lunedì, 25 Novembre 2024

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Assisi, arriva la Fertility Room: ecco quello che c’è da sapere

Credits photo: www.assisinews.it

Dal Fertility Day alla Fertility Room il passo è molto breve. Ma di cosa si tratta?

Come si legge dal sito, nel Tavolo Assist Turismo alcuni operatori privati hanno proposto questa nuova idea, molto semplice ed originale: le coppie che andranno ad Assisi in una delle strutture che aderiscono all’iniziativa Fertility Room avranno il rimborso del costo di una notte nella stanza, ma ad un solo compromesso. Queste coppie, a 9 mesi dal loro alloggio nella camera, dovranno mostrare il certificato di nascita del figlio/a che proverà che è stato concepito proprio lì. Questa proposta, almeno per il momento, si dice sarà valida fino al 31 marzo 2017.

Eugenio Guarducci, l’assessore al turismo di Assisi, ha accolta questa idea con entusiasmo, anche se non tutti la pensano come lui. A distaccarsi da questa iniziativa sono stati la comunità francescana – che ha commentato con un “no comment” – e Stefania Proietti, sindaco della città, che ha fatto scrivere in una nota che il comune è estraneo al progetto del Fertility Room.

Dell’iniziativa di Assisi, però, ne sta parlando il mondo intero. La BBC ha scritto che “il progetto Fertility Room è un tentativo di far crescere il turismo e al contempo far risalire i tassi di natalità del Paese. L’Italia ha il tasso di natalità più basso in Europa e uno dei più bassi al mondo. Nel 2015 sono nati solo 8 bambini ogni 1000 abitanti“, mentre il Daily Mail ha dato ai suoi lettori informazioni sui viaggi di nozze ad Assisi.

Nonostante le critiche di alcuni, il Fertility Day sta avendo un grande successo tanto che hanno aderito già molte strutture in più perché è un’idea che “può rafforzare l’attenzione sul tema della procreazione e, contemporaneamente, incoraggiare a scoprire e/o riscoprire un territorio ricco di bellezze e di valori universalmente riconosciuti“. Inoltre, l’iniziativa “è servita per far parlare di Assisi e dell’Umbria in maniera positiva e senza mai usare la parola ‘terremoto’, e questo non accadeva da molto tempo” ha fatto sapere proprio Guarducci.

BlogVille: travel blogger alla scoperta dell’Emilia Romagna

Credits: www.playartstudio.com

Il 6 giugno partirà l’edizione 2016 di BlogVille, il progetto di destination marketing iniziato ben 6 anni fa, nel 2012. Quest’iniziativa, che durerà fino all’11 luglio, è nata grazie ad APT Servizi, in collaborazione con il network www.iambassador.net, e permette a 15 travel bloggers – selezionati in base all’influenza che hanno sul web – di andare alla scoperta dell’Emilia Romagna.

BlogVille è un progetto strategico in riferimento agli obiettivi d’internazionalizzazione dell’offerta turistica regionale in quanto consente di raggiungere mercati stranieri, tradizionali ma anche di prospettiva e a lungo raggio, con rapidità ed efficacia” ha spiegato Andrea Corsini, Assessore Regionale al Turismo dell’Emilia Romagna.

I 15 travel bloggers, infatti, arriveranno da ogni parte del mondo: Belgio, Brasile, Colombia, Emirati Arabi, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Svizzera ed Usa. Ogni settimana, per 5 settimane, arriveranno 3 “concorrenti” differenti che avranno un appartamento per soggiornare nel capoluogo emiliano. Da lì, poi, si sposteranno ogni giorno alla scoperta della bellissima regione.

BlogVille prevedere che i bloggers conoscano e scoprano le bellezze del paesaggio, i monumenti, i presidi patrimoni dell’Unesco e le opere d’arte. Non manca, però, un assaggio ai cibi tipici del luogo: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Aceto Balsamico di Modena e di Reggio Emilia. Per finire, poi, un viaggio è dedicato ai simboli per eccellenza del Made in Italy nel mondo, come Ducati, Ferrari e Lamborghini.

Tra i travel bloggers di quest’anno spiccano alcuni importanti nomi. Eric Van Erp, fondatore della più grande community on line olandese per i viaggi e Kim Leuenberger e Daniel Rueda, entrambi con milioni di followers su Instagram, tra i più famosi nel social network per le loro spettacolari fotografie.

Le migliori cose da vedere a Ravenna (FOTO)

credits: http://www.viaggiamo.it

Sebbene non sia una delle mete più ambite e visitate d’Italia (come ad esempio Roma e Firenze), Ravenna è una città ricca di storia e di bellezza artistiche.
Non tutti infatti sanno che Ravenna ha una storia antichissima e un passato molto importante.

Per tre volte capitale dei tre imperi (Impero Romano d’Occidente, di Teodorico e di Bisanzio), questa città ha ben otto monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Gli amanti dell’arte non possono non visitare le splendide basiliche, ricche di mosaici dalla bellezza mozzafiato.

Gli appassionati di letteratura invece sapranno che Ravenna è stata meta di numerosi intellettuali, tra cui Oscar Wilde, Giacomo Leopardi e Lord Byron e che, proprio in questa città, sono conservate le ossa di uno dei più importanti poeti della nostra letteratura, Dante Alighieri.

Ecco le cose da vedere assolutamente:

Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Nella città di Classe, ad 8 km da Ravenna, si trova uno dei monumenti più importanti della storia dell’arte bizantina: Sant’Apollinare in Classe. La basilica, suggestiva a causa della sua posizione isolata nell’immensa pianura verde, è caratterizzata da una semplicità esemplare all’esterno e da solenni colonne e bellissimi mosaici all’interno. Spaziosa e maestosa, è una delle maggiori attrazioni della città.

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

Chiamata così per non confonderla con un’altra chiesa cittadina, la basilica ospita il più grande ciclo di mosaici del mondo. Fu fatta costruire da Teodorico come espressione della religione ariana, ma successivamente fu donata alla cristianità. I mosaici che si trovano al suo interno sono coloratissimi e raccontano sia scene bibliche sia scene di quotidianità.

Basilica di San Vitale

Tipica espressione dell’arte orientale, il tempio è costituito da una pianta ottagonale ed è considerato uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana.

Mausoleo di Galla Placidia

Vicinissimo a San Vitale, si trova il Mausoleo era stato dedicato a Galla Placidia, sorella dell’imperatore Onorio e figlia di Teodosio. Si tratta del monumento più antico che ci sia rimasto così ben conservato.
Il mausoleo è piccolissimo e l’esterno è molto semplice. All’interno però si possono ammirare alcuni tra i mosaici più belli, i quali coprono interamente le pareti.

Tomba di Dante e zona dantesca

credits: http://www.gonews.it
credits: http://www.gonews.it

Questa zona, vicina alla Chiesa di San Francesco, comprende una serie di monumenti molto interessanti, dedicati al sommo poeta Dante, morto a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre del 1321. L’urna che contiene le ossa del poeta, è costituita da una scultura in bassorilievo che raffigura un Dante pensieroso e raccolto.

Mausoleo di Teodorico

Un po’ fuori dal centro cittadino, si trova uno dei monumenti più particolare e suggestivi della città. Il mausoleo fu fatto costruire proprio da Teodorico, affinché potesse trovare pace dopo la morte, nella città a cui era sempre stato molto affezionato. Al suo interno troviamo la vasca in porfido rosso, la stessa in cui l’Imperatore trovò la morte.
Il monumento si trova vicino ad un grandissimo parco, dove i visitatori potranno concedersi una passeggiata o qualche momento di riposo.

Piazza del Popolo

credits: http://www.travelemiliaromagna.it
credits: http://www.travelemiliaromagna.it

Proprio nel cuore della città si trova la piazza, spaziosa ma allo stesso tempo raccolta. Qui si possono ammirare alcuni palazzi storici come il Palazzo del Comune, il palazzetto veneziano e quello della Banca Nazionale del Lavoro.

Poco fuori Ravenna, si trovano anche luoghi adatti a chi ama il mare e il divertimento. Località marittime importanti sono, ad esempio, Lido Adriano, Lido di Dante e Marina di Ravenna. Un altro luogo di grande interesse, amato soprattutto dai giovani e dalle famiglie con bambini, è il grande parco divertimenti di Mirabilandia.

Insomma, Ravenna è una città che offre ogni genere di attrazione, per ogni tipo di gusto. Cosa aspettate a visitarla?

Tutti i luoghi di “Mine vaganti” (FOTO)

photo credits: youtube

Mine vaganti è un film diretto dal regista Ferzan Özpetek, che racconta la storia di una famiglia salentina e le vicende dei suoi componenti. Probabilmente, Mine vaganti, può essere considerato uno dei suoi film più conosciuti ed apprezzati.
Il segreto del successo di Mine vaganti, sta nel giusto connubio di due elementi: una trama accattivante e diversa dalle solite storie melense ed alcuni paesaggi del Salento, una terra che offre sfondi mozzafiato a questa particolare storia.

Il Salento e la città di Lecce sono i priotagonisti indiscussi di Mine vaganti, attraverso le riprese e le sequenze del film traspare una bellezza senza tempo e capace di catapultare gli spettatori in questi luoghi meravigliosi.
Vediamo, quindi, tutti i luoghi che abbiamo visto attraverso gli occhi di Özpetek in Mine vaganti.

Piazza Sant’ Oronzo

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Piazza Sant’Oronzo è considerato il cuore della città di Lecce. In questa piazza, a metà del seicento, è stata eretta una colonna per ringraziare il santo patrono che avrebbe posto fine ad un’epidemia di peste. Nel film riconosciamo questa piazza nella scena in cui Ennio Fantastichini e Riccardo Scamarcio si recano insieme al bar.

Piazzetta Carducci

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Le colonne di piazzetta Carducci a Lecce sono intrise di un fascino senza tempo e creano una perfetta atmosfera per la scena del litigio tra Riccardo Scamarcio ed Alessandro Preziosi che, in Mine vaganti, sono fratelli. Ad oggi, piazzetta Carducci è uno dei luoghi più frequentati della città e viene chiamata anche piazzetta Özpetek.

Casa Famularo

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Casa Famularo è un meraviglioso palazzo del cinquecento, maestoso e arricchito da una terrazza con vista sul giardino privato. Özpetek ha scelto questa perla in via Paladini e l’ha resa protagonista di esterni e momenti cruciali nel film. Come il momento del corteo funebre finale.

Punta della Suina

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Situata a sud di Gallipoli, Punta della Suina è anche nota come: “la porta italiana verso l’Oriente”. I colori del mare e la sabbia bianca rapiscono lo spettatore e lo trasportano in questa terra tutta da scoprire ed apprezzare.
Özpetek ha girato proprio a Punta della Suina una divertente scena di Mine vaganti.