sabato, 11 Gennaio 2025

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I 5 migliori locali di street food a Bologna (FOTO)

Credits photo: cibodistrada.it

Nei giorni scorsi abbiamo dato uno sguardo ai 5 migliori locali di street food a Roma e a Milano, oggi invece ci troviamo nella più piccola ma non meno caratteristica Bologna. In questa città multiculturale, questo nuovo business del cibo da strada si sta diffondendo lentamente ma nei pionieri della street food del bolognese c’è già tanta originalità. Scopriamoli.

La tua piadina, via Borgo Nuovo

Credits photo: cibodistrada.it
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“Piada, pieda, pida, pié, si chiama dai romagnoli la spianata di grano o di granoturco o mista, che è il cibo della povera gente”: così Pascoli, per primo, dava dignità culturale alla piadina romagnola agli inizi del ‘900. Da allora questo cibo per poveri è cambiato radicalmente: farcito nei modi più diversi, viene arricchito dei sapori di salumi, formaggi e verdure oppure dolce con marmellata, miele o cioccolata spalmabile. E così la piadina viene proposta anche in un piccolo locale di Bologna in via Borgonuovo, traversa di Strada Maggiore, La tua piadina. Qui servita ben calda dopo solo pochi minuti d’attesa, la piadina può essere consumata anche mentre si continua a passeggiare sotto i portici come street food (cibo da strada). Davide Anzillo garantisce non solo la varietà e la freschezza degli ingredienti ma anche la diversità nell’impasto, più sottile o spesso, con strutto o senza e persino vegetariano. Per chi li preferisse, l’offerta è ampia anche per i crescioni.

Tigelleria Tigellino, via Calzolerie

Credits photo: yelp.it
Credits photo: yelp.it

Per Tigelleria Tigellino, altro locale street food, la posizione è sicuramente uno dei fattori vincenti. Situato nei pressi di via degli Orefici e via Ugo Bassi, a pochi passi quindi sia dalle Torri che da Piazza Maggiore, è un punto di ristoro per i turisti che possono prendere una tigella al volo come snack od optare per l’offerta per quattro tigelle ed assicurarsi un pasto completo, da consumarsi tranquillamente anche per strada. Nel menù l’ideatore Roberto Bolleli ha inserito quattro opzioni per rendere più facile la scelta: Bolognese, Giro d’Italia, Tigellino e Vegetariano.

Pizzartist, via Marsala

Credits photo: streetfood42.com
Credits photo: streetfood42.com

Fichi e Crudo, pomodorini e rucola e tante altre sorprese da Pizzartist, che ogni giorno sorprendono con la loro creatività i clienti della loro pizzeria in via Marsala. Marco, lo street chef, utilizza una lievitazione naturale che da all’impasto il gusto della pizza romana. La novità è dunque tutta negli ingredienti: i più diversi e particolari. Se l’assaggerete, lo capirete.

Bolpetta, via Santo Stefano

Credits photo: bolpetta.com
Credits photo: bolpetta.com

Tutto il sapore delle polpette della tradizione emiliana in una confezione a forma di cono da gustare tranquillamente per strada grazie alle comode bacchette in bambù: è grazie questa idea che “La bolpetta” ha ottenuto il titolo di locale street food nella piccola e storica Bologna. Il merito va a Lara Balboni e Dario Chan, che con questa formula si sono assicurati una vasta clientela anche per l’asporto. Le polpette sono preparate con ingredienti tradizionali oppure nella versione vegetariana o ancora come dessert. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Inoltre nel locale si potrà partecipare, in determinate occasioni, alla sempre più apprezzata cena con delitto.

Tortellino, via Cesare Battisti

Infine, per ultimo ma non per importanza, non possiamo non citare “il Tortellino”. Qui, questo delizioso primo piatto caratteristico della regione Emilia Romagna, viene presentato col tradizionale brodo in dei comodi cartoni in polistirolo pronti da portare via. Federico Spisani non si è però limitato al tortellino. Il suo locale situato nel cuore del centro storico di Bologna offre anche lasagne, tagliatelle, polpette, scaloppine e roastbeef e tutto può essere rigorosamente ordinato anche on line.

Non ci resta dunque che augurarvi “Buon appettito”.

Rischi e benefici del latte in polvere (FOTO)

Credits photo: magaze.it

Il latte in polvere è generalmente utilizzato per la preparazione di latte artificiale per neonati, mentre dal 1974, la legge 138 ne vieta in Italia l’utilizzo per prodotti lattiero caseari, quali formaggi e yogurt. Proprio a causa di questa norma il nostro paese ha recentemente ricevuto una diffida da parte dell’Ue. Ma come si compone e quali sono rischi e benefici reali del latte in polvere? Vediamoli insieme.

Innanzitutto dobbiamo distinguere tra due tipi di latte in polvere, quello per neonati e quello per adulti. Il primo, a base di latte vaccino scremato ed essiccato in polvere, viene modificato tramite l’eliminazione di sali e l’aggiunta di siero di latte, di vitamine, di minerali e di grassi prevalentemente vegetali per fare in modo di riprodurre diverse sostanze simili a quelle contenute nel latte materno. Il secondo, invece, viene essenzialmente privato della sua acqua e risulta più gradevole agli adulti rispetto al latte per bambini. Indagheremo qui alcuni dei lati positivi e negativi di questo particolare preparato.

PRO

Sostituisce il latte materno

Ci sono svariate ragioni per le quali una donna non può allattare il bambino naturalmente o semplicemente non vuole farlo, in tali occasioni, come abbiamo già detto, il latte artificiale, liquido o in polvere, è la migliore alternativa. Questo riproduce in gran parte gli ingredienti nutritivi del latte materno e consente al bambino una regolare crescita.

Affidabilità

Il latte in polvere che ritroviamo oggi in commercio, sia esso per adulti o bambini, è sottoposto a norme restrittive per garantire l’affidabilità in termini di preparazione. In particolare la Società Europea di Gastroenterologia Pediatrica e della Nutrizione(ESPGAN) si occupa di garantire ai genitori un prodotto controllato.

Stessa cosa avverrà se anche sul nostro territorio verranno inseriti formaggi o yogurt preparati con latte in polvere. Il regolamento Ue 1169/2001 stabilisce le norme sull’etichettatura, degli alimenti, tra queste la leggibilità delle informazioni e indicazioni precise su ingredienti, valori nutrizionali, paese di provenienza etc.

Prezzo

C’è un fattore di cui bisogna tenere sempre conto: il prezzo. Il latte in polvere è disponibile in commercio a costi accessibili e non. Per chi si fosse affidato sempre alla marca per la scelta, sappia che questa non indica una migliore qualità. Le differenze tra i diversi tipi di latte in polvere sono minime: prima di scegliere un prodotto con un prezzo più alto, è consigliabile sperimentare anche quelli economici. Potrebbero garantire lo stesso grado di soddisfazione nutritiva e anche un notevole risparmio.

Ammorbidisce l’impasto

Nel caso di preparazioni di uso domestico, il latte in polvere per adulti ha il vantaggio di favorire la cottura dei prodotti senza che l’impasto diventi eccessivamente liquido. Inoltre ha scadenze più lunghe che consentono un notevole risparmio e un minore spreco.

CONTRO

Non è sterilizzato

Il latte in polvere non è sterilizzato per cui occorre riporre un’adeguata attenzione nella preparazione: l’acqua nel preparato per bambini deve essere accuratamente sterilizzata per prevenire qualsiasi rischio. In questo prodotto si possono trovare infatti contaminazioni di batteri, quali Enterobacter Sakazakii e Salmonella, rischiosi sopratutto per i neonati, specialmente se prematuri o immunodepressi.

Stessa attenzione va riposta nella preparazione del latte in polvere per adulti, sia che lo si consumi mescolandolo con acqua, sia che venga utilizzato per preparazioni caserecce.

Minore qualità

Il latte in polvere per bambini è una copia del latte materno, ma questo non ne riproduce tutti gli elementi nutritivi e nemmeno gli effetti positivi che il latte naturale ha sullo sviluppo cognitivo del bambino. Nel caso in cui se ne abbia la possibilità, è sempre preferibile un allattamento al seno. Questo favorisce protezione derivante dal sistema immunitario della stessa madre.

Nel caso del latte in polvere per le preparazioni per adulti, la qualità risulta comunque leggermente inferiore rispetto a quella del latte naturale derivato da allevamenti del bestiame controllato. Questo rischio è dato dal trattamento artificiale e ad alte temperature subito dal latte liquido prima della sua scadenza.

Poco genuino

I prodotti preparati artificialmente, siano essi per adulti o bambini, lasciano spesso poco spazio alla genuinità. Quando il latte viene essiccato per produrre la polvere diminuiscono i valori nutritivi, quali le vitamine A, D, C e B12 e importanti minerali, come calcio e magnesio.

Rischi diarrea

Se l’acqua utilizzata per preparare il latte liquido per il bambino non è ben filtrata, questo miscuglio può provocare diarrea e altri problemi simili.

Colesterolo danneggiato

Nel caso del latte in polvere per adulti, alcune fonti medico-sanitarie attestano che ci sarebbe un rischio di ingerire colesterolo danneggiato, che causerebbe dunque problemi ai vasi sanguigni. Su tale possibilità, ci sono ancora notevoli perplessità e si conducono ricerche per verificarne la totale veridicità.

In ogni caso, è priorità del consumatore tutelare la propria salute. Ogni organismo risponde diversamente ai diversi prodotti alimentari, latte in polvere incluso. Soprattutto nel caso dei bambini, è consigliabile parlare col pediatra prima di decidere se e quale latte artificiale acquistare.

Arriva dall’America il Sushirrito, la fusione tra sushi e burrito

È l’ibrido più apprezzato del momento e anche quello più di moda. Nasce dall’incontro tra sushi, gettonatissima specialità giapponese, e il burrito, tipico piatto messicano. E indovinate un po’? Si chiama Sushirrito. Colorato, comodo da mangiare e assolutamente squisito, l’esordiente fusion ha conquistato la West Coast, classificandosi tra le prelibatezze più raffinate dello street food.

Arriva dall'America il Sushirrito, la fusione tra sushi e burrito

La forma ricorda quella del burrito, ma anche quella dei rolls giapponesi, gli ingredienti sono quelli del sushi, da mischiare e amalgamare come si preferisce. Gamberi, tonno rosso, salmone, avocado, cetriolo, riso, con alternative vegetariane o di carne: questo roll, nato tra San Francisco e Palo Alto, sta facendo sognare i californiani. Ma la domanda fondamentale è: quando arriverà in Italia? Speriamo presto, intanto sbaviamo sullo smartphone con un po’ di foto su Instagram.

Tutte le caratteristiche del latte vegetale

Credit: faredelbene.net

Sembra in tutto e per tutto il latte che probabilmente molti di noi beviamo al mattino, seppur con un po’ di caffè; stesso aspetto, stesso colore, ma diverse proprietà benefiche. Parliamo del latte vegetale.

Quali sono le differenze? Rispetto al latte animale, che non fa così bene come pensiamo, contiene più proteine e più ferro, ma è privo di colesterolo e di lattosio, che, come dice la dottoressa, biologa nutrizionista, Elisabetta Macorsini “è di uno zucchero contenuto solo nel latte di origine animale, ecco perché per chi è intollerante il latte vegetale risulta un valido sostituto. Visto che le caratteristiche organolettiche e nutrizionali sono differenti, per chi soffre di intolleranza al lattosio, è importante consumare anche altri alimenti ricchi di calcio e di vitamina D, dei quali il latte vegetale è invece privo”.

Più digeribile e più leggero, quindi, il latte vegetale. E ha anche meno calorie e meno grassi. Il latte vaccino è ricco di calcio, vitamine (in particolare A e D) e caseina, ma non quello vegetale, che è infatti adatto alla dieta di chi presenta problemi di intolleranza al lattosio e alle proteine del latte di mucca.

Altra importante caratteristica del latte vegetale è che non deriva da animali. “È una bevanda – dice l’esperta – che viene ricavata da noci, piante, cereali, semi e legumi”. I diversi tipi di latte vegetale (soia, mandorle, riso, avena, cocco) sono reperibili nei negozi specializzati e nella grande distribuzione, ma andrebbero acquistati solo quando vi sia la garanzia della provenienza biologica; inoltre, è importante verificare che il latte scelto non contenga aggiunte di grassi e sodio.

Allergie e intolleranze a parte, le varietà vegetali sono indicate anche per chi ha problemi di ipercolesterolemia: il contenuto molto ridotto di grassi saturi non espone a rischi l’apparato cardiovascolare. C’è anche da dire, però, che l’assenza di alcuni importanti nutrienti implica, nel caso di assunzione esclusiva di latte vegetale, la necessità di introdurli mediante altri cibi tra cui tofu, legumi, verdure, frutta secca e uova o di optare per bevande vegetali addizionate.