Il Guinness World Record arriva proprio per tutto, anche per lo spritz più grande del mondo. Questo grandioso primato è stato battuto a bordo della Costa Favolosa, durante il suo viaggio tra Barcellona e Marsiglia. Il famoso drink d’aperitivo più consumato in Italia è stato preparato sul ponte esterno della nave da crociera, in circa due ore, seguendo per filo e per segno la ricetta originale.
Una ricetta che è stata rispettata perfettamente, tranne che nelle dosi: lo spritz, infatti, è stato preparato con 500 litri di prosecco – ovvero 667 bottiglie – 333 litri di Aperol e 167 litri di soda. Il totale è stato di circa 1.000 litri di spritz, a cui sono stati aggiunti 15 cubi di ghiaccio e delle fette d’arancia, per dare quel tocco in più che rendono lo spritz ancora più buono da gustare.
Se le dosi dello spritz sono state da record, non poteva mancare anche un enorme bicchiere per contenerlo tutto: le dimensioni sono di 1,5 metri di altezza per 1,35 metri di larghezza. Dopo essere stato preparato con dosi eccezionali e in dimensioni stratosferiche, il drink è stato offerto a tutti gli ospiti della Costa favolosa. L’occasione è stata quella di una festa con circa 3.000 invitati, di cui 1.500 agenti di viaggio partner della compagnia italiana che viaggiavano sulla nave per la 23esima edizione dei “Protagonisti del Mare“, che avviene ogni anno.
Sushi, così creativo e colorato non si era mai visto: il segreto per rendere il sushi così artistico dipende dalla varietà di riso scelta, dalle verdure utilizzate e, naturalmente, dalla composizione nel piatto. Questi cuochi internazionali si sono divertiti a rendere il sushi così bello e originale che è difficile pensare di mangiarlo.
Il lavoro consiste nel tagliere pezzetti di pesce e verdura in modo da ottenere forme particolari, accortezze artistiche, dettagli e colori originali, in modo da creare vere e proprie opere d’arte con il cibo.
Tantissimi sono gli ingredienti della cucina giapponese utilizzati nella preparazione del sushi artistico: l’avocado, l’uovo e le alghe sono tra i più scelti, senza dimenticare le verdure, di ogni colore e sapore.
Il lavoro di preparazione del sushi creativo sembra essere davvero difficile, ma il risultato, poi, è un bellissimo colpo d’occhio. Animali, fiori, oggetti, persone e cartoni animati, tantissime le idee: ecco le creazioni più belle e divertenti:
L’Italia è amata dagli stranieri per la sua storia, la sua arte e per le sue tradizioni. Molto ambite, sono anche le località turistiche, sia marittime che montane.
Il Bel Paese però è amato soprattutto da coloro a cui piace mangiare bene. La nostra cucina infatti, è considerata da sempre una delle migliori al mondo, in particolare da chi è attento a mangiare sano, senza rinunciare al gusto.
Se mangiare è una delle vostre passioni, non potete di certo non visitare questi dieci alberghi:
Agriturismo Funghi e Fate, Emilia Romagna
Azienda agricola biologica, oltre che bed & breakfast, situata nel Valtaro (Parma).
Se amate le atmosfere fiabesche, le storie di fate e folletti e le passeggiate nel bosco, questo è il posto adatto a voi. I proprietari, Giovanni e Cristina, sono sempre disponibili ad indicarvi i luoghi migliori, a seconda dei vostri interessi e ad accompagnarvi alla ricerca di funghi e chissà, anche di qualche creatura fatata.
Il cibo poi, è davvero squisito. A colazione potrete gustare torte e crostate fatte in casa, con marmellata prodotta dai loro frutteti biologici. Non mancano poi i prodotti tipici, come la pasta ripiena di zucca, le tagliatelle bolognesi, i salumi di Parma e l’aceto di miele di Modena.
Perfetto per chi ama ritagliarsi una vacanza immersa nella tradizione, come se il tempo si fosse fermato cinquanta anni fa.
credits: http://www.theguardian.com
Agriturismo Conte d’Aibo, Emilia Romagna
Situato a circa 25 km da Bologna e circondato da uno splendido paesaggio, caratterizzato da distese di vigne, campi di grano e alberi da frutta. Perfetto per chi ama mangiare bene e vivere a contatto con la natura.
Nell’agriturismo potrete gustare tutti i cibi migliori della tradizione emiliana, come le tagliatelle al ragù, il risotto col tartufo, la carne di maiale e verdure provenienti dal loro giardino. Il tutto accompagnato, ovviamente, da ottimo vino.
Inoltre, per gli amanti del relax, è anche disponibile una piscina.
credits: http://www.cortedaibo.it/
Masseria Il Frantoio, Puglia
Non poteva mancare la Puglia al nostro tour dedicato al buon cibo. In questo albergo vicino ad Ostuni, nel meraviglioso Salento, potete gustarvi la vostra vacanza, circondati da ulivi e splendidi paesaggi.
I proprietari, Armando e Rosalba Balestrazzi, hanno acquistato la tenuta quindici anni fa, quando hanno trasformato il casale in un ristorante e albergo con diciannove camere. Armando sarà disponibile ad accompagnarvi in un tour per la Masseria, mentre la moglie si dedicherà alla cucina. I suoi pasti, più che abbondanti, comprendono ben otto portate che includono ottime lasagne fatte in casa, verdure, formaggi di capra, agnello al forno con patate, insalata di giardino con mandorle fresche e petali di rosa, e torta al limone.
Mi raccomando: lasciate a casa la bilancia e l’ossessione per la linea e godetevi tutto ciò che la Masseria vi offre.
credits: http://www.masseriailfrantoio.it
Le Campestre, Campania
A nord di Napoli e della costiera Amalfitana, immerso nella natura più incontaminata, si trova l’albergo della famiglia Lombardi. Dopo aver trascorso dieci anni in Belgio, sono tornati nel paese natio, per occuparsi della loro attività, una fattoria con camere e ristorante.
I pasti vengono serviti su una terrazza e comprendono olio d’oliva , bufali e formaggi di pecora , e pane rustico.
Posto adatto non solo a chi vuole rilassarsi nella natura, ma anche a chi ama mettersi in gioco e partecipare alle diverse attività proposte. Il ristorante mette a disposizione un corso di cucina e la raccolta delle olive e di altri prodotti.
credits: http://www.theguardian.com
Bio Agriturismo Valle Scannese, Abruzzo
Si trova nel comune di Scanno, non lontano dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Agriturismo a conduzione familiare, gestito da Gregorio Rotolo con la sua numerosa famiglia, mette a disposizione diciassette camere e una grande sala ristorante. Accogliente, ben gestito ed estremamente confortevole, è adatto agli amanti della semplcitià e della tradizione, e a chi piace vivere nel rispetto degli animali e della natura. Nella fattoria vi sono ben 1.500 pecore. Non c’è da stupirsi infatti se il latte e il formaggio sono così buoni e rinomati. Il piatto più forte, infatti, sono i formaggi, che comprendono ricotta, stracchino e pecorino.
credits: http://www.theguardian.com
Agriturismo Caniloro, Abruzzo
A circa venti minuti di auto dalla costiera adriatica, potrete trascorrere una piacevole vacanza, circondati da semplicità e ottimo cibo. Vi saranno serviti prodotti regionali fatti in casa, come salumi, insaccati, coniglio e stufato di patate, tutto accompagnato da vino di produzione propria.
La proprietaria, la dolce Nonna Antonietta, sarà ben contenta di mostrarvi come cucinare i prodotti tipici, come gli spaghetti alla chitarra e la pizza Scima (pizza in cui la pasta viene fatta col vino invece che con l’acqua).
credits: http://www.theguardian.com
BeLocal scheme, Piemonte
Situato in Piemonte, terra rinomata per il vino dei vigneti delle Langhe e per i tartufi bianchi di Alba.
In questo villaggio di Albaretto della Torre, gestito da Luca e Angela Giaccone, gli ospiti potranno assistere alla vita di una famiglia locale.
I proprietari mostrano subito il loro casolare in pietra, dopo di che conducono i loro commensali in un tuor della fattoria e degli orti. Luca, che parla anche inglese, guida gli ospiti attraverso i boschi, alla ricerca di funghi. Angela invece, prepara la cena, composta da verdure, carne di agnello e vitello, pollo, salsicce e gnocchi di semolino nel torlo d’uovo e pangrattato. Adatto anche ai più golosi perchè Angela termina la cena servendo il Bunet, dolce tipico piemontese. Non dimentichiamo poi che il Piemonte è anche la patria della Nutella.
credits: http://www.style.it
Podere il Casale, Toscana
La Toscana offre uno dei panorami più belli d’Italia. Situato vicino a Pienza, zona conosciuta per il formaggio, offre ai visitatori un’indimenticabile esperienza di un soggiorno lontano dalla routine della vita quotidiana.
Il proprietario, Ulisse, impartisce lezioni dedicate all’arte culinaria e mostra la fattoria. Infine potrete godervi la degustazione dei prodotti locali, come i formaggi di pecora e di capra, il miele di castagno e il pane di farro fatto in casa.
credits: http://www.theguardian.com
Pensione Tranchina, Sicilia
Si trova nella località di Scopello, questo albergo a dieci camere. I proprietari sono Marisin Tranchina, donna cinese cresciuta a Panama e suo marito Salvatore, che ha conosciuto sul lavoro. Insieme hanno deciso di prendere le redini dell’attività del padre di lui.
Il menù che offrono è molto vario e comprende marmellate fatte in casa, pane caldo, olio d’oliva, pasta al pesto e pesce freschissimo.
credits: http://www.pensionetranchina.com/
Agriturismo Pirapora, Calabria
Situato sulle colline, sopra il borgo di Zambrone, vi è questa fattoria che comprende dieci camere semplici, ideale per chi vuole trascorrere una vacanza con la famiglia o con la sua dolce metà. La vista è spettacolare e la vicinanza al mare lo rende ancora più attraente. I piatti comprendono tutti gli ingredienti freschi che offre la terra.
L’azienda propone attività quotidiane, adatti a grandi e piccini, come dar da mangiare agli animali e raccogliere frutta e verdura a seconda della stagione, partecipare alla semina e alla raccolta dell’uva e delle olive.
Ebbene sì, la pasta non è stata inventata in Italia.
E no, non c’entra niente Marco Polo.
Stanno venendo a galla diverse bugie che riguardano la cucina italiana, la cui storia è molto diversa da quella che conosciamo. Tante persone sono ancora convinte che la pasta sia stata inventata nella nostra nazione, invece si tratta di un piatto arabo.
Dove è nata la pasta? Le origini arabe
Se ve lo chiedessero probabilmente rispondereste “In Italia”. Ebbene no.
Circolano diverse leggende metropolitane, le più famose sono: la pasta è stata inventata dai napoletani o la portò Marco Polo dalla Cina.
Mentre invece la pasta fu inventata dagli arabi. Si ritiene che la pasta sia arrivata in Italia attraverso i mercanti arabi nel IX secolo. Gli arabi portavano con loro il “itriyya”, una pasta secca che poteva essere conservata a lungo e la portarono in Sicilia, da qui si diffuse in alcune regioni del sud Italia, in modo particolare in Campania.
All’epoca a Napoli era considerata un cibo da poveri, uno street food da mangiare per strada.
La pasta non si diffuse nel resto d’Italia, dove il piatto nazionale continuò ad essere la polenta.
E Marco Polo? Sicuramente conobbe la pasta in Cina, perché esisteva già lì, ma era probabilmente diversa da quella degli arabi e non ci sono prove che Marco Paolo la portò, o provò a riprodurla in Italia.
La diffusione della pasta dopo l’emigrazione in America
Come tutti sappiamo ci fu una grande emigrazione italiana in America tra il 1880 e il 1920.
Ma cosa c’entra con la pasta? Potremmo dire che effettivamente la cucina italiana è nata in America. Gli emigrati di diverse regioni venirono a contatto fra loro, portando ciascuno le proprie ricette di casa. I napoletani portarono con loro la pasta perché economica e veloce da preparare. In America non mancavano certo gli ingredienti per arricchirla, fu così che gli italiani iniziarono a sperimentare, facendo nascere piatti come la pasta al sugo. Di questi piatti parlavano nelle lettere ai propri cari, e quando alcuni di loro tornarono, portarono con sé questi piatti di pasta, diffondendoli in tutta Italia.
E la carbonara allora? La carbonara è frutto di alcuni esperimenti in America che i soldati americani provarono a replicare in Italia, nella seconda guerra mondiale, con le razioni di cibo che si portavano da casa, ovvero bacon e uova in polvere.