sabato, 20 Aprile 2024

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News e destinazioni dal turismo in Italia

Turismo, l’Italia è sempre un Paese da amare

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Credit: vitadaturista.it

L’Italia si sa, è una delle mete turistiche preferite al mondo. L’arte, il cibo e splendidi paesaggi, fanno del nostro Paese uno dei posti sempre in cima alle preferenze dei viaggiatori stranieri. Questa volta un esito non scontato, e molto lusinghiero, è arrivato da Tripadvisor, il portale numero uno al mondo per le recensioni di località turistiche.

Secondo una recente indagine svolta dal sito tenendo conto delle recensioni degli ultimi 10 anni, le località italiane raggiungono in media un punteggio di 4,4 punti sui 5 disponibili. L’indagine si basa su un data base di tutto rispetto, oltre 320 milioni di opinioni relativi a 6,2 milioni di alloggi, ristoranti e monumenti.

In Italia a guidare la classifica delle località meglio recensite troviamo la Basilicata che si piazza meglio a livello qualitativo conquistando un punteggio di 4,57 su 5. Ad ottenere però il maggior numero di recensioni positive è il Lazio, trainato da Roma, seguito dalla Toscana e dal Veneto.

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Ma chi sono i maggiori estimatori del nostro Paese? Sempre secondo Tripadvisor sono i russi ad essere rimasti folgorati dalle bellezze italiche durante i loro soggiorni. Ottime recensioni arrivano poi anche dagli americani, dagli svedesi e dai canadesi. Insomma, da ogni parte del mondo l’amore per il Belpaese continua.

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A sorpresa poi scopriamo che siamo proprio noi italiani ad assegnare punteggi inferiori alle località nostrane, forse perché siamo sempre i più critici nei confronti della nostra bellissima Italia. Continuando poi ad esaminare la tipologia di turisti che recensiscono il nostro Paese, vediamo che chi viaggia per lavoro, forse perché ha un maggiore budget a disposizione, tende ad essere più generoso nei giudizi rispetto a chi viaggia per piacere sia da solo che in coppia.

Pistoia: tutto sulla Capitale italiana della cultura per il 2017 (FOTO)

Credits: www.vortika.com

Pistoia, comune italiano della Toscana con 90.462 abitanti, si è aggiudicata il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2017. Questa della capitale è una novità introdotta con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, con nuove misure per la tutela del patrimonio culturale, per lo sviluppo della cultura e per il rilancio del settore turistico.

Pistoia, ad oggi, è la seconda città ad avere questo importante ruolo da sola per un anno intero, dopo Mantova che è stata scelta per l’anno corrente. Nel 2015, invece, il titolo è andato a ben cinque città: Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena. Queste sono state elette in quanto perdenti al ballottaggio per la Capitale europea della cultura 2019, nel quale è stata premiata un’altra nostra città, Matera.

Per la sua candidatura, Pistoia si è focalizzata su aspetti differenti: riqualificazione urbana dei 176 mila metri quadrati dell’Ospedale del Ceppo, delle Mura e dei percorsi pedonali presenti nel centro storico e sviluppo di Palazzo Fabroni, museo di arte moderna e contemporanea, che ha già in programma per quest’anno una mostra su Marino Marini -artista pistoiese- e la continuazione dei festival in città. La realizzazione di tutto ciò è costata un milione di euro al Ministero dei Beni Culturali, al quale la città ha chiesto questa grande cifra per riuscire a fare il lavoro al meglio.

A (con)vincere è stato il tema con cui Pistoia ha partecipato alla competizione insieme a Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni: “La navigazione tra tradizione e innovazione“. L’azione del navigare, qui, è vista come un viaggio virtuale nel tempo, tra epoche diverse, ma anche nello spazio, fra arte, cultura e scienze, da sempre all’insegna della sperimentazione.

In particolare, i tre criteri guida del lavoro che hanno portato a scegliere lei tra le altre sono stati qualità di presentazione, contenuti -con un dossier significativo- e sostenibilità del progetto. Tutti elementi chiave per una città degna di tale titolo.

TripAdvisor: i peggiori commenti ai monumenti italiani (FOTO)

È apparsa su BuzzFeed la raccolta dei peggiori commenti lasciati dai visitatori stranieri ai più grandi monumenti italiani su TripAdvisor, tra le principali piattaforme online dove utenti di tutti il mondo lasciano le proprie recensioni e scambiano opinioni a proposito dei luoghi che visitano. Il risultato? Quantomai paradossale: errori sul ortografico e grammaticale, ignoranza in fatto di geografia, ma soprattutto sensibilità rispetto all’arte pari allo zero.

Dal Colosseo, considerato ‘sopravvalutato’, a Venezia, dove il Canal Grande puzza, passando per il Ponte Vecchio di Firenze (bollato come ‘niente di che’) e quello di Rialto, che alla fin fine “è soltanto un ponte“, fino ad arrivare al ‘deludente’ Duomo di Milano, alla ‘triste e cupa’ Basilica di San Marco, alla Basilica di San Francesco d’Assisi (una chiesa qualunque), nessuna delle più imponenti e note vestigia italiane è stata risparmiata.

Né quelle di Roma, col Colle Palatino recensito come “un brutto posto, simile a un cimitero“, il Pantheon, ritenuto un “buco in un soffitto convesso“, la scalinata di Piazza di Spagna, considerata semplicemente una “rampa di vecchi gradini“, e la Fontana di Trevi, “così poco attraente“, né quelle di Firenze, con la noiosissima Galleria degli Uffizi ‘piena di ritratti di Gesù‘, né quelle di Venezia, con Piazza San Marco localizzata da un distratto turista nei pressi dell’oceano e lo ‘sciocco’ Palazzo del Doge (per il quale c’è troppo da camminare), né quelle di Pisa, col la mitica Torre recensita come ‘sciatta e ridicola’, né quelle di Napoli, coi Faraglioni descritti come “due semplici rocce che spuntano dall’acqua“: a nessuna delle bellezze nostrane è stato lasciato scampo.

Dare un’occhiata per credere.

Capodanno alternativo all’Autogrill di Rovigo

Il capodanno si avvicina e non avete ancora deciso come festeggiarlo? Feste, serate in discoteca, weekend al mare o in una capitale europea tutte idee ormai scartate perché infattibili? Benissimo, nessun problema. Ecco la soluzione perfetta per tutti: un capodanno alternativo all’Autogrill di Rovigo.

Ha avuto un successo straordinario, infatti, la geniale e originale idea di un gruppo di amici lanciata come evento social su Facebook. Questi ragazzi hanno “organizzato” la serata in maniera scherzosa: il capodanno all’Autogrill di Rovigo. E la proposta, come sempre avviene quando si tratta di eventi, post e notizie così tanto strampalate, ha fatto immediatamente il giro del web, raccogliendo tantissime adesioni e “parteciperò”.

Sull’invito è chiaro l’intento ironico: “Stanchi del solito e noioso Capodanno? Quest’anno volete trascorrere il 31 dicembre in modo davvero originale? Vieni con noi all’Autogrill. Cibo fantastico da autostrada. Potremo fare il trenino tutti insieme con musica a palla sul piazzale. Lascia i tuoi amici fighetti in qualche tristissima disco, vieni con noi all’Autogrill! Costa solo il pedaggio autostradale!”. Ma l’idea è subito arrivata in Questura e ha allarmato tutti: come scrive il Gazzettino, infatti, “la Polizia di Rovigo ha convocato in caserma l’avvocato Giorgia Furlanetto e il fidanzato Fulvio Cavicchi, per dar loro una tirata d’orecchi. I due si sono limitati a ribadire che non c’è nessuna festa organizzata, ma solo un appuntamento nato per scherzo tra amici”.

E le forze dell’ordine avvisano tutti: non andare in massa all’autogrill Adige Est la sera del 31 dicembre: “Perché non c’è nessuna festa, metterebbe solo in pericolo la circolazione autostradale e delle stesse persone intervenute”. Un’organizzatrice in serata ha pubblicato quindi su Facebook subito la smentita e le scuse: “Date le dimensioni stratosferiche che ha assunto la nostra pagina, siamo costretti a darvi un tristissimo annuncio. Stamani con la Questura si è tenuta una conferenza stampa. I timori delle Autorità sono legate ai problemi di ordine pubblico che potrebbero derivare dalla massiccia presenza di persone in un luogo non deputato ad ospitare una folla così grande. Per questo il nostro consiglio è quello di trovare un altro evento e abbandonare l’idea di venire in massa a respirar nebbia”.