domenica, 24 Novembre 2024

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Diete, consigli e trucchi per dimagrire

Il caffè al burro: la rivincita dei grassi

Basta con le diete imposte e con i sensi di colpa. Basta con la paura di mangiare un po’ più grasso. È ora di sfatare il mito che dice: ‘sono i grassi a renderti grasso’. Negli ultimi tempi sempre più studiosi stanno giungendo alla stessa conclusione: i grassi non sono nostri nemici ma, al contrario, possono salvarci la vita. Anche la ricerca suggerisce che mangiare grassi saturi sani favorisce la perdita di peso e quando vengono consumati durante il pasto viene rallentato l’assorbimento del cibo e si resiste più a lungo senza avere fame.

Anche Dave Asprey, il guru del biohacking e creatore della dieta Bulletproof, la dieta brucia grassi a base di grasso è dello stesso parere. Il corpo, a detta sua, funzionerebbe meglio mangiando grassi, in particolare burro e olio di cocco. Lo stesso Asprey ha inventato una ricetta per un caffè, con due cucchiai di burro biologico e due cucchiai di olio di cocco vergine, che nonostante le alte calorie farebbe perdere peso. Infatti, mescolando ogni mattina un cucchiaino di burro al caffè, si riparte alla grande, con una carica di energià fino a sei ore consecutive. Inoltre, questo intruglio è ricco di grassi sani, migliora le nostre funzioni cognitive e aumenta il metabolismo.

‘Con il caffè normale si ottiene un desiderio immediato di cibo e si stanchi due ore più tardi. Caffè e burro, invece, danno una spinta enorme rispetto a un caffè normale’ dice Asprey. E continua dicendo che ‘il burro spegne alcune delle vostre voglie e fornisce le sostanze necessarie al cervello per carburare’. Il sapore? Come bere un cappuccino.

Tra i vari benefici dei cibi naturali ricchi di grassi, ricordiamo che proteggono la salute dei tessuti, degli organi interni e li mantengono tonici ed elastici. L’assunzione, però, deve avvenire con moderazione: il burro resta sempre e comunque il nemico numero uno di ictus e malattie cardiache.

La dieta delle star nuoce gravemente alla salute

Il Natale è ormai alle porte e fra qualche giorno avranno inizio le tradizionali abbuffate spensierate con amici, colleghi e parenti. Ma cosa ne sarà della nostra linea dopo le feste natalizie?
Anno nuovo,dieta nuova? È proprio questo il momento in cui si inizierà a cercare affannosamente un modo rapido per tornare in forma, affidandosi spesso ai consigli delle star che sfoggiano fisici impeccabili.

Attenzione, però, le diete delle star possono essere molto pericolose.
La British Dietetic Association ammonisce sui regimi alimentari condotti dai personaggi famosi, dissociandosi in particolar modo dalla paleodieta, dalla dieta dell’argilla e dalla dieta vegana fino alle ore 18. Sì, hanno nomi bizzarri, eppure sono diffusissime!

La paleodieta

La dieta delle star nuoce gravemente alla salute
I sostenitori di questa filosofia alimentare sono convinti che una corretta alimentazione debba basarsi su quei cibi facilmente reperibili per i nostri antenati all’età della pietra.
Frutta e verdura d’ogni tipo sono concesse, mentre la carne e il pesce possono essere assunti solo se non provengono da allevamenti dove vengono nutriti con mangimi a base di cereali. Assolutamente vietati sono, invece, i cosiddetti “cibi moderni”, ovvero cereali e derivati, legumi, latte e derivati, zuccheri aggiunti e tutti gli oli di mais e semi.

Le star hollywoodiane, Megan Fox e Matthew McConaughey, da tempo dichiarano di aderire alla dieta delle caverne, ma la BDA afferma che, oltre a richiedere un certo isolamento sociale, questo genere di nutrizione provoca carenze fisiologiche importanti, come la mancanza di calcio, con conseguente indebolimento delle ossa.

La dieta dell’argilla

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Pare che questo elemento naturale abbia degli effetti miracolosi sul nostro corpo, stando a quanto dicono negli Stati Uniti, dove spopola l’uso dell’argilla come disintossicante dell’organismo.
Bastano semplici mosse: mettere l’argilla (bianca o verde, è indifferente) in un bicchiere d’acqua, mescolarla attentamente con un cucchiaio esclusivamente in legno, lasciare riposare una notte affinché la materia insolubile si depositi sul fondo e berne il contenuto liquido.

Dov’è l’inganno? “La verità è che se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è” – dice Sian Porter, portavoce della BDA e consulente dietologo.
Secondo gli esperti, infatti, l’assunzione prolungata di tale sostanza naturale potrebbe causare costipazione da avvelenamento di arsenico.

La dieta vegana fino alle 18

La dieta delle star nuoce gravemente alla salute
Famosa per essere seguita dalla bellissima Beyoncé, consiste in una dieta vegana part-time.
Fu inventata dal giornalista di cibo del New York Times, Mark Bittman, che, sotto consiglio di un amico, decise di privarsi dei cibi d’origine animale e dei suoi derivati, per far fronte a una patologia derivatagli da una cattiva alimentazione.

Mark amava mangiare di tutto e mai avrebbe pensato di diventare completamente vegano, quindi provò a seguire questo regime alimentare solo a colazione e a pranzo.
E dopo le 18? Secondo l’Associazione inglese dei dietologi, il rischio è proprio quello di approfittare della cena libera per rimpinzarsi di cibi ad alto tasso calorico, pieni di grassi, sale e zucchero aggiunti, annullando qualsiasi possibile effetto della dieta vegana.

Mangiare differenti gruppi di cibo, in differenti momenti della giornata, non è un problema” – sostiene la BDA – “in termini di salute, è l’equilibrio nutrizionale ciò che conta“.

Vegetariani pentiti tornano a mangiare la carne

Credit photo: carnisostenibili.it

Negli ultimi anni sono sempre più le persone che decidono di adottare uno stile di vita vegetariano o vegano: in entrambe le diete è assolutamente vietato il consumo di alimenti che hanno origine animale – come la carne e il pesce -, ma nella seconda non rientrano nemmeno uova, latte e latticini.

Che siano stili di vita equilibrati o meno, che facciano bene alla salute o abbiano effetti negativi sul nostro corpo poco importa in questo caso: infatti uno studio americano rivela che l’84% dei vegetariani e dei vegani torna a mangiare alimenti di origine animale.

La ricerca è stata condotta dall’organizzazione no profit Humane Research Council, con l’istituto Harris Interactive, e aveva come obiettivo quello di individuare ed analizzare le abitudini alimentari più frequenti nella popolazione americana. Durante l’indagine sono state fatte diverse domande riguardo l’alimentazione a 11.399 persone, tutti con un’età maggiore ai 17 anni.

Stando a quanto emerso dallo studio, l’età media in cui i vegetariani hanno adottato questo stile di vita è circa 34 anni e le ragioni sono varie: compassione verso gli animali, voglia di essere alla moda e difficoltà di adattamento sono le più comuni. E la carne è stata tolta dall’alimentazione in modo radicale: forse è proprio questa velocità che poi ha portato al pentimento, come affermano i due terzi degli ex vegetariani. Anche perchè cambiare alimentazione in maniera così drastica non è cosa facile.

Ma sono davvero pochi quelli che sono riusciti a portare avanti quest’impegno, soprattutto se abituati ad una dieta molto varia: infatti la principale motivazione del pentimento è una mancata resistenza fisica perchè è raro trovare la stessa energia e la stessa soddisfazione in cibi che non hanno origine animale.

Dallo studio è emerso che il 2% degli americani è ancora vegetariano o vegano, mentre il 10% si dichiara pentito. Tra questi ultimi la metà ha lasciato lo stile vegetariano dopo circa un anno e ben un terzo ha resistito solo fino a tre mesi, forse influenzati dai proprio coinquilini: chi vive con un non vegetariano tende, il più delle volte, a ricominciare a mangiare la carne.

Meditazione: è utile per dimagrire?

È possibile dimagrire meditando? È questa la domanda che si sono poste Patrizia Collard e Helen Stephenson, esperte nel campo della meditazione e della gestione dello stress, quando hanno dato vita al libro dal titolo “The mindfulness diet” (La dieta consapevole), che illustra i rischi di diete estreme e i benefici della meditazione.

70 ricette da gustare e un piano di consapevolezza alimentare da seguire per perdere peso: sono questi i consigli pratici delle due autrici, la prima, insegnante di meditazione e consulente di gestione dello stress, la seconda, terapeuta cognitiva della base del pensiero.

Ma questo non basta per chi vuole ottenere risultati.
Per chi si è già immerso nel mondo della meditazione è noto che questa pratica buddista aiuti a riconoscere e accettare i propri sentimenti in maniera calma ed equilibrata e ad affrontare lo stress dato da impegni e problemi quotidiani, ma l’effettiva relazione tra meditazione e perdita di peso
starebbe in una vera e propria interazione con se stessi.

In “The minfulness diet” le due esperte spiegano meglio il concetto: “Non esiste dieta, conta calorie o digiuno, semplicemente cambiando l’approccio verso il modo di alimentare se stessi, è possibile entrare in sintonia con saggezza con il proprio corpo e cominciare a mangiare di meno ciò che non è necessario, riempendosi così con alimenti nutrienti che aiutano a raggiungere il peso ideale che ci renda felici per sempre”.

Da dove sarebbe allora utile iniziare? Il libro contiene una serie di ricette che danno attenzione ai colori e al profumo del cibo che si mangia e una teoria sui tempi che si dedicano per terminare il pasto e quanta attenzione diamo alla scelta del cibo. La conclusione è che mangiare in meno di 20 minuti non è salutare e nemmeno aiuta a rendersi conto di quello che si è introdotto nel proprio organismo, così come sostiene anche Shoana Wikinson, capo nutrizionista a Nutri Centre.com, che accoglie con piacere questo tipo di approccio ma pensa che chiamarlo dieta non sia corretto.

E se questo non bastasse? Patrizia e Stephen sanno quanto sia importante avere una guida e per tale ragione si sono impegnate concretamente organizzando dei corsi sullo sviluppo del pensiero dell’alimentazione, che partiranno da gennaio 2015 nel Regno Unito.
Il mondo della moda si è invece proposto come testimonial con Miranda Kerr, postegirl di questa pratica, che ha scritto due libri “Treasure Yourself” e “Empower yourself”, e Daisy Love, che afferma che la pratica aiuti ad affrontare meglio la giornata.
Ma tenersi in forma è ormai uno scopo comune, che impegna anche altri personaggi come Arianna Huffington, celebre per il suo sito Huffington Post, la quale ha ricorso alla meditazione per cambiare la sua vita.
E per concludere, persino i ministri stanno considerando l’introduzione di lezioni in meditazione. Secondo il ministro David Laws le sessioni potrebbero davvero aiutare gli studenti ad incrementare le proprie attitudini e motivazioni. Voi che ne pensate?