sabato, 20 Dicembre 2025

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Arrivano a settembre nuove emoticon per i nostri smartphone (FOTO)

Credits: www.popsugar.com

All’alba del tormentone delle reaction su Facebook e i nuovi aggiornamenti delle emoij di Whatsapp, per gli amanti delle faccine sono in arrivo nuove soddisfazioni; a settembre infatti, con la nuova versione di iOS 10, arriveranno 30 nuove emoticons che, invece, raggiungeranno i sistemi Android a dicembre.

La decisione, presa dalla Unicode Technical Committee (UTC), responsabile per lo sviluppo e la manutenzione del standard Unicode, è volta a favorire sempre più l’interscambio e la comunicazione a livello mondiale. Ed è subito emoticon mania.

Le nuove arrivate, che faranno raggiungere al catalogo delle emoij 74 simboli, saranno food-emoji, come l’avocado, il bacon, la baguette, l’insalata e i croissant, sporty-emoji con l’arrivo di guantoni da boxe e toghe da karatè, beverage emoij, con l’implemento del bicchiere di whisky con ghiaccio e i calici di champagne e infine le lifestyle emoij, la vespa, il carrello della spesa e l’emoji John Travolta. Inoltre una novità assoluta arriva nel campo delle emoticons che esprimono i gesti, come la stretta di mano, il pugno contro pugno, le dita incrociate e la mano a cornetta.

Questi simboli tanto attesi si andranno ad aggiungere alle numerose altre, utili o semplicemente simpatiche, come le emoij erotiche, le emoij fitness o le Kimoji, le emoticons dedicate a Kim Kardashian.
La Unicode Technical Committee ha voluto sottolineare come ogni nuovo aggiornamento voglia essere più democratico possibile, scelta sottolineata anche dai recentissimi aggiornamenti di Whatsapp, con l’implemento di simboli che permettono la scelta di diversi colori di pelle o l’aggiunta di coppie omosessuali tra le coppie innamorate e le famiglie.
Un tentativo di rendere sempre più facile il dialogo tra lingue e culture diversissime tre loro e sensibilizzare alla diversità e in realtà di non renderla più tale.

Facebook Reactions: ecco tutte le nuove funzioni

credits photo: wired.it

Tra le nuove funzioni mancherà ancora il tanto atteso pollice verso, ma da oggi su Facebook si potranno esprimere altre reazioni ai post di amici e conoscenti. Non solo mi piace, ma anche Love, Ahah, Wow, Sigh e Grrr, con la nuova famiglia Facebook Reactions. 
“Volevamo essere sicuri che tutti quelli che usano Facebook trovassero le loro emozioni, le persone vengono su Facebook per esprimersi, ma non trovavano un modo appropriato per manifestare le diverse reazioni possibili”, ha affermato Sammi Krug, Product Manager di Reactions.

È da circa un anno che un team di progettisti si è riunito per studiare come modificare le interazioni tra i profili Facebook, e cosa aggiungere al ‘mi piace’. “Siamo partiti con un’idea di 13 o 15 diverse possibilità, ma poi abbiamo capito che a livello universale ce ne sono solo 6”, ha poi aggiunto Krug.
La ricerca è stata condotta a livello mondiale, e si è arrivati a scegliere queste “Facebook Reactions” perché sono quelle che più hanno riscosso successo tra gli utenti che hanno testato la novità in anteprima. Le faccine assomigliano alle tante emoji che si vedono in giro per il web, con l’unica differenza che sono animate.

Come funzionano le Facebook Reactions? Semplice, basta tenere premuto sul pollice alzato e si aprirà un menù che ci permetterà di scegliere l’emoticon e, successivamente, scorrendo sulle faccine, apparirà un fumetto per spiegare la reazione associata.
Una volta lasciata la propria reazione, poi, nel post saranno visualizzate sempre le tre emozioni più popolari tra quelle raccolte, mentre il numero indicato si riferirà al totale di tutte le reazioni.

Entro un paio di giorni, la nuova funzione sara disponibile per tutti: desktop e mobile browser. Mentre sugli smartphone sarà sufficiente aggiornare l’applicazione per Android e iOS.

Buon divertimento.

10 invenzioni di bambini diventati prodotti reali (FOTO)

E se le invenzioni creative dei bambini potessero diventare realtà?

Il designer e inventore britannico Dominic Wilcox ha chiesto a più di 450 bambini in tutto il Sunderland e South Tyneside, in UK, di pensare ad una serie di possibili e utili invenzioni da poter creare e mettere sul mercato. Poi, ha scelto circa 60 disegni dei 600 presentati e li ha mostrati ai responsabili locali che si occuperanno della produzione e realizzazione degli stessi.
I bambini sono stati invitati inoltre a spiegare le loro invenzioni: le motivazioni, la loro funzione e utilità, il loro eventuale materiale e colore. I produttori avevano solo 4 settimane a disposizione per produrre questi oggetti nella vita reale: facendo tutto questo sono riusciti a esaudire i sogni di tutti quei bambini coinvolti, realizzare, cioè, quello che, secondo la loro dolce e infantile fantasia, poteva essere un oggetto realmente utile nella quotidianità.

“I bambini erano delle stelle e ho li ho guardati con così tanto piacere, vedendo quando fossero entusiasti di realizzare questo progetto e riuscire a creare partendo dalle loro idee”, ha detto Wilcox a Bored Panda. “Invece di mettere i disegni sulla porta del frigorifero, come la maggior parte degli adulti fa, perché non realizzare qualcosa di bello? Prendendo il potere di immaginazione dei bambini sul serio e vedere dove porta?”, ha concluso.

Petaloso, la nuova parola può entrare nel vocabolario

petaloso
Credit: Repubblica

Chi pensa che la lingua italiana sia una lingua morta, poco flessibile ed incapace di adattarsi ai tempi moderni a meno di non “sporcarsi” con vocaboli prestati ad altre lingue, come gli inglesismi, si sbaglia di grosso. Una nuova parola, petaloso, è destinata ad entrare nell’uso comune in pochissimo tempo. E pensare che a “inventarla” è stato un bambino di soli 8 anni, Matteo che frequenta la terza elementare in una scuola di Ferrara.

Ma come si sono svolti i fatti? Matteo ha consegnato un compito alla sua maestra in cui compariva questa nuova parola, petaloso appunto, riferita ad un fiore dall’aspetto molto gradevole. La maestra naturalmente ha segnato subito come errore il vocabolo nato dalla fantasia del bambino, ma ha voluto comunque premiarlo, invitando Matteo a scrivere una lettera con richiesta di chiarimenti direttamente all’Accademia della Crusca, che si occupa di tutelare la purezza della lingua italiana.

Pochi giorni dopo la risposta rivolta proprio a Matteo “la parola che hai inventato è ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo (ed. peloso). La tua parola è bella e chiara. Perché entri in un vocabolario, bisogna che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola e tante persone in Italia cominceranno a dire ‘Come è petaloso questo fiore’, ecco allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano”.

E come fare per diffondere una parola se non attraverso i social? In pochissime ore, grazie soprattutto a Twitter dove è trend topic dall’inizio della giornata, tutti hanno iniziato a parlare del fenomeno, non solo i giornali e i media online, ma anche Matteo Renzi, Presidente del Consiglio, ed il Ministro dell’istruzione Stefania Giannini sui social hanno fatto i complimenti al piccolo Matteo per l’iniziativa e creatività.

Siamo curiosi di vedere se il fenomeno “petaloso” è destinato quindi a durare e o si rivelerà solo un fuoco di paglia come tante altre tendenze nate sui social.