mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Strage Erasmus: quanto è importante la nostra vita?

Credits: www.toscananews24.it

Doveva essere una notte come tante altre, quella tra sabato 19 e domenica 20 marzo. O meglio, doveva essere una nottata unica ed indimenticabile, almeno per un gruppo di ragazzi in Erasmus a Barcellona che, in occasione della Notte dei Fuochi della Fiesta de Las Fallas, si era recato a Valencia. Purtroppo, dopo aver assistito allo spettacolo, alcuni di loro a casa non ci sono più tornati. Il pullman che li doveva riportare a Barcellona si è schiantato nella zona di Tarragona, in Catalogna, all’alba della domenica.

Davanti a tutto il dolore dei parenti e degli amici delle 13 vittime e dei 34 feriti – ragazzi di 14 nazionalità diverse – non ci sono molte parole. Quella che doveva essere una delle esperienze più belle della loro vita, sia dal punto di vista professionale che da quello umano, si è trasformata un incubo. Chi ridarà indietro alle famiglie i propri ragazzi? Chi ridarà ai quei poveri ragazzi il loro Erasmus? Chi gli ridarà la loro vita? Lo studio, gli amici, la vita universitaria, l’amore, la laurea, lo stage, il primo lavoro e la prima busta paga: ogni singola esperienza gli è stata strappata così, senza che nessuno di loro potesse fare niente per impedirlo.

Ed è proprio davanti a questi tragici eventi che noi – studenti come quelli che hanno perso la vita, genitori come quelli che non rivedranno più i figli – capiamo quanto la vita sia importante. Quanto ogni singolo secondo che abbiamo a nostra disposizione non debba essere sprecato a fare cose inutili. Smettiamola di lamentarci se qualcosa non ci va a genio, agiamo e cerchiamo di modificare la situazione. Basta piangersi addosso se la giornata va male e pensare “ce le ho tutte io, la sfiga solo a me” quando la parola azione non rientra nel nostro vocabolario.

Quando la nostra vita ci sembra uno schifo, ci appare piatta, fatta solo di noiosa routine, proviamo a pensare a chi una vita non ce l’ha più, a chi non può più andare a quelle noiosissime lezioni in università, a chi non può prendere nemmeno un caffè con un caro amico. Non vi sembra che ciò che stiamo vivendo sia una grande bellezza? Anche solo svegliarsi la mattina, con quella fastidiosissima sveglia, dovremmo considerarlo un dono speciale.

Pensiamo a quelle 14 vittime e al fatto che volevano vivere un sogno: incontrare nuove persone, studiare in modo diverso, vedere altri posti ed imparare a vivere, indipendenti e sicuri di sé e, perché no, provare anche un po’ di nostalgia di casa. Pensiamo a chi, contro la proprio volontà, contro ogni speranza, tutto questo non lo ha più. Pensiamoci e vedremo che ogni momento ci sembrerà più speciale. Anche quando la tristezza prenderà il sopravvento: sarà quella a darci la carica per ricominciare.

A4challenge, la nuova sfida di bellezza per capire se sei ok

Credits: imageresizer

Si chiama A4challenge ed è la nuova sfida di bellezza social-virale proveniente direttamente dai pesi asiatici. Dopo il “GiroCoscia da riuscire a circondare con le mani” e il “Bellyslot” che ha caratterizzato la nostra estate, ecco un nuovo concorso per capire se sei “ok” o se sei “out”.

Come funziona la A4challenge? Semplicissimo. Tutto è nato in Oriente, nei paesi degli “occhi a mandorla” e soprattutto in Giappone. Il nuovo trend, che ti permetterà di capire in una semplice e veloce mossa se hai un fisico mozzafiato o se, come dire, devi rivedere i tuoi esercizi in palestra, consiste nel prendere un foglio in formato A4 (i comuni fogli per documenti) e appoggiarlo sul ventre: se nessun lembo di pelle fuoriesce dal perimetro cartaceo significa che il tuo fisico è assolutamente perfetto. Se, al contrario, qualche centimetro di pelle sporge dai bordi del foglio di carta allora la tua prova non è superata.

Credits: Instagram
Credits: Instagram

La tendenza dell’A4challenge è molto pericolosa, oltre che sbagliata: nonostante le tantissime battaglie anche sugli stessi social contro l’anoressia e l’eccessiva magrezza – basti vedere le modelle in passerella e i canoni di bellezza completamente ribaltati – questo nuovo gioco virale sta spopolando sul web. Per fortuna, comunque, in molte si sono dissociate, criticano aspramente questa unitile e stupida moda.

Guida all’uso di Snapchat (FOTO)

www.datamediahub.it

Avete mai sentito parlare di Snapchat? Se non avete mai utilizzato il social con l’icona del fantasmino vuol dire che siete rimasti un tantino indietro in fatto di tendenze social. Io, ad esempio, mi ci sono iscritta subito ma non ho mai utilizzato il mio contatto. Troppo pigra per gestire contemporaneamente Facebook, Instagram, Twitter, Google Plus e pure Snapchat.
Eppure pare che le star ne siano davvero dipendenti, così come i comuni mortali che lo usano per spiare le loro vite glam attraverso il web.

Ma veniamo al punto: come funziona tecnicamente Snapchat? Partiamo con il dire che si tratta di un sistema di messaggistica istantanea (sia pubblica che privata) nonché di una rete sociale attraverso cui la gente comunica mediante immagini e video.
A differenza degli altri social tutto quello che direte, scriverete e mostrerete verrà cancellato in pochissimo tempo.
Alcuni contenuti vengono rimossi dopo sole 24 ore mentre altri vengono eliminati solo pochi istanti dopo la loro pubblicazione.
Attualmente viene usato dalle celebrità per filmare momenti privati della propria vita e generare la curiosità dei fans, che sono letteralmente impazziti per i loro Snap. Immaginate Snapchat negli anni ’60: quanto sarebbe stato figo spiare Jhon Lennon e Marlon Brando?

Per iscriversi basta meno di un minuto, dopo di che bisogna ‘autorizzare’ la fotocamera per la registrazione e la pubblicazione dei vostri contenuti. Una volta fatto ciò non vi resta che creare la vostra rete personale aggiungendo amici, conoscenti e le celebrità che adorate. Se schiacciate il tasto centrale una sola volta scatterete una foto, se lo tenete premuto invece verrà fuori un video (che non potrà durate più di 10 secondi). Se non vi va di inquadrare il vostro volto ma ciò che avete di fronte a voi, dovete cliccare il tasto in alto a destra.
Snap, in italiano, significa letteralmente ‘schiocco’; a differenza di tutti gli altri social network esso è stato progettato per persone che amano farsi vedere, che sono autoironiche e un po’ fuori di testa.

Dorghe e sesso: come le prime influiscono sulle prestazioni col partner

Credit: www.rockandlol.com

Non è solo riferito a una leggenda metropolitana il fatto che le droghe influenzino la vita sessuale di chi ne fa uso.
Certo il risultato dipende da diversi fattori tra i quali, le risposte individuali del soggetto, l’uso, la quantità e il tipo di droga scelto.
In ogni caso, giusto per chiarirci, è utile ribadire che l’abuso e la dipendenza di qualsiasi sostanza stupefacente annienti il desiderio, con tutte le conseguenza che ne possono conseguire. Ed è stato provato, non si scappa.

L’uso occasionale, invece – e incredibilmente – indirizzato al solo utilizzo sessuale può aumentare e quindi migliorare le prestazioni sia in termini di qualità che di durata.
Questo aspetto si può rifare a tutte le droghe tranne l’eroina che, in quanto sedativa, tende ad annientare il desiderio, facendo chiudere l’individuo in uno stato d’intorpidimento.

Nel dettaglio, analizziamo:

La cocaina, che stimola e, proprio come l’alcol, tende a distruggere i tabù, allargando lo spettro delle possibilità e della facilità d’azione. La diffusione dell’Hiv è dovuta anche agli effetti di questa droga, i cui contagi avvengono spesso nel momento che coincide con i rapporti avvenuti dopo averne fatto uso.

Le anfetamine agiscono in maniera simile, ma con effetti più contenuti, così come la cannabis che alleggerisce e rende disinibiti, escludendo, però, il lato eccitante o stimolante.

L’ecstasy induce un’attrazione empatica tale da stimolare diversi rapporti che vengono consumati sotto il suo effetto. Ci si senti aperti in maniera affettuosa e sentita verso il prossimo.

Esiste poi la Ghb, una nuova droga conosciuta come il farmaco usato nella terapia contro l’alcolismo. Proprio come l’alcol però, disinibisce e spinge ad una forte euforia che può sfociare anche in una maggiore potenza fisica.
Viene considerata l’aperitivo delle droghe, nel senso che apre la strada a tutto ciò che verrà buttato giù da questa in poi.

Come già detto e come cultura popolare ci insegna, anche l’alcol – che ormai trattiamo da più di un articolo come droga – deve essere consumato in maniera misurata per avere gli effetti desiderati che ci aiutino un po’ a scioglierci. Chi ne abusa, infatti, ha conosciuto da vicino la realtà dell’impotenza e del calo del desiderio.