domenica, 21 Dicembre 2025

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Per i fanatici del pollice verde arriva un trend del tutto originale (FOTO)

La primavera, ormai, è inoltrata e un po’ di verde nel nostro giardino o terrazzo – o anche in casa – non guasta mai. Piante, piantine, alberelli, l’importante è che diano un tocco di colore in più e abbelliscano lo spazio nel quale decidiamo di posizionarle. C’è chi ha una vera e propria passione per il giardinaggio, il cosiddetto pollice verde, e sicuramente sarà entusiasta della nuova moda, direttamente dall’America, che riguarda i nostri verdi amici.

Stiamo parlando del trend che ha presentato Jedediah Voltz, artista californiano e creatore di oggetti di scena per il cinema, nella sua mostra Somewhere small, a Los Angeles. Tutto si basa sulla decorazione di piante – di qualsiasi specie – o alberelli come se fossero delle case sull’albero. Attorno, sopra o al lato delle piante da abitazione o bonsai, Voltz costruisce tetti, scale, travi, proprio come se si stesse progettando una vera casa, tutta in miniatura, compresa di sedie, tavoli, quadretti e tappeti. I materiali che usa sono solitamente il legno, per le impalcature; i fili di seta, per tenere attaccato il legno alla pianta; le pietre semi-preziose per decorare nei minimi dettagli la minuscola abitazione che costruisce. Insomma, si tratta di una vera e propria ingegneria del minuscolo.

Jedediah Voltz non si ferma solamente alle riproduzioni di case, ma ha voluto presentarci anche torri di guardia in mezzo a mini-foreste, palafitte di selvaggi – che ci riportano indietro nel Medioevo – e mulini a vento più o meno grandi.

Il risultato è meraviglioso e originale: non si era mai vista, in effetti, una moda così strana ma allo stesso tempo davvero molto bella. Si tratta di scatenare la propria fantasia, e perché no, progettare un vero e proprio modellino della casa dei nostri sogni o che vorremmo costruire a breve.

Ecco la fantastica gallery delle creazioni dell’artista californiano; potete prenderne spunto e mettervi subito all’opera.

Ecco come interpretare i messaggi del tuo corpo (FOTO)

Credits: Dailymail

Come fare a capire quali siano i messaggi del tuo corpo? Come interpretare i segnali dei tuoi muscoli, della tua mente, dei tuoi movimenti? Si dice che gran parte del linguaggio tra persone sia non verbale: ecco come riuscire a comprendere perfettamente tutto ciò che il tuo corpo ha voglia di dire a se stesso e agli altri. Ora un’infografica si propone di spiegare cosa significa il body language.

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La mano o il pugno sotto il mento significano noia, stanchezza, fastidio, sonno. Il dito invece puntato lungo gli zigomi o vicino il visto invece manifesta attenzione, interesse, idea o pensiero verso qualcosa o qualcuno. Allo stesso modo, una persona seduta con le braccia incrociate sulla scrivania si trova in una posizione chiusa e difensiva, e probabilmente non vorrà iniziare una conversazione.

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Anche lo sguardo può dire molto di voi stessi agli altri: fissare gli occhi sul naso indica che siete amici. Tuttavia, puntare gli occhi sulla loro fronte rappresenta uno sguardo dominante che potrebbe aiutare a prendere il controllo di una situazione. Se invece c’è qualcosa di più romantico, solitamente lo sguardo cade verso le labbra e il collo. Guardare verso il basso e verso destra è segno che si stanno ricordando delle emozioni. Guardare invece in alto a destra mostra che si stanno molto probabilmente ricordando le immagini.

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Il modo in cui posizioniamo le nostre gambe può anche essere un grande indicatore di come ci sentiamo. Stare con le gambe incrociate, infilando il piede della gamba superiore dietro il polpaccio dell’altro è probabile un segno di timidezza.

Referendum trivelle: quando, come e perché si vota

ilsostenibile.it

Il 17 aprile si terrà l’ormai famoso referendum sulle trivellazioni, promosso da nove consigli regionali e appoggiato da numerosi movimenti e associazioni. Tutti gli italiani sono quindi chiamati alle urne a votare per una questione che può risultare ostica. Per farlo dovranno recarsi nel proprio seggio con scheda elettorale e documento d’identità. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23.

Cosa ci chiede il referendum? Il quesito referendario sarà così posto: ‘Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?‘. Il referendum è quindi abrogativo. In sostanza ci viene chiesto se vogliamo che quando scadranno le concessioni vengano fermate le attività di trivellazione nei mari italiani entro le 12 miglia anche se c’è ancora gas o petrolio. Il risultato del referendum sarà valido solo se si raggiunge il quorum, cioè se andrà a votare almeno il 50% degli aventi diritto.

Se si raggiunge il quorum e vince il ‘sì’ sarà abrogato l’articolo 6 comma 17 del codice dell’ambiente, cioè una volta scadute le concessioni le piattaforme che si trovano attualmente in mare entro le 12 miglia nautiche dalla costa, più o meno 20 km, saranno smantellate. Restano escluse le piattaforme presenti sulla terra e in mare oltre le 12 miglia, mentre non ci sarà nessun cambiamento per le nuove perforazioni entro le 12 miglia che sono già vietate. Se a vincere invece è il fronte del ‘no’ le trivellazioni continueranno finché il giacimento non sarà esaurito e ci sarà la possibilità di costruire nuovi impianti.

Chi si schiera dalla parte del ‘no‘ e dell’astensione afferma che il referendum è uno spreco di risorse ed energie e che, in caso di vittoria del ‘sì’, verrebbero sacrificati dei posti di lavoro a causa dello smantellamento delle trivelle. Si contesta, inoltre, che i livelli di inquinamento nei pressi degli impianti non siano significativi e che il rischio di incidenti non sia poi molto alto. Inoltre a causa della mancata produzione, l’Italia sarebbe costretta ad aumentare l’importazioni.

Al contrario, chi si schiera per il ‘sì’, afferma che se a vincere sarà il ‘no’ verrà rinviato il momento in cui anche le piattaforme obsolete verranno smantellate, rimandando a tempo indefinito anche il ripristino ambientale. La vittoria del sì, secondo i sostenitori, non significherebbe una perdita significativa di posti di lavoro, anzi ne produrrebbe per le attività di smantellamento e manutenzione. Si afferma, infatti, che le attività sulle piattaforme interessate non sono labour intensive, cioè non sono basate soprattutto sulla forza lavoro. Lo spreco di risorse sarebbe relativo. Secondo alcune valutazioni infatti le risorse derivanti dai fondali marini (sia entro che oltre le 12 miglia) coprirebbe il fabbisogno nazionale per sole sette settimane. C’è anche da considerare che il consumo di idrocarburi in Italia è costantemente in calo.

Infine, un altro elemento su cui puntano i fautori del sì e che le attività di trivellazione hanno un forte impatto ambientale. Eventuali incidenti potrebbero provocare gravi danni alla fauna e alla flora marina. Greenpeace, riprendendo i dati delle analisi compiute dall’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca, ha poi fatto notare come nei campioni di cozze raccolti vicino alle piattaforme sia presente un livello di metalli pesanti e idrocarburi elevato.

Per le maniache di Instagram: ecco il selfie T-Rex Hands (FOTO)

Credits: Instagram

Chi ama i selfie conosce a memoria tutti i trucchi del mestiere: luci, posizioni, sguardi, location, hashtag giusti per avere successo su Instagram e like su Facebook. I cosiddetti “maniaci” delle foto si riconoscono subito, come se fossero una specie in via di estinzione protette dalla community degli “spolliciatori seriali”. Ma i maghi dello scatto perfetto, così informati sui nuovi trend per spopolare sul web, conosceranno la nuova moda del momento? Ecco arrivare il selfie T-Rex Hands, pronto a diventare un must in poco tempo.

Tantissime sono le star che si sono fatte prendere la mani dal nuovo selfie: Jennifer Lopez, Rihanna, Selena Gomez e Rita Ora alcune delle fashion vicdim, artiste e VIP internazionali. Ma cos’è, nello specifico, il T-Rex Hands?

È chiamato così il nuovo selfie con le mani bene in vista. Non importa il trucco, l’acconciatura o l’outfit, l’importante è avere una bella manicure – regola fondamentale – e posizionare le mani, le dita e a volte l’intero braccio in qualsiasi punto dell’inquadratura per un selfie a regola d’arte. L’associazione, poi, con il T-Rex che tutti conosciamo deriva proprio da questa attenzione alle unghie: il dinosauro, che le aveva piuttosto lunghe e affilate, ricorda appunto le strane mail art delle star.