venerdì, 29 Novembre 2024

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Gli uomini con la barba più belli di Hollywood (FOTO)

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L’ho capito da tempo che voi ragazze preferite gli uomini con la barba e la mia domanda è: perché? Indubbiamente si tratta di un elemento visivo piuttosto sexy, con le dovute eccezioni del caso; quelli che la portano lunghissima, infatti, scatenano in me una serie di interrogativi: sarà igienica? Perderà peli come uno Schnauzer? Assorbirà la puzza di fritto? Sarò anche paranoica ma non riesco a togliermi dalla testa un episodio dei Griffin in cui Peter ha degli uccelli annidati proprio nella sua barbona da hipster. Ma nonostante le considerazioni igieniche su una cosa che spesso non lo è, possiamo dire che il maschio barbuto, come direbbero a Roma, fa molto ‘omo’ e ha decisamente il suo perché.

Sareste in grado di immaginare Jude Law senza la sua barbetta dandy? Non vorrei adesso cantare fuori dal coro ma io lo preferisco comunque sbarbatello accanto a Cameron Diaz in ‘L’amore non va in vacanza‘. Così per dire.
Ma come la mettiamo invece con Ryan Reinolds? Non è certo adorabile con la sua barba appena cresciuta? In effetti lui si che sta meglio ‘peloso’. Pare che anche il pizzetto di Channing Tatum abbia moltissime estimatrici: esso piace molto alle donne perché denota un senso di cura da parte dell’uomo.
Come non notare la barba da vighingo di Tom Hardy? Il pelo folto gli conferisce un aria da duro e nel suo caso l’effetto è ancora più particolare perché associato ai capelli rossi.

Intendiamoci, la barba non è certo come il piercing all’ombelico: va bene a tutte le età. Prendiamo come esempio Liam Hemsworth: la sua barba giovane della serie misonosvegliatocosìsonotroppouomoperbadareallospecchio non è irresistibile? E la barba bianca di Joe Manganiello? Ancora più sexy perché denota una certa ‘maturità’, della serie cipiacequellopiùgrande. Perché si, noi corriamo dal medico quanto spunta il primo capello bianco mentre loro, quei ba*****i, diventano per miracolo più appetibili di una coscia di pollo da mangiare sul divano assieme a Peter Griffin.

Fashion hotel, le residenze di lusso (FOTO)

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A chi non piace scegliere un bellissimo hotel per il proprio soggiorno? Entrare in una hall lussuosa che ci faccia sentire ultrachic e ordinare il servizio in camera? Si sa, l’occhio vuole la sua parte, e a meno che il nostro viaggio non sia di quelli lampo e low cost, è sempre piacevole scegliere un luogo bello e confortevole per trascorrere qualche giorno fuori città.
Avete mai sentito parlare di Fashion Hotel? Si tratta di residenze di lusso firmate dai più importanti marchi del mondo.

Fendi Private Suites, Rome

www.myluxury.it
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Palazzo Fendi è l’ultima delle case di moda di lusso presenti in Italia, per la precisione a Roma. Vi piacerebbe dormire tra le lenzuola profumate di una suite a due passa da Piazza di Spagna? La struttura fa parte di un palazzo del 17esimo secolo appartenuto alla nobile famiglia Ludovisi Boncompagni, ed è stata sede di uno store del marchio per ben 11 anni. Ogni suite, progettata dall’architetto Marco Costanzi, è stata arredata in stile Fendi con di marmi colorati, specchi di Gio Ponti e mobili su misura dalla linea Fendi Casa.

Palazzo Versace, Dubai

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L’hotel è stato progettato per assomigliare ad un palazzo neoclassico 16esimo secolo nel quale spicca un grande mosaico che rappresenta il logo del marchio, realizzato con l’utilizzo di ben 800.000 ciottoli.
Le camere della struttura sono 215; si può consumare un pasto in cinque ristoranti diversi e intrattenersi presso il Qs Bar della leggenda della musica Quincy Jones.

Bulgari Hotel, Londra

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Il Bulgari Hotel di Londra è il terzo dopo Milano e Bali ed è stato aperto nel 2014 nella lussuosa zona di Knightsbridge, affacciato su Hyde Park. Progettato dall’architetto italiano Antonio Citterio, le sue 85 camere sono eleganti e sofisticate. La struttura vanta una Spa sotterranea con una piscina olimpionica a mosaico.

Hôtel Jules César, Francia

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Il designer francese Christian Lacroix ha realizzato diversi alberghi di successo di Parigi: il Jules César di Arles porta la sua firma ed è stato inaugurato due anni fa. Lo stile colorato si accosta meravigliosamente al fascino storico dell’edificio; si tratta di un convento carmelitano del 17esimo secolo le cui camere sono realizzate con tonalità che evocano le opere di Pablo Picasso e Jean Cocteau.

The Pelican, Miami

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Renzo Rosso, fondatore del marchio di abbigliamento italiano Diesel, è noto per il suo carattere giocoso e incline al divertimento. Questa filosofia viene rispecchiata completamente dalle ambientazioni dell’Hotel Pelican, con disegni kistch e variopinti immersi in un quartiere il stile Art Deco. Ciascuna delle 30 camere ha il proprio variegato tema decorativo, che va da Tarzan al selvaggio West.

I mini-tattoo ispirati a Harry Potter (FOTO)

Ami Harry Potter e i tatuaggi sulla pelle, ma non vuoi disegni grandi o troppo colorati? Ecco, i mini-tattoo ispirati al maghetto più famoso del mondo: belli, simpatici, divertenti ma, soprattutto, piccolissimi. Potrai nasconderli sotto maglioncini, felpe e jeans e mostrare solo quando, come e a chi vorrai tu. Per avere la magia sempre con te e sentirti anche tu con i super poteri.

Uno dei punti del corpo più scelti per farsi i mini-tattoo di Harry Potter è, sicuramente, il polso. Amatissimo soprattuto dalle ragazze anche il polpaccio; la caviglia e le dita sono altri due punti molto scelti soprattutto dalle più giovani: perfetti soprattutto d’estate, quando si indossano delle cavigliere o dei braccialetti colorati, e per mettere in risalto gli anelli alle dita, soprattutto se d’oro o d’argento.

Il simbolo dei doni della morte è un soggetto molto gettonato e per questo, a volte, può diventare banale. Tantissimi inoltre quelli che scelgono frasi tratte direttamente da libri e film, tatuaggi ispirati ai personaggi e alle decorazioni/elementi più popolari della saga, titoli e parole tratti dagli incantesimi, dai dialoghi, dalle fan-fiction sul maghetto.

Resta, comunque, una cosa certa: che Harry Potter continuerà ad essere amato in eterno, e soprattutto inciso in qualsiasi parte del corpo umano.

Tatuaggi animati, quando l’inchiostro si muove (VIDEO)

Credit: http://news.discovery.com/

I tatuaggi, oggi come mai prima, si stanno spandendo a macchia d’olio.
Le tecniche si affinano, le mode cambiano e le innovazioni si scontrano a colpi di macchinette.
L’errore sta nel pensare che tutto finisca qui, quando tutto è appena cominciato e ci auguriamo prosegua.
Parliamo di un meraviglioso, straordinario, affascinante progetto che dà vita ai disegni impressi sui corpi delle persone in tempo reale.

Si chiama mappatura di proiezione ed è una tecnica animata che permette di far vivere i tatuaggi direttamente addosso alle persone.
A capo del nuovo processo innovativo le due menti artistiche e geniali di Oskar e Gaspar, un collettivo di artisti visivi e multimediali residenti in Portogallo, che hanno organizzato un evento estivo l’anno passato – ma perché non l’abbiamo saputo prima – chiamato “Ink Mapping“, nel quale la mappatura di proiezione è stata utilizzata per trasformare i tattoo in vere e proprie opere d’arte dinamiche.

La tecnica prevede un adattamento 3D alla tradizionale tecnologia di proiezione, all’interno dei confini dati dai tatuaggi. In questo modo è possibile riprodurre, a partire dall’architettura di base del disegno, una sequenza animata di colori, linee, luci e curve che andranno a muovere la staticità dell’opera.
La cosa che più impressiona è che tutto ciò che di meraviglioso accade si può vedere in tempo reale, senza aspettare che qualche macchina processi il meccanismo.

I due professionisti, che già avevano utilizzato l’idea per altri progetti scientifici, hanno pensato bene di sfruttare questa loro capacità per una passione a loro comune. Sembrava qualcosa di scontato e immediato dal loro punto di vista far coincidere questi due tipi di arte, così due anni fa hanno iniziato a lavorare sui loro stessi tatuaggi, realizzando quanto ciò che avevano sperimentato potesse diventare incredibilmente bello.

La serata ha visto la presenza di almeno 40 esperti del settore che hanno lavorato sui setting, sulle luci e sui modelli. Ogni animazione ha visto il suo inizio con le foto del tattoo prescelto, che è stato poi rielaborato in 3D e di conseguenza all’interno della proiezione animata.

Ecco così che i volti si esprimono, i mandala si allargano e s’illuminano, le stelle si aprono all’universo e gli uccelli di carta si spostano lungo le braccia, mentre Dalí guarda tutto con occhio critico e con un sopracciglio devastante.

Il tatuaggio affonda le sue radici nella storia e si può dire che sia una delle arti più antiche e questo è meraviglioso, la tradizione ci insegna e ci guida, ma quando i tempi moderni rivoluzionano con visioni così magiche concetti così statici, il connubio diventa incredibilmente azzeccato.