Da giorni non si fa che parlare di Star Wars, soprattutto in occasione dell’uscita dell’ultimo film “Star Wars – Il risveglio della forza” avvenuta proprio oggi. A tal proposito Darlin ha voluto riprendere questo tormentone in chiave food, immaginandosi una ricetta differente per quattro personaggi della sagadi Star Wars. Ve lo sareste mai immaginato? Yoda, Ian Solo, Darth Vader e Chewbecca, ora, hanno una ricetta personalissima. Scopriamole insieme.
Yoda
Per l’anziano maestro Jedi è stato scelto un piatto classico francese: spaghetti conditi con escargot flambate e un pizzico di sale al parmigiano.
Ian Solo
Tiagra, ovvero ostriche con zuppetta blu al cavolo cappuccio per Ian Solo. L’ingrediente utilizzato è perfetto per ridare vitalità ad un uomo, almeno secondo la rivista “Urology”.
Darth Vader
Una ricetta un po’ particolare, la Star egg, con aglio ed erba cipollina. Perfetto per far svenire tutti non appena si apre la bocca.
Chewbecca
Barba Burger per Chewbecca. Una bella fetta di carne rossa, di barbabietola e quinoa va di diritto al Wookiee co-pilota.
E se vi dicessi che possiamo evitare che il nostro cervello invecchi? Sorpresi?
Ecco 15 alimenti in grado di prevenire e combattere l’invecchiamento cerebrale.
Si tratta di cibi che mantengono attive le nostre abilità intellettive e le capacità della nostra memoria, e che inoltre prevengono le malattie neuro degenerative.
Pesce azzurro
In particolare sgombro e sardina, sono ricchi di omega 3: acidi grassi che aiutano il cervello a mantenersi giovane e reattivo.
Inoltre, il pesce azzurro fresco, riesce a rallentare del 10% circa la perdita della memoria.
Frutti rossi
I mirtilli in particolare, sono ricchi di antiossidanti, che rallentano l’invecchiamento cerebrale e proteggono la corteccia cerebrale. Agiscono contro i radicali liberi e migliorano le capacità cognitive e motorie, limitando l’insorgenza di danni neuronali.
Come per qualsiasi frutto, anche per i frutti di bosco tutte le proprietà salutari vengono mantenute se sono scelti di stagione e biologici.
Avocado
È un frutto ricco di grassi monoinsaturi, che controllano la circolazione sanguigna, rendendo la nostra mente sempre efficiente.
Frutta secca
Mandorle, noci, nocciole, sono dei toccasana per il nostro organismo perché forniscono al nostro corpo un’elevata quantità di vitamina E, che protegge le nostre arterie e previene la demenza senile. Sono fonte inoltre di omega 3.
Verdure
In particolar modo quelle verdi, come broccoli e spinaci, sono fondamentali perché agiscono contro la perdita della memoria, aumentando l’abilità nel parlare e nell’attenzione.
Semi di lino
Sono ricchi di omega 3, che rallentano l’ invecchiamento cerebrale. Il modo migliore per consumarli è quello di triturarli e arricchire varie pietanze.
Barbabietola
È stato dimostrato che consumare regolarmente barbabietole, aiuta ad aumentare la velocità dei nostri ragionamenti.
Uova
Soprattutto se di “agricoltura biologica” aiutano il nostro cervello a lavorare più velocemente.
Curry
Ottimo antiossidante, in grado di proteggere i nostri neuroni dalle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson.
Prugne secche
Sono ricche di sostanze nutritive, come potassio, zinco, magnesio e ferro. Rallentano la degenerazione delle cellule cerebrali.
Cioccolato
Preferibilmente quello extra fondente, e senza zuccheri aggiunti, perché più ricco in cacao, limita l’insorgere di condizioni degenerative a livello cerebrale.
Tè verde
Antiossidante per eccellenza, contrasta i radicali liberi, è un prezioso aiuto per la concentrazione e per combattere la fatica mentale.
Caffè
Anch’esso antiossidante. Ricerche hanno dimostrato che chi consuma regolarmente caffè è più protetto da malattie che causano danni al cervello.
Kiwi
Contengono rame, importante per i bambini in fase di crescita, per lo sviluppo del cervello e del sistema immunitario. Prevengono lo stress ossidativo, e quindi il cancro, l’arteriosclerosi e le malattie neurodegenerative.
Pomodoro
Capace di ripulire il nostro organismo da radicali liberi e tossine, prevenendo danni alle cellule cerebrali. Per acquisire tutte le sostanze benefiche sarebbe preferibile consumarli quando sono rossi e maturi.
Ogni anno, durante il periodo natalizio, enormi quantità di cibo finiscono nella spazzatura. Senza pensare alle decorazioni, ai centrotavola ed alle stoviglie comperate appositamente per questo periodo di festa.
Un Natale sotto il punto di vista consumistico, quindi, porta ad uno spreco alimentare e non particolarmente alto e di conseguenza ad una spesa familiare non indifferente.
Sarebbe bello, ma soprattutto nobile, se quest’anno il nostro cenone di Natale producesse meno sprechi ed inutili ulteriori spese. Andiamo a vedere, quindi, qualche consiglio che possa rendere il nostro Natale buono nel senso vero del termine.
La tavola
Almeno a Natale, mettiamo da parte tovaglie di carta e bicchieri di plastica. Piuttosto utilizziamo piatti, bicchieri e posate che possono essere lavati e riutilizzati. Oltre che produrre meno spazzatura, renderemo la nostra tavola più bella ed autentica.
La spesa
Organizziamo prima il menù e poi andiamo a comprare tutti gli ingredienti necessari alla preparazione del cenone. Eviteremo sprechi inutili e compreremo solamente prodotti che utilizzeremo davvero.
Il cenone
Se abbiamo optato per un menù composto da più portate allora dobbiamo fare attenzione alle quantità. Evitiamo di cucinare in maniera troppo abbondante ogni portata e limitiamoci a cucinare delle portate medio-piccole. In questo modo ci assicureremo che tutte le pietanze vengano assaggiate dai nostri ospiti ritrovandoci così a non dover buttare via le portate finali del cenone, che spesso vengono rifiutate a causa delle grandi abbuffate di antipasti e primi piatti.
Condividere
Alla fine del pranzo o della cena, solitamente rimane sempre qualche pietanza. Perché non condividerla con gli invitati? Bastano delle scatole di cartone dove potete mettere una porzione di cibo avanzato. Potrebbe rivelarsi un bel gesto nei confronti di amici e perenti, soprattutto se si pensa che nel mondo tantissimo cibo viene sprecato ed altrettanto viene desiderato.
Negli Stati Uniti d’America si potrà portare a tavola il primo salmone geneticamente modificato. A concedere l’autorizzazione è la food and drug administration, agenzia statunitense per la regolamentazione di cibi e prodotti.
Il salmone geneticamente modificato, conosciuto come Aquadvantage, è nato nel 1985 in seguito ad una sperimentazione sul gene dell’ormone della crescita, che gli ha consentito di raggiungere dimensioni doppie nella metà del tempo, senza eliminiare nessuna delle sostanze nutritive naturalmente presenti, quali proteine, sali minerali e in misura minore omega 3.
Questa sperimentazione, presa in carico dall’azienda Aquabounty nel Massachusset ha avuto come risultato un pesce pronto ad essere consumato ad un solo anno e mezzo dalla nascita, grazie all’iniezione dell’ormone del salmone Chinook.
Dieci anni dopo, nel 1985, si è avviata la prima richiesta presso la Fda per introdurre il salmone aquadvantage nella dieta giornaliera degli statunitensi. In seguito al rigetto di quest’ultima, gli esperti non si sono dati per vinti e hanno continuato una lunga serie di ricerche e sperimentazioni per dimostrare la genuinità del salmone geneticamente modificato.
Fino al 2015 e all’annuncio da parte dell’Fda, qualche giorno fa, che il salmone potrà essere servito nelle tavole in tutti gli Stati Uniti, dopo essere stato prelevato dalle acque del Canada e del Panama.
Questo non significa però che gli statunitensi saranno obbligati a mangiare salmone modificato, ma avranno la possibilità di scegliere leggendo attentamente l’etichetta riportata sulla confezione. Ci vorrà così ancora del tempo prima di vedere il salmone aquadvantage nel banco del pesce.
Nel frattempo si immaginano i risultati che questa sperimentazione potrebbe provocare sull’ambiente, quale la riproduzione di altro salmone con queste caratteristiche e la non riconoscibilità dello stesso. Questi rischi sono prontamente smentiti dagli scienziati che promettono massima attenzione e garantiscono che il salmone ingegnerizzato non creerà delle uova fuori dal loro controllo. Se necessario, lo renderanno sterile.