sabato, 18 Maggio 2024

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Harry Potter, ecco la ricetta originale della Burrobirra

Burrobirra, finalmente arriva la ricetta ufficiale. Sarà un piacere preparare e gustare la bevanda più buona di tutta Hogwarts: maghi, babbani e curiosi pronti in cucina.

Che cos’è? La Burrobirra (ing: Butterbeer) è una bevanda analcolica al gusto di butterscotch, una caramella inglese a base di zucchero e burro. Si serve fredda in bottiglie e calda in boccale da birra.
Non è ben chiaro quale sia effettivamente il suo grado alcolico; seppur i giovani maghi la possano bere liberamente, pare che abbia un blando effetto disinibente, come testimonia il fatto che Harry Potter alla festa di Natale del professor Lumacorno sia stupito nel vedere Ron Weasley e Hermione Granger “sotto l’influenza della Burrobirra” (HP PM). La Burrobirra era una bevanda reale e molto diffusa al tempo dei Tudor: recentemente il celebre cuoco britannico Heston Blumenthal ha ricreato questa bevanda in occasione del “Heston’s Tudor Feast”.
Dove poterla gustare? Sicuramente ai Tre Manici di Scopa, ma anche nel Wizarding World of Harry Potter, il parco dei divertimenti dedicato al piccolo grande maghetto, ad Orlando, in Florida.

Ecco la ricetta della Burrobirra approvata dall’autrice del libro J.K Rowling:

Ingredienti:

burro – 6 cucchiai
gassosa – 300ml
zucchero di canna – 1 tazza
acqua – 2 cucchiai
sale – metà cucchiaino
aceto di mele – metà cucchiaino
panna per dolci – 3/4 di tazza
estratto di rum – metà cucchiaino

Preparazione:

In una pentola mescolare zucchero di canna e acqua finchè lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Portare il tutto ad ebollizione a fuoco lento, aggiungere il burro, il sale, l’aceto di mele, e 1/4 della panna liquida. Mescolare e far cuocere per qualche minuto. Lasciare raffreddare il tutto.
Non appena il composto avrà raggiunto la temperatura ambiente, aggiungere l’estratto di rum.
Per la schiumetta della Burrobirra, montare 2 cucchiai di zucchero e la panna liquida rimasta per 2 minuti.
Dividere la Burrobirra in 4 boccali e in ognuno aggiungere 1/4 di tazza di gassosa. Mescolare e completare con un cucchiaio di panna montata.
Servire.

Arriva il calcolatore online per stabilire quanto è forte un cocktail

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Durante le caldi serate estive a farla da padrone sono i cocktail, di ogni genere e di ogni formato. Dal Mojito al Cuba libre, dal Long Island alla Piña Colada le bevande alcoliche diventano le regine di aperitivi e uscite in discoteca.

Gli esperti del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti hanno creato un calcolatore in grado di stabilire quante unità alcoliche – ovvero quanto alcol – contiene un cocktail. Il rilevatore è disponibile online sul sito http://rethinkingdrinking.niaaa.nih.gov/ToolsResources/CocktailC alculator.asp.

Questo innovativo sistema oltre a calcolare la quantità di alcol che una bevanda contiene, offre anche la possibilità di conoscere le dosi alcoliche con cui andrebbero creati i cocktail più famosi.

La finalità dei ricercatori è quella di aiutare le persone e i giovani in particolare a diventare più consapevoli della quantità di alcol che assumono tramite un cocktail. Un modo utile per cercare di ridurre il numero di incidenti autostradali legati all’abuso di alcol. Incidenti che ogni anno mietono centinaia di vittime e distruggono intere famiglie.

Ma non solo: sempre più ragazzini – spesso minorenni – cadono in coma etilico o concludono i sabati sera fra risse e pestaggi, proprio perchè non riescono a rendersi conto dei litri e litri di alcol che assumono durante la serata.

Questo perchè bere cocktail su cocktail al giorno d’oggi è visto come un modo – alternativo alla droga – per sballarsi, perdere la cognizione del tempo e dello spazio fisico in cui si è e dimenticare per qualche ora i problemi della vita di tutti i giorni. Una scelta da condannare e da contrastare, anche e soprattutto con progetti utili ed innovativi come questo.

Gli alimenti migliori per un’abbronzatura perfetta

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L’estate è alle porte, così come le vacanze. E come ogni anno in questo periodo hanno inizio le lunghe pennichelle sdraiati sotto il sole per mandare via dalla pelle quel triste colorito pallido che caratterizza la stagione invernale. Attenzione però: se non si protegge la cute in maniera adeguata e non si segue una dieta equilibrata, si rischiano solo grosse scottature e vistosi eritemi.

La regola numero 1 per garantirsi un’abbronzatura perfetta è quella di mangiare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, in particolare di colore rosso/arancione poichè sono quelle che contengono più betacarotene.

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Bocche spalancate quindi su carote, albicocche e melone, ottimi alleati per favorire la sintesi della melanina, il pigmento che colora la pelle e le consente di abbronzarsi.

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Fra gli alimenti rossi invece nella dieta per l’abbronzatura perfetta non possono mancare peperoni, cocomero, pomodori, ciliege e fragole, ricchi non solo di betacarotene ma anche di preziosi antiossidanti. E per mangiare le fragole in maniera un po’ più originale rispetto al solito è da provare la versione gazpacho: basta sostituire metà dei pomodori con fragole ben mature e unire poi il tutto a aglio, cetrioli, pane raffermo bagnato in poca acqua e aceto di mele, basilico e ghiaccio.

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Per un’abbronzatura più veloce ed uniforme non devono mancare in tavola nemmeno valeriana, spinaci e altra verdura a foglia verde, condite con olio extra vergine d’olivo, ottimo alleato per favorire l’assorbimento delle vitamine.

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Largo spazio anche al pesce che, grazie ai suoi omega 3, previene l’invecchiamento della pelle. Il pesce azzurro poi – come sgombro, tonno, acciughe e aringhe – è ricco di vitamina PP che aiuta la pelle a ripararsi dalle scottature.

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Sempre per abbondare di acidi grassi antivecchiamento e antinfiammatori, nella dieta non può mancare la frutta secca: nocciole, mandorle, noci, semi di girasole sono da mangiare da sole o in aggiunta a ricche macedonie di frutta e insalate.

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Infine, aggiungendo al menù uova, formaggio fresco e avocado ci si assicura selenio e vitamina E. E dopo questi consigli alimentari per un’abbronzatura perfetta, tutti al mare!

Mondiali 2014, i piatti tipici della cucina brasiliana

Svegliarsi la mattina, affacciarsi alla finestra e vedere il mondo verde-oro: questo succede ai tifosi precipitatisi in Brasile per sostenere la propria nazionale. E nonostante per pochi uomini sia possibile vivere solo di calcio, per altri invece è impossibile vivere senza cibo.

E una terra colorata e fresca come quella brasiliana, non può che riservare una cucina altrettanto sorprendente. Così ecco alcuni piatti tipici, dolci e salati, che, con Jobim di sottofondo, renderanno la pausa pranzo un momento degno di questi Mondiali.

Feijoada

Un piatto tipico e molto noto della cucina brazileira, prende il nome dal termine feijão, che significa “fagiolo”: ingrediente principale, il fagiolo nero accompagnato da spezie, aromi e carne di maiale, rende questo piatto davvero squisito.

Mondiali 2014, i piatti tipici della cucina brasiliana

Salpicão

L’aggiunta di uvetta e ananas, rende questa colorata insalata di pollo un piatto dal retrogusto agrodolce davvero speciale.

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Bolinho de bacalhau

Letteralmente, crocchette di baccalà. Ricetta di importazione portoghese, questa frittura composta da baccalà, patate lesse, uova, cipolla e prezzemolo, è oggi un piatto tipico della cucina brasiliana.

Mondiali 2014, i piatti tipici della cucina brasiliana

Pão de queijo

È definito lo “snack nazionale” e lo si può trovare in tutti i forni e anche per strada: piccoli e soffici panini, i cui ingredienti principali sono la “polvilho azedo”, una particolare farina fermentata, e il formaggio, sono squisiti e facili da portare con sé.

Mondiali 2014, i piatti tipici della cucina brasiliana

Vatapá

Una ricetta diffusa più o meno in tutto il Brasile, è il vatapá, preparato con farina (a volte di riso), teste succose di pesce, latte di cocco, olio d’oliva e peperoncino. Lo si può accompagnare con gamberetti, baccalà e persino carni bianche.

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Churrasco

Piatto d’importazione, il churrasco è l’equivalente di una grigliata mista italiana, servita su grossi spiedi cotti alla brace.

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Goiabada

È come una cotognata, ma senza la cotogna: il suo ingrediente è la guava. La sua consistenza è simile a quella della marmellata, mentre il suo colore scuro è dovuto all’assenza di succo di limone antiossidante.

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Brigadeiro

Questa bomba di calorie arriva direttamente dal sud del Brasile: mini tartufi rotondi al cioccolato, dal morbido cuore di latte condensato.

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