martedì, 16 Dicembre 2025

Costume & Società

Home Costume & Società Pagina 540
Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

Quando il caffè è piacevolmente hot (FOTO)

Conoscete Men&Coffee? È l’account Instagram dei nostri sogni.
Uomini e caffè sembrano infatti essere un binomio vincente nel mondo del web, altrimenti non si spiegherebbero gli oltre 47 mila seguaci (probabilmente parliamo di un pubblico di gran parte femminile) del profilo Instagram.

C’è da dire, però, che gli uomini in questione sono giovani, belli e affascinanti, dunque il fatto che stiano bevendo o preparando il caffè – ai nostri occhi – passa in secondo piano.

Men and Coffee è stato lanciato in novembre da Alex Toob, un social media strategist di Vancouver, che è stato recentemente intervistato dall’Huffington Post, dove ha dichiarato che “The idea came up randomly with a friend one night. We were just discussing the sex appeal of men drinking coffee. After that I went home, checked social media and saw no one was showcasing these two things together, so I decided to jump on it”.
Le prime foto postate, racconta Alex Toob, erano immagini facilmente rintracciabili sul web, da Pinterest a Tumblr, tutte rigorosamente con l’hashtag #menandcoffee. Ma mai pesava di riscuotere tanto successo.

Noi non possiamo far altro che ringrazialo e godere piacevolmente dei frutti del suo successo.

56 Anni di Barbie: 12 curiosità che non sapete (FOTO)

La Barbie è la bambola più famosa del mondo. Tutte da piccole ne abbiamo avuta almeno una. Persino io, che giocavo con i soldatini e le macchinine, per far felice mia madre ho finto di giocarci per qualche giorno.
Oggi 9 marzo la bambola della Mattel compie 56 anni. E sebbene non li dimostri affatto l’età anagrafica non mente.

Noi di Blog di Lifestyle vogliamo augurarle un buon compleanno svelando alcune curiosità che probabilmente non sapete.

1. Il nome completo di Barbie è Barbara Stefania Roberts. Barbara come il nome della figlia della sua creatrice Ruth Handler.

2. Barbie fece la sua apparizione nei negozi il 9 marzo 1959, vestita con un costume zebrato, e con i capelli legati con una lunga coda. Sia bionda che bruna. E costava solo 3 $.

3. La prima Barbie è stata poi venduta all’asta per 7.999,99 $.

4. Ken ha preso il nome dall’altro figlio degli Handler, Kenneth.

5. Barbie e Ken non si sono mai sposati. Il loro amore sarebbe nato nel 1961 su un set televisivo. Il 13 febbraio 2004, dopo 43 anni di fidanzamento, la coppia avrebbe deciso di separarsi. Barbie è stata single per un periodo, nonostante un breve flirt con il surfista Blaine. Nel febbraio 2006, però l’amore trionfa e la coppia torna insieme.

56 Anni di Barbie: tutto ciò che non sapete (FOTO)

6. I genitori di Barbie di chiamano George e Margaret e vivono nella città di Willows.

7. Barbie ha avuto 38 animali: gatti, cani, cavalli, un panda, un cucciolo di leone e persino una zebra.

8. Barbie ha svolto 79 mestieri. È stata insegnante, allenatrice di una squadra di football, dentista, pediatra, chirurgo plastico, veterinaria, infermiera, Candidato presidenziale, Presidente degli Stati Uniti, Ambasciatrice dell’Unicef, Ambasciatrice per la pace, Rock star, Vigile del Fuoco, Poliziotta, Ballerina e tanti altri.

9. Nel 1995 teacher Barbie è stata ritirata dal mercato perchè non indossava le mutandine.

10. La prima Barbie di colore è stata messa in commercio nel 1968, mentre quella ispanica nel 1980.

11. Nel settembre 2003 l’Arabia Saudita ha messo fuori legge la vendita delle bambole Barbie, trovandole non conformi con i principi dell’Islam. Il “Comitato per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione dal vizio” ha affermato che “le bambole ebree Barbie, con i loro abiti succinti e le loro pose peccaminose, sono il simbolo della decadenza del perverso occidente. State in guardia da lei”

12. Le uniche bambole in grado di competere con la Barbie sono state le Bratz, delle fashion doll, lanciate sul mercato nel giugno 2001 dala MGA Entertainment.

E voi le sapevate tutte queste cose?
Buon compleanno Barbie!

Che fine ha fatto Mauro Repetto? (FOTO)

credits photo: blog.kijiji.it

Vi ricordate di Mauro Repetto? Il biondino coofondatore degli 883 insieme a Max Pezzali, dopo il successo di “Hanno ucciso l’uomo ragno” e “Nord sud ovest est” è sparito dalle scene, mentre il suo collega è rimasto sulla cresta del successo.

credits photo: musicanidi.blogspot.com
credits photo: musicanidi.blogspot.com

Mauro Repetto effettivamente è sempre apparso meno a suo agio di Pezzali nel mondo della musica. In varie interviste, Repetto ha dichiarato di essersi sentito un pesce fuor d’acqua e che, fosse stato per lui, si sarebbe limitato a scrivere canzoni con il suo migliore amico.

Così un giorno, dopo esser giunto al successo, ha deciso di tentare la fortuna e cercare di realizzare il suo sogno di andare negli Stati Uniti alla ricerca una modella di cui era invaghito. Lì frequenta la New York Film Academy e tenta di produrre film. Purtroppo fallì questa strada e perse anche circa 20000 dollari dopo essere stato raggirato da un’avvocato.

credits photo: cristianocarriero.me
credits photo: cristianocarriero.me

Dopo la parentesi americana Repetto torna per un breve periodo in Italia, prende una laurea in lettere e tenta di nuovo la strada della musica. Quel treno però sembra ormai essere partito e il suo album, “Zuccherofilatonero“, è un flop. Si trasferisce di nuovo, questa volta in Francia, dove lavora per EuroDisney prima come animatore e poi come produttore di eventi speciali. In quest’ambiente rincontra l’amico Max, che non vedeva ormai da quasi 18 anni.

Repetto trova, in questi anni, l’amore della sua vita, Josephine, con la quale ha due figli e fonda anche una ditta di design. Il biondino sembra ormai lontano dal mondo dello spettacolo, almeno fino al 2012 quando produce una commedia teatrale, nella quale è anche interprete.

credits photo: i.ytimg.com
credits photo: i.ytimg.com

Nello stesso periodo Repetto si riavvicina a Pezzali, con il quale era rimasto legato da una profonda amicizia. Mauro torna così a comporre con il vecchio amico. Partecipa, inoltre, come corista al singolo Sempre noi di Max Pezzali e J-Ax, dando speranza a chi non ha mai smesso di sperare in una reunion degli 883.

Sei nato per viaggiare?

Ci sono persone che stanno bene a casa propria, con le loro routine e le loro quotidianità, e poi ci sono quelli che a casa propria non ci riescono a stare per più di un mese perché sentono l’irrefrenabile desiderio di prendere la valigia, riempirla con le prime cose che capitano e partire. Lontano o vicino che sia, l’importante è mettersi in viaggio.

C’è chi lo chiama wanderlust, chi amore per i viaggi e chi voglia di evadere, ma questo poco importa. Ciò che conta di più è che il bisogno di esplorare insito in alcuni di noi, che, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “Evolution and Human Behaviour”, dipenderebbe dal cosiddetto “gene del viaggio”, cioè dal nostro DNA.

Questo gene, scientificamente è il recettore della dopamina D4, chiamato DRD4 7r, è stato rinominato gene waderlust – o gene del viaggio – perché regola il livello di curiosità che ci renderebbe più o meno sensibili agli stimoli esterni. Inoltre, il gene DRDD4 7r, determina gli equilibri dell’umore: la felicità e l’entusiasmo che ci sovrastano nel momento in cui stiamo intraprendendo un viaggio non sono altro che una “magia” del nostro DNA.
Non è, però, cosa da tutti: solo il 20% della popolazione mondiale ha questo tipo di corredo genetico, e la maggior parte di loro proviene da regioni della terra in cui, il passato e la storia, hanno sempre incoraggiato gli uomini a viaggiare e magari a migrare dall’altra parte del mondo.
wanderlust

Se siete ancora scettici a riguardo, sappiate che un altro studio, condotto da David Dobbs della National Geographic, supporta questa teoria: secondo il ricercatore “il DRD4 risulta in persone che sono più propense a prendere rischi, ad esplorare posti nuovi, a provare nuovi cibi, nuove relazioni, nuove avventure sessuali”.

Perché viaggiare non è solo spostarsi momentaneamente in un altro luogo, ma è immergersi in un’altra vita vera e propria. È assaporare altre conoscenze e nuove coscienze. È incontrare e lasciarsi incontrare. È mettersi in discussione. È placare il desiderio di fame che la nostra anima brama per nuove avventure ed esperienze. È “sindrome di wanderlust”, che ci caratterizza come sognatori, vagabondi nel corpo e nello spirito, perché siamo sempre alla ricerca di luoghi nuovi da scoprire. Ogni posto, per noi vale, la pena di essere visitato almeno una volta nella vita.
mondo