sabato, 27 Luglio 2024

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Sugo al basilico Esselunga ritirato dagli scaffali

Credit: braciamiancora.com

Il noto supermercato alimentare Esselunga ha comunicato, tramite una nota online, di aver dovuto ritirato dagli scaffali di svariati suoi punti vendita il sugo di pomodoro e basilico confezionato in barattoli di vetro da 400 grammi con il proprio marchio per via della possibile presenza di pezzi di vetro all’interno del barattolo.
Il comunicato invita “i consumatori che avessero acquistato il prodotto a riportarlo in negozio e a non consumarlo”.

L’avviso riguarda solo le confezioni che sull’etichetta presentano il numero di lotto L104S e indicano come termine minimo di conservazione il mese di aprile 2018, con la classica frase “da consumarsi preferibilmente entro il 04/2018”.

Credit: ilfattoalimentare.it
Credit: ilfattoalimentare.it

Per avvisare i suoi clienti, l’Esselunga ha apposto dei cartelli nei vari punti vendita che informano del ritiro del prodotto in questione e ha mandato una mail a tutti coloro che sono registrati per l’utilizzo del sistema di spesa online. Non è presente però nessun tipo di informazione sul sito web dell’azienda.

Per ulteriori chiarimenti o segnalazioni si può contattare il numero verde messo a disposizione da Esselunga: 800666555.

Pharmavegana, le nuove farmacie per vegani e vegetariani

cosmofarma.com

Dall’autunno prossimo vegani e vegetariani avranno un aiuto in più per gestire al meglio la loro dieta: le Pharmavegana, farmacie ad hoc per loro. Il progetto è stato presentato a Bologna nel corso dell’ultima fiera del settore farmaceutico, Cosmofarma.

Inizialmente 30 e concentrati soprattutto nel nord Italia, raddoppieranno poi entro fine anno di numero gli esercizi farmaceutici per vegani e vegetariani.

La ragione di questa proposta è dovuta al fatto che i vegetariani – solo nell’ultimo anno – sono passati dall’essere 3,7 milioni a 4,2 milioni, mentre 450 mila sono i vegani presenti sul nostro territorio.

Le diete vegane e vegetariane sono sostanzialmente tendenze alimentari che non prevedono il consumo di animali e/o loro derivati: di qui la necessità di fare uso di integratori alimentari ad hoc per venir meno alle mancanze di micronutrienti che questi regimi comportano. Le nuove farmacie avranno quindi il ruolo non solo di chiarire i dubbi su eventuali prodotti di derivazione animale contenuti nei farmaci, ma anche di consigliare al cliente vegano/vegetariano gli integratori più idonei per la propria dieta.

I prontuari delle normali farmacie infatti, non specificano se determinati medicinali siano adatti o meno a persone che hanno operato questo stile di vita: il propoli o il lattosio – contenuto come eccipiente in molti antibiotici – non sono farmaci adatti ai vegani, che escludono dal loro regime alimentare il consumo di prodotti di derivazione animale. Ma questo molti farmacisti non lo sanno e rischiano di mal consigliare i loro clienti.

Ecco perchè queste nuove farmacie sono un progetto utile ed innovativo, non solo per chi già pratica uno stile di vita vegano o vegetariano ma anche per chi avesse intenzione di provarlo.

Il vero FoodPorn, incontro tra cibo e nudità (FOTO)

Dimenticatevi il concetto ormai diffuso di “FoodPorn”, inteso come un’ossessione che ci porta a fotografare qualsiasi portata in maniera maniacale e a postarla sui social network nell’attesa di qualche mi piace o commento.
Sarah Bahbah è una fotografa australiana che ha preso alla lettera questo termine coniato da poco per dar vita ad una serie di scatti intimi, ricchi di espressione incrociando il cibo e la nudità dei corpi umani che si incontrano in una foto, tralasciando il vecchio significato per attribuirgliene uno nuovo, innovativo, ma neanche troppo.

La raccolta si chiama “Sex and Takeout” e nasce durante un viaggio della fotografa con un suo vecchio amante. Nelle giornate trascorse in giro per i vari paesi hanno ordinato troppo take away e mangiato quantità industriale di riso e pasta dai contenitori in polistirolo, a letto.
Da qui l’idea di immortalare quei momenti, così intimi.

“Volevo catturare questi momento di intimità e di indulgenza per creare e ricreare esperienze intime che tutti possono riguardare” ha dichiarato la talentuosa fotografa.

Scorrendo le sue foto si nota la spensieratezza, la libertà di vivere a proprio modo e non sentirne il peso dei giudizi. Un lavoro forte, emblematico della necessità di conservare quei momenti, quelle sensazioni, quei sapori. Staccare dalla noiosa quotidianità per rifugiarsi nel benessere che può dare l’abbraccio di un amante, una sigaretta e perché no, un hamburger mentre sul letto si consuma una delle migliori serate della vostra vita.

Perchè in fondo non sono i giorni a farsi ricordare, ma le sensazioni provate, l’atmosfera respirata, l’amore consumato. Questo è quel che ricorderete.

La ricetta segreta della Coca Cola

credits photo: telegraph.co.uk

La Coca Cola fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton nel 1886, inizialmente come rimedio per il mal di testa e per la stanchezza.
Ma i suoi ingredienti sono sempre stati un mistero.

credits photo: prezi.com
credits photo: prezi.com

Tuttavia il sito Thisamericanlife.org, afferma di aver scoperto, in una fotografia di un articolo di giornale, una lista che fornisce gli ingredienti e le loro esatte quantità per preparare la bevanda.

Il giornale in questione è l’Atlanta Journal-Constitution dell’ 8 febbraio 1979.
Esso presenta una foto ritraente una persona con un libro aperto, sul quale è scritta la ricetta originale della bibita, quella di Pemberton.

credits photo: focusjunior.it
credits photo: focusjunior.it

La lista conterrebbe le quantità esatte dei liquidi necessari per preparare l’ingrediente segreto della Coca Cola, l’aroma 7X (denominato anche aroma numero 7 o Merchandise #7).

Pur costituendo solo l’1% della formula totale della bevanda, il 7X è l’ingrediente che fornisce alla Coca Cola il suo sapore unico.
La ricetta ufficiale sarebbe sorvegliata 24 ore al giorno in una cripta di Atlanta, in Georgia.

Ingredienti per lo sciroppo:

– 3 dramme di estratto di Coca (ca. 11,66 grammi);
– 3 once di acido citrico (ca. 85,05 grammi);
– 1 oncia di caffeina (ca. 28,35 grammi);
– 30 di zucchero (dal testo non è chiaro quale sia la quantità richiesta);
– 2,5 galloni d’acqua (ca. 9,46 litri);
– 2 pinte è un quarto di succo di lime (ca. 1,06 litri);
– 1 oncia di vaniglia (ca. 28,35 grammi);
– 1,5 once di caramello (ca. 42,52).

Ingredienti per l’aroma 7X:

(utilizzare 2 once di aroma, ca. 56,7 grammi, ogni 5 galloni, ca. 18.92 litri, di sciroppo)
– 8 once di alcol (ca. 226,8 grammi);
– 20 gocce di olio d’arancia;
– 30 gocce di olio di limone;
– 10 gocce di olio di noce moscata;
– 5 gocce di coriandolo;
– 10 gocce di olio di neroli;
– 10 gocce di cannella.

Procedimento

Mescolare la caffeina, l’acido citrico e il succo di lime nell’acqua bollente. Aggiungere la vaniglia e l’aroma 7x quando si sarà raffreddato il composto.
Lasciare riposare per circa 24 ore.

Prima però di cimentarvi nella preparazione della vostra “Coca Cola home made“, sappiate che non troverete in commercio l’estratto di foglie di coca.
Questo perché l’azienda che produce la Coca Cola, la “The Coca-Cola Company“, è l’unica al mondo autorizzata dalla DEA (ente che si occupa della lotta alla droga) a poter coltivare, trattare e commercializzare questo prodotto.