lunedì, 17 Febbraio 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Il futuro in cucina: arriva il nuovo Bimby

Chi passa al Bimby – si sa – non torna indietro, anzi, sta sempre più avanti. E se il rivoluzionario elettrodomestico entra nell’era digitale, noi amanti della cucina lo seguiamo a ruota: il nuovo Bimby, ri-progettato per garantire ancora più facilità e produttività a chi sta in cucina, offre infatti tutta una serie di funzioni innovative di cui non potremo più fare a meno. Dal display touchscreen, su cui consultare le ricette e seguire le operazioni come da classico pannello di controllo, al Bimby Stick, ricettario digitale interscambiabile; dal nuovo sistema di chiusura, che rende possibile l’apertura e la chiusura dell’apparecchio mentre è in funzione, alla protezione elettronica che evita il surriscaldamento del motore, fino a un innovativo sistema di controllo della temperatura per cotture a puntino: il futuro della cucina, insomma, è già qui.

La lavorazione e la cottura degli ingredienti sono da sempre le peculiarità fondamentali del Bimby, che consentono a chi ne fa uso di cucinare con più agio e più in fretta: la possibilità di impostare temperature precise (tra i 37 e i 120°C), grazie a un sistema di sensori integrato che assicura una temperatura costante, permette di lasciare le sostanze nutritive naturali degli alimenti assolutamente inalterate. In più, la rotazione continua del “gruppo coltelli” fa sì che i cibi non si attacchino alla base del boccale o che non brucino. Considerando, poi, che è possibile anche visualizzare sul touchscreen le informazioni nutrizionali degli ingredienti e impostare, in base a queste, cotture specifiche – come quella al vapore con il Varoma – è inevitabile pensare che il nuovo Bimby rasenta la perfezione.

Incluso tra gli ammodernamenti, ci sono anche il nuovo potente motore da 500W , garanzia di precisione e controllo, la bilancia di precisione integrata, gli accessori lavabili in lavastoviglie. Delle novità che permettono al Bimby di sostituirsi a numerosi altri elettrodomestici da cucina, favorendo una riduzione dei consumi energetici: disponendo della possibilità di cucinare su più livelli, infatti, il Bimby ci permetterà di preparare pietanze diverse contemporaneamente, risparmiando tempo ed energia.

Ma l’innovazione fondamentale è il touchscreen a colori, che ci consentirà di avere il controllo di tutte le attività a portata di polpastrelli: tutte le funzioni sono tranquillamente gestibili attraverso un solo comando, evitandoci fastidiose combinazioni di bottoni e manopole. Da qui si controllano anche le ricette, accessibili mediante la funzione Cucina Guidata, da cui si possono consultare quelle contenute nel Bimby Stick. Così, anche le pietanze più impegnative da preparare diventeranno una passeggiata.

La dieta del supermetabolismo: meno 10 kg in 28 giorni

Da un po’ di tempo si sente parlare di un nuovo tipo di dieta chiamata dieta del supermetabolismo che sta facendo letteralmente impazzire il web. Ideata e provata dalla nutrizionista Haylie Pomroy, la dieta del supermetabolismo è stata definita da molti come una dieta miracolosa che ha fatto perdere peso, con risultati strabilianti, a migliaia di persone e a personaggi famosi dal calibro di Jennifer Lopez e Robert Downey jr.
Sicuramente starete pensando che si tratti della solita triste dieta simile alla Dukan, tutta verdure scondite e proteine, ma in realtà, al contrario di altre, il motto di questa dieta è “mangia di più perdi più chili”.

Come funziona la dieta del supermetabolismo?

La dieta del supermetabolismo ha una durata di 28 giorni che devono essere eseguiti impeccabilmente per riuscire a perdere fino a 10 kg; finito questo ciclo si dà inizio al mantenimento. La dieta è suddivisa in tre fasi: la F1 che dura i primi due giorni (es. lunedì e martedì), F2 che dura dal terzo al quarto giorno (es. mercoledì e giovedì) e infine la F3 che dura tre giorni (es. venerdì, sabato e domenica). Finite tutte e tre le fasi si ricomincia da capo la settimana con la F1 per poi proseguire con le altre fasi fino a quando non saranno passati 28 giorni.

Come tutte le diete anche quella del supermetabolismo prevede che siano consumati cinque pasti al giorno con una distanza che va dalle 2 alle 4 ore l’uno dall’altro. Questo tipo di alimentazione non conta le calorie ma si basa su delle quantità chiamate cup che variano in base ai chili da perdere, più peso si deve perdere e più l’organismo deve assumere cibo aumentandone così le quantità, in quanto ciò favorisce l’acceleramento del metabolismo.

Cibi da evitare

La dieta del supermetabolismo offre un ampio elenco di cibi da poter consumare ma bandisce caffè, teina, farina di grano, soia, mais, latticini, nitrati e zuccheri raffinati (che vengono sostituiti con stevia o xilitolo)

Prima fase F1

La F1 è la fase glicemica. Moderatamente proteica, povera di grassi e ricca di carboidrati e verdure. Gli alimenti da consumare durante questa fase sono: pasta o riso integrale, avena, quinoa, latte di riso, tacchino, affettati senza nitritati, tonno al naturale, lenticchie, frutta ricca di zuccheri naturali (anguria, fragole, ananas, pere, arance, kiwi etc), uova (solo albume), carote, pomodori, lattuga, funghi, zucca, zucchine, spinaci, melanzane etc. I piatti possono essere conditi solo con sale, limone e aceto.

Per quanto riguarda l’attività fisica durante questa fase è necessario fare un allenamento aerobico come la corsa. Inoltre la F1 ha l’obbiettivo di allentare la tensione e lo stress.
Durante i primi giorni di F1 è probabile che si soffra un po’ di mal di testa, è una fatto normale dato dalla pulizia del nostro organismo dai cosiddetti “cibi cattivi”.

Seconda fase F2

E’ la più dura tra le tre fasi ed è quella altamente proteica, ricca di verdure e povera di carboidrati e grassi. Per ben due giorni bisogna mangiare verdure e proteine cinque volte al giorno, comprese colazione e spuntino. Con questa fase si sblocca il grasso accumulato e si mette massa muscolare.

E’ consigliato un allenamento anaerobico ovvero costituito solo da pesi.

Terza fase F3

La terza fase è ricca di grassi sani (frutta secca, cocco, olive etc) e di frutta e verdura poco glicemica (pompelmo, mirtilli, lamponi, carciofi, fagioli, melanzane, spinaci etc), ma povera di carboidrati e proteine. Durante questa fase si può aggiungere un elemento di condimento: l’olio evo.

Durante la F3 è necessario fare un’attività fisica che combatta lo stress come lo yoga oppure fare dei massaggi.

Alla fine dei 28 giorni si fa il mantenimento, chiamato F4, che prevede un mix delle tre fasi ma con l’aggiunta, ogni quattro giorni, di un elemento precedentemente bandito dalla dieta come la pizza, gli zuccheri, la farina di grano etc. La dieta del supermetabolismo non solo aiuta a svegliare e accelerare un metabolismo lento, ma è anche consigliabile a chi ha problemi di diabete e di cuore, in quanto prevede degli alimenti con un basso indice glicemico.

Torta Smarties e Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Non credo ci sia qualcosa di più goloso di questa torta. Effettivamente non credo neanche ci sia qualcosa di più calorico di questa torta. Ma per una volta lo strappo alla regola si può fare. Parliamo della torta Smarties e Togo. Un fantastico dolce con panna, nutella, smarties e togo.
I bambini, ma non solo, ne vanno pazzi. Oltre ad essere un viaggio in paradiso ad ogni morso, è anche molto bella e colorata.
Noi di Blog di Lifestyle abbiamo pensato che non rendervi questa ricetta sarebbe stato davvero crudele, dunque, allacciate il grembiule, si comincia.

INGREDIENTI PER LA BASE

Per una teglia di circa 26/28 cm

Cioccolato Fondente 250 gr
Uova 3
Zucchero 180 gr
Yogurt 1 vasetto
Olio di semi di girasole 1 bicchiere pieno
Farina 200 gr
Lievito 1 bustina
Latte q.b.

INGREDIENTI PER LA FARCIA

Nutella q.b.
Panna montata q.b

INGREDIENTI PER LA DECORAZIONE

Smarties q.b (se volete che sia tutto pieno almeno 12 pacchi)
Togo (o qualsiasi tipo di biscotti ricoperti di cioccolato) q.b.

PROCEDIMENTO

Innanzitutto preparare la base.
Per prima cosa sciogliere il cioccolato a bagnomaria oppure nel microonde.
Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Nel frattempo montare le uova (intere) con lo zucchero per qualche minuto, fino ad ottenere un composto alto e spumoso.

Aggiungere il cioccolato a bagnomaria intiepidito e mescolare rapidamente per evitare che il calore del cioccolato cuocia le uova.
Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

A questo punto aggiungere yogurt, olio e farina poco per volta.
Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Se notate che l’impasto non è molto liquido aggiungete un pò di latte. Versate il composto in una teglia ben imburrata ed infarinata. Ed infornate a 180 gradi. I minuti dipendono dal vostro forno. Normalmente non meno di 40/50 essendoci il cioccolato. Fate la prova stecchino.

Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Dopo aver spento il forno e aver tirato fuori la torta lasciatela raffreddare.
Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Adesso arriva il momento goloso e divertente.
Montate la panna. Tagliate in due la torta.
Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Farcire con la nutella precedentemente fatta sciogliere un pò a bagnomaria nello stesso vasetto. E sopra stendete una porzione di panna montata. Chiudete e ricoprite ancora di panna. Non serve che siate precisi perchè tanto sarà tutto ricoperto dagli smarties e dai togo.
Iniziate disponendo i biscotti attorno attorno, stando attenti a tagliarne un pezzo qualora il pan di spagna dovesse risultare più basso dell’altezza dei togo.
Io in realtà ho usato semplici biscotti ricoperti di cioccolato. Mi sembrava eccessivo usare anche i Togo che sono ripieni per via delle infinite calorie presenti in questo dolce.

Torta Smarties&Togo: ricetta passo passo (RICETTA)

Ultimo e più divertente passaggio: svuotare tutti gli smarties sulla superficie. In realtà anche in questo caso al posto degli smarties potete usare qualsiasi cioccolatino. Ma gli smarties essendo colorati si prestano meglio alle feste di compleanno dei piccoli.

Ecco a voi, ultimo passaggio: Divorarla tutta.

I piatti tipici della cucina rumena (FOTO)

Credits photo: romania-to-go.com

In Romania, la cucina è uno dei momenti fondamentali del rapporto tra madri e figlie. Le ricette si basano soprattutto su composti di carne e/o verdure e si tramandano di generazione in generazione. Tipiche di questa regione sono anche le zuppe, come quella che vi illustreremo. Semplici da preparare, possono essere presentate come piatto unico.

Ciorba

Credits photo: jocooks.com
Credits photo: jocooks.com

La Ciorba è un primo piatto tipico della cucina rumena a base di carne di maiale, pollo, vitello o tacchino cui si aggiungono diverse verdure. Il pane di accompagnamento è quello tipico rumeno che spesso si mette sulla tavola insieme alla Mamaliga. Quest’ultimo è un pasticcio di mais simile alla nostra polenta.

Salata de boeuf

Credits photo: pinterest.com
Credits photo: pinterest.com

La salata de boeuf è un’insalata un po’ particolare tipica della cucina rumena. Si prepara facendo bollire carne, patate e carote, dopo di ché si aggiungono cetrioli e peperoni tagliati a cubetti. Mettete poi il composto in un grande vassoio e aggiungete la maionese e la senape come se fosse una torta. Potrete decorare il tutto con gli ingredienti che preferite.

Musaca

Credits photo: youtube.com
Credits photo: youtube.com

La musaca di patate e carne fa parte della tradizione rumena e non deve essere confusa con la moussaka greca. Questa pietanza appare esteriormente come una lasagna ma al suo interno ci sono melanzane, zucchine, patatee e la salsa bechamel oltre alla carne tritata.

Mititei

Credits photo: food52.com
Credits photo: food52.com

I mititei sono particolari tipi di polpette. Queste sono composte di carne bovina e mista, tra cui carne di maiale e pecora e contengono speciali aromi (pepe nero, aglio, santoreggia e coriandolo). Per deliziare al massimo di questo tipo di carne è necessario cuocerla sulla griglia e aggiungere della salsa senape alla fine.

Sarmale

Credits photo: it.wikipedia.org
Credits photo: it.wikipedia.org

I sarmale sono degli involtini di foglie di cavolo in salamoia o di vite e carne trita, riso e cipolla cotti in pentola con acqua, olio e sale. Questi si servono con panna acida.

Frigarui

Credits photo: youtube.com
Credits photo: youtube.com

Il frigarui, tipico della cucina rumena, è caratterizzato da piccoli pezzi di carne (manzo, porco o pollo etc.) alternati da bacon, salsiccie e verdure come cipolle, pomodori, peperoni e funghi.

Cozonac

Credits photo: jocooks.com
Credits photo: jocooks.com

Come ultima pietanza vi presentiamo il Cozonac: si tratta di un dolce preparato con uva, farina, noci, latte e aromatizzato con vaniglia. Questo appare come un rotolo di nocciole e frutta secca e una volta cotto al forno viene tagliato e servito a fette.