giovedì, 28 Novembre 2024

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Blue Monday, la bufala sul giorno più triste dell’anno

Oggi non si parla d’altro: il web è invaso da link che riguardano articoli sul presunto Blue Monday, ovvero il giorno peggiore dell’anno.
Si può immaginare con che tempi questa notizia abbia fatto il giro del mondo passando di bacheca in bacheca in pochissimo tempo: tutti, infatti, non hanno perso occasione per lamentarsi della giornata attuale, incolpando il Blue Monday di sventure di ogni sorta.
Ma la notizia vera è che si tratta di una bufala orchestrata ad arte: non esiste alcun calcolo matematico basato sull’economia, sul meteo o sul parrucchino di Sandro Mayer che possa accreditare questa diceria. Si tratterebbe, infatti, di una notizia priva di ogni fondamento ma con una origine precisa.

All’inizio del 2005 la compagnia di viaggi Sky Travel lanciò una campagna pubblicitaria in cui si affermava che il 24 gennaio (ma per molti altri il 19 gennaio) altro non era che il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell’anno.
La scoperta, naturalmente, si presupponeva essere basata su calcoli scientifici ascrivibili ad un gruppo di analisti che operavano una valutazione sulla base di fattori quali il meteo, i debiti di ciascuno, i giorni che ci separano dal prossimo Natale, il salario mensile, un flebile grado di motivazione e, infine, un curioso coefficiente legato alla consapevolezza che ‘c’è bisogno di agire‘. Il risultato è inequivocabile perchè il giorno più grigio dell’anno è il lunedì dell’ultima settimana che ricade nel mese di gennaio ed esso viene fuori da una particolare equazione:
Blue-Monday

Nonostante questa formula apparentemente sembri avere un senso, essa è completamente priva di ogni fondamento. Riflettendoci: che clima viene considerato? Quello di Nairobi, quello delle Isole Canarie, o quello di Berlino? E poi la distanza dal Natale non incide granché su chi abbraccia credi religiosi che non prevedono questa festività.
Il Guardian ha scoperto che la leggenda del Blue Monday, supportata da Cliff Arnall, che nel 2005 veniva presentato come appartenente al Centre for Lifelong Learning affiliato alla Cardiff University, è una questione unicamente di soldi. La Cardiff University ha naturalmente preso le distanze da Arnall, confermando l’assenza di ogni tipo di ricerca rivolta in questa direzione.
Infatti sono altri i fattori da cui dipende la felicità delle persone, che sono oggetto continuo di ricerche scientifiche, psicologiche ed economiche.

Selfie, i luoghi in cui è assolutamente vietato (FOTO)

Credit photo: www.tbcurl.com

Selfie, una delle parole più pronunciate in questo 2014 da poco terminato. Una parola che corrisponde ad un semplice comando: quello di prendere in mano cellulari, smartphone, macchine fotografiche e scattarsi una bella foto. Non importa con chi – un cane, la migliore amica o la nonna – e nemmeno con cosa – il London Eye, il bagno di casa propria o il caffè appena bevuto. Ciò che veramente conta è quell’autoscatto che nel giro di un minuto sarà su tutti i social network, pronto ad intasare le home dei propri amici.

Ma non stiamo un po’ esagerando? Quella del famoso selfie sta diventando una vera e propria mania, che riguarda giovani, anziani e bambini. Proprio per far si che la situazione non arrivi ad un degenero totale, c’è anche chi ha deciso di dire no a questa nuova moda: esistono, infatti, in giro per il mondo diversi posti dove scattarsi un selfie é assolutamente vietato. Scopriamoli insieme.

Cappella Sistina

Credit photo: www.italnews.info
Credit photo: www.italnews.info

Questo è il divieto più antico, in termini cronologici: vale dal 1980, quando il Vaticano ha speso 3 milioni di dollari per la ristrutturazione da Nippon Television Network. E cos’ha avuto in cambio? Proprio i diritti esclusivi su video e foto.

Lago Tahoe

Credit photo: commons.wikimedia.org
Credit photo: commons.wikimedia.org

Al confine tra California e Nevada, al lago Tahoe è vietato scattarsi delle foto con gli orsi. I selfie, stando alle parole di un portavoce del parco, sono un problema per la sicurezza: infatti, già in passato, un rinoceronte ha attaccato una coppia che gli si era avvicinata troppo per farsi uno scatto.

La Mecca

Credit photo: www.gadlerner.it
Credit photo: www.gadlerner.it

Scattare selfie, in particolare in luoghi sacri, va contro il principio islamico della modestia: per questo la Mecca è da inserire nell’elenco dei luoghi in cui è proibito farsi autoscatti. Questa moda, comunque, sta portando problemi tra i giovani e i più anziani musulmani, ancorati alle vecchie tradizioni.

Museo di Van Gogh

Credit photo: viviconstile.it
Credit photo: viviconstile.it

Le fotografie fatte nel museo “hanno causato tensione tra coloro che desiderano fotografare e coloro che desiderano vedere i dipinti“, spiegano gli addetti ai lavori. Da sempre, il museo è in contrasto con la fotografia e i social, tanto che nel 2013 – anche se solo per un breve periodo di tempo – è stato inserito il divieto di fare foto al suo interno.

Spiaggia di Garoupe

Credit photo: www.strettialvento.it
Credit photo: www.strettialvento.it

Le spiagge di Garoupe sono tra le più affascinanti e incontaminate di tutta la Francia“, perchè rovinarsi l’esperienza facendo foto e vantandosi sui vari social? Questo è il motivo per cui la moda del selfie è vietata anche in Francia: non scattando foto i visitatori avranno modo di godersi la vacanza pienamente.

New York

Credit photo: www.burgessyachts.com
Credit photo: www.burgessyachts.com

New York vanta, tra le tante cose, il primato di essere il primo stato a proibire gli autoscatti: vietato infatti farsi selfie con tutti gli animali pericolosi – tigri, leopardi e leoni. La pena se si infrange? Pagare una multa tra i 500 e i 1000 dollari.

Le previsioni delle vacanze 2015 secondo il Daily Mirror

Credit photo: www.viaggi-lowcost.info

Il 2015 è iniziato da poco e le vacanze natalizie stanno per concludersi, ma c’è già chi pensa alle vacanze dell’anno appena cominciato. Chi sogna di stare sdraiato sotto il sole all’ombra di una palma, c’è chi non vede l’ora di fare il bagno in un mare cristallino e chi aspetta il momento per fare un salto in montagna.

Nigel Thompson, editor della sezione “travel” del Daily Mirror, sembra uno di questi: proprio lui ha analizzato alcune mete e ha fatto le sue previsioni riguardo alle vacanze 2015. Quali saranno i luoghi più desiderati e scelti da milioni di persone?

Mete a lunga distanza

Tra le mete lontane, quella più irresistibile sembra essere la Costa Rica: famosa per la sua ricchezza di flora e di fauna, per la sua biodiversità nei parchi nazionali, per le sue foreste fluviali e per le sue meravigliose valli, sarà, secondo Thompson, una delle mete preferite nel 2015.
In Costa Rica non manca poi nemmeno il mare, cristallino come non mai. Le spiagge, sia sul Pacifico che sulle coste caraibiche, sono tra le più belle e frequentate, anche perché proprio lì è possibile fare immersioni subacquee, snorkelling o surf, o semplicemente stare a mollo nell’acqua.

Mete più breve distanza

Una delle scelte più comuni ricadrà sull’Islanda, paese con paesaggi mozzafiato e con voli anche abbastanza economici da moltissime compagnie aeree, con anche la possibilità di fare scalo.
Altre destinazioni molto popolari in questo 2015 saranno la Croazia – meta perfetta sia per giovani che per famiglie -, Tangeri e Agadir in Marocco e poi le isole greche Mykonos e Santorini, per coppiette o gruppi di amici.

Mete “storiche”

Il 2015, secondo l’editor Nigel Thompson, è l’anno delle visite ai luoghi che hanno fatto da sfondo a famose battaglie storiche. Aziende come Leger, Shearings e Kirker, infatti, organizzano numerosi tour riguardo a questo tema.
Nel mese di aprile ricorre il centesimo anniversario della disastrosa campagna di Gallipoli, conosciuta anche con il nome di campagna dei Dardanelli. Durante questa battaglia, alla quale parteciparono 570.000 britannici, francesi e truppe del Commonwealth, più di 250.000 sono stati uccisi o rimasti feriti.
Altro famoso centenario è quello della Seconda Battaglia di Ypres, in aprile e maggio. La battaglia è ricordata perchè durante quella, per la prima volta, venne fatto il primo utilizzo di massa da parte della Germania di gas tossici verso il fronte occidentale.
Il 2015 è anche l’anno del seicentesimo anniversario della battaglia di Agincourt, in Piccardia, che sarà celebrato nel mese di ottobre.

Regno Unito

Nel fantastico Regno Unito, le mete da non perdere assolutamente saranno Salisbury, famosa per il suo splendido centro storico, e Stonehenge, un dei luoghi più visitati dell’intero paese, tanto che è stato anche costruito il nuovo centro per i visitatori.
Meta perfetta anche per gli appassionati di sport, grazie al Rugby World Cup 2015. Le città da visitare, dall’inizio del torneo – il 18 settembre – fino al suo termine – nel periodo natalizio – saranno numerosissime: Birmingham, Brighton, Cardiff, Exeter, Gloucester, Leeds, Leicester, Londra, Manchester e Newcastle.

Crociera

Uno dei viaggi più popolari in questo nuovo anno sarà quello a bordo di una bellissima nave da crociera. Proprio nel 2015 infatti la Cunard Line festeggia il sue 175° anniversario: le sue tre regine – Elizabeth, Victoria e Mary 2 – si ritroveranno nel fiume Mersey di Liverpool il 25 di maggio, quando ci verranno fatti i festeggiamenti e ci sarà una elegantissima ed indimenticabile celebrazione.

Frozen, in Norvegia il cartone diventa realtà (FOTO)

Credit photo: www.movieforkids.it

Frozen – Il regno di ghiaccio è il 53esimo classico Disney, uscito nelle sale cinematografiche alla fine del 2013, il 27 novembre negli Stati Uniti e il 19 dicembre in Italia. Frozen, film prodotto dalla Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, si è aggiudicato due oscar: è stato premiato, infatti, sia come Miglior film d’animazione che come Miglior Canzone, per Let it go.

Ma non è tutto. Il cartone Disney ha conquistato anche un altro primato: quello di film d’animazione che, proprio all’interno della sua categoria, ha realizzato il maggior numero di incassi nella storia del cinema. Il lungometraggio ha raggiunto cifre che prima nemmeno si sarebbero potute immaginare: la storia delle sorelle Elsa ed Anna ha catturato il cuore di milioni di persone, grandi e piccine.

Credit photo: wall.alphacoders.com
Credit photo: wall.alphacoders.com

Oltre ai personaggi del cartone, ad aver appassionato tutti è anche il meraviglioso paesaggio che fa da sfondo alla storia: il paesaggio norvegese, ricco di fiordi e popolato da una natura piuttosto ostile. Un paesaggio che riprende la cultura e l’atmosfera tipica del paese nordico, grazie soprattutto al direttore artistico Mike Giaimo – e alla sua squadra di lavoro – che si è recato in Norvegia per assaporare il clima tipico, riuscendoci alla grande.

Frozen, di fatti, è ambientato nel regno indipendente di Arendelle, situato su un fiordo della penisola scandinava e che include alcuni elementi della classica architettura norvegese. Anche il nome non è casuale: riprende quello di Arendal, città portuale che si trova sulla costa meridionale della Norvegia.
In particolare, per il castello – dimora delle due sorelle – Giaimo ed il suo team si sono ispirati alla fortezza medievale di Akershus di Oslo e al Palazzo Reale Stiftsgården della città di Trondheim, tra gli edifici di legno più grandi di tutta la Scandinavia.

Ad aver dato grandi spunti per la realizzazione del cartone Disney è proprio tutta la Norvegia: da Naeroyfjord, il comune che ha ispirato l’intera ambientazione, alle città di Oslo e Bergen, che hanno fatto da sfondo ad alcune importanti scene del film. Luoghi fantastici, quasi surreali, che hanno lasciato un segno a tutti gli spettatori.

Non a caso una delle mete più ambite per le vacanze invernali è proprio la Norvegia: dall’uscita del film il paese è diventato uno dei più visitati al mondo. La popolarità di Frozen ha portato ad un incredibile aumento nelle ricerche web – del 60% circa – per le vacanze di milioni di famiglie, che vogliono accontentare i propri figli portandoli a visitare il fantastico mondo di Anna ed Elsa, che da cartone può trasformarsi in realtà.

Si tratta di quello che il sito di viaggi Expedia.co.uk chiama “Frozen effect”, sia per l’aumento delle ricerche dei voli per la Norvegia che per una crescita del numero di prenotazioni alberghiere. Aumenti questi che sono dovuti, oltre che al grande successo del cartone, anche al lavoro di marketing dell’Ente per il Turismo Locale e della Norwegian Airlines, che ha promosso il turismo nel proprio paese nel migliore modo possibile.

Il cosiddetto “Effetto Frozen” è un fenomeno che non ha precedenti: mai nessun film e cartone era riuscito a realizzare ciò che ha fatto il 53esimo classico Disney nel giro di un anno. La Innovation Norway, agenzia di comunicazione che esalta l’immagine della Norvegia nel resto del mondo, si dichiara soddisfatta del proprio lavoro, svolto anche con la collaborazione della Walt Disney Company.