sabato, 4 Maggio 2024

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Ballo a sorpresa al matrimonio, è record di click (VIDEO)

Un matrimonio come tanti altri può trasformarsi in un fenomeno virale? Sì, se un neo sposo decide di improvvisare un ballo a sorpresa con i suoi amici e qualcuno decide prontamente di conviderlo su youtube.
Oltre tre milioni di visualizzazioni in soli pochi giorni sono bastati per far diventare famoso un giovane neosposo californiano, ideatore della dolce sorpresa per la sua sposa.

Una coreografia non improvvisata, ma studiata in ogni singolo passo ha infatti animato la festa di nozze: si parte con la musica delle Destiny’s Child per poi passare ai Backstreet Boys e ad una divertente danza persiana. Perfetti nel ruolo di una boyband, il neo sposo e i suoi amici hanno divertito e calamitato l’attenzione di tutti gli invitati, ma la prima spettatrice è stata lei, la neo sposa, divertita e stupita dall’iniziativa del marito e dei suoi amici.

Ovviamente il video non poteva non concludersi con Marry you di Bruno Mars, diventata negli ultimi tempi tra i cavalli di battaglia preferiti per le proposte di matrimonio destinate, come da copione, a fare il giro del web.

Quando il paesaggio prende vita (FOTO)

Un uomo sdraiato sul tetto mentre prende il sole, un tuffo in piscina, una donna che balla e addirittura un limone spremuto.
Queste sono solo alcune delle numerose creazioni proposte dalla famosa artista olandese Tineke Meirink nel suo progetto dal titolo “Stop Watch”.

L’artista ha voluto dare un nome emblematico alle sue opere perché “Stop Watch” consiste nel fotografare luoghi, paesaggi o dettagli della vita quotidiana, che ai più sembrano poco interessanti, e renderli vivi, dandogli una seconda – e tutta nuova – vita, sovrapponendo illustrazioni digitali.

“It’s just more fun to take a closer look” dice Tineke Meirink parlando del suo progetto. Lei è capace di riconoscere il grande potenziale nelle foto “noiose” o in dettagli “invisibili”, modificandole per rivelare a noi deliziosi personaggi, frutto della sua fantasia e del disegno digitale.

Con queste foto è riuscita catturare e incantare i nostri occhi, andando oltre la realtà con l’uso di una fervida, rivelando l’alternativa che è sempre presente in ogni attimo – e in ogni angolo – della vita quotidiana.

[Credit: demilked.com]

Quello che le donne non dicono (ma pensano)

Che le donne siano complicate è risaputo. Dolcemente complicate, canta Fiorella Mannoia e forse è propria quella dolcezza a renderle speciali nelle loro imperfezioni, quella strada tortuosa che puntualmente scelgono di percorrere, le mille sfumature di cui ogni cosa si colora ai loro occhi. L’universo femminile è per gli uomini un’equazione irrisolvibile, un punto interrogativo perenne che incombe nella loro testa da secoli. E poi, la domanda delle domande, ma cosa vogliono veramente le donne? Un quesito in grado di oscurare persino i grandi dubbi riguardanti il senso della vita, l’esistenza e persino gli extraterrestri. Una cosa è certa: le donne dicono a, pensano b e vogliono c.

La maggior parte del mondo maschile sceglie di assecondare le proprie compagne nella buona e nella cattiva sorte, accompagnando il cenno affermativo della testa a un grande sorriso, come per dire: come vuoi, tanto vinci sempre tu. A volte la soluzione sembra essere lì a portata di mano, la donna perfetta sembra essersi materializzata davanti ai loro occhi avvolta in un raggio di luce. La luce della chiarezza verbale, si intende. E invece la natura fa il suo corso e capita proprio che tra quello che una donna dice e quello che in realtà pensa ci sia uno spazio pari a mezzo universo, con tanto di pianeti e galassie in grado di cambiare il corso degli eventi. Inutile cercare di capirci qualcosa.

Le donne sono fatte per essere amate, non per essere capite.

Eppure basta prestare un po’ di attenzione a quei gesti quotidiani e ad alcune frasi tipiche proprie di ogni donna. Dal modo in cui risponde ai messaggi al tono di voce usato, per un motivo o per un altro, per un po’ di orgoglio (che non è sempre sinonimo di virilità) o semplicemente per gioco, la risposta immediata di una donna non corrisponde quasi mai a quello che pensa veramente. È vostro, cari uomini, il compito di leggere tra le righe.

Aspetta.. Cosa?

La pausa tra le due parole non è casuale, è voluta. Ed è proprio in quell’arco di tempo che lei vi sta dando il tempo di ripensare a quello che avete detto e ricambiare velocemente il concetto espresso poco prima, che evidentemente non le è piaciuto. Si chiama anche seconda possibilità. Ecco, coglietela. Non ne avrete altre.

Ok, darò solo un morso

Se al primo appuntamento dice che non ha molta fame, sta mentendo spudoratamente. Vuole solo reprimere, almeno all’inizio, la fame perenne e quella voglia estrema di abbuffarsi come se non ci fosse un domani, con tanto di calorie.

Divertiti.

Apparentemente innocuo, un messaggio del genere nasconde molto più di quello che si potrebbe pensare. Una parola sola, niente entusiasmo. Il punto poi, è categorico. È un paletto, un muro e fa la differenza. Nel punto la donna racchiude tutto quello che in realtà non dice. È così che un semplice divertiti si trasforma in un: mentre io sto a casa nel pigiamone della nonna sul divano ad accarezzare il gatto, tu te la spassi nei locali con i tuoi amici. Se non mi diverto io, non ti divertirai nemmeno tu. È così.

Mi fa sembrare grassa?

Questa è una trappola, un test della vostra intelligenza emotiva e della vostra capacità di non perdere secondi fondamentali e rispondere velocemente, con l’unica risposta accettabile: no amore, sei bellissima. Nemmeno un sembri più magra vi salverà, in quanto una risposta del genere per una donna significa una cosa sola. Ah, quindi mi stai dicendo che sono grassa?

No, sì, niente?

Una esclude l’altra. La maggior parte delle volte un “no” significa “sì”, così come un “sì” significa ovviamente “no”. Il niente è un dubbio, ma anche una certezza. Non ho niente, quindi ho tutto. Ergo, sono arrabbiata. Ma non te lo dico.

Hai ricevuto il mio messaggio?

Un’altra trappola. Siamo nel 2014, viviamo immersi in una rete tecnologica e poi WhatsApp non perdona e nemmeno il visualizzato alle.. In realtà dietro a questa domanda si cela qualcosa tipo: Se non rispondi al mio messaggio, puoi anche smettere di cercarmi e cominciare a organizzare il tuo funerale.

Sto bene.

Se avete capito il ragionamento, la risposta è che non sta bene. Questo non significa però necessariamente che sia a causa vostra e che dobbiate risolvere il problema. Vuole semplicemente che voi capiate come si sente senza dovervi informare sul perché. Spesso, nemmeno noi sappiamo perché ci sentiamo in un certo modo. Succede.

Fai quello che vuoi

La traduzione di questo punto è immediata: non devi fare quello che vuoi, se lei considera che sia sbagliato, perché poi la pagherete cara.

È una decisione tua

La decisione giusta dovrebbe essere ovvia

Devi imparare a comunicare

Devi imparare a essere d’accordo con me

Poster Disney per combattere la violenza sessuale su minori

Arrivano i poster Disney per combattere la violenza sessuale su minori. Un solo grido, un solo appello: denunciate! L’idea è dell’artista Saint Hoax e il messaggio appare forte e chiaro.

Si tratta di una campagna di sensibilizzazione che ha per oggetto i minori vittime di abusi sessuali da parte di un membro della famiglia. Lo scopo della serie di manifesti è quello di incoraggiare i minori a denunciare i loro casi affinché le autorità possano intervenire.

Saint Hoax ha recentemente scoperto che uno dei suoi più cari amici è stato violentato dal padre all’età di 7 anni: ha deciso così di creare questi disegni tanto inquietanti quanto efficaci. Opportunamente intitolato i “Pr incest Diaries”, lo scopo della serie è quello di incoraggiare le vittime a denunciare i loro aggressori.

“Il quarantasei per cento dei minori che vengono violentati è vittima di familiari”, citano i manifesti. “Non è mai troppo tardi per segnalare l’attacco”.

Poster Disney per combattere la violenza sessuale su minori

“Questa storia mi ha sconvolto”, ha scritto l’autrice dei poster in una e-mail. “Come artista/attivista ho deciso di far luce su questo argomento ancora una volta in una nuova forma. Ho usato le principesse Disney perché rappresentano un linguaggio visivo che il mio pubblico mirato avrebbe colto”.

Nota: Una delle storie originali che hanno ispirato l’opera Disney “La Bella Addormentata” comprende in realtà lo stupro incestuoso (mentre lei è addormentata); quest’ultimo è praticamente solo la terrificante versione alternativa.