domenica, 28 Aprile 2024

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Arriva a Milano Take Uè, la prima pizzeria senza posate

Credist pagina FB Johnnyrossoapepomodoro

Sbarca a Milano Take Uè, la prima pizzera senza posate vero simbolo dello street food. Tutto nasce da un’idea di Giovanni Kahn della Corte che pensa bene di piazzare un forno a legna a bordo del mitico veicolo a tre ruote, l’apecar: ecco Johnnypizzaportafoglio. Dopo aver fatto il giro del globo, l’Apecar è pronta per essere parcheggiata nel cuore di Milano nel locale “Take Uè” e regalare prelibatezze 24h.

Il tutto nel pieno rispetto della tradizione partenopea. Infatti, il forno a legna è artigianale in materiale refrattario, il piano è in biscotto di Sorrento. L’impasto sarà a doppia lievitazione, ed i prodotti utilizzati provengono da presidi Slow Food. E per finire mozzarella bufala Dop e basilico staccato direttamente dalla pianta. Il tutto consente di offrire ai clienti un prodotto eccellente.


“Take Uè” sarà un locale aperto dalle 7 del mattino alla mezzanotte, 7 giorni su 7. Si partirà dalle prime ore della giornata con la classica graffa napoletana per colazione. Più tardi spazio alla rosticceria napoletana ed al tradizionale “cuoppo” (croquet, arancini e paste cresciute) fritto al momento. E poi il piatto forte: la pizza a portafoglio. Assieme alla pizza di normale diametro, potranno essere consumate al tavolo sorseggiando bibite rigorosamente in bottiglia. La particolarità della pizzeria è che non saranno presenti posate, bensì un taglierino per tagliarla a 4 e mangiarla con le mani. Nel pomeriggio si riparte con la vetrina di rosticceria. Dalle 19 via con l’aperitivo tra taralli, spritz e birre artigianali. Per cena, oltre la formula pizzeria, “Take Uè” offrirà gourmet e finger food. Tutto il menù sarà disponibile anche da asporto.

Cioccolato: sarà più buono e più salutare

Credit: cucinare.meglio.it

Dite pure addio a tutti quei sensi di colpa che vi attanagliano non appena pensate semplicemente di mangiarvi un quadretto di cioccolato. Ditegli addio, e rinchiudeteli nel ripostiglio della vostra memoria, perché sta per conquistare le nostre tavole un cioccolato più gustoso, ma anche molto più salutare di quello che abbiamo mangiato fin’ora.

La differenza sostanziale sta in alcune modifiche che determinano il processo di lavorazione del cacao, tese a conservare molte delle sostanze antiossidanti che vengono perdute con la lavorazione tradizionale. La (piacevole e gustosa) rivoluzione arriva dall’Università del Ghana, che sono riusciti ad ottenere dei semi di cacao ‘potenziati’ che sono, poi, stati presentati al convegno della Società Americana di Chimica a Denver, in Colorado, riscuotendo un grande successo.

Ciò che rende unici questi semi è l’elevato contenuto di polifenoli, cioè sostanze antiossidanti preziose per la salute, che vengono prodotti durante la lavorazione del cacao. Infatti, per trattenere la maggiore quantità possibile di antiossidanti nei semi, i ricercatori dell’Università del Ghana hanno appurato che conservando per alcuni giorni i frutti appena raccolti si fa in modo che la polpa abbia tutto il tempo per rilasciare sostanze che modificano la composizione biochimica dei semi.
“Questa tecnica di precondizionamento della polpa ha aiutato la successiva fase di fermentazione, potenziando la capacità antiossidativa dei semi e il loro gusto” – spiega il coordinatore dello studio Emmanuel Ohene Afoakwa.
Il secondo passaggio principale di questo cambiamento di produzione avviene nella tostatura del seme, più lenta e dolce di quella precedente, condotta a poco più di 110 gradi per 45 minuti.

I ricercatori sono convinti che la tecnica si possa ancora perfezionare per aumentare ulteriormente il potere antiossidante del ‘cibo degli dei’. L’unica cosa che mi viene da dire è “non ci resta che sperare”, chissà, magari riescono anche ad inventare un cioccolato che non fa ingrassare.

Azioni che solo un amante del cibo può capire (FOTO)

10 cose che solo un amate del cibo può comprendere
lingvistov.com

C’è una cosa che accomuna gli italiani oltre alla passione per il calcio, l’amore per il buon cibo. Dalla Val d’Aosta alla Sicilia esistono miriadi di piatti tipici che farebbero resuscitare un morto talmente sono buoni e saporiti. Noi Italiani siamo quindi dei buongustai patentati, ci piace il cibo talmente tanto che a sol pensiero ci viene l’acquolina in bocca. Questa ed altre azioni che solo un amante del cibo può capire sono descritte all’interno di simpaticissime illustrazioni create dal sito lingvistov.com. Descrivono in maniera semplice e divertente pensieri e azioni di un mangione. Vediamone qualcuna insieme.

Siamo decisi

10 cose che solo un amate del cibo può comprendere
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Troviamo sempre qualcosa da fare

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Pianifichiamo sempre tutto

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Ci accontentiamo di poco

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Guardiamo sempre al futuro

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Siamo leggermente egoisti

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Abbiamo un pensiero fisso

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Vogliamo essere sempre il meglio

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Odiamo perdere

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Proviamo esercizi alternativi

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E voi carissimi lettori vi rispecchiate in qualcuno di questi atteggiamenti? In attesa di una vostra risposta vado a fare uno spuntino, mi è venuta fame.

Vinitaly al via per celebrare le eccellenze italiane (EVENTO)

Credit: romabiologica.com

L’attesissimo evento Vinitaly ha avuto inizio ieri, domenica 22 marzo, e continuerà fino al 25 marzo.
Molta è l’attenzione nazionale e internazionale per quest’evento a VeronaFiere, sopratutto perché si tratta di un’edizione caratterizzata dalla presenza istituzionale: sono molti, infatti, i rappresentanti del sistema Italia che intervengono nell’ambito delle rassegne.

“Il settore vitivinicolo è un patrimonio fondamentale per l’Italia con oltre 14 miliardi di euro di fatturato e migliaia di aziende che rappresentano con passione, innovazione e professionalità la ricchezza dei nostri territori. Vogliamo aiutare queste esperienze a crescere, liberandole da lacci burocratici che le hanno appesantite in questi anni. In questi dodici mesi abbiamo messo in campo un’operazione di semplificazione che ha portato alla dematerializzazione di 64mila registri, al taglio di burocrazia inutile e che ha iniziato davvero a mettere la pubblica amministrazione al servizio delle aziende. Abbiamo anche approvato il tanto atteso decreto per i diritti d’impianto e siamo stati protagonisti del piano straordinario per l’internazionalizzazione che vedrà proprio l’agroalimentare al centro delle azioni”.

Sono queste le parole che ha usato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina durante l’inaugurazione di questa 49esima edizione di Vinitaly.

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Sono oltre 4.000 gli espositori presenti, operatori specializzati da 120 paesi e delegazioni commerciali da 52 nazioni, ed è con questi numeri da record che apre Vinitaly. Si parla infatti di un settore in buona salute, quello del vino, che ha un valore di export totale – in Italia – pari a 5 miliardi e 112 milioni di euro; il 33% del totale (1 miliardo 670 milioni) è del Veneto.

Di seguito, il calendario completo di oggi, lunedì 23 marzo:

Ore 10.30 – Inaugurazione di Sol&Agrifood, con la presenza di Colomba Mongiello, Vicepresidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta anti contraffazione

Ore 11 – Incontro sul tema “Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) e vino: opportunità per i produttori europei”. Ci sarà l’intervento di molti esperti, tra cui Paolo De Castro, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo, e Carlo Calenda, Vice Ministro dello Sviluppo Economico

Ore 11.30 – Presentazione del Piano “Agricoltura 2.0: Innovazione e semplificazione per gli agricoltori”

Ore 16.30 – Palazzo Uffici, Arrivo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, presentazione de “Il Testo Unico del Vino”.