Un fan dei film Disney, non si stanca mai di collezionare oggetti che abbiano a che fare con bellissime principesse, divertenti animali e tante canzoni da cantare. Per questo, anche questo Natale, si aspetterà di ricevere un regalo che riguardi i suoi personaggi preferiti. Che siano cattivi o buoni poco importa, la vera impresa è scegliere un dono che sappia sciogliere il cuore e l’anima –Disney– di chi lo riceve. Vediamo, quindi, alcuni dei regali più apprezzati dai fan della Disney.
Tazze
Sicuramente ne collezionerà già moltissime, ma non preoccupatevi, per loro non sono mai troppe. Ne esistono di vari tipi e dimensioni in commercio e potete sbizzarrirvi tra migliaia di personaggi.
Orientatevi sempre su quelli preferiti da chi riceve il regalo, anche i cattivi sono molto apprezzati.
DVD
Ogni disneyano vero ambisce allo scrigno contenente tutti i 55 classici. Il prezzo, però, non è sicuramente alla portata di tutti. Niente paura, si può optare per un regalo che contenga uno o più dvd. Cercate i più particolari e meno famosi – assicurandovi che non siano già nella sua collezione- come Basil l’investigatopo o Taron e la pentola magica, riuscirete a stupirli.
Se risulta un’impresa troppo ardua, orientatevi per i dvd a tema natalizio, come: La Bella e la Bestia: un magico Natale, Topolino strepitoso Natale o Il bianco Natale di Topolino.
Tsum Tsum
Vi starete chiedendo cosa sono questi oggetti dai nomi strani, gli Tsum Tsum sono dei peluche in formato mini- ma anche medi e grandi- da collezionare e con le sembianze di moltissimi personaggi Disney. La caratteristica di questi peluche è che possono essere impilati uno sopra l’altro, rendendoli facilmente collocabili anche in ambienti piccoli e stretti. Si possono comprare nei Disney store oppure online.
Oggettistica natalizia
Un appassionato della Disney, sicuramente, vorrà un albero di Natale a tema. Quale regalo migliore, se non una confezione di palline da appendere con i suoi personaggi preferiti? La riuscita è assicurata.
Il XXI secolo ci ha insegnato a non stupirci più di nulla: telefoni parlanti, macchine autonome, stampanti 3D, eccetera. Ma ecco che il passare del tempo, il nostro secolo, sembra rivelare sempre qualcosa di più incredibile e affascinante.
Presto, infatti, i fortunati – nonché ricchissimi – detentori di un aereo personale potranno installare proprio
sulla cima del loro velivolo una vera e propria bolla dotata di sedili sui quali godersi un suggestivo viaggio tra le nuvole.
Si chiama SkyDeck e a breve sarà possibile ordinarlo come optional per il proprio aeromobile.
A detta di Shakil Hussain, amministratore delegato e inventore del nuovo posto finestrino, SkyDeck sarebbe stato creato per abbattere la noia data da voli lunghi e monotoni: “Durante viaggi impegnativi e a lungo termine, si passa tutto il tempo del viaggio schiacciati dentro a una lattina, dentro la quale l’unico modo per guardare fuori è attraverso quella che sembra una pozzanghera”–
Il progetto Windspeed Tech ha cominciato ad acquistare importanza dopo la sua prima apparizione alla National Business Aviation Association, tenutasi nel mese di Novembre.
Per arrivare ad osservare il cielo da una meravigliosa cupola di vetro a migliaia di metri d’altezza, si potranno utilizzare due metodi diversi a seconda delle preferenze del proprietario: il primo, più tradizionalista, vedrà una scala portare i passeggeri dal piano terra a quello rialzato, mentre con la seconda questi entreranno direttamente all’interno di un ascensore a forma di tubo (dentro il quale saranno già sistemati due sedili) che li trasporterà su senza il minimo sforzo.
Il materiale usato per la realizzazione della bolla-finestrino si avvicina molto a quello lavorato sui jet da combattimento supersonici e, all’interno, i passeggeri potranno avere una visione del cielo a 360 gradi.
La sua forma, studiata nel minimo dettaglio, non interferirà con l’aerodinamica dell’aeroplano, anche se a risentirne sarà il consumo di benzina, che subirà un aumento a causa del peso della bolla.
Il suo costo varierà dagli 8 ai 25 milioni, in base al tipo di velivolo sul quale verrà installato. “Ad esempio – afferma Bruce Stewart, direttore del dipartimento d’ingegneria del Windspeed Tech – su un jet di lavoro privato costerà meno rispetto che a un 747, dove i materiali e le lavorazioni saranno più complesse e quindi più costose”. La sua realizzazione fisica manca ancora di un acquirente e della certificazione ufficiale; i due passi principali per cominciare quella che sarà una grande ascesa, ha poi continuato Stewart nella sua dichiarazione, ma ci sono già interessanti proposte all’orizzonte.
Taylor Swift oggi spegne 26 candeline.
La cantante, che secondo le più recenti classifiche è la più pagata d’America, ha terminato ieri il tour mondiale campione di incassi per l’uscita dell’album “1989” e ha deciso di festeggiare in grande stile (com’è solita fare) il suo 26esimo compleanno organizzando un viaggio in Australia, nel Qeensland, sotto il sole dell’Hamilton Island, insieme al suo fidanzato Calvin Harris e ai suoi amici più cari.
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Un anno fa, per i suoi 25 anni, la Swift aveva organizzato un party che vedeva la partecipazione dei nomi più illustri della discografia americana quali Jay-Z, Beyoncé, Justin Timberlake, Sam Smith, Charli XCX, Selena Gomez.
Proprio la Gomez, BF di Taylor, ha partecipato al concerto di Los Angeles di “1989”, cantando insieme all’inseparabile amica “Good For You”, bellissime e super coordinate anche nell’outfit, una in bianco e l’altra in nero.
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Per il “Daily Telegraph” parteciperanno al compleanno della Swift, e quindi al viaggio nel Qeensland, oltre che all’amica Serena e il fidanzato Calvin, anche Karlie Kloss, la conduttrice televisiva Ophra Winfrey e l’amico Ed Sheeran. E sicuramente tutto il seguito di paparazzi e fans che non perderanno l’occasione, appena saputa la location ufficiale, di vedere la loro beniamina nel giorno del suo compleanno per provare ad augurarle “buon compleanno”.
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La popstar, oltre ad essere ben voluta tra i suoi colleghi è molto amata anche per il suo buon cuore dato essendo molto impegnata per il sociale in campagne a favore di senzatetto, persone sfortunate e per le sue campagne femministe e per le sue ingenti donazioni ad associazioni benefiche.
Sicuri che sarà anche quest’anno un compleanno indimenticabile, anche noi di Blog di Lifestyle le facciamo i migliori auguri!
Il Natale si sta avvicinando, i bimbi scalpitano per ricevere i doni e la magia delle feste è sempre più nell’aria. Noi italiani, con tutta probabilità, abbiamo già addobbato l’albero e tutta la casa, e stiamo pensando ai regali giusti per tutti: da mamma e papà, alle amiche, al nostro partner. E il menù per il cenone è già pronto.
Ma come si aspetta e come si festeggia il Natale nel resto del mondo?
Argentina
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Anche se è distante migliaia di km, in Argentina il Natale si festeggia proprio come da noi. Con una piccola, grande differenza: a dicembre è piena estate.
Il giorno più festeggiato è il 24 dicembre. Gli argentini si riuniscono mangiando l’asado, una carne tipica del posto, e infine brindano con spumante e panettoni.
A causa delle temperature troppo elevate gli alberi di Natale sono spesso di plastica, perché diversamente si seccherebbero in fretta.
Negli ultimi anni è diventato sempre più comune le scambio dei regali, sostituendo l’antica tradizione che vedeva i Re Magi portare i regali ai bambini nel mese di gennaio.
Austria
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È una delle feste più amate. Tipici sono i mercatini di Natale, i dolci e i biscotti natalizi.
Un’usanza molto particolare è quella di riempire le calze di dolciumi, alla vigilia del 5 dicembre.
Il giorno di Natale gli austriaci sono soliti andare alla messa dei bambini nel pomeriggio, poi al cimitero per una preghiera ai defunti, e infine tutti a cena. Quest’ultima è composta dalle salsicce con i crauti, dalla ‘Bachikoch‘ – una tipica minestra di latte e farina – e da un brodo di manzo con i würstel.
Davanti all’albero di Natale si legge il Vangelo e si prega. A mezzanotte c’è la Santa Messa, dove si cantano e suonano canzoni natalizie.
Canada
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I canadesi addobbano la casa con luci colorate, corone d’alloro e l’albero di Natale. La settimana prima di Natale i bambini scrivono la letterina a Santa Claus, e appendono le calze al camino in modo che lui possa riempirle.
Il pranzo natalizio è composto dal tacchino ripieno, o l’anatra arrosto, accompagnati da patate e salsa di mirtilli.
I bambini poi, come da tradizione, vanno di casa in casa, cantando canzoni natalizie, ricevendo in compenso monetine, dolci o bevande calde.
Gran Bretagna
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I bambini inglesi scrivono la letterina per Santa Claus a novembre. Dopodiché, due settimane prima di Natale, addobbano le case con fiocchi e luci colorate. La sera della vigilia i bambini appendono le calze, e lasciano un bicchiere di latte ed un dolce per Babbo Natale, e una carota per la renna Rudoplh.
Il giorno di Natale si scartano i regali che Babbo Natale avrà lasciato in un sacco sotto l’albero. E poi tutti pronti per il pranzo: tacchino con salsa di mirtilli, e infine la Christmas Cake.
Alle 15 la Regina fa il suo discorso in TV , e il tè sarà ritardato alle 18.
Il giorno dopo Natale è festa nazionale, il Boxing Day, anticamente considerato il giorno dello scambio dei regali tra datori di lavoro e dipendenti. Oggi è considerato il giorno dello shopping.
Irlanda
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Le tradizioni sono molto simili a quelle bretoni. Il Natale dura dalla vigilia di Natale al giorno dell’Epifania, conosciuto come Little Christmas.
Il giorno dopo Natale è un’antichissima tradizione fare la Caccia allo Scricciolo; una finta caccia al povero uccellino, colpevole di esser stato causa del martirio di Santo Stefano secondo un’antica leggenda.
Il 6 gennaio è il giorno del Natale delle Donne, loro hanno la giornata libera e gli uomini fanno i lavori di casa.
La cucina tipica di queste feste offre una torta rotonda ripiena di semi di cumino, e il classico tacchino accompagnato talvolta dalla carne di manzo.
Ungheria
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In Ungheria Mikulas, alias Babbo Natale, fa visita ai più piccoli il 6 dicembre, portando dolci ai bambini buoni e delle fraschette a quelli più monelli.
Il 24 dicembre si festeggia la Santa Sera: si cena e si addobba l’albero di Natale, dove da lì a poche ore troveranno i regali di Natale. A mezzanotte tutti a messa.
Danimarca
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Qui il periodo natalizio inizia con l’Avvento. Nel giorno della vigilia si addobba l’albero con palline, decorazioni e con la bandiera danese. Il pasto tradizionale è l’oca arrosto con cavolo e patate. Il dolce tipico è il riso alle mandorle; tradizione vuole che nel riso venga nascosta una mandorla intera, e chi la trova riceve un regalo.
I bambini diventano folletti rossi, e aspettano Julemann (Babbo Natale) che porta i regali. Dopo la cena intorno all’albero decorato, si cantano canzoni natalizie nell’attesa di scartare i doni.
Finlandia
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È il paese di Babbo Natale, o meglio Joulupukki.
I bambini, guardando dalle finestre, aspettano il suo arrivo, che avverrà presto perché è proprio lì che abita. La tradizionale cena di Natale comprende spezzatino, prosciutto, patate e barbabietole rosse. I dolci caratteristici sono ricchi di spezie come zenzero e cannella, insieme alla tanto amata pasta sfoglia ripiena di marmellata di prugne.
Germania
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I tedeschi danno inizio al periodo natalizio a novembre. Il 6 dicembre arriva San Nicola, che porta ai bambini tanti gustosi dolciumi.
Vengono preparate delle ghirlande all’interno delle quali, nelle quattro domeniche che precedono il Natale vengono inserite delle candele, una ogni domenica. Il 24 dicembre, poi, si addobba l’albero, nell’attesa del Christkind, cioè Bambin Gesù, e di Babbo Natale che porterà i regali solo ai bimbi buoni.
Una particolare attenzione è dedicata alla preparazione della tavola, imbandita con l’oca arrosto o con la capra blu.
Olanda
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Per gli olandesi il giorno più bello delle feste natalizie è il 5 dicembre, quando Sinterklaas – il nome olandese con cui si indica San Nicola – porta i regali. La sera i bambini mettono una scarpa davanti al camino sperando che il Santo passi a riempirla di caramelle e dolci.
In Olanda non c’è un vero e proprio piatto tipico, ma pollo e tacchino sono i più amati. Seguiti poi dalle ciambelle alla mandorla, utilizzate anche come decorazione per l’albero di Natale, e da un pane tradizionale ovale farcito con uvetta ribes e pasta di mandorle.
Polonia
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In Polonia la vigilia di Natale è un giorno molto importante, tradizionalmente di digiuno e astinenza, dove non si consuma carne.
Prima della cena verrà passato tra i commensali un biscotto con impressa l’immagine della Sacra Famiglia, l’Oplatek, dal quale ognuno dovrà prenderne un pezzo.
Il pasto inizia quando in cielo compare la prima stella, ed è composto da 12 portate, per simboleggiare i Dodici Apostoli, prive di olio e burro. La tradizione vuole che il posto a capotavola rimanga vuoto, perché riservato al Bambino Gesù.
L’albero si addobba la sera della vigilia, nell’attesa del loro Babbo Natale, Mikolaj. Dopo il suo arrivo si è soliti uscire in giardino, per accendere un bel fuoco sul quale arrostire salsicce dopo la mezzanotte.
Spagna
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Le festività spagnole si protraggono fino al 6 gennaio, giorno in cui i Los Reyes, cioè i Re Magi, porteranno i doni ai bambini che sono stati buoni. La festa poi continua con le sfilate dei carri illuminati, dai quali vengono lanciate caramelle.
I piatti caratteristici sono i dolci, dal torrone al marzapane.
Francia
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In Francia ogni regione ha le proprie tradizioni. I mercatini di Natale riempiono ed illuminano le strade. Un’usanza comune è quella di allestire un presepe con delle statuine d’argilla, vestite con i costumi tipici.
I bambini francesi ricevono i regali o dal Bambino Gesù o da Père Noël, alias sempre Babbo Natale, che farà visita ai bambini ben due volte, il giorno di San Nicola e il giorno di Natale.
Altra usanza particolare è quella di scambiarsi i regali il 31 dicembre.
A tavola non può mancare il pesce: ostriche, salmone e paté de Fois Gras abbondano. Seguiti dalle lumache, finendo col Bûche de Noël, tipico fagottino al cioccolato.