giovedì, 9 Gennaio 2025

Cibo

Home Food Cibo Pagina 29
Notizie e informazioni sugli alimenti e sulla nutrizione

Il ‘riso di Venere’ aiuta a migliorare le allergie

www.risovenere.it

Il riso nero, il cosiddetto “riso di Venere“, è ricco di antiossidanti e ha una funzione antinfiammatoria.

A svelarlo è una ricerca fatta da alcuni esperti statunitensi dell’Agricoltural Research Service di Albany, pubblicata successivamente sulla rivista scientifica “Journal of Agricultural and Food Chemistry“.

I ricercatori hanno svolto uno studio molto particolare: infatti hanno somministrato ad alcuni topolini con la dermatite, oltre al loro cibo abituale, anche un estratto di lolla, la buccia del chicco di riso nero. Gli studiosi hanno riscontrato che, in questi topolini, l’infiammazione della pelle si era ridotta quasi del 30%, a differenza di tutti gli altri ai quali non era stata data da mangiare la buccia del riso.

Quindi è proprio vero che il riso di Venere produce benefici? Analizzando i dati di questa ricerca, sembra proprio di sì. Il riso nero, quella varietà di riso orientale, riesce, se non proprio ad eliminare, almeno a migliorare tutti i disturbi legati alle allergie, in particolare quelle della pelle.

E i vantaggi sulla pelle avverrebbero, in gran parte, grazie alla lolla – la buccia del riso nero – che riesce a fermare la produzione di istamina, che è uno dei mediatori chimici che provoca le infiammazioni.

Questo tipo di riso, che un tempo, soprattutto in Cina, era usato solo dagli imperatori e dalla nobiltà, ora è consumato da moltissime persone, forse proprio per i suoi effetti positivi.
E sono tantissime le ricette che si possono creare con il “riso di Venere: piatti sfiziosi, con carne, pesce o crostacei, che ci faranno venire l’acquolina in bocca. E in più renderanno la nostra pelle come quella di un bambino.

Harry Potter, ecco la ricetta originale della Burrobirra

Burrobirra, finalmente arriva la ricetta ufficiale. Sarà un piacere preparare e gustare la bevanda più buona di tutta Hogwarts: maghi, babbani e curiosi pronti in cucina.

Che cos’è? La Burrobirra (ing: Butterbeer) è una bevanda analcolica al gusto di butterscotch, una caramella inglese a base di zucchero e burro. Si serve fredda in bottiglie e calda in boccale da birra.
Non è ben chiaro quale sia effettivamente il suo grado alcolico; seppur i giovani maghi la possano bere liberamente, pare che abbia un blando effetto disinibente, come testimonia il fatto che Harry Potter alla festa di Natale del professor Lumacorno sia stupito nel vedere Ron Weasley e Hermione Granger “sotto l’influenza della Burrobirra” (HP PM). La Burrobirra era una bevanda reale e molto diffusa al tempo dei Tudor: recentemente il celebre cuoco britannico Heston Blumenthal ha ricreato questa bevanda in occasione del “Heston’s Tudor Feast”.
Dove poterla gustare? Sicuramente ai Tre Manici di Scopa, ma anche nel Wizarding World of Harry Potter, il parco dei divertimenti dedicato al piccolo grande maghetto, ad Orlando, in Florida.

Ecco la ricetta della Burrobirra approvata dall’autrice del libro J.K Rowling:

Ingredienti:

burro – 6 cucchiai
gassosa – 300ml
zucchero di canna – 1 tazza
acqua – 2 cucchiai
sale – metà cucchiaino
aceto di mele – metà cucchiaino
panna per dolci – 3/4 di tazza
estratto di rum – metà cucchiaino

Preparazione:

In una pentola mescolare zucchero di canna e acqua finchè lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Portare il tutto ad ebollizione a fuoco lento, aggiungere il burro, il sale, l’aceto di mele, e 1/4 della panna liquida. Mescolare e far cuocere per qualche minuto. Lasciare raffreddare il tutto.
Non appena il composto avrà raggiunto la temperatura ambiente, aggiungere l’estratto di rum.
Per la schiumetta della Burrobirra, montare 2 cucchiai di zucchero e la panna liquida rimasta per 2 minuti.
Dividere la Burrobirra in 4 boccali e in ognuno aggiungere 1/4 di tazza di gassosa. Mescolare e completare con un cucchiaio di panna montata.
Servire.

Arriva il calcolatore online per stabilire quanto è forte un cocktail

food-italy.co.it

Durante le caldi serate estive a farla da padrone sono i cocktail, di ogni genere e di ogni formato. Dal Mojito al Cuba libre, dal Long Island alla Piña Colada le bevande alcoliche diventano le regine di aperitivi e uscite in discoteca.

Gli esperti del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti hanno creato un calcolatore in grado di stabilire quante unità alcoliche – ovvero quanto alcol – contiene un cocktail. Il rilevatore è disponibile online sul sito http://rethinkingdrinking.niaaa.nih.gov/ToolsResources/CocktailC alculator.asp.

Questo innovativo sistema oltre a calcolare la quantità di alcol che una bevanda contiene, offre anche la possibilità di conoscere le dosi alcoliche con cui andrebbero creati i cocktail più famosi.

La finalità dei ricercatori è quella di aiutare le persone e i giovani in particolare a diventare più consapevoli della quantità di alcol che assumono tramite un cocktail. Un modo utile per cercare di ridurre il numero di incidenti autostradali legati all’abuso di alcol. Incidenti che ogni anno mietono centinaia di vittime e distruggono intere famiglie.

Ma non solo: sempre più ragazzini – spesso minorenni – cadono in coma etilico o concludono i sabati sera fra risse e pestaggi, proprio perchè non riescono a rendersi conto dei litri e litri di alcol che assumono durante la serata.

Questo perchè bere cocktail su cocktail al giorno d’oggi è visto come un modo – alternativo alla droga – per sballarsi, perdere la cognizione del tempo e dello spazio fisico in cui si è e dimenticare per qualche ora i problemi della vita di tutti i giorni. Una scelta da condannare e da contrastare, anche e soprattutto con progetti utili ed innovativi come questo.

Gli alimenti migliori per un’abbronzatura perfetta

weeknewslife.com

L’estate è alle porte, così come le vacanze. E come ogni anno in questo periodo hanno inizio le lunghe pennichelle sdraiati sotto il sole per mandare via dalla pelle quel triste colorito pallido che caratterizza la stagione invernale. Attenzione però: se non si protegge la cute in maniera adeguata e non si segue una dieta equilibrata, si rischiano solo grosse scottature e vistosi eritemi.

La regola numero 1 per garantirsi un’abbronzatura perfetta è quella di mangiare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, in particolare di colore rosso/arancione poichè sono quelle che contengono più betacarotene.

buttalapasta.it
buttalapasta.it

Bocche spalancate quindi su carote, albicocche e melone, ottimi alleati per favorire la sintesi della melanina, il pigmento che colora la pelle e le consente di abbronzarsi.

vivodibenessere.it
vivodibenessere.it

Fra gli alimenti rossi invece nella dieta per l’abbronzatura perfetta non possono mancare peperoni, cocomero, pomodori, ciliege e fragole, ricchi non solo di betacarotene ma anche di preziosi antiossidanti. E per mangiare le fragole in maniera un po’ più originale rispetto al solito è da provare la versione gazpacho: basta sostituire metà dei pomodori con fragole ben mature e unire poi il tutto a aglio, cetrioli, pane raffermo bagnato in poca acqua e aceto di mele, basilico e ghiaccio.

despar.it
despar.it

Per un’abbronzatura più veloce ed uniforme non devono mancare in tavola nemmeno valeriana, spinaci e altra verdura a foglia verde, condite con olio extra vergine d’olivo, ottimo alleato per favorire l’assorbimento delle vitamine.

ilfattoalimentare.it
ilfattoalimentare.it

Largo spazio anche al pesce che, grazie ai suoi omega 3, previene l’invecchiamento della pelle. Il pesce azzurro poi – come sgombro, tonno, acciughe e aringhe – è ricco di vitamina PP che aiuta la pelle a ripararsi dalle scottature.

fitnessmagazine.it
fitnessmagazine.it

Sempre per abbondare di acidi grassi antivecchiamento e antinfiammatori, nella dieta non può mancare la frutta secca: nocciole, mandorle, noci, semi di girasole sono da mangiare da sole o in aggiunta a ricche macedonie di frutta e insalate.

giornaledibrescia.it
giornaledibrescia.it

Infine, aggiungendo al menù uova, formaggio fresco e avocado ci si assicura selenio e vitamina E. E dopo questi consigli alimentari per un’abbronzatura perfetta, tutti al mare!