venerdì, 10 Maggio 2024

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Le tagliatelle di Blog di Lifestyle (RICETTA)

Con i tempi che corrono e tutte le notizie che vengono a galla conviene ridurre al minimo indispensabile i prodotti industriali. E questo spesso ci porta a rinunciare ad alcuni cibi, perché magari diffidenti della preparazione aziendale, delle materie prime utilizzate o ancor peggio perché il portafoglio non sempre può permettercelo.

Per ovviare a questi inconvenienti senza rinunciare al piacere per il palato Blog di Lifestyle vi suggerisce alcune ricette da preparare in casa, semplici, sane e genuine.

Le tagliatelle sono un tipo di pasta lunga e piatta. Perfette per raccogliere il sugo della Bolognese, oppure per abbracciare la panna con funghi e salsiccia. Certo, facile scendere al supermercato sotto casa e acquistarne quanto basta. Ma sai che soddisfazione farle in casa? Dare ai propri cari degli alimenti genuini, di cui conosciamo la provenienza credo sia la cosa più gratificante. Se poi prepararle in casa è anche semplice, che vogliamo di più?

Ecco perché, vista anche la presenza delle uova nell’impasto, oggi Blog di Lifestyle vi lascia la ricetta passo passo per fare le tagliatelle in casa.

INGREDIENTI

Per 8 persone

800 gr di farina di grano duro (in mancanza va bene anche la ’00’ di grano tenero o semola rimacinata)
8 uova medie (di circa 60 gr l’una)
sale 1 cucchiaino (facoltativo)

PROCEDIMENTO

In questa ricetta “base” utilizziamo la farina normale, “bianca”, ma si può utilizzare anche la semola o farina integrale, di farro, di riso, insomma qualsiasi farina di vostro gradimento.
Una considerazione importante va fatta relativamente alle quantità. Vige una regola per la preparazione della pasta all’uovo: “ogni 100 gr di farina 1 uovo”. Detto questo saprete fare tutto.

Iniziare sbattendo un pò le uova. Ovviamente utilizzando le uova crude assicuratevi che siano fresche. Disporre la farina a fontana (con il classico buco al centro) e versare le uova e il sale. Iniziare ad impastare con la forchetta inglobando poco per volta la farina alle uova.
Man Mano che l’impasto assorbe le uova utilizzare le mani e iniziare ad impastare.
Se siete alle prime armi potrete iniziare ad impastare in una ciotola. Ma appena l’impasto avrà assorbito le uova dovrete trasferirvi su una tavola di legno. Impastare per almeno 10/15 minuti. Ricordatevi che più impastate più la pasta sprigionerà elasticità.

Nel caso l’impasto non dovesse raccogliere completamente la farina o risultasse leggermente duro, aggiungete uno o due cucchiai di acqua tiepida. Al contrario, se non dovesse risultare lavorabile perché troppo appiccicoso aggiungere un pò di farina.

Appena l’impasto sarà liscio ed omogeneo avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare in un posto fresco e asciutto per un’ora circa.

Le tagliatelle di Blog di Lifestyle (RICETTA)

Trascorsa questa ora, riprendere l’impasto e iniziare a stenderlo con le mani, ad appiattirlo un pò.
A questo punto avete due possibilità: o armarvi di forza, pazienza e mattarello oppure di macchinetta per stendere la pasta.

Se utilizzate la macchinetta vi basterà prendere un pezzo di pasta e iniziare a passarla, partendo dalla larghezza massima, fino a raggiungere lo spessore desiderato, aiutandovi con una spolverata di farina quando serve per non far attaccare la pasta. Normalmente si stende finché la pasta non raggiunga il mezzo millimetro. A questo punto lascerete la pasta così stesa riposare per un’altra mezz’oretta.
Questo serve perché la pasta si possa asciugare un pò per tagliarla meglio.

Stesso procedimento va fatto con il mattarello se non disponete della macchina, stendere la pasta infarinandola spesso, finché non raggiunge lo spessore di 0.5 mm.

Trascorsa questa mezz’ora avrete ancora due possibilità: passarle nella macchina che le taglierà automaticamente, oppure prendere le sfoglie, arrotolarle (mi raccomando in questa fase non dimenticare di infarinare) e tagliare dei rotolini spessi circa 5/7 mm.

Le tagliatelle di Blog di Lifestyle (RICETTA)

Srotolare e sempre infarinati disporre ad asciugare su un panno in cotone. Potrete disporle a distanza oppure creare dei nidi. Mi raccomando a tenere la pasta all’ombra e in un luogo asciutto magari sempre coperto con un altro panno di cotone sottile.

A questo punto versare in acqua bollente e condire a piacimento.
Attenzione ai tempi di cottura. La pasta fresca è pronta in pochissimi minuti, basta vedere quando viene a galla. Per non farla attaccare è bene versare un cucchiaio di olio nell’acqua di pasta prima di immergere le tagliatelle.

CONSERVAZIONE

Per conservare le tagliatelle fatte in casa, lasciarle asciugare qualche ora e congelare. Quando le vorremo cucinare versarle direttamente congelate in acqua bollente salata. Il risultato vi sorprenderà.
Ovviamente, sempre per la presenza di uova crude nel composto, cercate di consumarle entro una decina di giorni al massimo.

Buon appetito.

Come fare la scelta del vino al ristorante

credits: www.ilgiornaledelcibo.it

Quando si arriva al ristorante con gli amici, con la propria anima gemella, con la famiglia, si decide spesso di accompagnare i pasti con il vino; il problema arriva quando i camerieri ci elencano i vini che hanno o ci danno in mano la famosa carta dei vini.
Iniziamo a vedere o a sentire dei nomi, delle annate e altro e ci sembreranno, la maggior parte delle volte, elenchi di cui non capiamo nulla.
E allora come si fa in questi casi a fare la scelta del vino più giusta al ristorante?

Sembra difficile, complicato perché possibilmente non siamo esperti e non conosciamo i nomi, vogliamo solo bere del buon vino e perché no fare un corretto abbinamento con quello che mangeremo. Basta effettivamente seguire delle semplici regole che ci permetteranno di fare la scelta del vino migliore.

credits: www.mangiaguardagodi.it
credits: www.mangiaguardagodi.it

1. La scelta del vino rispetto al prezzo

Nella carta dei vini che ci sarà consegnata dal cameriere troveremo una lunga lista di vini, che vedrà cambiare non solo tanti nomi ma anche prezzi. Mai farsi abbindolare dai prezzi, non è detto che il vino che ha il prezzo più alto è più buono di quello che ha un prezzo medio/basso; occorre, quindi, stabilire un limite di prezzo e fare la scelta del vino in base a quanto si vuole spendere ma senza farsi problemi sul prezzo medio. Anzi i vini con i prezzi medi risultano essere i migliori e più azzeccati.

2. Accettare consigli dal cameriere o dal sommelier

La cosa migliore da fare è sempre quella di affidarsi ad un esperto di vini che può essere il cameriere o il sommelier.
Ciò che è importante è far loro capire, in modo preciso, quelle che sono le nostre esigenze: vino rosso o bianco; vino fruttato o meno; prezzo più o meno alto. Per evitare di dire a voce quanto si vuole effettivamente spendere, basta indicare sulla carta dei vini una bottiglia con il prezzo che più ci piace e dire al sommelier che si preferisce una bottiglia del genere; lui sicuramente capirà.

3. Abbinamento vino/cibo

Non è facile trovare il corretto abbinamento cibo/vino; ci sono dei cibi per esempio che potrebbero rovinare completamente il gusto del vino, se sono troppo piccanti, troppo dolci, troppo amari. Il segreto effettivamente sta sul non fissarsi troppo sull’abbinamento sennò si rischia di non ordinare il vino che preferiamo, meglio chiedere consiglio al cameriere sulle caratteristiche dei piatti per capirne meglio il gusto che avrà rispetto a quello del vino.

Nel momento in cui abbiamo fatto la migliore scelta del vino e questo ci viene servito, a meno che non ci troviamo odori e sapori sgradevoli che devono subito essere comunicati al cameriere, possiamo finalmente goderci il nostro vino senza alcuna fretta.

Il vero gelato artigianale

credits: www.nonsprecare.it

Durante la bella stagione, il gelato è uno dei cibi più apprezzati, grazie a quella sensazione di freschezza e sollievo che ci dà rispetto le alte temperature che caratterizzano l’estate.
Non sempre però il gelato che ci vendono nei bar e nelle gelaterie corrisponde al vero gelato artigianale, quello lavorato personalmente con l’utilizzo di materie prime di qualità.

Secondo un’indagine telefonica condotta da Periscope per Aiipa (Associazione italiana industrie prodotti alimentari) riguardo il gelato artigianale, che ha coinvolto gelatai in ogni angolo d’Italia, il 65% di loro ha ammesso di utilizzare basi per gelato: un mix composto da emulsionanti e stabilizzanti che servono per garantire la consistenza cremosa e non farlo sciogliere subito.

Occorre però distinguere i casi, tutto infatti è relativo e dipende dalla composizione di queste basi e dalla grammatura: più semplice e bassa è, migliore è la qualità del gelato. Nel dettaglio, nel caso di basi a bassa grammatura è il gelataio ad aggiungere la maggior parte degli ingredienti facendo la differenza anche nella scelta di questi ultimi, prediligendo quelli freschi come il latte per esempio, al posto di quello UHT, la panna o le uova; il gelato ha un gusto migliore.
Le basi ad alta grammatura invece sono praticamente un gelato semipronto, al quale il gelataio deve solo aggiungere acqua e il gioco è fatto.

Normalmente le basi compongono circa il 10% di un gelato fresco. Il resto ce lo mette il gelatiere” ha spiegato al National Geographic Fabrizio Osti, tecnologo alimentare e presidente di Aiipa gruppo prodotti per gelato. “Molti gelatieri si fanno preparare dalle industrie (che sono quasi sempre piccole-medie imprese) delle basi personalizzate, fornendo loro precise ricette da eseguire“.

Come fare allora per riconoscere un vero gelato artigianale?

1. Gelato troppo lucido

Un gelato troppo lucido contiene un eccesso di grassi e/o zuccheri. I grassi in particolare, hanno un potere anticongelante quindi tendono a sciogliere il gelato in superficie conferendogli eccessiva lucidità.

2. Ruvidità

Il buon gelato artigianale deve incamerare aria perché l’aria dona cremosità all’impasto. Una trama ruvida è segnale di presenza di una buona quantità di aria nel gelato quindi va bene.

3. Onde enormi di gelato

credits: www.ilfattoalimentare.it
credits: www.ilfattoalimentare.it

Le grandiose onde di gelato, che si innalzano nelle vetrine, enormi e immobili, sono totalmente innaturali, sarà sicuramente gelato chimico; un gelato artigianale vero, infatti, non potrebbe tenere questa forma sopra la linea del freddo (la vaschetta) senza sciogliersi; richiede dunque un uso massiccio di addensanti chimici.

4. La sete

Un buon gelato non deve stimolare un’immediata sensazione di sete, altrimenti significa che contiene una eccessiva dose di grassi o zuccheri, responsabili della sensazione di sete. I grassi in particolare stimolano il desiderio di bibite gasate, per la sensazione sgrassante delle bollicine.

5. Frammenti di ghiaccio

I frammenti di ghiaccio indicano un gelato vecchio, non ben conservato, riutilizzato, ri-mantecato, non abbattuto correttamente.

Dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei

Trovarsi davanti all’immenso bancone del gelataio e dover scegliere tra così tanti gusti è sempre molto difficile. E se ogni volta ci promettiamo di cambiare accostamenti, per provare nuovi sapori, tendiamo sempre a scegliere i soliti tre gusti, a cui non riusciamo proprio a rinunciare. Sembra però che ci sia una spiegazione a questa tendenza a rimanere fedeli alle proprie preferenze in fatto di gelato, poiché vi è un legame intrinseco tra i gusti preferiti e la propria personalità. Il cono non mente, anzi. La dice lunga sul tipo di persona o sul messaggio che si vuole trasmettere. Ovviamente non è possibile tratteggiare la complessità della personalità di ognuno, ma è interessante capire qualcosa in più partendo semplicemente dalle abitudini e dalle proprie preferenze.

Vaniglia

In una parola? Noioso. I tipi che scelgono questo gusto sono per lo più banali e prevedibili. Ma di cosa avete paura? Del gelataio di fiducia? Vabene amare le cose semplici della vita, ma non ci vuole un grande coraggio per assaggiare gli altri gusti.

dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei

Vaniglia con pezzetti di vaniglia

Basta qualche pezzetto di vaniglia per trasformare un gusto noioso in uno super chic. I tipi che lo scelgono sono sofisticati e di gran classe e queste caratteristiche sono apprezzate anche dagli altri. Sono esperti di vino e cucina e amanti della bella vita.

dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei

Fragola

O si ama incondizionatamente oppure si odia al punto da ritenere chiunque lo scelga un malato di mente. Chi ama questo gusto può essere considerato come un tipo coraggioso, a cui non interessa nulla di quello che pensano gli altri.

dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei

Cioccolato

È il gusto preferito dalle persone intelligenti, belle e amate. Depositari di grandi talenti, che suscitano spesso l’invidia degli altri, queste persone sono destinate ad avere molto successo nella propria vita.

dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei

Malaga

Inquietante accostamento di sapori. Non a caso chi lo sceglie viene visto come un potenziale serial killer. Attenzione quindi al messaggio che potreste trasmettere scegliendo questo gusto.

dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei

Menta e cioccolato

Se vi piacciono le barzellette e le citazioni dei film, se siete i primi a protestare per le ingiustizie del mondo ma tollerate meno di zero le stupidaggini altrui, questo è il gelato che fa per voi.

Caffè

Si tratta del classico gusto peace & love. Le persone che lo scelgono fanno tutto senza sforzo, vivendo in un’atmosfera tranquilla e rilassata, tipica dei surfisti o di chi va sullo skateboard.

Crema e biscotto

C’è un buona possibilità che la persona che preferisca questo gusto sia un vero nerd, ma nel senso buono della parola. Una persona che ama leggere, la più intelligente del gruppo, che probabilmente ha anche un sacco di libri, interi scaffali.

Vaniglia e nocciola

È un gusto classico, scelto dalle persone tradizionaliste, a cui piacciono i sapori di una volta. Detestano la tecnologia, i social network e gli SMS e rispettano tutte le regole, incluso il codice della strada. Insomma, una vera rarità.

Té verde

All’apparenza calmi e riservati, in realtà internamente siete un vulcano in ebollizione che quando esplode fa davvero paura. Inutile quindi nascondersi dietro uno stato di timidezza apparente. In gelateria tutte le carte verranno scoperte.

Vaniglia con pezzi di cioccolato

Le persone che scelgono questo gusto sono perennemente insoddisfatte per qualcosa ed esigenti fino all’inverosimile, ma almeno sanno quello che vogliono. I pezzi di cioccolato li salvano dalla noia.

Pistacchio

Il pistacchio è il gusto preferito del tipo sofisticato e altezzoso, che non può e non vuole passare inosservato.

dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei