mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Amore in pubblico, quando anche un bacio è proibito

bacio

“L’amore è quella cosa che tu sei da una parte, lui dall’altra, e gli sconosciuti si accorgono che vi amate! Chest’è..” Questa bellissima frase di Massimo Troisi esprime forse quello che l’amore dovrebbe essere. Non c’è bisogno di scambiarsi effusioni per far capire al mondo quando due persone si amano, è come si guardano e l’intesa che c’è tra di loro la vera dimostrazione. Forse però la pensiamo così perché nessuno ci proibisce di dare un bacio al nostro ragazzo quando ne abbiamo voglia, anche in strada, in un bar o al cinema. Ci sembra scontato, qualcosa che possiamo fare sempre quando ne abbiamo voglia.

Ma l’amore ha tante sfaccettature ed in molte culture mostrare i propri sentimenti in pubblico è segno di debolezza. Non solo, l’amore è visto come qualcosa di assolutamente privato tanto che spesso è proibito per legge concedere un bacio in pubblico al proprio fidanzato. Non si tratta però solamente di vecchie leggi dimenticate e ancora in voga. In Indonesia è appena entrata in vigore una legge che proibisce baci in pubblico dopo le 21 di sera. La pena? L’obbligo a sposarsi. Questo ci fa capire quanto in giro per il mondo il concetto di amore sia in realtà molto relativo.

Molto spesso perché due persone si sposino, non è necessario che si amino, ne tanto meno che si vogliano bene, a volte non si conoscono neppure. Quest’idea è ciò che sta alla base dei matrimoni combinati ancora tuttora in voga in tanti paesi. E’naturale che se ci si avvicina a questa mentalità si riesce a comprendere anche perché un bacio in pubblico può essere sconvolgente e del tutto fuori luogo. Del resto anche da noi fino a solo 50 anni fa non per forza i matrimoni avvenivano per amore ed il senso del pudore dominava la società. Adesso non è più così, anche nei sentimenti quello che prevale è la libertà più totale che spesso però porta a relazioni brevi e superficiali. Scambiarsi un bacio per strada allora non è detto che sia sinonimo di sincerità o di vero amore, ma siamo contenti di poter continuare a farlo. Siamo abituate a storie che si chiudono in fretta, ma che belli i baci al tramonto in spiaggia.

Genitori apprensivi fanno figli infelici

Non esistono delle istruzioni e neanche un tutorial su come fare i genitori. Non è un segreto che questo è senza ombra di dubbi il mestiere più difficile del mondo. Non ci sono mai delle regole fisse, non ci sono leggi che dettano il comportamento “corretto” per ogni situazione.
Tuttavia, delle volte, per lo meno, emergono caratteristiche o atteggiamenti che è meglio non mettere in atto. È il caso di uno studio condotto dal gruppo di Mai Stafford del Lifelong Health & Ageing dell’università di Londra secondo cui i genitori apprensivi rendano i figli infelici.

La ricerca è stata pubblicata su “The Journal of Positive Psycology”, ma è durato quasi 70 anni, ha coinvolto 5.000 persone, che sono state monitorate fin dalla loro nascita, nel 1946. I risultati hanno dimostrato per la prima volta come il comportamento dei genitori abbia un impatto a lungo termine sul benessere dei figli, anche una volta lasciato il nucleo familiare originario.

Al contrario di alcuni studi precedenti, secondo i quali i figli con legami molto stretti con madri e padri sono più predisposti a creare una relazione forte con il partner, dagli esperimenti condotti dai ricercatori della University College London è emerso che i più “infelici” erano proprio i volontari che, intervistati all’età di circa quarant’anni, ricordando l’infanzia descrivevano la mamma e il papà come iperprotettivi.

“Un controllo costante, psicologico, sui bambini può limitare la loro indipendenza e può, infine, farli sentire meno capaci di regolare il proprio comportamento in base alle situazioni”, spiegano gli studiosi.

Dunque come sempre, ogni eccesso non va mai bene. Ma è vero anche che qualche “no” male non possono fare, quindi l’importante come sempre è non esagerare e bilanciare lo spazio che si lascia libero e le linee guida che invece si vogliono dare per proteggere i nostri piccoli.

“I genitori sono vitali per il benessere mentale delle future generazioni – spiega l’autore dello studio, il professor Mai Stafford della Medical Research Council’s Lifelong Health and Ageing unit dell’università inglese -. Da questo punto di vista bisognerebbe ridurre le pressioni economiche e di altro tipo sulle mamme e sui papà, in modo che possano dedicarsi a creare una relazione migliore con i loro figli, senza eccessi”.

Quando il pranzo lo prepara papà (FOTO)

credits photo: abcnews.go.com

Con il passare del tempo tutto cambia. Come tante altre cose, anche la famiglia si è evoluta e i ruoli di madre e padre son cambiati. La donna non ha più come compito solo quello di mamma e casalinga perfetta, ma spesso si divide tra lavoro, figli e hobby. Questo ha reso necessario una ridistribuzione dei ruoli che vede sempre più emotivamente coinvolti i papà.

I papà moderni lavorano, accompagnano i figli a scuola, al parco, a calcetto, a danza, a lezioni di inglese e, a volte, preparano anche il pranzo. Quando è un padre a prendere in mano la situazione, generalmente lo fa con molta creatività e i risultati possono essere davvero divertenti.

Ce lo dimostra LunchboxDad.com, blog gestito da un padre amorevole e con molta fantasia. Questo papà moderno prepara i pranzi per la sua bambina, che ha iniziato ad andare all’asilo, e lo fa con estro e genialità.

credits photo: LunchboxDad.com
credits photo: LunchboxDad.com

Nonostante le bellissime creazioni fatte con il cibo, questo papà ha ricevuto anche delle critiche. Infatti più volte si è sentito dire di aver troppo tempo libero a disposizione e di doversi trovare un vero lavoro.

In realtà, dietro questi pranzi, ci sono motivazioni piene di amore. L’uomo che gestisce il blog aveva da poco perso il padre a causa di un cancro e ciò ha avuto un forte impatto sulla sua vita. Per questo motivo stava cercando il modo giusto per far sapere alla figlia che la pensa anche quando sono lontani.

Il risultato sono stati dei pranzetti squisiti, colorati, sani e divertenti che la bimba si porta all’asilo e che ogni compagno invidia. Lo scopo era quello di incoraggiare e aiutare più genitori possibili a cercare modi creativi per far sapere ai propri figli che sono amati. Ci sarà riuscito? Noi crediamo di sì, basta guardare le foto per farsi venire la voglia di mettersi all’opera.

Il nostro successo lo vedono gli altri (VIDEO)

Il più delle volte, i peggiori giudici per noi stessi siamo proprio noi: cosa può farci smettere di vedere sempre il lato negativo delle nostre vite? Ce lo svela una sorta di esperimento condotto dall’Università Strayer di Washington in collaborazione con Aplus: per realizzare questo video, è stato chiesto a svariate persone di esprimersi a proposito di chi amano, valutando i loro successi da 1 a 10. Quel che ne risulta è la prova lampante del fatto che spesso sembriamo più capaci agli occhi degli altri di quanto non riusciamo a concepirci noi.

Il cilp, creato dal team dell’Università Strayer e di Aplus, fa parte di un’originale campagna che gli studiosi hanno organizzato per fornire letteralmente una nuova definizione alla parola “successo” attraverso una petizione da avanzare al dizionario di lingua inglese Merriam Webster. Stando ai dati raccolti dai ricercatori dell’Università Strayer, infatti, il 90% degli americani associa alla parola successo concetti che hanno più a che fare con la felicità, piuttosto che con “il fatto di ottenere o raggiungere benessere, rispetto o fama”, sarebbe a dire l’attuale definizione che il Merriam-Webster fornisce per il lemma “successo”.

Se siete anche voi dalla parte di questi studiosi oltreoceano, non vi resta che firmare la petizione a vostra volta: per convincervi, saranno sufficienti poche immagini di questo video, in cui le persone spesso si mostrano sorprese nel vedere i loro cari dar loro voti così alti. Perciò, non dimentichiamoci mai che dovremmo dire molto più spesso a chi amiamo ciò che pensiamo di loro: il successo arriverà più facilmente.