mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Dove espatriare in Europa? Malta al primo posto

Malta è risultata essere il migliore posto in cui vivere in Europa secondo Expat Insider, un sondaggio condotto dal sito InterNations.org. In realtà, al livello mondiale l’isola ha raggiunto il terzo posto della classifica, subito dopo il Messico (al secondo posto) e l’Ecuador (al primo posto). A seguirla, la Repubblica di Singapore e il Granducato del Lussemburgo, rispettivamente al quarto e quinto posto.

Il sondaggio, condotto come d’abitudine avviene ogni anno, ha coinvolto 14.4000 espatriati nel mondo intero, a cui è stato sottoposto un questionario a proposito delle proprie condizioni di vita nel paese estero in cui vivono attualmente: le domande, difatti, includevano tematiche quali gli aspetti della vita quotidiana nella propria ‘patria adottiva’, come ad esempio la qualità della vita, il contesto lavorativo, la facilità nello stabilirsi, le questioni familiari, le finanze personali e il costo globale della vita.

Malta, nella fattispecie, è risultata la prima tra le città europee per una serie di fattori tra cui la soddisfazione lavorativa complessiva, l’equilibrio vita-lavoro, il totale di ore lavorative e, naturalmente, il tempo e le condizioni climatiche.

Del resto, non va dimenticato che Malta è già ritenuta da tempo una località di grande attrattiva per quanti, nel mondo, abbiano avuto e abbiano ancora intenzione di andare a lavorare all’estero o di trasferire altrove i propri affari. Il clima piacevole che regna sull’isola, la sua immensa ricchezza culturale e storica, il costo della vita piuttosto conveniente, così come altri aspetti quali la presenza di risorse lavorative dotate di ottime competenze, l’educazione di alto livello e il tipo di assistenza sanitaria fornita, ne hanno fatto uno dei luoghi migliori al mondo in cui investire, come ha fatto la nota azienda iGaming.

Addio Cappuccetto Rosso, la Francia vieta le fiabe sessiste

fiabe-sessiste

Vi ricordate quando i genitori raccontavamo ai propri piccoli la fiaba della buona notte per fargli addormentare? Pare proprio che tra poco sarà proibito, o almeno in Francia. Sembra infatti che la nostra infanzia sia stata influenzata da diverse fiabe sessiste, in primis Cappuccetto Rosso e Cenerentola, che non fanno altro che alimentare la discriminazione sessista. Così è come la pensa la Ministra per l’istruzione francese Najat Vallud-Belkacem, che ha lanciato una campagna per migliorare i libri utilizzati per l’istruzione dei più piccoli nelle scuole francesi.

La Ministra, parlando a Le Figaro, ha sottolineato come i programmi delle elementari “sono un’occasione importante per migliorare i libri di scuola e prevenire stereotipi e discriminazioni che alimentano l’ineguaglianza tra gli alunni”

Secondo la Vallud-Belkacem sarebbero proprio determinate fiabe sessiste ad alimentare nei bambini gli stereotipi che poi li porteranno da grandi a discriminare determinate categorie, come appunto le donne. La Ministra prende spunto da uno studio del centro Hubertine Auclert secondo cui molte fiabe spesso sono “imbottite di rappresentazioni sessiste”. Lo studio analizza 22 libri utilizzati dagli studenti nei primi anni di scuola sostenendo che in questo genere di fiabe i personaggi femminili sono vittime di stereotipi e bambine e donne vengono spesso rappresentate in cucina o mentre svolgono umilianti faccende domestiche.

Il vero significato degli idiomi inglesi (FOTO)

Tradurre dall’inglese all’italiano alcune parole di uso comune può essere davvero esilarante, specialmente se si può ricorrere a delle illustrazioni per rappresentare al meglio il significato. Borepanda.com ha ideato una serie di immagini in cui dà l’idea dell’ironia di certe espressioni tradotte in lingua italiana.

Quanta immaginazione stimolino certi idiomi inglesi è segno che la lingua in sé è talmente intrinseca, che per comprenderla sino in fondo, bisogna davvero analizzarla da tutti i punti di vista, anche quello visivo. Nelle foto di borepanda.com si passa da fogli di carta armati di taglierini a violinisti stile omino bianco. Ci sono poi cibi e bevande che si dilettano nella cucina e nella corsa (stile maratona di New York), forse nella speranza di perdere grasso, e marmellate che chiacchierano di fronte ad un thé caldo.

A questi si alternano gli organi: gli idiomi inglesi possono essere portavoce di sentimenti ancora più forti se si osservano le immagini seguenti come quella di un cuore rotto, simbolo della fine di un rapporto o di una delusione da parte di chi si vuole bene, o di due occhi che alla vista del cibo, potrebbero inghiottire direttamente un bel sandwich.

Tra le raffigurazioni anche i cervelli che passeggiano stile filosofi d’altri tempi o anziani ricchi di saggezza. Chi lo sa se Aristotele avrebbe apprezzato.

Ma la kermesse degli idiomi non termina qui. Sedie che rockeggiano, letti fatti apposta per le supposte, carrelli che trasportano finestre e computer circondati dalle fiamme regalano un po’ di animazione ad oggetti di uso quotidiano. Probabilmente, da qualche parte, c’è già un computer che va in fiamme per le lunghe ore spese tra serie tv, letture, ricerche e ovviamente redazioni di articoli, stile blogger.

Manca solo il top del top. Che cosa vi fa pensare l’espressione “dal profondo del cuore?” Scorrette le immagini.

Jam Session

1

Riunione di musicisti

Fireworks

2

Fuochi d’artificio

Sleeping pills

3

Pillole per dormire

Rocking chair

4

Sedia a dondolo

Baking soda

5

bicarbonato di sodio

Fast food

6

(catena di) fast food

From the bottom of the heart

7

Dal profondo del cuore

Paper jam

8

Inceppamento (di carta)

Let your wind wonder

9

Datti tempo per riflettere

Hungry eyes

10

Sguardo affamato

Broken heart

11

Cuore spezzato

Window shop

12

Negozio di finestre

Blind spot

13

Punto cieco

Papercut

14

Taglio da carta

[Credits photo: borepanda.com]

#RivogliamoLeStelline: l’ironia di Twitter boccia i cuori (FOTO)

credits photo: digitalic.it

Twitter si aggiorna eliminando qualcosa che, fino ad oggi, l’aveva contraddistinto: le stelline. L’annuncio è arrivato attraverso il blog del social network: ‘speriamo che vi piaccia quello che state vedendo oggi su Twitter e su Vine: cuori’. Ma, a quanto pare, le speranze sono state mal riposte. Perché il tasto mi piace a forma di cuore, che ricorda tanto Facebook e Instagram, proprio non convince la maggior parte degli appassionati di Twitter.

L’hashtag #RivogliamoLeStelline si è così piazzato immediatamente in cima alla classifica delle tendenze. Infatti sono migliaia i post di lamentela nei confronti del nuovo aggiornamento. E continuano a crescere di secondo in secondo, tanto da trasformarsi in una sorta di petizione. Alcuni di questi tweet contengono dell’ironia disarmante e, seppur manifestano un sentimento di disapprovazione, riescono a strappare diverse risate.

La domanda degli utenti è: perché? Per caso è arrivato San Valentino e non ce ne siamo accorti? Ci state facendo uno scherzo? Noi #RivogliamoLeStelline.

Ma, dopo neanche 24 ore dal fatidico aggiornamento, qualcuno ha pensato bene di trovare un escamotage per ritornare al vecchio sistema di gradimento. Per scoprire come riattivare le stelline, clicca qui.