martedì, 7 Maggio 2024

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Essere single fa male, anche la scienza lo conferma

essere single fa male

Arriva anche la scienza a confermare una cosa che può sembrare ovvia, essere single fa male. La verità è che stare da soli per troppo tempo può essere la causa di tanti disturbi anche di salute. Ci sono momenti in cui essere single può sembrare perfetto. Soprattutto a chi è sposato o semplicemente ha una relazione stabile, guarda con invidia le libertà che il single vive, semplicemente perché la sua stessa condizione gliela concede.

Chi single lo è realmente sa apprezzare comunque i tanti aspetti positivi. Ad esempio si può chattare con più ragazzi contemporaneamente senza per questo avere dei rimorsi, tornare tardi la sera dall’ufficio senza sentirsi troppo in colpa, decidere di andare via per un week end senza doversi confrontare con nessuno. O anche più semplicemente sentirsi liberi di flirtare quando e con chi si vuole. Ma la vita di tutti i giorni è fatta di momenti di profonda solitudine in cui non si ha nessuno con cui condividere non solo i propri pensieri ma anche le piccole gioie e difficoltà quotidiane. La conclusione è che essere single fa male e può causare diversi problemi, ecco quali.

1.I single hanno più problemi di salute

Uno studio del 2010 non ha dubbi, i single hanno più probabilità di ammalarsi di depressione, ansia, disturbi dell’umore, problemi di adattamento, tendenze suicide e altre forme di disagio psicologico. Ora c’è da chiedersi se con tutta questa serie disturbi mentali sia mai possibile cambiare il proprio status.

2.Le persone single sono infelici

Possono esserci eccezioni è vero. E poi la qualità della vita si misura anche dalla soddisfazione sul lavoro, dagli amici, la famiglia non solo dal fatto di avere una relazione. Ma la maggior parte dei single si dichiara infelice. Si può avere tutto dalla vita ma quando non si può amare qualcuno e sentirsi ricambiati avremo sempre una sensazione di vuoto.

3.I single incalliti una volta sposati divorziano prima

La società ci dice che la vita si è notevolmente allungata e che abbiamo tutto il tempo per sposarci. E poi si sa prima ci si sposa, prima si divorzia. Invece sembra proprio il contrario. Chi si sposa dopo essere stato single per molto tempo ha ormai un proprio stile di vita che poco si adatta a quello del partner, e il matrimonio è destinato a naufragare.

4.Chi è single la notte non dorme bene

Certo la notte non è nemmeno tranquilla per chi ha un marito che russa, ma dormire da soli non consente di riposare bene. Ci si mette tanto tempo ad addormentarsi perché la solitudine fa aumentare i problemi e il sonno è spesso disturbato.

Star troppo magre. Non seguite il loro esempio

Qualche giorno fa ha sfilato sul red carpet di Maleficient una bellissima Angelina Jolie, mano nella mano del suo amato Pitt. Bella, stra bella e mega bella, forse addirittura troppo bella? Bè, sicuramente troppo magra!
Le foto lasciavano intravedere le ossa delle spalle, delle braccia e dei polsi della star, sempre più magra.
Sembrava separata da un palo della luce dalla nascita – ovviamente con tutto il rispetto e la stima per l’attrice americana.

“Non si è mai troppo ricche, né troppo magre”. Questa frase – che qualcuno attribuisce a Coco Chanel – è la massima che non passa mai di moda: è diventata l’imperativo, il comandamento per tutto l’intero universo femminile, che cerca disperatamente di entrare in una taglia 42, e non si arrende finché non ci riesce.
Nascono in ogni angolo di facebook pagine dal titolo “fitness motivation”, che ci mostrano come dovremmo essere: alte, magre, con la pancia piatta e un fisico da urlo. Certo, come se fosse facile.
E per di più, come se non bastasse, siamo costantemente sottoposte alla prova del nove: ogni giorno in televisione, nei film, sulle riviste, ci appaiono star e modelle con un corpo “perfetto”, probabilmente parecchio differente dal nostro.

Che la forma fisica ad Hollywood sia un’ossessione, ce ne eravamo accorti ma del fatto che ultimamente si stia esagerando non ne abbiamo dubbi: sono sempre di più le star, donne per lo più, a dimagrire in maniera esagerata per “esigenze” di immagine.
Nella società attuale è ormai imperante un modello ideale di bellezza femminile filiforme, etereo e associato a illusori ideali di ricchezza e successo. Eppure i canoni di riferimento sono stati molto diversi in epoche passate.
Oggi domina la figura di un corpo atletico e scattante sinonimo dell’autonomia da pudori, costrizioni e inibizioni, che rappresenta una donna attiva in difesa dei propri diritti, lavoratrice, libera e non più riconducibile al binomio di moglie-madre.

C’è da dire, però, che scendere troppo di peso non solo fa male alla salute, ma non è nemmeno bello da guardare.
E questo il mondo dello spettacolo sembra esserselo dimenticato. Dimenticandosi anche che il fashion system delle star è anche il modello primo a cui aspirano tutte le ragazze e le adolescenti. È quello che vogliono essere, è quello che vogliono diventare – dimenticandosi che ciò può causare loro dei problemi, anche gravi.

Alcune star hanno davvero oltrepassato il limite del conteggio delle calorie giornaliere, molte di loro sono anche finite in ospedale a causa dell’anoressia: Lindsay Lohan, Nicole Richie, Kate Bosworth e Katie Holmes sono soltanto alcune delle donne cadute nella trappola della bilancia.
Il problema maggiore è che queste donne sono viste come esempi da seguire, ma, ai nostri occhi, dovrebbero apparire soltanto come modelli da non seguire.

Victoria Beckham, Miley Cyrus, Demi Moore e la stessa Angelina Jolie. Taglie XXS che sembrano volar via con un solo soffio di vento. Verrebbe quasi da dire loro di riempire di più il frigorifero, e lo stomaco.

Questo, purtroppo, è quello che la società ci inculca come modello di bellezza.

Chi era Nettie Stevens ? (FOTO)

photo credits: Focus

Se nella giornata di oggi vi è capitato o vi capiterà di aprire il motore di ricerca Google, sarete catturati dal doodle del giorno. Oggi, infatti, si celebra il centocinquantacinquesimo anniversario della nascita di Nettie Stevens.

Ma chi era, la donna che Google celebra ricreando un doodle raffigurante una donna che guarda all’interno di un microscopio? Come è intuibile dal disegno, Nettie Stevens era una genetista e microbiologa statunitense. Brillante studente, si laureò in soli due anni e dopo alcuni anni di insegnamento riuscì ad entrare all’istituto di ricerca Bryn Mawr College, uno dei pochi che permetteva alle donne di conseguire il dottorato.

photo credits: google
photo credits: google

Studiando i vermi della farina, Nettie Stevens riuscì a comprendere che è la combinazione di due cromosomi a determinare il sesso. Rispettivamente: XX per le femmine, XY per i maschi. Attraverso i suoi studi, infatti, la Stevens stabilì che le cellule riproduttive femminili contenevano solo il cromosoma X. Al contrario, lo sperma maschile conteneva entrambi i cromosomi che determinano il sesso.

Nettie Stevens rese noti i risultati dei suoi studi nel 1905, per molti anni però non le fu riconosciuto il merito delle sue sensazionali scoperte. Nettie Stevens è stata vittima di quello che si definisce come “Effetto Matilda”, ovvero la sottovalutazione delle scoperte scientifiche effettuate dalle donne.
Il merito della scoperta della dimensione genetica del sesso venne attribuito al genetista Thomas Hunt Morgan, il quale venne a conoscenza delle ricerche di Nettie Stevens tramite lei stessa che gli chiese pareri e consigli su quanto aveva scoperto.

Nettie Stevens morì nel 1922, a soli 51 anni, per un cancro al seno. Il suo nome e le sue ricerche furono ignorate e dimenticate, ma hanno permesso a Morgan di vincere il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1933. Un furto di informazioni vero e proprio, frutto della superbia e del maschilismo che regnava in quel periodo.

La storia di Nettie Stevens, ci fa riflettere e ci ricorda di quanta intelligenza e talento sono dotate le donne. La Stevens meritava più riconoscimenti e fama al momento giusto, ma non è mai troppo tardi per rendere giustizia ad una grande donna.

Instagram, quanti cambiamenti nel 2016

Adoravo Instagram, ben 5 anni fa era la mia isola felice: un social dove non conoscevo nessuno e dal quale potevo aprire finestre su ogni parte del mondo. Bastava inserire una parola chiave per volare fino alla Tailandia, al Polo Sud o alle Galapagos. Poi le cose sono cambiate notevolmente grazie a Mr. Zuckerberg, il quale non poteva certo rassegnarsi all’idea che ci fosse qualcosa di così tanto figo in giro che non portasse la sua firma. Infatti nel 2012 il signor Facebook ha deciso di comprare il social network più figo del pianeta e di inflazionarlo come tutti gli altri. Il risultato? Resta comunque strafigo, ma ormai lo hanno praticamente tutti. E si è rivelato anche un teatro d’affari perché molte persone lo hanno usato per promuovere la propria attività o la propria immagine.
L’anno 2016 si sta rivelando pieno di novità interessanti per quanto riguarda il mondo di Instagram, proviamo a vedere di che si tratta.

Versione per iPad

Finalmente sta per arrivare la versione per iPad, non se ne poteva più. Di recente infatti Instagram ha annunciato sostanziali novità per l’utilizzo delle API per app di terze parti. Era impensabile escludere dall’universo di Instagram l’utenza tablet. Proprio per questo motivo Instagram rilascerà a breve una versione ottimizzata per iPad.

Multiaccount

Questa è la novità più utile di Instagram: il multiaccount. Pensate a chi utilizzava il social network per lavoro: era scomodissimo dovere uscire e rientrare nei vari profili per condividere i contenuti. Adesso lo stress è finito, si possono memorizzare diversi account e entrare nel loro spazio con un semplice click.

Edge Rank

Secondo una indiscrezione Instagram sarebbe pronta a introdurre nei nostri feed una variante di quello che è l’edge rank su Facebook. Si tratta dell’ algoritmo di Facebook che determina la visibilità di un post, fatto da un utente o una pagina, all’interno dei newsfeed degli amici.

Sempre aggiornata

Instagram durante il 2015 è stata al passo dei tempi perché è riuscita a cogliere le mode del momento realizzando prima Hyperlapse (quando erano di moda i timelapse), Layout (quando erano in voga le foto geometriche) e ora Boomerang.