sabato, 20 Dicembre 2025

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I gadgets per chi soffre di ‘sindrome di wanderlust’ (FOTO)

Credits photo: www.bigodino.it

C’è chi ha la passione della cucina, chi non riesce ad allontanarsi dal televisore per più di qualche ora e chi ama trascorrere pomeriggi a leggere romanzi. E chi, invece, ha sempre la valigia in mano. O Google sempre aperto su siti di viaggio e di compagnie aeree alla ricerca di qualche offerta conveniente per partire alla scoperta di nuovi posti, diverse culture e tradizioni. Perché chi ama viaggiare non può fare a meno di immergersi in un mondo differente dal suo, dove imparare, conoscere, diventare intraprendenti ed indipendenti e amare tutto ciò che di nuovo quel viaggio ha da offrire.

Se siete dei costanti viaggiatori, se siete ossessionati dai viaggi, se avete quella che è conosciuta come “sindrome di wanderlust” sicuramente avrete uno di questi oggetti e se non li avete sono certa che fra poco diventeranno vostri. Così, anche quando sarete costretti a rimanere nella vostra camera, vi sembrerà di essere sempre in giro, armati di valigia, curiosità e amore.

Diario di bordo


Taccuino di viaggio e album porta ricordi perfetti per gli affetti da wanderlust che amano appuntarsi o conservare ogni cosa che incontrano nel loro viaggio.

Cartina del mondo

Credits photo: etsy.com
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Non è una mappa qualunque: con una moneta, infatti, potrete segnare tutti i luoghi che avete visitato, per non dimenticarveli mai.

Accessori


Accessori con una scritta come “Not all who wonder all lost” da tenere sempre addosso, ma di frasi e disegni dei viaggi ce ne sono a volontà: basta scegliere quella più adatta a voi.

Set per disegnare

Credits photo: etsy.com
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Oltre a fotografare, disegnare è un bel modo per fissarsi sempre posti nuovi, su un foglio, nella mente, nel cuore.

Cuscino

Credits photo: etsy.com
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Un cuscino con il mondo, per segnare tutti i posti visitati e sognarne di nuovi, come tutti i wanderlust con la W maiuscola.

Passaporti


Un finto passaporto dove segnare tutti i posti da vedere o che vorreste vedere e porta passaporto personalizzato. Siete proprio affetti da wanderlust, vero?

Tabella aereoporto

Credits photo: etsy.com
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Con questa, a voi amanti dei viaggi sembrerà di essere sempre in partenza.

Sciarpa

Credits photo: speakeasytravelsupply.com
Credits photo: speakeasytravelsupply.com

Una sciarpa speciale, che nasconde un segreto: il vostro passaporto indispensabile per girare il mondo.

[Credits: www.buzzfeed.com]

Tatuaggi e inconscio: ecco perché ci tatuiamo (FOTO)

Credit: contest.virginradio.it

Le ragioni per cui decidiamo di tatuarci sono molteplici, ma una cosa è sicura: le motivazioni risiedono nell’inconscio. Per sostenere questa tesi si sono avvicendati psicologi e psicoterapeuti che hanno formulato una vera e propria psicologia del tatuaggio, per dimostrare che solo apparentemente la decisione di incidere per sempre qualcosa sulla propria pelle è un’azione banale.

Credit: guide.supereva.it
Credit: guide.supereva.it

La pratica del tatuaggio pone radici nella storia dell’uomo e risale almeno al 3000/3100 a. C., epoca alla quale risale la mummia del Similaun, da tutti conosciuta come Ötzi, che poteva contare sulla sua pelle tra i 45 e i 57 tatuaggi diversi. La maggioranza di questi tatuaggi, che consistevano in serie di linee e punti tutti diversi, è stata trovata in corrispondenza delle articolazioni, come se fossero stati messi per rinforzarle, a scopo curativo. Tra le civiltà antiche fu in Egitto e nella Roma pre-cristiana che il tatuaggio si diffuse e, inoltre, nel Medioevo si è attestato che molti pellegrini usavano tatuarsi con simboli religiosi per rivendicare la loro identità cristiana. Altri popoli che svilupparono questa pratica furono delle tribù in Oceania, come i Maori e le popolazioni cinesi e giapponesi in Asia. I motivi che spingevano queste tribù a praticare incisioni sulla pelle dei propri membri era rivendicarne la loro appartenenza alla tribù stessa.

Credit: culteducoprs.wordpress.com
Credit: culteducoprs.wordpress.com

Oggi le ragioni che spingono un individuo ad andare da un tatuatore sono più complesse e addirittura opposte. Ci si tatua non per desiderio di omologazione ma, anzi, per cercare di affermare la propria individualità in un mondo che tende alla standardizzazione. È un modo per dichiarare la propria posizione rispetto alla realtà, ricordando agli altri e soprattutto a noi stessi, chi siamo, cosa vogliamo, da dove veniamo.
Il tatuaggio perciò diventa varco tra il nostro “dentro”, l’inconscio, e il nostro fuori, la nostra parte consapevole e pubblica.

Credit: samuelaurbini.com
Credit: samuelaurbini.com

Se le motivazioni possono essere le più disparate e personali, gli esperti sono concordi nel ritenere che il significato del tatuaggio varia a seconda del posto e del soggetto stabilito.
Se il tatuaggio è:
nella parte sinistra del corpo, che in psicoanalisi rappresenta il passato, la persona in questione è pessimista e con scarsa stima di sé.
nella parte destra del corpo, legata al futuro, la persona in questione è solare, creativa e aperta ai cambiamenti.
in un luogo nascosto, come l’ombelico o l’interno coscia, la persona è timida o insicura
sulla caviglia e il soggetto è una donna, essa è molto gelosa, sospettosa ma molto femminile, mentre, se il soggetto è uomo, esso è competitivo e battagliero.
nelle zone genitali, se il soggetto è donna, essa è molto combattiva e sensuale, se uomo, passivo e maldestro.
Anche la grandezza del soggetto incide sulla psicologia che vi è dietro, nel caso il tatuaggio sia di grandi dimensioni, infatti, chi decide di tatuarselo è come se volesse prendere forza e coraggio dal disegno inciso sulla sua pelle.

Credit: www.wellnessworld.it
Credit: www.wellnessworld.it

Molte volte il significato del tatuaggio, seppur evidente, ha una difficile interpretazione, questo perché l’individuo vuole che la “chiave di lettura” non sia alla portata di tutti.
Certo è che indipendentemente dal suo valore inconscio, personale per ognuno, il tatuaggio è un grande mezzo comunicativo che, in un mondo dove tutto sta perdendo significato, è mezzo per ricordarci la nostra unicità e rimanere in contatto con i nostri sentimenti.

#2gradiesto: la campagna contro il riscaldamento globale (VIDEO)

Credits photo: ecodellecittà.it

Il nostro pianeta è in pericolo: se le temperature aumentano ancora di due gradi ci sarà uno scioglimento dei ghiacciai e il livello del mare si solleverà di 7 metri. Sono queste le premesse della campagna #2gradiesto, lanciata da green Cross ieri 27 novembre per sensibilizzare i cittadini sul tema ambiente e sulla prossima conferenza mondiale che inizierà questo lunedi 30 novembre a Parigi.

L’hasthag #2gradiesto è stato promosso dall’associazione Green Cross Italia, operante sul territorio dal 1998, e sarà attivo sino al 30 novembre, data d’inizio dei lavori per la Conferenza mondiale sull’ambiente di Parigi, la Cop21.

Con i loro tweet i cittadini potranno partecipare attivamente alle decisioni che saranno prese dai leader mondiali rispetto allo scioglimento dei ghiacciai, l’emissione di gas e il riscaldamento globale. Basterà postare una foto, un video o un pensiero di 140 caratteri seguita dall’hasthag #2gradiesto.

Ma la campagna non si diffonde solo su Twitter. Per catturare l’attenzione di un maggior numero di persone è stato creato il seguente spot.

Lo scopo della campagna, come si evince dalle parole dei ragazzi, è stabilire un limite massimo alla temperatura globale: per questo l’hashtag #2gradiesto è mutuato dal gioco delle carte 7 e mezzo dove vince chi non supera un certo limite. In questo caso il montepremi è la vita della popolazione mondiale e la salvaguardia dell’ecosistema.

Ci si aspetta dunque grande impegno da parte dei 150 rappresentanti dei paesi presenti alla Conferenza che si terrà dal 30 novembre all’11 dicembre a pochi passi dal quartiere dove è stato ucciso uno degli attentatori di Parigi.

A tal proposito, dopo quell’orribile venerdì 13 in cui anche una nostra connazionale è rimasta uccisa, Green Cross si fa anche portavoce di speranza e solidarietà con la campagna #ambasciatoridipace.

Mancanza di sicurezza, lunghi periodi di siccità, piogge torrenziali, alluvioni, ondate di calore e gelo improvviso sono fenomeni che necessitano di un intervento immediato. Per questi ultimi, in particolare, alcuni dei gruppi politici italiani vorrebbero sollevare una sfida maggiore, ossia rimanere sulla soglia massima di 1.5 gradi. Questo farebbe una differenza in più e consentirebbe di stabilire un maggiore equilibrio.

Il nido d’amore di Mark Zuckerberg per la figlia (FOTO)

Credits: gds.it

“Io e Priscilla ci stiamo preparando per l’arrivo di nostra figlia. Stiamo scegliendo i nostri libri preferiti per bambini e i giocattoli”. Ad annunciarlo è Mark Zuckerberg, con un post su Facebook corredato da una tenera immagine in cui mostra l’ambiente accogliente della sua casa, che presto vedrà un membro in più nella famiglia. Il fondatore del social network più famoso del mondo ha già annunciato che si prenderà due mesi di paternità per stare insieme a sua moglie Priscilla e assisterla durante il periodo più difficile per una mamma.

“Questa è una decisione molto personale”, ha continuato Mark Zuckerberg su Facebook, “e ho perciò deciso di prendere due mesi di paternità. E poi cita una ricerca per contestualizzare la sua posizione: “Studi dimostrano che quando i genitori che lavorano si prendono del tempo per stare con i propri figli appena nati, è la decisione migliore sia per i bambini che per i familiari”.

Del resto, la notizia dei mesi di ‘aspettativa’ non dovrebbe stupire nessuna: nella sua società, Mark Zuckerberg concede ai suoi dipendenti fino a quattro mesi di maternità o di paternità, che possono essere usati tutti insieme o divisi in più periodi nel primo anno di vita dei figli. “Ogni giorno le cose diventano un po’ più vere per noi”, continua Zuckerberg, emozionato, “e siamo così eccitati di iniziare questo nuovo capitolo della nostra vita.”

Ecco infine la foto che fa da cornice al post: su tutto spicca Beast, il cane di Mark, che con lo sguardo vispo ha forse già intuito che qualcosa sta cambiando in casa Zuckerberg; vicino al passeggino smontato, forse è una culla, c’è un tavolinetto con cornici vicino al divano da dove, chissà, Mark e Priscilla si accomoderanno guardando la loro bambina che dorme.

Credits: Facebook / Mark Zuckerberg
Credits: Facebook / Mark Zuckerberg