Ebola, qui non c’è nulla da scherzare. Eppure c’è già chi ha colto la palla al balzo per far parlare di sè. Halloween è alle porte: come fare per non passare inosservati anche quest’anno? Arriva il nuovo costume da “ebola”, per essere “malati” e “spaventare tutti” anche nel giorno più pauroso di tutto il 2014.
L’idea è venuta in mente ad un’azienda che ha messo in commercio il travestimento da ebola perfetto per Halloween al prezzo di circa 80 dollari in 3 varianti diverse: c’è il costume da operatore sanitario, quello da paziente e, dulcis in fundo, quello da “zombie” in preda alla malattia.
Subito in rete la polemica: è giusto “ironizzare” fino a questo punto con una malattia così seria? Dopo il 2° caso sospetto di ebola in Texas, subito dopo il caso del paziente zero, ora arriva addirittura un costume Halloween per “essere sempre alla moda anche questo 31 ottobre”. Sul web tantissime critiche e sgomento, ma online continua ancora la vendita.
“Sick or treat?” È questo il tormentone degli ultimi giorni, giocando con le parole della frase “Trick or treat?” (“Dolcetto o scherzetto?”), tipiche di Halloween, sostituendo la parola “trick” con “sick”, cioè “malato”.
“È un travestimento poco divertente, ma inevitabile” parla Jonathan Weeks, chief executive di “BrandsOnSale”, azienda che ha messo in commercio il travestimento. “Questo costume fa sì che le persone rimangano fuori dalla situazione, che non immaginino neppure la sofferenza umana che gli sta dietro”, spiega al TIME Kathryn Getek Soltis, direttrice del “Center for Peace and Justice Education” e assistente di “Etica Cristiana” alla Villanova University, secondo la quale il costume “è molesto”: “Se lo indossi non significa necessariamente che sei una cattiva persona, ma contribuisci a distogliere chi ti vede e ti sta accanto in quel momento da quello che rappresenta davvero l’ebola. È questo il problema”.