mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Gli effetti collaterali dei social

Scrollare, postare, commentare, mettere “mi piace”: tra Facebook, Twitter e compagnia “social” sono almeno un paio d’ore al giorno quelle che se vanno davanti al computer. Le conseguenze? Sicuramente non sono tra le più promettenti, soprattutto in fatto di linguaggio e di ottimizzazione dei tempi: ecco in quali si incorre più facilmente

L’assuefazione

Una percentuale che oscilla tra il 5 e il 10% degli utenti social non è in grado di calcolare il tempo che trascorre sulla piattaforma in uso: dalle loro scansioni cerebrali è addirittura emerso che questi soggetti presentano un’alterazione della materia bianca nelle aree del cervello che presiedono ai sentimenti, all’attenzione e alla decisionalità. Sono esattamente gli stessi danni che riportano le persone che abusano di droghe: l’analogia sta, appunto, nel ricercare soddisfazione continua dagli stimoli forniti dai social media.

La distrazione

Sebbene si potrebbe credere che i social ci portino a gestire facilmente una pluralità di attività allo stesso tempo, destreggiandoci per esempio tra una conversazione su Facebook, una condivisione su Twitter e un’email, è stato riscontrato che chi fa abuso di social media perde gradualmente la capacità di passare da un’attività all’altra, perché più distratto e meno propenso a registrare le notizie apprese nella propria memoria.

Le “vibro-allucinazioni”

A quanti sarà capitato? Essere certi di aver sentito una vibrazione da notifica, che in realtà non c’è stata affatto: stando a una recente ricerca, almeno l’89% dei soggetti esaminati ha dichiarato di provare quest’impressione una volta ogni due settimane. Una pseudo-allucinazione derivante dal fatto che, grazie a smartphone e tablet, i social sono praticamente sempre con noi: un’onnipresenza che li rende percepibili dal nostro cervello come arti aggiuntivi, andando ad alterare la nostra percezione tattile.

L’auto-referenzialità

Alcuni studi più approfonditi hanno messo in luce che il rilascio di dopamina aumenta quando, nel corso di una conversazione telematica, invece di ascoltare l’altro parliamo di noi: nelle conversazioni viva vox, del resto, non facciamo riferimento a noi stessi che nel 30-40% dei casi, mentre su Facebook è tutto auto-riferito nell’80% di quel che pubblichiamo.

I rapporti

Proprio perché passiamo molto tempo su internet, alcune ricerche hanno dimostrato che i rapporti nati sul web non sono così insulsi come si era pensato. Uno studio degli esperti dell’Università di Chicago ha dimostrato che le relazioni fiorite online possono rivelarsi persino più solide di quelle nate dal vivo. La ragione? Probabilmente la possibilità di conoscersi meglio, circa interessi e propensioni, prima di guardarsi negli occhi.

Violet, una sola mano per conoscere il suo magico mondo (FOTO)

Violet

“L’ho fatto perché lei possa continuare a credere nella magia delle favole”

(n.d.r)

È un mondo magico quello che ci circonda. Holly Spring ne è sicura.
Non ha mai smesso di credere nella magia e nelle favole nemmeno quando la vita le ha riservato momenti difficili. Come spiegare alla propria bimba che è nata con una menomazione ad una mano. Ma Violet ha ancora tutta la vita davanti e il mondo che le circonda è un mondo fantastico. La mamma, fotografo neozelandese che si presenta con il nickname di Holly Spring, glielo illustra così:

L’amore di una mamma e il potere della fotografia rendono Violet protagonista di una fiaba idilliaca.
Hirschsprung è il nome della malattia che ha segnato per sempre la vita di Violet, costringendola per i primi anni della sua vita a frequentare assiduamente gli ospedali. A conoscere il lato freddo e malinconico di una vita che non è sempre rosea, a meno che una mamma dotata di grande forza di volontà e tanta fantasia, non lo renda colorato e su misura per te.

Quanto possiamo imparare da questa storia?

Violet e la sua mamma hanno ci hanno dato una lezione di vita attraverso queste foto.
Ci invitano a non perdere mai la voglia di vivere, e di farlo in modo positivo. Ci insegnano che c’è sempre una ragione per osservare il mondo con gli occhi della curiosità e dello stupore. Ci dimostrano che anche quando tutto sembra buio, osservando la vita da un’altra prospettiva possiamo ammirare colori che non pensavamo nemmeno esistessero.

Il progetto fotografico di Holly Spring quest’anno ha il premio NZIPP/Epson Iris come “Creative Photographer of the Year”.

Arriva in Italia eBay Collezioni, la pagina dei desideri

Ispirare e lasciarsi ispirare, è questo il motto della nuova piattaforma appena sbarcata in Italia. Si tratta di eBay Collezioni, la nuova frontiera dell’Inspired Shopping che offre un servizio singolare ai propri clienti. Gli utenti potranno infatti creare, attingendo sempre dall’universo di prodotti acquistabili sul marketplace, vere e proprie tavolozze ispirazionali digitali con gli oggetti desiderati e disponibili all’istante, creando il proprio profilo personalizzato e seguendo i profili o le collezioni di altri utenti.

Nasce così uno spazio personale, da condividere con amici, aziende e utenti, che offre un duplice servizio con un duplice vantaggio: se da una parte le collezioni permettono ai clienti di dare forma ai propri desideri, d’altra parte i venditori possono monitorare i desideri degli utenti, in modo da poter soddisfare le loro richieste. Creare una collezioni è molto semplice: basta scegliere gli oggetti messi in vendita su eBay, raggrupparli in una bacheca che si crea automaticamente e attribuire un nome e una descrizione alla Collezione. Nasce così una sorta di Pinterest, con potenzialità molto più elevate, vista l’affluenza di utenti su marketplace più famoso al mondo.

D’altronde, i dati parlano chiaro. Secondo una ricerca Ipsos commissionata dal gigante di aste online, una quota che va dal 45% al 58% degli italiani, a seconda della categoria, compra un prodotto dopo averne visto la fotografia online e uno su quattro (18%-26%) lo fa per oggetti che non aveva inizialmente intenzione di acquistare. Da qui l’innovativa idea di creare delle vere e proprie pagine dei desideri.

Da notare, infine, come tre utenti su dieci (28%) negli acquisti online si lascino influenzare dai suggerimenti dei vip. E proprio su eBay spiccano Collezioni realizzate da personaggi famosi, nonché utenti eBay, come la top model Nadegè Dubospertus, il volto televisivo e blogger Filippa Lagerback e una delle più influenti blogger italiane, Irene Colzi di Irene’s Closet. Inoltre un prezioso contributo è arrivato da Biblioteca della Moda, una delle massime autorità in fatto di tendenze e di stile.

Vogue fashion Night Out, Blog di Lifestyle c’era (FOTO)

Credit: rbm-in-metamorphose.blogspot.com

Blog di Lifestyle c’era. Non poteva assolutamente mancare all’evento più glamour e modaiolo di Milano. Parlo della Vogue Fashion Noght Out, la festa a cielo aperto per tutti gli appassionati di moda e non solo.

Decine di modelle e modelli, fotografi, guru dello street style, vip, giornalisti, buyer, blogger e fashionisti disperati e amanti del settore: non mancava nessuno.

Il palcoscenico principale della VFNO non poteva che essere la magnifica piazza Duomo, il corso Vittorio Emanuele, e l’elegante via Montenapoleone. Fiumi di persone, negozi aperti, luci colorate, musica, cocktail party in tantissimi negozi (l’unica pecca erano quelle persone-avvoltoi che si fiondavano sui salatini come se non mangiassero da giorni, creando code interminabili, facendo passare anche la voglia di avvicinarsi) e tanto altro.
Il divertimento era assicurato.

Ma la festa non era solo per le vie del classico centro milanese, spostandosi ad esempio verso la zona di Brera gli out-party pullulavano ad ogni angolo della strada, e in ogni piazza. La maggioranza delle persone presenti nei locali di Brera erano giovani, italiani, ma anche tanti stranieri, interessati più al divertimento che alla moda.

Anche Valentina e Camilla, membri del team di Blog di Lifestyle, hanno partecipato alla Vogue Fashion Night Out.

Ecco le loro impressioni:

Per me – dice Valentina – la serata è stata carina; nonostante ci fosse molta confusione, come già immaginavo, e file interminabili che ti facevano passare anche solo la voglia di provare a entrare in un qualsiasi negozio. Nel complesso però la VFNO è andata bene, mi sono divertita e anche gli eventi che ho visto “da lontano” erano inerenti al tema moda e movida milanese, soprattutto per la presenza di personaggi dello spettacolo come Elena Santarelli, Emis Killa e Dj Francesco.

Valutazione dell’evento positiva anche da parte di Camilla: la Vogue Fashion Night Out è l’evento più atteso da tutti i milanesi nel mese di settembre: è come se sancisse la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo anno. Quest’anno, come gli altri anni, erano moltissimi gli appuntamenti importanti organizzati in occasione della serata della moda: aperitivi – anche gratuiti -, possibilità di fare foto con personaggi famosi e di ricevere gadgets in regalo o drink gratis. Ma, chissà come mai, tu arrivavi sempre troppo tardi per tutto: i cocktail erano già finiti e i gadgets andati a ruba.
Durante la serata milanese non è mancata nemmeno l’occasione per ballare e scatenarsi in pista: i migliori locali e le più famose di discoteche di Milano hanno organizzato feste a tema per ragazzi di tutte le età. E per coloro che non ha avuto voglia di rinchiudersi in un locale, ci sono state diverse piazze adibite a discoteca. Come per tutte le serate milanesi, il divertimento era assicurato: musica a tutto volume, gente che beve e cammina per fasi largo tra le milioni di persone presenti e per poter fare la foto con il vip più richiesto della serata.

La Vogue Fashion Night Out è sì l’evento di moda più atteso della stagione, ed è vero anche che bisognerebbe essere eleganti, ma la cosa divertente è c’è stato anche chi ha esagerato un po’: non sono mancate le risate per vestiti troppo strani o troppo scollati, per acconciature improponibili e per scarpe troppo alte da non riuscire a camminare. Insomma, si sono visti svariati look imbarazzanti per le strade di Milano. Dopo tutto, la Vogue Fashion Night Out è la serata della moda e l’unica cosa che non dovrebbe mancare è proprio un tocco di stile e di eleganza.