sabato, 8 Febbraio 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Fruitylife: via al programma anti-afa

Con l’arrivo del caldo non servono solo liquidi, ma anche sali minerali e vitamine.
Ed ecco che centrifugati, smoothies, frullati, frappé e succhi di frutta e verdura fresca sono un modo gustoso per idratare correttamente il nostro corpo combattendo quel senso di spossatezza che inevitabilmente l’afa posta con sé.

Cibi freschi, con un alto apporto di acqua e bassi livelli di calorie e grassi, i prodotti ortofrutticoli sono un toccasana per la dieta quotidiana grazie alla loro ricchezza di minerali e di proprietà, da quelle antiossidanti a quelle tonificanti e disintossicanti.
Con un giusto consumo di ortofrutta è possibile vivere l’estate senza rinunce e con tanto gusto.

Combattere i classici colpi di calore e la spossatezza dovuta al caldo introducendo il giusto apporto di fibre, di sali minerali, vitamine, aiutare la pelle ad abbronzarsi e presentarsi in forma per le vacanze: frutta e verdura, consumate nelle dosi giornaliere consigliate dall’OMS (almeno 400 gr al giorno), sono il metodo giusto per iniziare col piede giusto questo caldo estivo.

E proprio questi mesi ci offrono una vasta scelta sia di frutta che di verdura, inoltre scegliendo ortofrutta di stagione si sfruttano al massimo le potenzialità contenute in ogni singolo prodotto.

In concomitanza con la calda stagione è arrivato anche il progetto europeo di Fruitylife.
Un progetto legato al consumo di ortofrutta comunitaria, firmato dall’Unione Europe assieme al ministero delle Politiche Agricole: il segreto per stare bene fisicamente in questa stagione è legato sopratutto alla continua assunzione di sali minerale e vitamine che si perdono con la sudorazione.

La regola che sta alla base di tutto è quella di bere, bere sempre, soprattutto se non si ha sete: questo è il primo migliore modo per reintegrare tutto quelle sostanze utili che si perdono appunto con la tanta sudorazione dovuta alle alte temperature.

Il secondo consiglio è quello che prende in considerazione centrifugati, spremute, frullati: ottimi in ogni momento della giornata, ideali con qualunque tipo di frutta e in alcuni casi la verdura (ad esempio il cetriolo, che è un alimento diuretico), consentono il ripristino del livello di idratazione corporea, aiutano a combattere il senso di spossatezza dovuta all’afa.
Infine questi preparati hanno tantissimi aspettavi positivi: sono depurativi, disintossicanti, diuretici o coadiuvanti della circolazione sanguigna.

Smoothies, frullati e frappé con la frutta estiva come albicocche, meloni, pesche, angurie e susine e con le verdure devono essere serviti ad una consistenza cremosa e gustati al momento affinché le proprietà nutritive non si perdano e il liquido non si ossidi diventando scuro.

Semplici da preparare diventano ottimi anche per i vegani o gli intolleranti al lattosio eliminando lo yogurt o il latte e sostituendoli con bevande a base di soya o riso o più semplicemente con del ghiaccio.

I centrifugati, come gli smoothies e i frullati, vanno realizzati con frutta e verdura cruda, lavata con cura, e vanno consumati subito dopo la preparazione per preservarne i nutrienti ed il sapore. Depurativi, disintossicanti, diuretici o coadiuvanti della circolazione sanguigna, a seconda dei prodotti ortofrutticoli utilizzati, contribuiscono al benessere generale dell’organismo.

Per aiutare a capire la stagionalità dei prodotti ortofrutticoli e per trovare ricette pratiche, gustose e originali, è utile visitare il sito Fruitilyfe.eu, creato nell’ambito del progetto “Fruitylife – Frutta e verdura, sana e sicura“.

Insomma questi frullati multi vitaminici sembrano essere un vero e proprio miracolo per il corpo.

Fame nervosa, cosa mangiare in ogni situazione

fame nervosa

Siamo tornati dalle vacanze e come primo proposito della stagione abbiamo deciso di curare l’alimentazione e la forma fisica. Quindi iniziamo subito una dieta ipocalorica, ma la sofferenza è tanta e ogni tanto la fame nervosa può farci perdere la pazienza per un nonnulla. Per evitare di metterci a urlare in ufficio perché un nostro collega ha aperto la finestra senza chiederci il permesso, ecco una lista di cibi facili da reperire in ogni situazione e che possono apportare il giusto livello di zuccheri e proteine per rilassarci e calmarci.

In ufficio

I momenti più difficili da affrontare per chi sta mangiando poco sono le interminabili ore che passano tra il pranzo e la cena. Complice anche lo stress per la fine delle vacanze ed il rientro al lavoro è facile che i nervi possano saltare. La cosa più semplice da mangiare e facile da reperire in questo caso sono un mix di noccioline dolci e salate così zuccheri e proteine sono garantiti.

All’Università

Passare tutta la giornata ad ascoltare noiosissime lezioni già di per se può farci innervosire, se poi siamo affamate allora il rischio di perdere la pazienza e prendercela con il nostro compagno di banco che ci presta la penna blu al posto di quella nera è garantito. Come fare per reperire cibo? La cosa più comoda è preparare a casa e portarsi dietro dei frullati pieni di frutta e tanto latte, il risultato è garantito.

In viaggio

In questo caso molto dipende dal mezzo di locomozione che si è scelto, in treno è in aereo è abbastanza facile reperire del cibo, anche se i prezzi sono piuttosto alti. Se invece siete in auto e vi prende la fame nervosa possono passare chilometri prima di incontrare in autogrill. Meglio premunirsi e portare in viaggio anche dei panini e qualcosa da bere.

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Millennials e Baby boomers, cambia il mercato americano dei vini

credits:diddlyybop.ru

Una nuova generazione riscrive le regole del consumo di vino negli USA a discapito dei Baby boomers. Gli appartenenti a questa generazione si chiamano Millennials, sono i nati fra il 1981 e il 1997; hanno una maggiore familiarità con la comunicazione istantanea resa possibile attraverso l’uso di internet e dei nuovi media utilizzati attraverso siti web come Youtube e siti di social networking come Facebook, Twitter e Instagram. Tutto questo può spiegare come la fama dei Millennials sia orientata allo scambio e al commercio grazie ad una più facile comunicazione attraverso la tecnologia.
I Baby boomers, invece, sono i nati dopo la seconda Guerra Mondiale; sono i ragazzi che hanno fatto la rivoluzione culturale degli anni sessanta.

Secondo il Wine Market Council, i Millennials più giovani che hanno ormai compiuto 21 anni ricoprono, con i loro acquisti di bottiglie di vino, il 42 % dei consumi complessivi. Il cambiamento più importante degli ultimi 5 anni tra i Millennials è la stabilità della fascia più matura, quella dai 30 ai 38 anni, sia in termini economici che di gusti; i wine lovers che, come spiega il presidente del Wine Market Council: ”stanno prendendo sempre più consapevolezza di sé, in quanto amanti del buon vino, e dei propri gusti”.

La generazione dei Millennials ha ridisegnato il modo in cui il vino in America viene commercializzato, confezionato e distribuito al consumatore.
I Millennials optano per la raffinatezza spesso associata al vino e non hanno bisogno di un’occasione speciale per bere, anzi è considerata un’attività sociale e rilassante. La conseguenza è che se i Millennials pagano meno per il vino rispetto ai Boomers, per una disponibilità economica chiaramente meno elevata, lo consumano molto più spesso.
Per un Millennial l’acquisto di vino inizia con la decisione di un range di prezzo che è largamente influenzata dall’occasione dell’acquisto, seguita dall’uvaggio, l’annata, la regione di provenienza e, infine, dalla bottiglia più attraente. In media spendono 20-30 dollari per una bottiglia da consumare a casa, 50 e più durante i pasti fuori.

I Millennials frequentemente acquistano marche di vino sconosciute, perché hanno competenza ad accedere ed ottenere informazioni sui vini; si fidano del parere dei loro amici di Facebook o di un sito di recensioni fatte dai consumatori molto di più rispetto a quelle di esperti e professionisti. Per questo motivo l’industria del vino sta prendendo misure importanti per garantire che il loro marchio sia rappresentato in questa luce.

bellinicantine.blogspot.com
bellinicantine.blogspot.com

Dopo la California, è italiano il vino più amato dai figli dei Baby boomers, riconosciuto per eleganza, versatilità ma soprattutto per la qualità. Le regioni italiane più scelte sono Toscana, Veneto, Sicilia e Piemonte, mentre una nota a parte merita il Prosecco, considerato un vero must per i Millennials. Senza dubbio è su questo target che le aziende devono puntare, intercettando il loro bisogno di prodotti unici e differenziati, il loro forte senso di individualità e di identità personale.

McDonald’s: cibi più sani ma meno clienti giovani

retroonline.it

McDonald’s, il re del fast food.
Quello stesso McDonald’s che però, ampliando la scelta dei menù e inserendo cibi più sani, ha perso lustro tra i giovani e i giovanissimi.

Con un cambio al vertice, il secondo in due anni, della divisione americana, il colosso degli hamburger dichiara l’insuccesso di questo mese, annunciando il maggior calo mensile delle vendite dal 2003. Il problema principale, secondo i vertici di McDonald’s, sta proprio nel moltiplicarsi delle scelte a disposizione e nella ricerca di cibi più freschi e salutari, che avrebbero allontanato i giovani.

Ad analizzare le difficoltà di McDonald’s è il Wall Street Journal: secondo le ricerche svolte la percentuale mensile dei giovani americani fra i 19 e i 21 anni che si reca al famoso fast food è scesa del 12,9% dall’inizio del 2011, a differenza di quella dei clienti di età compresa fra i 22 e i 37 anni che è rimasta stabile.

Per combattere questa crisi e invertire tendenza, McDonald’s ha rivisto e modificato il suo menù, lasciando però invariante molte scelte salutari. Per riavvicinare i giovani si è inoltre spinto molto nel campo del digitale. Vedremo se, con queste strategie, McDonald’s riuscirà a confermarsi il re dei fast food.

[Credit: Ansa.it]