sabato, 30 Novembre 2024

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Massimo Giletti diserta Mentana, salta tutto, ancora mistero sulla sparizione del programma

Massimo Giletti conduceva un programma troppo scomodo per qualcuno? È questo il dubbio che sta emergendo in queste ore.

Dopo la cancellazione di Non è l’Arena da LA7, Giletti doveva comparire da Mentana, in teoria per spiegare ma in pratica è saltato anche quello.

Cosa sta succedendo?

Massimo Giletti, salta l’ospitata da Mentana, di nuovo interrogato dai pm

Ci sarebbe stato uno speciale Mentana dedicata allo stop della trasmissione Non è l’Arena, in cui Giletti avrebbe dato delle spiegazioni.

Ma Massimo Giletti non ci sarà perché è una “situazione complessa, difficile e delicata”.

I pm antimafia hanno deciso di sentire nuovamente il giornalista torinese riguardo ai suoi contatti con Salvatore Baiardo, tuttofare dei fratelli Graviano, e le recenti intercettazioni emerse in merito alle bombe del 1993. In particolare si starebbe indagando su una foto che ritrarrebbe Silvio Berlusconi con il boss Giuseppe Graviano e il generale Francesco Delfino, Baiardo nega di averla ma ne parla nelle intercettazioni.

Il giornalista ha però rivelato un indizio sul perché sia successo tutto questo e lo ha fatto a Rtl 102.5: “Nel nostro Paese non è facile fare un certo tipo di televisione, che va a disturbare chi sta nei palazzi. Quando c’è una situazione delicata, abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette, io l’ho fatto”.

Massimo Giletti ostacolato dalla politica, intercettazioni contro di lui: “Va chiuso”

Quindi il problema, come Massimo Giletti ha già accennato, sarebbe una certa fazione della politica italiana. Il fatto che sia emerso il nome di Berlusconi, legato alla mafia, sembra aver fatto sobbalzare qualcuno dalla sedia.

A quanto pare sono emerse delle intercettazioni in cui qualcuno (si vocifera sia Dell’Utri) dice: “Va chiuso Giletti”.

Quindi è un programma troppo scomodo? Sta scavando troppo a fondo nei fatti che riguardano la trattativa Stato-mafia?

Prima o poi si verrà a sapere la verità.

Matrimonio: come scegliere la musica giusta?

Qualsiasi possa essere l’impostazione del proprio matrimonio, l’accompagnamento musicale non soltanto durante la cerimonia, ma per tutto il ricevimento, svolge senza dubbio un ruolo di primaria importanza.

Tradizionale, retrò, minimalista oppure contemporaneo, il giorno delle nozze deve essere comunque valorizzato da un sottofondo di musica rispondente alle esigenze e alle preferenze degli sposi.

A questo scopo è possibile scegliere tra un ritmo classico (quartetto o trio d’archi), swing (piccola orchestra), jazz (strumenti a fiato), rock (percussioni e tastiera) e tante altre soluzioni.

Le soluzioni sono davvero moltissime e prevedono anche l’intervento di un deejay esperto e competente, capace di allietare questa giornata speciale con i brani preferiti dalla coppia.

Come scegliere la musica perfetta per il matrimonio?

La scelta della musica per matrimoni è un tassello fondamentale per la buona riuscita dell’evento, tenendo conto che è sempre necessario rivolgersi a professionisti qualificati, competenti ed esperti, capaci quindi di definire la scaletta dei brani, selezionare una playlist da sottoporre al giudizio dei futuri sposi e poi di realizzare un’esecuzione di alto livello.

Bisogna tenere conto del fatto che si possono anche accostare tra loro differenti generi musicali, a patto che non si creino dissonanze.

Mentre la cerimonia dovrebbe essere sottolineata da brani tranquilli e armoniosi (che inducono al raccoglimento), il pranzo e soprattutto il party possono invece essere abbinati a ritmi più movimentati e coinvolgenti.

Chi vuole valorizzare la conversazione dovrebbe orientarsi verso un accompagnamento jazz oppure classico, mentre se l’intento è quello di far ballare gli ospiti non c’è niente di meglio di un deejay-set di tendenza.

Quali sono i brani musicali più indicati per un matrimonio?

I più gettonati generi musicali che possono far parte della playlist di un matrimonio sono i seguenti:

• musica classica, eseguita da una piccola orchestra da camera, formata da un trio oppure da un quartetto d’archi, magari con la presenza di qualche strumento a fiato e di un cantante solista;

• musica gospel, eseguita da gruppi vocali che si rifanno alle note del blues;

• musica jazz, che prevede esecuzioni di fiati con un sottofondo di contrabbasso e violoncello, ma senza voci;

• musica pop,che richiede un deejay fornito di un’ampia playlist, capace di sottolineare tutti i momenti della cerimonia proponendo musiche orecchiabili e poco impegnative;

• musica rock, ideale per un matrimonio giovane e non convenzionale;

• musica country, perfetta per far ballare gli ospiti e per creare un’atmosfera tranquilla e rilassata;

• musica elettronica, che è considerata una musica di nicchia, indicata soltanto per veri appassionati di questo genere;

• musica latina, per esaltare ritmo, intimità e sensualità, per ballare ma anche per chiacchierare in allegria, con un sottofondo di brani orecchiabili.

La playlist per un matrimonio perfetto

La playlist dovrebbe sempre essere scelta seguendo “il tema” del matrimonio, in modo tale da creare una perfetta armonia d’intenti.

Esistono band specializzate nell’esecuzione di brani anni ’70/’80, perfetti per nozze in stile vintage.

Le musiche popolari rappresentano l’opzione migliore per un matrimonio di carattere folkloristico, dove gli invitati vengono coinvolti in allegri balli di gruppo.

Un cantante solista è una scelta molto versatile, che può essere utilizzata per qualsiasi tipo di matrimonio, avendo cura di stabilire preventivamente un repertorio adeguato.

Il piano-bar, infine, rimane una delle soluzioni più apprezzate anche per la possibilità di coinvolgere gli invitati in un divertente karaoke.

Dall’e-commerce al design: le tendenze web del 2023

Il 2023 è ormai iniziato da una manciata di mesi e come ogni anno è lecito attendersi diverse innovazioni per quanto riguarda il mondo del web legate ad esempio a e-commerce, design ma anche giochi e applicazioni. La prima grande introduzione è quella relativa alla realtà aumentata, che secondo gli addetti ai lavori avrà un impatto straripante soprattutto per quanto riguarda lo shopping. In modo particolare a proposito di settori strategici quali arredamento e immobiliare. La possibilità di sfruttare in maniera sistematica la realtà virtuale ed i suoi portati può lasciar immaginare un lento ma progressivo passaggio dall’ecommerce al cosiddetto vcommerce. Al consumatore, infatti, potrebbe non bastare più lo sterile catalogo online fatto di foto e prezzi, la realtà aumentata potrebbe portare nella sua casa un vero e proprio negozio fornendo la possibilità di provare capi o riarredare casa ad esempio (ovviamente in maniera virtuale) per rendere più completa e sicura l’esperienza dello shopping.

Un aspetto destinato ad un grande incremento nel corso di questa annata è quello relativo ai pagamenti digitali: se nel 2019 la popolazione italiana era divisa a metà tra chi preferiva i pagamenti digitali e quelli che sceglievano i tradizionali contanti, nel 2022 i dati sono molto cambiati. Il 62% in Italia utilizza pagamenti digitali, con un incremento di oltre 10 punti percentuali in pochi anni.

Un cambiamento importante sta riguardando anche la figura dell’influencer. Nel 2023 non è più pensabile fare pubblicità indiscriminata ai prodotti senza tener conto di aspetti legati alla sostenibilità ambientale ad esempio: già tra il 2018 e il 2019 si è iniziato a parlare di eco influencer e le crescenti attenzioni verso le tematiche ambientali lasciano presupporre una loro costante crescita ed una parallela maggiore attenzione a quanto viene acquistato.

Il 2023 potrebbe essere l’anno di una vera rivoluzione per quanto riguarda il design. Se l’anno passato viene ricordato come quello del design pulito, caratterizzato da una sorta di minimalismo generalizzato, lo stesso non sembra verificarsi nel corso di questi futuri 12 mesi. Lo slogan potrebbe essere “more is more”, andando a sperimentare nuovi stili sempre più audaci e basati sulla sovra stimolazione.

Un’altra grande innovazione che sicuramente caratterizzerà il 2023 ma ancor più gli anni futuri, con tutta probabilità, l’intelligenza artificiale, al netto di tutti i dilemmi etico e morali che si porta dietro. Non sono pochi infatti gli addetti ai lavori che si approcciano a questo nuovo strumento con scetticismo, con il timore che l’IA possa andare progressivamente a sostituire l’uomo in alcune sue produzioni, inclusa la branca del design.

Un ultimo aspetto che si è scelto di menzionare qui è la rivoluzione che potrebbe portare l’introduzione definitiva del 5G, tanto nel mondo lavorativo quanto nella sfera degli hobby e dei passatempi. In quest’ultima categoria si includono i giochi, ad esempio quelli inclusi nelle sale da gioco virtuali, come i giochi di carte e le slot machine. Si pensi alla slot dal titolo “Extra Chilli” e ad altri celebri esempi come la slot “Immortal Romance” o “Starburst” o “Cleopatra”. Ma si pensi nel panorama vasto dei giochi sul web anche a titoli dall’ampio livello di commercializzazione come “Call of Duty” o il più recente “Hogwarts Legacy”. Il 5G potrebbe avere un grosso impatto soprattutto sulla seconda tipologia di giochi elencata: garantirebbe, infatti, un’immersione quasi totale del giocatore all’interno della mappa del videogioco, con un’esperienza di gioco mai provata prima.

The Body: il capolavoro di Stephen King


The Body di Stephen King è una delle sue opere più acclamate, ed è anche stata trasformata in un film, “Stand by Me”. Il romanzo segue le vicende di quattro amici d’infanzia, Gordie, Chris, Teddy e Vern, che partono per un’avventura nel bosco alla ricerca del corpo di un ragazzino scomparso.

Di cosa parla The Body di Stephen King?

The Body di Stephen King è la storia è ambientata negli anni ’60 e comincia con la notizia che un ragazzino di nome Ray Brower è scomparso. I quattro amici decidono di partire per un’avventura nel bosco alla ricerca del corpo di Ray, convinti che la scoperta potrebbe portare loro fama e fortuna.

La ricerca del corpo di Ray non è l’unica avventura che i quattro amici dovranno affrontare. Lungo la strada, si scontreranno con il bullismo dei loro coetanei, con un treno merci che corre a tutta velocità e con la dura realtà della vita in una città di provincia. Ma saranno anche costretti a confrontarsi con i propri demoni interiori, con le paure e le insicurezze che li affliggono.

Nel corso del romanzo, King ci mostra i quattro ragazzi in tutto il loro splendore e fragilità, nella loro innocenza e nella loro maturità. Gordie, il narratore del romanzo, è un ragazzo che sogna di diventare scrittore e che deve fare i conti con la morte del fratello maggiore, avvenuta in un incidente stradale. Chris è un ragazzo intelligentissimo, ma che viene emarginato dalla società a causa del suo contesto familiare. Teddy è un ragazzo impetuoso, che porta addosso i segni di un’infanzia violenta e tormentata. Vern è il ragazzo meno brillante del gruppo, ma è anche il più leale e il più affettuoso.

Recensione di The Body di Stephen King

The Body di Stephen King è una storia che parla dell’amicizia, della crescita e della perdita dell’innocenza. È un racconto commovente e toccante, che mostra come l’infanzia sia un momento di scoperta e di crescita, ma anche di sfide e di difficoltà. Inoltre, la scrittura di King è coinvolgente ed emozionante, e le descrizioni dei personaggi e del paesaggio fanno sentire il lettore immerso nel romanzo.
Il romanzo affronta temi importanti come l’infanzia, la crescita e la perdita dell’innocenza, e lo fa con una profondità che solo King è in grado di raggiungere. In “The Body”, il lettore vive l’avventura insieme ai protagonisti, sentendone le emozioni e le paure.
King è un maestro della descrizione e della caratterizzazione, e questo libro non fa eccezione. I quattro protagonisti sono ben definiti, ognuno con la propria personalità e la propria storia, e il lettore si trova subito ad affezionarsi a loro. La loro amicizia è al centro del romanzo, e lo stile di King rende la loro relazione autentica e toccante.