sabato, 18 Maggio 2024

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B&B Day 2016: soggiorno gratis nei più bei luoghi d’Italia

bed-and-breakfast.it

Zaini in spalla e Reflex alla mano, torna il B&B Day, la giornata nazionale dei bed and breakfast. Giunta alla decima edizione, questa iniziativa offre la possibilità di pernottare gratis la notte di Sabato 5 Marzo prenotando almeno un’altra notte precedente o successiva.

viaggiandonelmondo.it
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Il B&B Day, creato dal portale turistico bed-and-breakfast.it, permette di viaggiare low cost alla scoperta dell’Italia. Sono migliaia infatti le strutture aderenti al progetto sparse per tutta la Nazione. Dalle dimore storiche alle strutture design, dalle città d’arte ai borghi medievali, dal mare alla montagna è possibile scegliere con facilità in base al tema desiderato. Partecipare è molto semplice, basta accede al portale web bbday.it e scegliere la destinazione desiderata. La scelta può essere filtrata in vari modi: dal luogo specifico, al tema del viaggio (i romanticoni possono sbizzarrirsi), al tipo di struttura. Una volta visitata la scheda profilo dell’azienda è possibile richiedere informazioni o prenotare direttamente il viaggio compilando un semplice form.
L’Italia è la patria dei bed and breakfast, se ne contano ormai oltre 24.000 che danno occupazione a 40.000 persone per un fatturato di 128 milioni di euro (Istat 2014). Il successo di questa realtà sta nel saper coniugare il low cost, sempre più apprezzato tra i viaggiatori, e una qualità sempre più alta.

mareindaco.it
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Il B&B Day dà dunque la possibilità di conoscere queste realtà familiari e le bellezze di luoghi incontaminati dal turismo di massa grazie alla bassa stagione di Marzo.
Una giornata all’insegna del turismo, risparmiando sul prezzo ma godendo di comfort e di qualità garantite che le strutture italiane offrono.

I 5 hotel più social del mondo (FOTO)

Credits photo: hospitalitynet.org

I social hanno conquistato proprio tutti, persino i proprietari di hotel che, per stare al passo coi tempi e distinguersi dai loro concorrenti, hanno ideato delle apposite strutture che invitano gli ospiti a stare continuamente connessi sui loro social preferiti. Scopriamo quali sono e come funzionano.

Sol Wave House, Maiorca

Credits photo: eldiariodelanena.com
Credits photo: eldiariodelanena.com

Si trova nella più grande delle isole Baleari, Maiorca, è il Sol Wahe house. Qui, i diversi ospiti possono entrare a far parte della community dell’hotel grazie ad un solo tweet e condividere all’istante i momenti più salienti della loro esperienza con un semplice hastag. Per chi volesse c’è anche la #tweetpartysuit, in cui basterà un semplice tweet per richiedere al personale qualsiasi servizio.

1888 Sidney, Australia

Credits photo: socialmargarita.it
Credits photo: socialmargarita.it

1888: questa data vi fa pensare a qualcosa? Ma certo che si, è l’anno in cui è arrivata sul mercato la prima macchina fotografica e proprio come ricordo per questo importante momento della storia, è anche il nome di un hotel nei pressi di Sidney in cui il social Instagram è l’unico protagonista.

Ci si può fotografare o farsi fotografare ogni singolo istante diventando così parte della community dell’hotel. L’ospite che riuscirà a raggiungere più di 30000 follower entro dicembre 2015 vincerà una notte gratis nell’hotel.

The Algonquin Hotel, New York, Usa

Credits photo: marctashinteriors.com
Credits photo: marctashinteriors.com

The Algonquin Hotel ha una vera e propria mascotte che è anche una star sul web, il gatto Matilda. Questo felino ha una pagina dedicata su facebook in cui gli ospiti dell’hotel potranno mettere mi piace e ottenere così un invito alla sua festa di compleanno che si festeggia ogni anno proprio nella lussuosa struttura. Prenotate un soggiorno presso questo albergo e scoprite la leggenda di Matilda.

Sheraton Mirage, Port Douglas, Australia

Credits photo: booking.com
Credits photo: booking.com

Vincere un soggiorno in un hotel o un volo aereo gratis o ancora una somma in denaro: un sogno che diventa realtà grazie all’iniziativa dello Sheraton Mirage in Australia. Questo hotel lancia periodicamente divertenti contest per gli appassionati di viaggi che desiderino fare il bis nella struttura. Per scoprire il prossimo contest basta entrare nella pagina facebook. Preparate una foto dei vostri momenti migliori nell’hotel, potreste essere voi i vincitori della prossima vacanza.

Nordic Light Hotel, Stoccolma, Svezia

Credits photo: webitmag.it
Credits photo: webitmag.it

Stoccolma, in Svezia, potrebbe davvero essere una delle città più romantiche, specialmente se avete la possibilità di alloggiare nello spettacolare Nordic Light Hotel. Come? Scaricate l’app Foursquare e geotaggatevi su questa struttura, potrete vincere sconti e promozioni per vivere un weekend diverso dal solito.

Facebook, Twitter, Instagram potrebbero essere i votri più grandi alleati anche in vacanza: approfittatene.

Viabilità Venezia: “Prima i veneziani poi i turisti”

Credits: Wikipedia

A Venezia, si sa, c’è il problema viabilità: gondole, vaporetti, imbarcaderi per i canali della città, tra residenti, lavoratori e turisti. A dir la verità il “traffico”, se così possiamo definirlo, molto spesso ostacola chi, per necessità, ha bisogno di recarsi velocemente in ufficio, in città o in periferia. Ma non esiste la metropolitana. E allora come si fa?

“Prima i veneziani poi i turisti”, sarebbe questa la rivoluzione portata avanti per il bene dei residenti. Venezia, infatti, vuole (ri)sperimentare l’accesso prioritario agli imbarcaderi del trasporto pubblico per chi, dopo aver esibito la cosiddetta carta Venezia Unica Oro, dimostrerà di abitare nel centro storico o di frequentarlo per studio o lavoro. Gli altri? Ci sarà un’apposita fila solo per loro. “Anche questo è un modo per salvare la città e renderla più vivibile”, ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro in occasione della presentazione del progetto nella riunione con i vertici di Acta, la società del trasporto pubblico locale.

I turisti, infatti, rappresentano da sempre per Venezia sia una ricchezza, un onore, sia un ingombro. Che molto spesso ingarbuglia e ritarda gli altri, i residenti. Lo spazio è quello che è e le tempistiche e i mezzi anche.

Da inizio giugno la sperimentazione delle corsie separate riguarderà otto fermate: ci saranno, infatti, tre imbarcaderi lungo il Canal Grande, Santa Chiara, la stazione ferroviaria di Santa Lucia e Rialto. Gli altri cinque rimanenti sono San Marco, le isole di Lido, Murano e Burano, e Punta Sabbioni, usato d’estate dai turisti. “Un lavoratore che esce da una vetreria di Murano dopo otto ore al forno o una mamma che corre per andare a prendere il figlio all’asilo devono poterlo fare senza doversi accalcare con le comitive e senza il rischio di ritardi. Non si tratta di una discriminazione nei confronti dei turisti, ma di far funzionare meglio Venezia”, ha continuato il sindaco.

[Fonte: Repubblica]

Apre il labirinto di Shining (FOTO)

Credit photo: www.huffingtonpost.it

Era il lontano 1974 quando il famoso scrittore Stephen King, insieme alla moglie Tabhita, passò una notte allo Stanley Hotel: un albergo costruito agli inizi del Novecento a Estes Park, in Colorado, davanti alle Rocky Mountains. Proprio il soggiorno in questo hotel diede a King lo spunto per la scrittura di Shining: durante la notte, infatti, lo scrittore ebbe un incubo in cui suo figlio veniva rincorso da una palla di fuoco nei corridoi dello Stanley Hotel.

A contribuire alla fortuna del romanzo, ma soprattutto del film realizzato da Stanley Kubrick, è stato proprio lo Stanley Hotel che, però, non aveva un luogo importantissimo nella pellicola: il labirinto, simbolo di ricerca e allo stesso tempo di perdita di sé stessi. Poter provare le stesse emozioni del libro e del film era una delle richieste principali dei clienti dell’Hotel: per questo, il proprietario John W. Cullen, ha deciso di farne costruire uno.

Per fare ciò il signor Cullen ha indetto un concorso che ha ricevuto ben 329 lavori da tutto il mondo, facendo poi ricadere la scelta sul progetto di Mairim Dallaryan Standing, un ‘architetta di New York. Il problema è che il labirinto, una volta realizzato, non è piaciuto a tutti. E i motivi sono più che validi.

Il labirinto costruito nel film era molto più grande e, quindi, la probabilità di perdersi era anche più frequente. Inoltre, la costruzione di Kubrick aveva siepi molto alte, a differenza di quello allo Stanley Hotel che ha solo alberi di ginepro di circa un metro di altezza. Il labirinto reale e quello del film sembrano non avere niente a che fare, ma la scelta del proprietario dello Stanley ha anche ragioni di sicurezza: la sua paura era quella di perdere qualche bambino all’interno del labirinto, se questo fosse stato grande come quello in cui tutto abbiamo visto Jack Nicholson.