giovedì, 18 Aprile 2024

Turismo

Home Turismo
News sul turismo, viaggi, vacanze, luoghi da sogno, strutture. Turismo 2.0

Gli Hadza, ecco l’ultima tribù primitiva presente sulla Terra

Nei pressi del Parco Naturale Serengeti in Tanzania si trova la tribù degli Hadza, una civiltà che vive come si faceva 10.000 anni fa. Si tratta di una tribù che conduce un’esistenza molto simile a quella dell’uomo del Paleolitico (che visse circa 2 milioni e mezzo di anni fa), svolgendo una vita senza regole e in piena libertà, dedita alla caccia e alla cura della famiglia. È proprio nei pressi del lago Eyasi, a nord del paese, che vive la più grande tribù di cacciatori Hadza.

Il loro mondo è uno degli ultimi rimasti incontaminato, al quale è sconosciuto l’uso della tecnologia (che per noi è diventata una dipendenza), tanto che le tecniche di caccia e coltivazione si tramandano oralmente di generazione in generazione. Non esistono i soldi, carte di credito, messaggi, chiamate, lavoro e neanche orari da rispettare, e la cosa più vicina ad una forma di mercato è lo scambio di un paio di sandali con una tribù vicina.

Secondo gli standard moderni degli studiosi, gli Hadza non dovrebbero esistere.
Eppure ci sono, e rappresentano più di un’anomalia: sono una tribù dimenticata. Non praticano la coltivazione e l’allevamento degli animali, ma si nutrono di cibi selvatici autoctoni raccolti e cacciati. La dieta degli Hadza consiste principalmente in: carne, miele, baobab, bacche e tuberi. Le donne Hadza si nutrono principalmente di prodotti vegetali (piante e tuberi) e passano la maggior parte del tempo nei campi. Gli uomini al contrario si spostano molto dal campo base alla ricerca di carne e miele. Anche se il cibo raccolto o cacciato è portato al campo e condiviso, gli uomini e le donne tendono a consumare, come spuntini nell’arco della giornata, il cibo che trovano. La loro lingua è una delle più antiche mai parlate dall’uomo, ed è composta da una dialettica a rime con dei suoni ritmati. Il sogno di ogni linguista, insomma.

Al contrario di noi, stressati dal lavoro e dalle preoccupazioni giornaliere, gli Hadza hanno tanto tempo per rilassarsi. Dato che la loro occupazione principale è cacciare il cibo, essi lavorano solo cinque ore al giorno. Durante tutti questi 10 mila anni, essi hanno lasciato molto più di un’impronta nella loro terra. Gli Hadza rappresentano una parte della cultura mondiale, ma allo stesso tempo, rappresentano anche ciò che l’umanità ha perso.

Mai come prima il nostro mondo è stato così connesso o conveniente. Ci basta cliccare su un bottone per cambiare canale, comprare un libro o prenotare un viaggio. Abbiamo tutte le comodità a portata di mano. In un breve lasso di tempo, la vita si è trasformata al massimo del comfort. E quindi quel senso di stress e di libertà che sogniamo è legata a qualcosa che abbiamo dimenticato e che solo i nostri ancestrali sapevano gestire. Popolazioni come gli Hadza sono il tesoro che abbiamo dimenticato.

Vacanze a settembre: le migliori mete low cost (FOTO)

Credit photo: www.ilgiornale.it

Dopo settimane o addirittura mesi di vacanze arriva il tanto odiato mese di settembre che porta con sé l’inizio della solita routine fatta di lavoro, studio e sport. Ma non per tutti perché c’è chi decide – per piacere o per esigenza – di viaggiare proprio durante questo mese e – diciamocelo – non è poi una così brutta scelta.

I numeri parlano chiaro: quest’anno sono più di 4 milioni gli italiani pronti a fare la valigia e partire a settembre, in confronto ai circa 3 milioni del 2014. Ma quali sono le ragioni che spingono i turisti a fare le vacanze proprio ora che tutti ricominciano con la vita di sempre?
Prima di tutto i prezzi: in tempo di crisi viaggiare in questo periodo è perfetto per chi vuole risparmiare dato che i prezzi si abbassano vertiginosamente rispetto all’alta stagione. E poi il minore affollamento: solo ora si può godere a pieno di una spiaggia deserta e visitare una città senza troppe persone ad intralciare il proprio percorso.

L’unica pecca delle vacanze a settembre è la meta: rispetto ai mesi precedenti la scelta deve essere più ragionata e tenere conto di vari fattori, primo tra tutti quello del clima. Non vorrete finire in mezzo ad un uragano su un’isola caraibica, vero? Ecco, quindi, alcune delle migliori mete, sia per il clima che per i prezzi, per una vacanza al top durante il mese di settembre.

Città europee

Credit photo: www.salutida.com
Credit photo: www.salutida.com

È sempre il momento giusto per visitare una capitale europea, e settembre lo è ancora di più: i costi dei voli sono estremamente bassi e la città è molto più tranquilla, senza milioni di turisti pronti a mettervi i bastoni tra le ruote. Le file per visitare le sue attrazioni si riducono e il clima è accogliente, per passare l’intera giornata camminando e scoprendo i segreti della città, capace di catturare il cuore dei propri turisti grazie alla sua storia, ai suoi monumenti e ai suoi paesaggi da togliere il fiato. Che aspettate? Barcellona, Budapest, Lisbona, Parigi, Istanbul e non solo sono pronte ad accogliervi a braccia aperte.

Mare e città

Credit photo: www.megalovacanze.it
Credit photo: www.megalovacanze.it

Se ciò che volete da questo settembre è un mix di cultura e relax le mete ideali sono la Croazia e la Grecia. Pienissime di turisti nei mesi di luglio e agosto – per le città pittoresche, il mare e le spiagge mozzafiato, il clima fantastico e i prezzi più che convenienti – durante il mese di settembre queste due località si svuotano, senza però per questo alzare i prezzi di vita e alloggi.

Sharm el Sheik

Credit photo: www.ilgiornale.it
Credit photo: www.ilgiornale.it

La mitica Sharm non passa mai di moda: da anni la località egiziana è una delle mete più ambite da milioni di turisti di tutto il mondo. E durante il mese di settembre lo diventa ancora di più, grazie al clima sempre perfetto per un tuffo al mare e i prezzi stracciatissimi. Feste sulla spiaggia, mare caldo, posti da cartolina e relax totale per chi sceglie di trascorrere qualche settimana nell’amata Sharm el Sheik.

Africa

Credit photo: www.africaexclusivesafaris.com
Credit photo: www.africaexclusivesafaris.com

Settembre è uno dei mesi consigliati per chi vuole godersi il continente africano. Clima caldo, safari, mare e deserto: il tutto ad un prezzo più basso del solito, grazie alla fine dell’alta stagione. Tra i vari paesi uno dei migliori sarebbe il Kenya, capace di unire l’amore per il mare e per il safari.

Foresta amazzonica

Credit photo: www.meteoweb.eu
Credit photo: www.meteoweb.eu

Tribù sconosciute e vegetazione fittissima per chi decide di visitare la foresta amazzonica. Una scelta molto saggia quella di partire nel mese di settembre e non in altri periodi dell’anno, essenzialmente per due motivi: i costi più bassi rispetto al periodo estivo e la presenza in misura molto minore delle fastidiosissime mosche e zanzare, capaci di trasformare la vacanza in un inferno.

Cala la voglia di mare e meno italiani si muovono per le vacanze

Da alcuni anni, Internet è diventato padrone delle nostre vite, e ormai è dato di fatto passare le vacanze in spiaggia con un cellulare o un tablet in mano. Il web è diventato uno strumento insostituibile per il 40% degli italiani, quindi quasi 11 milioni: erano solo il 17% nel 2010. E non solo: l’uso smisurato di Internet ruba posizioni a giornali e libri che appaiono in flessione: la lettura dei quotidiani scende dal 43% al 35%, coinvolgendo ‘solo’ 9,5 milioni di persone.

Dalle previsioni Confersercenti-SWG si apprende che le abitudini degli italiani stanno cambiando: il 62% (poco meno di 17 milioni) dei vacanzieri ha deciso di trascorrere le ferie in posti nuovi, lontano dal mare. Possibilmente per rilassarsi e per uscire dal lungo tunnel della crisi in modo soft, con la voglia di fare passeggiate (indicata dal 16%), divertirsi (12%), prendere la tintarella (10%), nuotare (6%) e sottoporsi a trattamenti estetici (3%). Si attenua invece la ricerca di un meritato riposo, magari sdraiati lungo la riva del mare, in calo del 3%, anche se con un 21% (5,7 milioni) resta maggioritaria. E scende nei favori degli italiani anche la vacanza con scopi culturali (dal 13 all’11%).

Cala la voglia di mare, ma cresce il desiderio di cercare nuove mete turistiche, preferibilmente al ‘verde’. Saranno 2,17 milioni di italiani, l’8%, che passerà le vacanze in location di montagna (14%), o alle terme (5%9. Anche al mare risparmiare non guasta, e il 58% (7,5 milioni di persone) si accontenta della spiaggia libera contro un 42% (poco meno di 5 milioni e mezzo) che sceglie lo stabilimento attrezzato.

Gli italiani che rinunciano a muoversi per l’estate sono motivati anche dal peso del fisco, che anche attraverso la tassa di soggiorno aumentata in diverse località turistiche, incalza i vacanzieri. Secondo una valutazione dell’Ufficio economico di Confesercenti dovrebbe registrarsi un gettito della tassa di soggiorno nel periodo giugno-settembre di oltre 400 milioni.

Non aiuta l’abusivismo nelle spiagge italiane. Secondo il sondaggio una maggioranza del 52% (6,8 milioni) dichiara di esser infastidita dall’andirivieni dei venditori irregolari sulle spiagge, mentre il 48% – quasi 6,3 milioni – non lo è. Fra coloro che condannano apertamente il fenomeno ben il 65% (circa 4,4 milioni) punta il dito sulla mancanza di legalità e di controllo con la conseguenza di una concorrenza sleale. Per il 22% (1,5 milioni) rappresenta invece tout court il degrado del Paese, mentre per il 13% è una forma di evasione fiscale.

Nonostante tutto, agosto resta il mese preferito dagli italiani per le loro vacanze, e saranno infatti 14,7 milioni le persone che si metteranno in viaggio. 1 italiano su 2 spenderà le proprie vacanze al mare, quindi un 48%, un dato in calo rispetto al 2006 che era del 73%.

10+1 cose da fare a Madrid in meno di una settimana (FOTO)

La libertà non ha muri, solo orizzonti. Ha tramonti intramontabili e vede il sole sorgere da un finestrino dell’aereo. Non c’è uno motivo preciso per cui l’animo umano è predisposto alla scoperta. È così, e basta. Non ci sono equazioni chimiche o motivi letterari che spieghino il bisogno di viaggiare. Insomma, succede veramente così, che uno si trova in un’agenzia di viaggi o davanti il computer nel salotto di casa, a prenotare biglietti aerei e camere d’albergo senza nemmeno accorgersene. Siamo fatti così, siamo attratti dalla quotidianità degli altri. Ci piacciono le foto scattate in giro per il Mondo e le piramidi messicane, il sole californiano, le spiagge della Polinesia, il sapore dei cibi spagnoli.

Sì, esatto, la Spagna piace ad alcuni di noi particolarmente. Ogni volta che ci andiamo, torniamo a casa con quello che viene comunemente, da ora, chiamato “mal di Spagna”. Sarà il caldo, la paella, il buon umore dalle prime luci dell’alba, non sappiamo esattamente cosa ci attiri così tanto, eppure la penisola iberica, in tutte le sue coordinate, ci piace sempre, ogni volta di più. E quanti di noi avranno detto “io voglio vivere qua“.

Se per caso non siete mai stati in Spagna ma avete in programma di andarci presto, ecco le cose da fare a Madrid in meno di una settimana.

1. Museo Reina Sofia e la Guernica

credits: tourasticomadrid
credits: tourasticomadrid

La collezione di dipinti esposti al Reina Sofia va dal 900 fino ai giorni nostri. Il museo fu aperto al pubblico nel 1990. Due anni dopo la sua inaugurazione il museo poté vedere tra la sua collezione, la famosissima Guernica di Pablo Picasso, opera che, a dire la verità, attira tutta l’attenzione dei visitatori del museo. Tra le 18 mila opere d’arte, il museo vanta una delle più grandi collezioni di Salvador Dalì.

2. Museo Thyssen-Bornemisza

credits: ideeviaggio
credits: ideeviaggio

Il museo offre un viaggio incredibile attraverso secoli di pittura spagnola e, in generale, europea, dal Medioevo alla fine del XX secolo. Con circa 1000 dipinti di una collezione privata appartenente alla famiglia Thyssen-Bornemisza, il museo è disposto su più livelli ed è possibile iniziare la visita dalle sale che più ci piacciono. Le sale del primo piano rialzato e parte di quelle del piano terra, ospitano le opere d’arte di grandi artisti come Van Gogh, Monet e Degas; l’ultima parte di sale del piano terra sono invece dedicate all’avanguardia del XX secolo, con Picasso, Dalì e Chagall.

3. Museo del Prado

credits: www.musements.com
credits: www.musements.com

È il più visitato della Spagna e uno dei più famosi del Mondo. Se siete amanti della cultura non potrete non prendere un biglietto per il museo e perdervi tra le sue sale. La grandissima collezioni di dipinti dei più importanti pittori del Mondo -c’è una vastissima collezione di Tiziano e Tintoretto- ha eclissato molte collezioni interne del museo. basti pensare alle poche visite che riceve il cosiddetto Tesoro del Delfino composto da circa 120 pezzi di oreficeria dei secoli XVI e XVII. Il museo è davvero molto grande e per evitare perdite di tempo è bene pianificare il tipo di visita che si intende fare: pagare una guida turistica vi farà apprezzare di più tutto le bellezze esposte nel Prado. Tra i quadri più importanti ci sono Artemisia di Rembrandt, La sacra famiglia di Raffaello

4. Basilica Reale di San Francesco il Grande

credits: wikipedia
credits: wikipedia

La Basilica fu costruita nel XVIII secolo, sopra un antico convento che secondo una leggenda fu fondata da San Francesco d’Assisi nel XIII secolo. Sopra la superba facciata, si erge maestosa l’immensa cupola di 33 metri di diametro. Nella prima cappella sulla sinistra, si trova, sulla parete destra, un dipinto di Goya che raffigura se stessa con un mantello giallo durante una predicazione in piazza.
Dal 1837 nella Chiesa non sono più celebrate funzioni religiose, è, infatti, diventa un mausoleo nazionale.

5. Plaza Mayor

credits: wikipedia
credits: wikipedia

Visitare la piazza barocca più bella della Spagna è un obbligo. la sua costruzione iniziò nel XVII secolo, per ordine del re Filippo III. Al centro della piazza sorge, infatti, un’enorme statua in bronzo ritraente il re. Fu inaugurata nel 1620, ha una struttura rettangolare ed è circondata da portici. Fino al secolo scorso venne utilizzata come mercato quotidiano. L’edifico più importante della piazza è la Casa de la Panaderia, con la facciata tutta affrescata.

6. Gran Via

credits: vinccihotels.com
credits: vinccihotels.com

Costruita nel XX secolo, la strada (calle in spagnolo) comincia da Calle de Alcalà e termina a Plaza de Espana. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1910, in pienaBelle Époque, quando Madrid era capitale elegante e mondana. La Gran Via nel tratto che va da Plaza Callao o Plaza de Espana è anche conosciuta come la Broadway madrilena, grazie e a tutte le sale cinematografiche che sono presenti. Una delle strade più famose del Mondo da oltre un secolo, non ha di certo bisogno di essere glorificata oltre. Vale, però, proprio la pena di percorrerla metro per metro, anche solo per passeggiare fra i maestosi palazzi che la costeggiano. La Gran Via è il simbolo di Madrid, frenetica, moderna ma un po’ old fashion, che attrae fa ancora battere le amni e cuori come le vecchie star di Hollywood che non tramontano mai.

7. Parco del retiro

credits: commons.wikimedia.org
credits: commons.wikimedia.org

Il parco si estende per 118 ettari. I giardini furono progettati e realizzati dal 1630-1640 per creare uno spazio dedicato agli ozi di corte. Alle prime realizzazioni sono state apportate molte modifiche. Dal 1868 i giardini sono aperti al pubblico. All’interno del parco c’è il palazzo di cristallo. Il palazzo fu costruito nel 1888 è progettato dall’architetto Ricardo Velazquez Bosco che si ispirò al Crystal Palace di Joseph Paxton. L’edificio ha una struttura in metallo ed è rivestito da lastre di cristallo. Ad oggi il palazzo ospita esposizioni di arte contemporanea. Sempre nel Parco del Retiro c’è la fontana dell’angelo caduto che rappresenta Lucifero nel momento in cui viene cacciato dal cielo.

8. Quartiere Salamanca

credits: commons.wikimedia.org
credits: commons.wikimedia.org

Il quartiere Salamanca è il più ricco della capitale spagnola. Si contraddistingue per una serie di lingue strade che hanno il compito di dividere in maniera netta il quartiere abitato da famiglie benestanti dal resto della città. Al centro del quartiere c’è Plaza Colón intitolata in onore in Cristoforo Colombo, Cristobal Colón in spagnolo. Nei pressi piazza principale, oltre a statue dedicate a Colombo e alla scoperta delle Americhe, potrete trovare la biblioteca nazionale e il museo archeologico.

9. Palazzo reale

credits: wikipedia
credits: wikipedia

I reali di Spagna non interessano tutti come quelli d’Inghilterra, ma il loro palazzo bello e inghirlandato ce l’hanno lo stesso. Dopo aver fatto una passeggiata tra i giardini reali, potrete visitare il palazzo. La residenza fu distrutta da un incendio nel XVIII secolo e ricostruita a partire dal 1735. L’edificio è costituito da 3418 stanze- tra le più belle ci sono il Salone del trono e la Cappella privata– ed è tutt’ora la residenza ufficiale dei reali di Spagna dove si tengono tutte le manifestazioni ufficiali e le cerimonie di Stato. Di fatto il re e la sua famiglia non vive tutto l’anno in questo maestoso palazzo, ma in uno più modesto che prende il nome di palazzo della Zarzuela. Usciti dal palazzo reale vi troverete di fronte la Cattedrale dell’Almudena consacrata da Giovanni Paolo II e dedicata alla patrona della città, la Virgen de la Almudena.

10. Museo del Jamon

credits: wikimedia.org
credits: wikimedia.org

Jamon in spagnolo significa prosciutto. Questa è una tappa quasi obbligatoria. Situato a Calle de Gran Via ma anche in altri punti della città, il museo del prosciutto soddisferà le vostre papille gustative. Potrete mangiare un panino al volo al banco (barra) o sedervi comodamente, in entrambi i casi la scelta di prosciutti sarà così ampia che scegliere sarà quasi impossibile.

10+1. Toledo

credits: spazioetempolibero.it
credits: spazioetempolibero.it

Questo è per chi a Madrid è rimasto più di 4 giorni. Se avete tempo a disposizione non potrete evitare di dedicare un giorno alla visita di Toledo. Forse quota città è la più spagnola tra le città iberiche con tutto il sito patrimonio Unesco. Tra tutte le testimonianze romane, arabe, mozarabe, castigliane, cristiane, ebraiche, è molto facile perdersi sognando tra le numerose stradine. Varrà la pena visitare la splendida Cattedrale di Santa María de Toledo considerata il capolavoro dello stile gotico in Spagna.