domenica, 14 Dicembre 2025

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Tutta la verità sulla prima notte di nozze

Le aspettative per la prima notte di nozze sono sempre alte: l’obiettivo è naturalmente quello di trascorrere la più focosa delle notti, possibilmente in una delle più belle camere di sempre. Una prospettiva realizzabile, certo, se solo si riuscissero a tenere gli occhi aperti alla fine di una giornata talmente stancante.

Spesso il nervosismo e lo stress possono indurre a un digiuno protratto nell’arco di tutta la giornata: un piccolo particolare che potrebbe portare i due sposini a sentirsi talmente affamati da ordinare cibo cinese e “consumare” durante l’attesa della consegna a domicilio, per poi addormentarsi dopo mangiato davanti a un film. Un classico, insomma.

Ma quanti sono gli imprevisti che potrebbero verificarsi proprio quella notte? C’è anche chi ha passato la notte a sfilare l’infinità di forcine dall’acconciatura della neo-sposa, o chi ha dormito in letti separati a causa di un errore di prenotazione, chi ha avuto soltanto il tempo – e quanto! – di slacciare i duecento bottoni dello scomodissimo abito della moglie in lacrime, chi ubriaca fradicia ha confessato di non indossare le mutandine proprio davanti alla madre, chi – sfortuna delle sfortune – è stata colta dal ciclo proprio mentre era in chiesa. Per non parlare di chi è stata presa da attacchi di vomito e diarrea subito arrivata all’albergo della propria luna di miele: ma rendersi conto che a reggerti i capelli indietro è proprio l’uomo che hai sposato non può che darti la consapevolezza che, nonostante qualcosa sia andato decisamente storto, il resto della vita non lo farà di certo.

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Chi ha detto che si è giovani una sola volta non conosceva questi uomini e queste donne over 60, che, anziani solo per ragioni anagrafiche, hanno deciso di reinventarsi completamente, coltivando le loro passioni. A rendere noto il loro stile di vita ci ha pensato però il fotografo Vladimir Yakovlev con una raccolta dal titolo “Età della felicità”, proprio per smontare l’idea che per sperimentare nuove cose ci sia un’età giusta.

“Vita in te ci credo” cantava l’immortale Lucio Dalla insieme a Gianni Morandi e questi anziani che, non hanno proprio l’aria di esserlo, ne sono la dimostrazione.

Noi di Blog di Lifestyle abbiamo scelto 10 esempi per voi.

Greta Pontarelly, 61, Pole Dance

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Da non confondere con la lap dance, la pole dance nasce e viene promossa in ambienti completamente differenti quali palestre e centri di allenamento ed è riconosciuta uno sport a tutti gli effetti. La disciplina richiede forza, scioltezza, abilità, flessibilità e agilità per eseguire acrobazie con un livello di difficoltà davvero alto e sfruttando solo un palo come un sostegno. Nulla di tutto ciò sarebbe dunque consigliabile agli anziani, ma Greta Pontarelly sembra sfatare questo mito. Il risultato è un fisico asciutto ed elastico.

Lloyd Khan, 78, skateborder

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Lloyd Khan ha 78 anni, ma pratica skateboarding da quando ne aveva 65. Numerosi sono i video on line delle sue performance su skate e lui stesso ammette di essere caduto qualche volta, soprattutto all’inizio. Ma questo non ha frenato la sua voglia di mettersi in gioco e mentre il mondo lo guarda incredulo, Lloyd Kahn afferma: “la prima cosa che faccio quando cado è controllare se mi sono ferito. In secondo luogo mi guardo intorno per controllare se qualcuno mi ha visto cadere. Poi rimango con le costole ammaccate per 3 settimane. (Ma nessuno mi ha visto cadere!)”

Robert Marchand, 102, ciclista

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Robert Marchand ha 102 anni ma non si direbbe affatto. Di origini francesi, potrebbe tranquillamente partecipare al Tour de France nella categoria anziani (se ce ne fosse una). Robert si era già avvicinato al ciclismo nel corso della sua gioventù, ma non era stato considerato abbastanza talentuoso per proseguire nella categoria professionale. Il riscatto arriva ai suoi 67 anni. Ora ha 102 anni, diversi premi alle spalle e ancora le mani sul manubrio della sua bici.

Yvonne Dowlen, 87, pattinatrice sul ghiaccio

Anziani agili come da giovani (FOTO)

“La bellezza è eterna ed immutabile”dicevano e, se si parla dei volteggi dell’incredibile Yvonne Dowlen sulla pista da ghiaccio, non è possibile contraddire questa affermazione. Yvonne ha oggi 87 anni e pratica il pattinaggio sul ghiaccio da quando ne aveva 13. Una passione che ha coltivato nel tempo e che non ha mai abbandonato. Fisico mozzafiato e tanta energia la allontanano certamente dal mondo degli anziani e mai come in questo caso, l’età è solo un numero.

Duan Tzinfu, 73, ginnasta

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Quella praticata da Duan Tzinfu, 73 anni, è certamente più che semplice ginnastica. Di origini chiaramente orientali, quest’uomo è dotato di notevole flessibilità, qualità di cui spesso molti giovani mancano. Uno schiaffo morale dal mondo degli anziani a tutti i giovani che cercano scuse per non sciogliere i propri muscoli.

Alexander Rozental, 96, sciatore

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Sembra incredibile pensare di poter ancora dimenarsi tra le piste da sci superati i 60, ma Alexander Rozental è la prova che tutto è possibile. A 96 anni ama ancora l’aria fresca e pura della montagna, una stecca di cioccolato e poi giù in pista e via i pensieri. Lo sci non è certo uno sport sicuro ma perché rinunciarci? Essere anziani non dovrebbe privarci il piacere di una discesa veloce e la soddisfazione dell’arrivo al traguardo, ancora in piedi.

Cindy Joseph, 61, attiva nel fitness e come foto modella, cura un popolare video blog

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Quando leggiamo le parole fitness, moda e blog, immediatamente pensiamo alle giovani di oggi, sempre impegnate in mille attività tra cui quella del fashion blogging. Dunque nulla ma davvero nulla potrebbe legare questo discorso agli anziani, almeno sino a quando non si parla di Cindy Joseph. La 61enne Cindy non solo è attiva nel fitness ma lavora come foto modella e cura un popolare video blog. Una protagonista matura e splendente in questo mondo così affascinante. Chi, tra le giovani autrici, non vorrebbe una nonna così?

Madonna Buder, 83, atleta da maratona e suora

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Anno 1930, Madonna Buder è una suora davvero fuori dalla norma, quasi quanto suor Cristina. Quel che lascia stupefatti di questa donna di fede non è tanto la sua longevità, ma la sua passione per lo sport ed in particolare per la maratona. Nell’ottobre del 2014 scrive il suo nome tra i canditati alla gara triathlon più dura del mondo, l’Iron Man World Championship, senza alcun timore degli avversari, tutti più giovani di lei.

Gruppo Aikido, età 55-75

Anziani agili come da giovani (FOTO)
L’aikido è una disciplina psicofisica giapponese che si può praticare a mani nude oppure con le armi. Questo sport, nato in Giappone negli anni della seconda guerra mondiale, ha davvero coinvolto questo gruppo di donne di età compresa tra i 55 e i 75 anni. In fondo si tratta di una disciplina in cui è necessaria anche tanta saggezza e chi può possederne più degli anziani?

Valentin Badich, 75, Boogie Woogie

Anziani agili come da giovani (FOTO)

Chi ama ballare? Di sicuro molti di voi. E perché smettere di farlo quando si è anziani? Valentin Badich, 75 anni, non saprebbe proprio rispondere a questa domanda. Per lui il boogie woogie ed il rock and roll sono come il primo caffè al mattino: non ne può proprio fare a meno.

Di certo non vi stupirete nel vedere i suoi passi di danza dopo tutti questi esempi.
Non resta altro da aggiungere se non che quel che conta non è l’età anagrafica, ma quella interiore. Se ci si sente vivi dentro, lo si è sempre, anche a 100 anni.

[Credits photo: boredpanda]

Bellezza: un secolo di cambiamenti e di corpi meravigliosi (FOTO)

Dai primi anni del 1900 ad oggi sono cambiate molte cose. La moda, le acconciature, il trucco e il modo di concepire la bellezza. Se a inizio secolo era considerata sexy la donna in carne e dai fianchi larghi, oggi siamo abituati a un canone di bellezza magra, ma non secca e con le curve al punto giusto. Ecco com’è cambiato l’ideale del corpo perfetto nel tempo, dalle ‘Gibson girl’ alle sirene sexy dei giorni nostri.

1910

Nel corso di questi anni Charles Dana Gibson personificava l’ideale di bellezza assoluto, con un fisico sì alto e magro, ma con un seno formoso e fianchi larghi. Il corpo seguiva le linee sinuose di una “s”, modellate da un corpetto stretto in vita.
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1920

Sonogli anni dominati delle ‘Flapper girls’, vere e proprie icone di stile e rivoluzionarie in materia di atteggiamenti e pensiero. Ascoltavano jazz e ballavano al ritmo del Charleston, fumavano e chiacchieravano tra di loro. Sono rimaste vive nell’immaginario collettivo perchè furono le prime donne a portare i capelli alla maschietta e a indossare abiti corti decorati con frange, vezzi di perle al collo e accessori di piume.
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1930 e 1940

Negli anni ’30 le curve tornano alla ribalta: le donne si scoprono le spalle e mettono in vista le loro grazie, prendendo spunto dall’attrice statunitenze Jean Harlow, conosciuta come la vamp sorridente, grazie al suo sex appeal magnetico, alla sua eleganza giovanile e ai suoi capelli biondo platino. Quest’aspetto è stato abbracciato anche negli anni ’40. Con gli uomini in guerra, la moda era cambiata. Il look cercava di allietare gli eroi di ritorno con abiti stretti e floreali, e corpetti trasparenti che lasciavano intravedere il reggiseno.

1950

Marilyn Monroe e Elizabeth Taylor sono le icone di bellezza di questo decennio. Regine di sensualità e padrone di uno stile che non invecchia mai. Verranno ricordate da tutti per le loro ciglia lunghissime e per labbra sexy e carnose.
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1960

Per quanto riguarda la moda donna, è sufficiente fare un nome per comprendere gli stilemi degli anni ’60: Twiggy Lawson. E’ stata lei che, scelta da Mary Quant, ha lanciato la minigonna, must have dell’epoca e irrinunciabile capo d’abbigliamento nei decenni a seguire. Le donne formose degli anni ’50 sono in netto contrasto con quelle di questo perioso: alte e molto magre.
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1970

E’ l’era delle pin up e così, in un batter d’occhio, ritornano a piacere le curve. Gli esempi di questi anni sono Edwige Fenech, Stefania Sandrelli e l’attrice statunitense Farrah Fawcett che diventa la “ragazza poster” di questo periodo.
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1980

Gli anni Ottanta sono il decennio delle top model, alte e atletiche, tra cui Elle MacPherson, Naomi Campbell, Linda Evangelista.
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1990

Negli anni ’90 arriva la bellissima Kate Moss che con la sua magrezza esagerata, oltre a dominare le passerelle di tutto il mondo, diventa un simbolo sbagliato per molte ragazzine dell’epoca.
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2000

Ci pensano Christina Anguilera e Britney Spears a influenzare le generazioni cresciute durante i primi anni del nuovo millennio: bionde, non molto alte, ma toniche e super in forma con le curve giuste al posto giusto.
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2010

Arriviamo ai giorni nostri. Dove, sicuramente, la bellezza non è più sinonimo di magrezza ostentata. Agli uomini piacciono le curve, e che curve. Le star di oggi come Kim Kardashian, Nicki Minaj, Beyoncé e Belen Rodriguez ci insegnano che la taglia 42 è più apprezzata della 36 e che, oltre ad avere un bel aspetto, sono fondamentali altre caratteristiche come determinazione, serietà e un pizzico di simpatia.
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Scegliere il partner è come scegliere un cane: ma anche no

Dopo anni di opinabili studi, la Dottoressa Annie Kaszina è giunta alla conclusione che esisterebbero dei paralleli tra la scelta del partner e quella del proprio partner: reduce da una serie di relazioni fallimentari, la donna avrebbe infatti iniziato ad applicare dei criteri di valutazione analoghi rispetto tanto alle creature a quattro zampe quanto a quelle su due.

La Kaszina racconta di aver scelto il suo primo cane sulla base di un colpo di fulmine: occhioni scuri e aria buffa, però, non hanno retto di fronte al “carattere demoniaco” dell’animale, che una volta rivelatosi – per così dire – scomodo, non si sa a quale destino sia andato incontro. Eh sì, perché Annie non precisa quale fine abbia fatto fare al suo cucciolo, ma dice soltanto di averne direttamente scelto un secondo: una mossa astuta grazie alla quale è riuscita a trovare anche un partner più adatto a lei. E, da allora, la donna si sente in diritto di elargire consigli d’amore alle donne in cerca dell’anima gemella, senza rendersi conto che anima e animale sono cose un po’ diverse.

Nel suo libro “Fai più attenzione a scegliere il tuo cane o tuo marito?“, in uscita – pensate un po’ – a San Valentino di quest’anno, la Kaszina cerca di tenerci alla larga da “esemplari” umorali, negativisti e pessimisti, consigliandoci piuttosto di favorire quelli dotati di un temperamento più solare e dolce; ci dice di fare attenzione al pedigree del soggetto in esame, riscontrabile dal modo in cui parla della sua famiglia; ci invita a metterci in guardia dagli egocentrici e dai logorroici, dai maleducati e dagli esuberanti, privilegiando piuttosto chi – con atti di servilismo estremo – ci dimostra di voler essere il nostro cagnolino adorato. Ma noi vogliamo davvero essere padrone di qualcun altro? Pensiamo realmente che le relazioni tra esseri umani siano riducibili alle dinamiche che intercorrono tra uomo e cane? Urgerebbe, perciò, spiegare ad Annie Kaszina che l’amore non è un guinzaglio. E metterle una museruola, se possibile.