venerdì, 17 Maggio 2024

In viaggio

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Porte e finestre, il tema di un viaggio in giro per il mondo (FOTO)

La fotografia ed il viaggio sono un binomio inscindibile, ma il racconto di un’esperienza di viaggio attraverso le immagini fotografiche non si esaurisce nella semplice scelta della tecnica da usare, dell’inquadratura, della luce o dell’obiettivo adatti, ma nell’esprimere di volta in volta un personale modo di vedere il mondo, un particolare stile attraverso il quale il fotografo rappresenta l’esperienza vissuta. Secondo il fotografo André Vicente Gonçalves sono i dettagli a fare la differenza e ad essi dobbiamo dare valore, perché ogni volta ci arricchiscono di nuove emozioni. Il valore intrinseco delle cose sta dietro al più piccolo dei particolari, che solamente un occhio curioso riesce a cogliere.

Così, attraverso il suo viaggio in giro per l’Europa, il giovane ragazzo portoghese ha voluto raccontare tramite delle immagini la sua visone del mondo. Sono porte e finestre le protagoniste delle sue foto, che con le loro particolarità e i loro differenti stili architettonici ci descrivono l’identità di ogni città e ci dicono molte cose sui proprietari delle case in cui si trovano.

Windows of the world e Door’s of the world sono i nomi dei due ambiziosi progetti realizzati dal fotografo, che ha trasformato due oggetti comuni in vere e proprie opere d’arte, attraverso un collage di foto colorate e vivaci, che ci permettono di arrivare all’essenza della realtà guardandola con occhi differenti.

Il suo lavoro ha già raggiunto un traguardo importante, dato che le fotografie di Windows of the World sono state esposte a Brasov, in Romania, nell’ agosto 2015 in occasione del Festival della Cultura Urbana.

André ha fotografato 20 paesi fino ad oggi, ma questo specifico progetto comprende solo il Portogallo, l’Italia, la Spagna, l’Austria, l’ Inghilterra e la Romania. Il prossimo obiettivo è quello di fotografare tutti i paesi del mondo, partendo dalla Russia e dalla Cina. I piani futuri includono anche la pubblicazione di un libro e numerose mostre.

Osservando i colori, i materiali, gli archi, le linee, i decori delle opere di André possiamo provare anche noi a percorrere i migliaia di chilometri dei suoi viaggi, sentire decine di lingue, l’odore del cibo che filtra da queste porte e finestre che abbelliscono e valorizzano le strade e i quartieri di queste città.

Le finestre del mondo

Trento
trento

Evora
evora

Ericeira
ericeira

Venezia
venezia

Burano
burano

Alpi
ALPI

Le porte del mondo

Spagna
spagna

Romania
romania

Inghilterra
inghilterra

Portogallo
PORTOGALLO

La magia delle foto del Pieniny Nationl Park

Credits: Anita Demianowicz

La fotografa nonchè giornalista Anita Demianowicz originaria della Polonia ci mostra, attraverso delle suggestive foto, il Parco Nazionale della Polonia Pieniny in tutta la sua magia invernale. Il cambio di atmosfera e colori derivante dal mutare delle stagioni, dalla più calda alla più fredda, sono in grando di rapire l’osservatore trasportandolo in un altro pianeta.

Le fotografie sono cariche di emozioni e come diceva Roland Barthes: “Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola volta essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi esistenzialmente.”

Questo è senz’altro vero e per chi ama ed è in sintonia con la natura, sarà doveroso fare una visita al Parco una volta giunti in Polonia.

Apprezzare gli scatti di Anita è piuttosto semplice poichè hanno molto da raccontare. La raccomandazione della giovave fotografa va senza dubbio tenuta in considerazione proprio a causa del suo mestiere che l’ha spinta a visitare molti luoghi nel mondo. Anita consiglia vivamente di andar a fare una vistita a questo parco in quanto lei ha avuto la fortuna di andarci più volte durante le diverse stagioni dell’anno, riuscendo in questo modo a cogliere le eterogenee emozioni che lo stesso luogo è stato in grado di trasmetterle.

Anita sostiene che in autunno il parco è molto colorato, in estate è affollato dai turisti e perciò un po’ caotico mentre durante il periodo invernale è quasi deserto. La stagione che più suggerisce è proprio quella invernale in quanto per un amante di fotografia camminare e scattare foto senza fretta e senza persone attorno, è indubbiamente il massimo. Riuscendo ad assaporare in questo modo il momento “giusto” per scattare attendendo le sfumature dei colori migliori.

Probabilmente molti di noi avranno la fortuna di visitare il Parco Pieniny anche se non tutte le volte che lo ha potuto visitare Anita, magari per ovvi motivi geografici, dunque perchè sprecate i consigli appena letti? Riepilogando partire durante l’inverno e prediligere la sera per trovare i momenti migliori per effettuare gli scatti, quando le stelle brillano più intensamente.

Di seguito le foto del parco:

Cuba e i suoi abitanti, tutto racchiuso in una macchina fotografica (FOTO)

credits to Timur Tugalev

Cuba ha proprio rapito i cuori di ogni persona, di ogni città, di ogni nazione del Mondo. E l’ha fatto anche con Timur Tugalev. Timur vive ad Edimburgo, in Scozia; gli piace essere il regista di avventure intorno al mondo: di professione fa il viaggiatore.

State per partire per Cuba? Anche se la risposta è no, almeno una volta nella vita, tutti abbiamo sognato di prendere l’aereo e di volare sull’oceano per raggiungere l’isola dei sogni. Timur Tugalev l’ha fatto, decidendo di fotografare ogni luogo nascosto e di catturare ogni sguardo sfuggente per documentare la vita di persone che vivono a sei fusi orari di distanza da noi. Tutte le foto sono state scattate in posti diversi tra cui L’avana, Viñales, Trinidad e Cienfuegos.

Cuba è mille colori e vicoli nascosti, è il suono della Rumba, è il sapore del Rum. Cuba è la paura che ti assale quando ti trovi lontano dal tempo della tua casa.

Le foto di Tugalev sono opere d’arte, quadri grandiosi, sguardi che parlano, mano che si tendono. La sua macchina fotografica e l’incessante voglia di viaggiare e di immergersi non nel mare di Cayo Largo ma nella vita dell’isola, hanno catturato momenti bellissimi, illuminati da luce caldissima, colorati di colori brillanti.

Una bambina che trattiene la risata con la mano davanti la bocca e un uomo che legge vicino al mare. Tugalev tutta questa poesia è riuscita a racchiuderla in uno scatto. Quella risata noi la riusciamo a sentire benissimo, quell’uomo legge così a voce alta che le sue parole arrivano fino a noi.

credits to Timur Tugalev
credits to Timur Tugalev

La sua Cuba è un bambino che è riuscito a pescare ed è felice; è una scuola, un po’ malandata, che ci dice che sì, cultura resiste all’abbrutimento dei tempi e degli anni; è un uomo solo, con un sigaro e il suo asinello.

credits to Timur Tugalev
credits to Timur Tugalev

Le macchine anni 50, quelle dei film, nell’isola caraibica esistono davvero. E sono bellissime e camminano per le strade dissestate e sbuffano ad ogni fosso. Il momento più cubano e più bello è proprio stato rubato all’interno di una di queste auto: 10 e lode.

credits to Timur Tugalev
credits to Timur Tugalev

Attualmente Timur Tugalev sta lavorando ad un film su questo straordinario viaggio e se pure non siamo mai stati a Cuba, possiamo dire, e possiamo dirlo forte, che con queste foto ci siamo andati abbastanza vicino.

17 buone ragioni per viaggiare di più

Credits: aforisticamente.com

Viaggiare ci rende felici. Non c’è niente di più appagante di essere sempre con la valigia in mano, alla scoperta di qualcosa di nuovo, persone, amici, culture, usi e costumi. Perché ciò che più ci affascina è ciò che ancora non abbiamo conosciuto, quel mondo misterioso che ci attende da troppo tempo e che non vediamo l’ora di conoscere in tutte le sue sfaccettature.

La voglia di viaggiare di chi è affetto dalla famosa sindrome di wanderlust sembra non terminare mai. Ogni occasione è buona per lasciare la nostra vita e concederci ad una nuova avventura: un weekend, una vacanza con le amiche, una gita di famiglia non importa, ciò che conta è esplorare luoghi sconosciuti. Per gli instancabili viaggiatori, il sito Travel and Leisure ha proposto alcune buone ragioni per viaggiare di più: non ci lasceranno indifferenti, ma ci faranno amare il nostro mondo e faranno crescere in noi la sete di scoperta.

Scappare lontano e vivere come un folle

Soprattutto se si è giovani e si ha una vita davanti per scoprire quello che il mondo può donare.

Non porre mai fine al viaggio

Continuare a viaggiare. Per se stessi. Per la propria mente, che non potrà mai accettare di vivere in un posto solo.

Parlare più che si può

Per farsi capire, per conoscere nuove persone. E per far si che queste si trasformino in amici o in qualcosa di più.

Viaggiare è elegante

Anche se lo si fa con uno zaino in spalla e si dorme in una tenda. Le conoscenze saranno sempre maggiori di chi passa tutta la sua vita in casa.

Dimenticare la strada fatta

E i sacrifici. Ciò che conta veramente è la meta e i sentimenti che ci assalgono una volta raggiunta.

Cercare il partner ideale

Solo viaggiando con una persona la si conosce veramente: o la si odia o la si ama.

Preparare il bagaglio perfetto

Con la metà dei vestiti ed il doppio dei soldi.

Imparare a conoscere

Viaggiare fa parte del processo educativo: cosa c’è di meglio che imparare venendo a contatto con mondi diversi? Conoscere e fare esperienza sono le chiavi del viaggio perfetto.

Svegliarsi in un posto sconosciuto

Sicuramente è una delle tante esperienze da provare durante un viaggio ed è una delle più appaganti.

Conoscere nuove culture

Solo in questo modo si apprezza davvero il posto in cui si vive e si capisce che solo lì c’è casa.

Sposare il viaggio

Viaggiare è come sposarsi: è sbagliato pensare di poter controllare tutto ciò che accade durante il percorso.

Essere viaggiatori

Che è ben diverso dall’essere turista: i turisti non sanno dove sono stati, i viaggiatori non sanno dove andranno.

Scoprire posti inesplorati

Ci saranno sempre posti sconosciuti e il bello del viaggio è proprio quello di cercarli, per arrivare al massimo della scoperta.

Vedere con nuovi occhi

Il vero viaggio non consiste nel vedere nuovi paesaggi, ma nel conoscere il mondo attraverso nuovi occhi.

Visitare il più che si può

Visitare per ricordare, ma anche se non si ricorda tutto l’importante è aver scoperto qualcosa di nuovo.

La destinazione non è un luogo

Ma un nuovo modo di vedere le cose, anche quelle che già conosciamo. Il viaggio apre nuove prospettive.

Essere modesti

Viaggiare fa diventare modesti: si capisce di essere venuti a conoscenza solo di una piccola parte del mondo. C’è ancora tanto da scoprire.