domenica, 19 Maggio 2024

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

All’Expo i consigli anti-spreco alimentare

La metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile. Il dato emerge da un rapporto del gennaio 2013 dell’Institution of Mechanical Engineers, associazione degli ingegneri meccanici britannici.

A fronte dei miliardi di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, c’è un miliardo di persone al mondo che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari.

In Europa, la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate, ovvero a una media di 180 kg pro capite. Lo spreco domestico maggiore pro capite si registra in Inghilterra, con 110 kg a testa, seguono Stati Uniti (109 kg) e Italia (108 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg), Svezia (72 kg). “Il 42% degli sprechi alimentari in Europa avvengono tra le mura di casa” precisa Francesco Mele, responsabile della campagna contro lo spreco alimentare di Slow Food Italia.

In Italia la situazione non si discosta dal resto del mondo. Nella giornata di domani, 4 Agosto, l’argomento sarà affrontato all’Expo, dall’Adi, l’associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica. Sono 27 i chili che si stima siano buttati ogni anno, per persona. Per nucleo familiare la spesa ammonta a 454 euro.
A livello domestico nel nostro Paese si gettano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini.

“Nel 2050, secondo la Fao, la popolazione crescerà fino a 9 miliardi e sarà necessario aumentare la produzione agricola almeno del 60% – afferma Barbara Paolini, vicesegretario nazionale Adi e medico nutrizionista dell’ospedale universitario senese – ma la metà del cibo che viene prodotto attualmente nel mondo finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile. Dobbiamo quindi pensare prima a eliminare gli sprechi e poi aumentare la produzione: per farlo si potrebbe iniziare da 10 regole fondamentali che tutti quanti possiamo seguire”

Ma vediamo nel dettaglio e in anteprima quali sono i consigli che l’Adi fornisce a tutta la popolazione per ridurre lo spreco alimentare:

1. Fai una lista delle cose da acquistare, in base alle reali esigenze

2. Segui la stagionalità e l’origine del prodotto, cercando di preferire prodotti locali a filiera corta, soprattutto per frutta e verdura

3. Riponi la spesa in modo corretto e nel ripiano adeguato del frigo

4. Congela i prodotti per prolungarne la durata nel tempo e mantenerne la freschezza

5. Mantieni pulita la dispensa e usa contenitori rigidi per la conservazione di alimenti come pasta e farina

6. Leggi le etichette nutrizionali e in particolar modo fai attenzione alle scadenze e al loro significato reale

7. Fai sempre attenzione alle quantità del cibo quando si cucina

8. Esegui una buona manutenzione di frigo e fornelli

9. Riutilizza gli alimenti avanzati e gli scarti alimentari con nuove ricette

10. Pratica il foodsharing, se il cibo è troppo e non si può congelare o riciclare, condividilo con amici e vicini di casa.

La Gran Bretagna rivoluziona la tradizione del tè

Credits:www.telegraph.co.uk

L’ora del tè in Gran Bretagna è ad oggi una delle tradizioni più inculcate nel popolo, essa venne istituita nel 19° secolo con la settima duchessa di Bedford. In quegli anni il pranzo veniva fatto presto e la cena molto tardi, quindi la duchessa prese l’abitudine di sorseggiare un tè nel pomeriggio tra le tre e le quattro. La duchessa, invitando i suoi amici ad unirsi a lei, lanciò in pochissimo tempo la moda dell’afternoon tea che riscosse immediato successo. Questo modo di vivere l’incontro del tè diede il via allo sviluppo di utensili, dolci, regole di etichetta e perfino vestiti pensati ad hoc.

Oggi, come nel 19 ° secolo, gli amici o la famiglia sono ancora invitati a condividere il rito del tè, anche se in versione molto semplificata. Il tè comunque è bevuto tuttora più volte al giorno con pause per il tè perfino sul posto di lavoro, proprio come noi italiani viviamo le pause caffè. Oggi però c’è una grande novità che arriva dal nuovo Comins Tea House a Bath, qui a differenza dei tradizionali negozi di tè inglesi non c’è una bustina di tè già confezionata. Rob Comins presenta diversi tipi di tè, tutti nuovi, come ad esempio il Fukamushi Sencha, un tè verde giapponese, profondo e cotto a vapore che viene sorseggiato tra un boccone e un altro.

L’idea sorretta da Rob e sua moglie Michelle è che le varietà di tè sono senza limiti così esse possono creare una base complementare per il cibo contrastandone o sottolineandone il sapore. Il tè è servito a foglie ed è accuratamente abbinato con gnocchi, tartine e torte, in base al profilo aromatico. Negozi di tè specializzati come il Comins stanno aprendo in tutto il Regno Unito, questa è la prova che le tradizioni possono cambiare per adattarsi ad una nuova domanda.

Cambia la società e cambiano le tradizioni infatti, secondo il gruppo di ricerca Mintel consumatori, dal 2010 le vendite dei tè classici sono diminuite di oltre il 20% ma dall’altra parte vi è un trend in crescita per quanto riguarda gli infusi di erbe e di frutta, gli utilizzatori sono soprattutto i consumatori di età compresa tra 25-34 anni. La diversificazione dei gusti di tè e l’apertura di negozi specializzati sta avvenendo proprio come è avvenuta anni fa nell’industria del caffè.

10 alimenti per combattere la stanchezza di primavera

credits photo: unadonna.it

Primavera e stanchezza: un connubio piuttosto diffuso. Questo perché, con l’arrivo della primavera, capita spesso di sentirsi stanchi, spossati, affaticati. Fortunatamente però non dobbiamo cercare la soluzione molto lontano, perché ci alcuni alimenti che possono fornirci l’energia necessaria.
L’alimentazione non dovrebbe mai essere trascurata, in particolar modo frutta e verdura, che sono ricche di vitamine e sali minerali, fondamentali per l’energia e il benessere generale dell’organismo. Ecco, allora, 10 alimenti energizzanti che possono aiutare l’organismo.

Avocado

L’avocado è il frutto del momento. È ricco di fibre e grassi monoinsaturi, alleati del cuore e molto importanti per combattere il diabete, perché limitano la permanenza del colesterolo nel sangue. Ha proprietà astringenti e digestive, e non dovrebbe mai mancare in una corretta alimentazione.

Carciofi

I carciofi sono ricchi di antiossidanti, favoriscono la diuresi e la secrezione biliare, proteggendo il fegato anche da eventuali epatiti. Sono raccomandati per tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue.

Porri

I porri hanno numerose caratteristiche: aiutano il corpo ad eliminare le tossine nocive ed il fegato a smaltire le scorie, proteggono dalle malattie cardiache e prevengono l’insorgenza del tumore al colon.

Pomodori

I pomodori sono ricchi di licopene, una sostanza antiossidante fondamentale nella prevenzione dei tumori. Consumare regolarmente i pomodori, potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il tumore alle ovaie e quello alla prostata.

Mirtilli

I mirtilli sono ricchi di antociani, delle particolari sostanze utili nella prevenzione di problemi agli occhi, al cuore e alle vie urinarie. Contengono, inoltre, potassio, vitamina C e flavonoidi, che proteggono l’organismo dalle infiammazioni.

Fave

Le fave sono un alimento ricco di fibre e di ferro, sono molto nutrienti e, per questo, contrastano l’anemia. Ma, tra le proprietà più importanti, c’è ne una per il trattamento del morbo di Parkinson. Di fatti, dai carciofi, viene estratto un aminoacido, capace di aumentare la quantità di dopamina nel cervello, e ridurne quindi i sintomi.

Asparagi

Gli asparagi contengono vitamina A, vitamina C e una sostanza chiamata rutina, capace di rafforzare i capillari. Inoltre, contengono acido folico che protegge il fegato e aiuta nel processo di formazione delle cellule del sangue. Garantiscono il buon funzionamento del cuore e del sistema nervoso, proprio grazie al loro notevole apporto di vitamine e minerali.

Fragole

Le fragole abbondano di acido folico, che ha effetti positivi sul cervello, perché aiuta la memoria. Sono ricche di vitamina C, che favorisce l’assorbimento del ferro e la produzione di collagene, una proteina che combatte la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Tante anche le fibre e il potassio contenuti, oltre che gli antiossidanti utili per combattere le infiammazioni e l’invecchiamento cellulare.

Spinaci

Gli spinaci sono ricchi di vitamine del gruppo B, in particolare, la vitamina B9, meglio nota come acido folico. Quest’ultimo è importante per prevenire alcune patologie, cardiache e cerebrali. Contengono molto ferro e la luteina, fondamentale per combattere la degenerazione della retina dell’occhio.

Banane

Le banane forniscono al nostro corpo fibre e potassio, aiutandolo a ritrovare l’energia persa. Aiutano l’equilibrio intestinale e stimolano la produzione di emoglobina, grazie all’elevato contenuto di ferro.

Campionato mondiale pasticcieri, i migliori sono i giapponesi

www.ansa.it

Noi italiani crediamo di sapere fare tutto bene, o addirittura, meglio degli altri; secondo voi chi ha vinto il Campionato mondiale dei pasticcieri? Uno o più italiani, penserete voi. E invece no: al primo posto troviamo, con grande sorpresa lo ammetto, i maestri pasticcieri giapponesi. Strano vero? Eppure è così. La cosa mi allarma non poco: se ci superano anche in cucina cosa ne sarà di noi?
Il concorso, organizzato da Fip (Federazione Internazionale Pasticceria) è avvenuto nell’ambito di Host, la rassegna internazionale dell’ospitalità professionale in corso alla Fiera di Milano.

Le specialità proposte dalla squadra nipponica hanno infatti battuto l’Italia (seconda classificata) e l’Austria (arrivata terza).
Il concorso mondiale di quest’anno ha visto la partecipazione di 13 squadre nazionali da quattro continenti; questi ultimi hanno messo in gara 39 pasticceri in quattro diverse specialità: praline, gelato, torta moderna e sculture di pasticceria.
I giapponesi, Tsuda Keisuke, Kenta Nakano e Hiroyuki Emori, hanno stupito tutti con dolci scultorei che simboleggiavano il paese del Sol Levante, come la balena di zucchero, gli uccelli di cioccolato alla conquista dello spazio e l’evoluzione del pianeta Terra.

Gli italiani, Antonino Bondì, Diego Mascia e Paul Occhipinti, sono riusciti a ottenere la seconda posizione ma anche l’oro nella specialità della torta moderna. I messicani, invece, hanno realizzato la migliore pralina della competizione mentre la Polonia si è aggiudicata il primo posto nella preparazione del gelato.
I trend della prossima stagione? Frutta tropicale, zafferano e naturalmente prodotti biologici.
Bisognerà insistere un po’ di più per fare in modo che l’Italia possa prima o poi conquistare l’oro in tutte le sfide della manifestazione.