaggi. Non vengono utilizzati aghi e inchiostro, la nuova pratica del tatuarsi, infatti, consiste nell’applicare sulla pelle forme ed adesivi e poi esporsi ai raggi solari per ore ed ore affinché risulti l’effetto desiderato.
La parte della pelle esposta al sole sarà abbronzata, dopo l’esposizione, mentre la parte dove viene applicata la forma risulterà non abbronzata.

La #sunburnart piace a parecchi per vari motivazioni. Si possono creare effetti ottici particolari e ricreare geometrie di ogni tipo, ma è anche la temporaneità di questo tipo di tatuaggio che convince sempre più persone a coprirsi la pelle di stencil e forme.
Questo tipo di tatuaggi, infatti, non ha una durata permanente, il tutto dipende da come la nostra pelle mantiene la tintarella e dalla quantità di tempo in cui si è stati sotto il sole.

Le conseguenze della #sunburnart non sono da ignorare, i medici mettono in guardia sugli effetti negativi che i raggi solari hanno sulla pelle.
Lunghe ore di esposizione al sole, infatti, possono provocare danni come una forte insolazione – con tutte le sue conseguenze, come senso di nausea e forti mal di testa – o favorire i tumori della pelle.
Perché rischiare e mettere in pericolo la nostra salute per qualche stencil e un selfie su Instagram?