martedì, 16 Dicembre 2025

Costume & Società

Home Costume & Società Pagina 448
Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

Che mondo sarebbe #IfMenHadPeriods? (VIDEO)

Si depilano, scrubbano, pettinano, specchiano, abbronzano, ormai. Ah, gli uomini. Bisognerebbe inventarli se non esistessero. Esattamente come bisognerebbe inventare gli uomini con il ciclo. Sì, perché se c’è una cosa che sanno fare benissimo, è avere le crisi pre-mestruali senza alcuna traccia di mestruazioni. Così WaterAid, charity britannica volta ad assicurare ai paesi più poveri un accesso facilitato ad acqua e igiene, se li è immaginati davvero, gli uomini col ciclo. E come appare, nei video realizzati, l’uomo mestruato? Forte, combattivo, solidale, spavaldo. L’esatto opposto della donna con il ciclo, nell’immaginario collettivo.

#IfMenHadPeriods è il nome della simpatica campagna messa in piedi da Barbara Frost, Chief Executive di WaterAid. “800 milioni di donne ogni giorno hanno le mestruazioni, eppure molti di noi continuano a considerare il fatto un taboo“, ha affermato la Frost. “Ci sono perfino elaborati eufemismi usati per evitare di pronunciare la parola in questione. Ecco perché abbiamo provato a immaginare cosa accadrebbe se ad essere interessati dal ciclo fossero i maschi“. Sì, perché #IfMenHadPeriods, le mestruazioni non si chiamerebbero “stagione delle fragole” come in Francia, “settimana della marmellata” come in Finlandia o “visita della zia Flo” come in Inghilterra. Si chiamerebbero probabilmente “sangue del drago” o “pozzo del coraggio”. Insomma, avrebbero un nome ganzo, che non necessita di eufemismi o censure.

Se gli uomini avessero il ciclo, probabilmente sarebbero trattati come eroi, vincitori della battaglia contro la natura perfida. Per milioni di donne, invece, la realtà è oggi ancora quella della discriminazione, basata sulla convinzione che esse siano contaminate, impure”. Così WaterAid prova a sensibilizzare tutti sul fatto che, nel mondo, 1.25 miliardi di donne non hanno accesso a un bagno nei giorni delle mestruazioni. O sul fatto che tante si sentono ancora in colpa per ciò che è semplicemente una regola della biologia.

Se gli uomini avessero il ciclo, almeno avrebbero una scusa.

Inventato il casco per non perdere capelli durante la chemio

ANSA/UFFICIO STAMPA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Una novità molto importante per tutte le donne, sia in campo tecnologico che emotivo: è stato appena inventato un caschetto “magico” che salva i capelli dalla caduta durante i cicli di chemioterapia. Questo “cappello” congela i bulbi capillari e permette a tutte le donne che lo utilizzano di non perdere capelli. Il progetto è stato presento durante l’incontro “Ieo per le donne” all’Istituto europeo per l’oncologia (IEO) fondato da Umberto Veronesi, che lo ha sperimentato su 30 donne, con risultati positivi per circa l’85% dei casi. È una scoperta molto importante, e aiuta psicologicamente le pazienti, anche semplicemente ad accettare il male e i lunghi e dolorosi cicli alle quali sono sottoposte per sconfiggere la malattia.

“Il freddo diminuisce la perfusione del sangue e il metabolismo frenando localmente l’attività “distruttiva” dei chemioterapici”, ha spiegato Paolo Veronesi, direttore della senologia chirurgica, commentando la grande scoperta.

Tante sono state le donne riunitesi nell’ospedale milanese per parlare della loro malattia, per condividere il proprio percorso medico, ma soprattutto la bellissima sensazione provata una volta sconfitto il cancro. Tra gli interventi, un toccante video-messaggio di Emma Bonino che ha spiegato i suoi “sette segreti contro il cancro”, in una serata “tra donne” presentata da Daria Bignardi e Monica Guerritore. Insieme, per sconfiggere il male.

Urban SPA e il benessere arriva in città

urban spa

Il periodo è quello giusto, l’estate è alle porte e dobbiamo arrivarci in forma. E allora per prepararci velocemente alla fatidica prova costume arrivano in soccorso le Urban SPA, le beauty farm degli hotel più lussuosi che aprono le porte al pubblico e si presentano con trattamenti nuovi ed innovativi per farci recuperare la forma perduta in tempo per le vacanze e smaltire un po’ lo stress metropolitano.

Se negli ultimi anni le tendenze in fatto di benessere riguardano principalmente le cure zen, a Milano le Urban SPA più sorprendenti permettono anche di godersi un panorama mozzafiato grazie alla vista sui luoghi principali della città. Questo è il caso della SPA dell’hotel Armani con vista sul Duomo e della nuovissima Shiseido SPA Milan, di proprietà del colosso giapponese di cosmetici, che occupa il sesto e settimo piano dell’Excelsior hotel Gallia. La Shiseido SPA è la più grande hotel SPA della città, occupando una superficie di oltre 1.000 metri quadri. Offre inoltre una vista impagabile sul nuovo skyline milanese grazie ad un rooftop che affaccia direttamente sull’imponente edificio della stazione centrale.

Nella SPA è presente una spettacolare piscina panoramica ed un centro fitness oltre che un area relax, il Calidarium e la stanza del sale e naturalmente una jacuzzi. Ci sono poi quattro cabine singole per i trattamenti e una Private SPA Suite per quelli di coppia. Vengono offerti diversi rituali e cerimonie di bellezza per viso, corpo, mani e piedi seguendo fedelmente i protocolli originali di casa madre. La caratteristica principale della SPA giapponese però riguarda la totale assenza di macchinari, tutto è eseguito manualmente dalle terapiste che seguono appositi corsi di formazione per effettuare i riti di relax e bellezza.

Paola Barale e Raz Degan, i retroscena (FOTO)

L’annuncio della fine di una storia d’amore come quella di Paola Barale e Raz Degan ha lasciato tutti amareggiati. Non prendiamoci in giro, ci crediamo tutti, in fondo al lieto fine, al principe azzurro, all’amore eterno. Ma l’amore è eterno finché dura e questo, forse, nel mondo dello spettacolo è più accentuato ancora.
Fatto sta che ieri, Paola Barale ha avvisato i suoi fan che la storia con Raz è giunta al capolinea e lo ha fatto su Facebook con una foto commovente.
“Questa è una foto che mi piace molto. Non ritrae un semplice bacio tra due persone che hanno una relazione, ma, per me, ritrae esattamente quello che io e Raz siamo stati per tutti questi lunghi anni – scrive – Credo che più di tutto ci abbia unito la passione, passione per chi eravamo. Sono stati anni travolgenti dove insieme siamo cresciuti e il nostro amore si è trasformato. Io e Raz per ora abbiamo deciso di prendere percorsi differenti. Capita, nella vita, a un certo punto. Non è giusto accontentarsi di un sentimento che ha perso di vivacità e colore. Ora posso scostarmi i capelli davanti agli occhi. Tutto può sempre accadere”

Paola Barale e Raz Degan, 13 anni d'amore (FOTO)

Noi che siamo romantiche per antonomasia non potevamo non ripercorrere la storia di Paola Barale e Raz Degan dagli arbori fino ad oggi, un tramonto o forse solo un arrivederci, perché si sa, certi amori, fanno dei giri immensi, ma poi ritornano. E la speranza è l’ultima a morire.

Tra Paola e Raz però non è sempre filato tutto liscio, anche loro nonostante il forte sentimento che li legava da ormai tanti anni, hanno attraversato diversi periodi di crisi, l’ultimo dei quali dovuto alla scappatella dell’ex modello israeliano con Kasia Smutniak, compagna di Pietro Taricone. Nell’estate del 2008 infatti Degan era stato paparazzato mentre si lasciava andare a tenere effusioni con l’attrice polacca, conosciuta sul set della fiction Barbarossa. La crisi poi ricompose, sia per la coppia Barale-Degan che per quella Smutniak-Taricone.

Il rapporto tra i due è sempre stato segnato dalla diversità di idee e progetti per il futuro. Paola Barale, più volte ha confessato di desiderare il matrimonio ma Raz non lo ha mai voluto e forse anche questo può aver contribuito a separare la coppia. In fondo non è facile “incastrare” uno spirito libero come il modello israeliano anche se entrambi non desideravano figli.

Accontentarsi di un rapporto non è possibile, ma l’amore vince su tutto, o almeno a noi piace pensarla così. Staremo a vedere cosa succederà.