mercoledì, 17 Dicembre 2025

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#SvegliatItalia: sì alle unioni civili in 98 città italiane (FOTO)

Grande successo per la manifestazione #SvegliatItalia: in migliaia sono le persone scese in piazza in 98 città italiane. L’evento, lanciato dalle associazioni Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit, punta ancora una volta a “sensibilizzare l’opinione pubblica e a far capire al governo che le unioni civili non possono più essere ritardate“, giocando d’anticipo rispetto al Family Day, in calendario per il 30 gennaio.

Dopo le parole di sostegno di Papa Francesco, la presentazione di una miriade di emendamenti al ddl Cirinnà e del malcontento suscitato dalla scritta ‘Family Day’ comparsa sul Pirellone di Milano, si fa sempre più sentire la voce di chi esige dal governo che si vada avanti.

La Cirinnà, dal canto suo, cerca di sdrammatizzare la polemica tornando sulle parole di Bergoglio: “Il Pontefice va ascoltato e non commentato – dice – lui fa il suo mestiere, il Parlamento anche. Non è tempo di guerre tra cattolici e laici, c’è la maggioranza per approvare la legge“.

A Milano la manifestazione SvegliatItalia, gestita dal Coordinamento Arcobaleno, è partita da Piazza della Scala: più di mille persone si sono date appuntamento davanti a Palazzo Marino per un flashmob canoro, intonando il loro Inno alla gioia. Tra queste, anche il Sindaco Giuliano Pisapia, che non ha esitato ad attaccare il governatore Maroni su Twitter, a seguito della decisione di illuminare il Pirellone con la scritta ‘Family Day’: “Il Paese – ha scritto il sindaco di Milano – non è con chi accende le luci per spegnere i diritti“.

Ma il gesto della Regione Lombardia non ha trovato il consenso di molti, che sui social network hanno espresso dissenso e indignazione: “Il mondo intero ci riderà dietro“, ha scritto qualcuno, altri invece si sono scattati un bacio proprio davanti alla controversa scritta del Pirellone. Ancora, si legge: “Mentre il mondo intero celebra i diritti lgbt, i diritti umani. In Lombardia Pirellone illuminato per il Family Day” e “Ridatemi indietro la mia parte di tasse usata per illuminare a tinte omofobe il #Pirellone.“. Ma la risposta più significativa è stata probabilmente quella lanciata da Napoli, che ha vestito la sua Piazza del Plebiscito dei colori dell’arcobaleno, quelli che oggi – ma anche domani – dovrebbero tingere tutte le città italiane.

I selfie di Instagram possono rovinare le relazioni

Credits: improntalaquila

Alcuni ricercatori americani hanno svelato come i selfie di Instagram possono davvero rovinare i rapporti tra persone: fare una faccia stupida, un’espressione sensuale, uno sguardo ammiccante o una foto al paesaggio possono essere apparentemente delle foto senza altri “doppi scopi”, ma di puro divertimento. Invece, secondo quanto scoperto dai ricercatori della Florida State University, i selfie possono avere delle gravi “conseguenze” sulla vita di coppia e non solo.

Per arrivare a questi risultati, hanno chiesto a 420 utenti Instagram di età compresa tra 18 e 62 anni di compilare un questionario online su quanti selfie avessero caricato sul social network e quale fosse la loro relazione. I dati ottenuti hanno dimostrato che quanto più soddisfatto di sé e del proprio corpo fosse stato un partecipante tante più foto ci sarebbero state nel suo profilo. Questo a sua volta è stato collegato a risultati negativi nei rapporti, perché i selfie sono collegati alla psicopatia.

Un team della Ohio State University, infatti, ha svelato nei primi mesi del 2015 che gli uomini che pubblicano foto di se stessi on-line hanno anche punteggi più alti nei test che misurano il narcisismo e la psicopatia. Anche se, secondo quanto rilevato da Jesse Fox, autore principale dello studio e assistente professore di comunicazione presso la Ohio State University, il legame tra foto e egocentrismo molto spesso – fortunatamente – ha delle eccezioni che confermano la regola. La tendenza predominante, comunque, è quella che prevede un forte autocontrollo e ammirazione di sé e per sé che spinge uomini e donne a pubblicare le proprie foto, venendo meno all’attenzione e al tempo da dedicare al proprio partner.

32 tatuaggi da polso per menti minimal (FOTO)

Credit: http://blog.tattoodo.com/

Ora più che mai, tatuarsi non significa per forza imprimere su stessi linee decise e spesse o colori accesi e forti, come la vecchia scuola soleva tramandare. Così come per il resto, i tempi sono cambiati e oggi i tatuaggi possono rappresentare anche anime minimal, dai gusti più graziosi e leggeri.

Uno dei posti più battuti dalle macchinette, comunque, rimane sempre il polso, che si presta ad ogni tipo di tatuaggio, dal più complesso a quello, appunto, più semplice e lineare.
Ed è a questo punto che ogni cosa vale e ogni simbolo può arrivare a racchiudere un universo intero di idee e significati, dal più naif al più complesso, senza esclusione di colpi.

Dai particolari più singolari, quali un simbolo trovato su un libro, a quelli più personali, come quelli legati propria professione, ecco 32 tatuaggi che nella loro semplicità hanno trovato il modo di decorare nella maniera più preziosa la pelle dei.

Personalmente, da esperta del settore, raccomando a voi gentili lettori solo un po’ di attenzione nella scelta della dimensione del tatuaggio, che ricordo non deve essere troppo contenuta per non rischiare di perdere il risultato iniziale, con il passare del tempo.

Sosia di Clooney in uno spot per caffè. La Nespresso fa causa (VIDEO)

Credit: dailycoffeenews.com

Ogni volta che appare in televisione la faccia di George Clooney durante una pubblicità, sappiamo che da lì a un minuto lo sentiremo dire “Nespresso, what else”. Sì, perché il binonio Clooney-Nespresso è riconosciuto dal mondo intero.

Addirittura, è così famoso da essere stato appena plagiato. Proprio così. La Israeli Espresso Club, compagnia di caffè israeliana, ha infatti scelto per sua la pubblicità un sosia della star di Hollywood.
Lo spot è stato girato in chiave ironica: mentre il falso George esce da un negozio di caffè, viene fermato da un ragazzo che gli spiega tutti i vantaggi della Espresso Club.

Non è valsa a niente la scritta in alto a destra nel video indica che quello non è il vero George Clooney, perché la Nespresso ha fatto causa al marchio israeliano chiedendo sia il blocco immediato dello spot, affinché i consumatori non siano confusi dal “doppio” Clooney, sia un risarcimento danni di 50mila dollari.