venerdì, 26 Aprile 2024

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Camera con vista per i senzatetto che abitano il Manhattan Bridge

Chi non vorrebbe poter aprire la finestra di casa e trovarsi davanti uno spettacolo mozzafiato? Una vista da rallegrare ogni singolo risveglio?
Alcuni senzatetto americani hanno deciso di utilizzare niente meno che il Manhattan Bridge di New York City come nuova residenza privata. Materiali utilizzati: legno compensato e tanto, tanto ingenio.

Gli affitti per gli appartamenti – anche quelli grandi come scatole di scarpe – crescono inesorabilmente: l’affitto mensile medio nel quartiere di Brooklyn è di 2.900 dollari, una cifra da record, che è solo marginalmente più economica rispetto a quella di Manhattan.
Sono effetti collaterali di una crisi economica che ha peggiorato le già precarie situazioni di alcuni, togliendo loro ogni possibilità di vivere una vita dignitosa, togliendo loro anche le rispettive case.

Così i senzatetto, i vagabondi, con il passare del tempo, hanno imparato a vivere la città, a viverla gratis, decidendo di costruire il loro “rifugio contro le intemperie” in uno dei posti più spettacolari della città.
Certo, le abitazioni sono spazi stretti dove ci sta solo una persona sdraiata, ma questo è proprio quel che si intende con “spirito d’adattamento”.
E proprio di spirito d’adattamento ne sa qualcosa un cinese di mezz’età, abitante del ponte, che tutte le mattine blocca la sua “porta” con un lucchetto per la bicicletta, che apre poi tutte le sere, quando torna a casa a dormire.

Per accedere ai vari rifugi-case bisogna oltrepassare quasi tutto il Manhattan Bridge e scavalcare una recinzione.
Proprio domenica scorsa, un ciclista, ha visto un uomo intento a scalare una parte del ponte e ha subito chiamo il 911 pensando che l’uomo avvistato fosse sul punto di suicidarsi.
La storia è finita bene perché l’uomo ha subito detto di non aver nessuna intenzione suicida, voleva solo tornare nella sua nuova casa.

Le case-rifugio si trovano nella parte del ponte sotto il traffico automobilistico e sopra la metropolitana; sono lunghe poco più di 10 metri – dove ci stanno un materassino e pochi oggetti personali – e non ci sono né bagno né cucina, tuttavia, per chi lì ci abitata, sono una vera e propria casa.

Le città più colorate del mondo (FOTO)

Credits photo: havanamarathon.net

Siamo così impegnati a correre dietro ai nostri impegni, alla tecnologia e miliardi di altre cose, che spesso ci scordiamo di osservare con attenzione quel che ci circonda. Ci sono aeree del pianeta sulle quali il nostro sguardo dovrebbe soffermarsi per più di qualche secondo. Se siete in viaggio in questi luoghi o nelle vicinanze, lasciatevi incantare dai loro multicolori.

La Boca

Credits photo: argentinadiscovered.com
Credits photo: argentinadiscovered.com

Situato sulle rive del Riachuelo, la Boca è quartiere della capitale dell’Argentina, Buenos Aires. L’aspetto attuale si deve agli immigranti genovesi che popolarono la città alla fine dell’Ottocento.

Burano

Credits photo: disfrutaveneciacom
Credits photo: disfrutaveneciacom

Burano è una città di poco più di 2 mila abitanti con una conformazione un po’ particolare poiché sorge su 4 isole al largo della laguna settentrionale di Venezia. Questo centro è famoso sia per le case colorate sia per la lavorazione tipica artigianale ad ago del merletto di Burano.

Chefchaouen

Credits photo: mashable.it
Credits photo: mashable.com

Città del Marocco per lungo tempo abitata solo da esiliati andalusi, Chefchaouen è stata fondata nel 1471 e solo recentemente è diventata polo turistico. I luoghi di maggiore interesse sono la Medina, piazza Hammam e la grande Moschea. I colori e la conformazione della città è simile alle città andaluse.

Guanajuato

Credits photo: blaineharringtonphotoshelter.com
Credits photo: blaineharringtonphotoshelter.com

Guanajuato è una delle città più grandi del Messico e capitale dell’omonimo stato. Ciò che sorprende di questa località sono le policromie di palazzi e chiese rimasti intatti da centinaia di anni. Una delle più importanti attrazioni è il Cristo Rey del Cubilete. Si dice che rappresenti il centro geografico del Messico.

Havana

Credits photo: havanamarathon.net
Credits photo: havanamarathon.net

L’avana o la Havana è stata fondata nel 1519 dai coloni spagnoli. Da allora la città è cresciuta molto in dimensioni tramutandosi in una metropoli con ben 2 milioni di abitanti. Il suo centro storico però ha mantenuto o colori tipici delle architetture barocche e neoclassiche che lo contraddistinguono.

Jaipur

Credits photo: hotelaryanimas.com
Credits photo: hotelaryanimas.com

Jaipur, in India, è famosa per gli edifici, i palazzi, i muri, che, con i loro colori, rendono questa città differente rispetto al circondario. Tra questi, l’Hawa Mahal, Palazzo dei venti. Costruito nel 1799, è caratterizzato dalla facciata in arenaria rosa e comprende quasi mille fra nicchie e finestre suddivise su 8 piani.

Mosca

Credits photo: smartweek.it
Credits photo: smartweek.it

Mosca, capitale della Russia, è una delle metropoli più popolate, più fredde e più costose del mondo. La città è nota soprattutto per la Cattedrale di San Basilio, con le sue eleganti cupole q cipolla dai colori intensi.

Valparaiso

Credits photo: crociereroyalcaribbean.it
Credits photo: crociereroyalcaribbean.it

Le pittoresche case colorate e il museo costruito in una delle abitazioni di Pablo Neruda sono le principali attrazioni di Val Paraíso, capitale dell’omonima provincia in Cile. Se vorreste tornare indietro nel tempo e sentire ancora la calura estiva, il Cile è il luogo che fa per voi.

Bo Kaap

Credits photo: vitadaturista.it
Credits photo: vitadaturista.it

Passaggio di rito a Cape Town è il Bo Kaap, quartiere musulmano caratterizzato da case coloratissime che ne evidenziano l’atmosfera particolare rispetto alle altre zone della città. Azzurro, giallo, lilla: un arcobaleno di colori da toccare con mano e fotografare.

Lisbona

Credits photo: blogzingarate.com
Credits photo: blogzingarate.com

L’eredità architettonica di Lisbona è da ricercarsi soprattutto nell’epoca manuelina e barocca. Queste bellezze conservate intatte nella capitale del Portogallo sono frutto delle cure e attenzioni degli arabi e dei francesi. Lisbona, come le altre città, di cui vi abbiamo parlato sopra, si caratterizza per i colori vivaci.

Airbnb e l’house sharing, come cambia il modo di viaggiare

house sharing

Specialmente in tempo di crisi, come quello in cui viviamo adesso, le vacanze sono un lusso. Tanto più se si decide di andare all’estero dove ai costi dei trasporti aerei vanno aggiunti quelli per l’hotel. Da sempre esistono per chi vuole risparmiare sistemazioni più economiche, come gli ostelli della gioventù o i campeggi. Ma spesso si tratta di alloggi non proprio soddisfacenti, più adatti ai giovani o agli amanti dei viaggi zaino in spalla. Adesso non è più così grazie all’house sharing e soprattutto ad Airbnb.

L’idea da cui nasce il concetto di house sharing è quella di scambio di casa. Ovvero due persone si scambiano la casa, in due città distinte che entrambi vogliono visitare, per il periodo di durata della vacanza. E i costi si azzerano quasi del tutto. Ma come fare per mettersi in contatto con persone disposte a condividere la propria casa? Qui interviene Airbnb che ha rivoluzionato quest’idea, non più un semplice scambio di casa ma la possibilità di alloggiare in case e appartamenti in tutto il mondo da affittare per brevi periodi a costi relativamente contenuti. Airbnb offre una piattaforma online dove host e turisti possono incrociare le loro richieste: si inserisce il periodo e il nome della località ed il gioco è fatto. Non c’è scambio di denaro perché il tutto avviene online con carta di credito e questo per tutelare sia i proprietari, assolutamente referenziati, che gli ospiti.

Airbnb nasce nel 2008 a San Francisco ma è già presente in tutto il mondo, e come tutte le aziende della new economy nate in California è anche un ottimo posto dove lavorare, non per niente quest’anno si è aggiudicata il Best Place to Work, superando colossi del calibro di Google.

Ma qual è il target di chi usa l’house sharing come Airbnb? Al contrario di quanto si possa pensare non esiste più la dicotomia tra hotel da signori per chi può spendere vs casa in affitto, perché su Airbnb si possono trovare case di qualsiasi tipologia, dalla sistemazione modesta alla villa di lusso. Quello che cambia è come siamo disposti a viaggiare e l’idea che abbiamo di sconosciuto, chi ci ospita, che può trasformarsi in nuova guida turistica per chi è amante delle esperienze local.

Airbnb non va a solo vantaggio dei turisti, perché permette anche a chi ospita di poter monetizzare sfruttando una stanza in più in casa propria o un piccolo appartamento a disposizione per chi viaggia 365 giorni all’anno. Un nuovo modo di viaggiare quindi a disposizione di tutti, Airbnb ha trovato la formula perfetta tra location ed ospitalità.

10 musei da visitare almeno una volta nella vita (FOTO)

I musei sparsi in giro per il mondo superano i milioni, le opere esposte al loro interno i miliardi: sembra difficile dunque decidere quali siano quelli da visitare almeno una volta nella vita, ma grazie a Buzzfeed siamo in grado di suggerirvi 10 musei da non perdere.
Scopriamo insieme quali sono e dove si trovano.

EMP Museum

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L’Experience Music Project and Science Fiction Museum non si può certo annoverare tra i musei tradizionali. Situato nel cuore di Seattle, l’Emp museum non solo conserva le collezioni di musicisti come Jimi Hendrix e i Nirvana, ma presenta straordinarie attività interattive e diverse esibizioni live. Presto numerosi artisti under 22 avranno l’occasione di cantare nel corso della sfida Sound off promossa dall’EMP.

Newseum

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Per un giornalista o aspirante tale, c’è un museo assolutamente da non mancare: parliamo del Newseum. Per avere l’occasione di osservare macchine fotografiche e da scrivere d’epoca è sufficiente recarsi a Washington DC: è qui che si trovano 80 quotidiani tutti internazionali, che raccontano la storia mondiale. In più una delle sale del museo è dedicata al World Press Freedom (la libertà di stampa).

National Museum of Crime and Punishment

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E se vi trovate a Washington Dc, tra i musei che vale assolutamente la pena di visitare c’è il National museum of Crime and Punishment. Sono esposti nella galleria più di 700 artefatti sulla storia del crimine in America.

Musei Vaticani

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Anche il Bel Paese occupa un posto nella classifica grazie ai Musei Vaticani. Per perdersi tra le numerose gallerie sull’arte greca, etrusca, cristiana, occorre recarsi nella città del Vaticano. Alla fine del Tour potrete entrare nella Cappella Sistina ed ammirare la volta e le pareti dipinte da Michelangelo. Come affermò J.W.V. Goethe, senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere.

Tate Modern

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Nel Nord Europa, in una delle capitali più cosmopolite del mondo, Londra, è possibile vedere da vicino le opere dell’arte moderna internazionale. Ciò che contraddistingue il Tate Modern è anche la vastità di collezioni temporanee che sono presentare al secondo e al quarto piano, mentre nei piani 3 e 5 si passa da Cézanne a Kandinsky attraverso i tormenti di Van Gogh.

Bakken Museum

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Gli Stati Uniti invece amano lasciare di stucco gli appassionati di musei, sopratutto con il Bakken Museum, completamente dedicato all’elettrica e all’elettromagnetismo. Tra le attrazioni maggiori vi è il laboratorio di Victor Frankenstein e un acquario elettrico, casa per i pesci elettrici.

City Museum

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Chi dice che nei musei sia proibito giocare e divertirsi? Al City Museum, a St. Louis, nel Missouri, l’interattività è la parola d’ordine se si vuole circolare tra i diversi parco giochi e architetture esposte. Questo museo è stato paragonato al Museum of Jurassic Technology, a Los Angeles.

Museum of Broken Relationships

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Anche le relazioni terminate meritano un luogo unico in cui poter vivere per sempre. Si tratta del Museum of Broken Relationship, situato a Zagabria in Croazia. Tra le collezioni si vedono gli oggetti più comuni, che qui assumono un valore simbolico: peluche, album fotografici, ceramiche e persino un vecchio telefono cellulare per ricordare vecchi amori.

United States Holocaust Memorial Museum

Holocaust

La memoria è uno dei valori essenziali dei musei di tutto il mondo. Ancor più questo desiderio è accentuato all’Holocaust Memorial Museum, dove i visitatori possono visionare diverse documentazioni, studi e interpretazioni sulla storia dell’Olocausto. Per non dimenticare.

American Visionary Art Museum

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I migliori arrivano sempre alla fine. L’American Visionary Art Museum , a Baltimora, offre un viaggio nell’outsider art, un mondo completamente nuovo in cui l’arte è sopratutto intuizione. Un intenso spettacolo anche per chi non si intende di sculture.

In fondo l’arte è sopratutto interpretativa e si associa alle sensazioni e riflessioni di chi guarda. Esplorate e immaginate sinché potete.