giovedì, 18 Dicembre 2025

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Chiara Biasi: tutto sulla sua nuova storia d’amore (FOTO)

Era il 20 maggio quando Chiara Biasi pubblicò una foto del suo passaporto con la sola didascalia: “Tu sei mai partito senza le valigie lasciando TUTTO a casa? Bene,io sì”. La destinazione era ancora sconosciuta, ma la successiva foto della fashion blogger tolse ogni dubbio: un cielo al tramonto e una frase, in inglese: “Ibiza è la risposta, non importa quale sia la domanda”.

Insomma, la nota 25enne di Pordenone si trovava a Ibiza per nuovi shooting della sua collezione di bikini lovers. Ma, in un posto del genere, pare ovvio che il dovere sia sempre accompagnato dal piacere, che l’utile si unisca al dilettevole con facilità disarmante. E così, più che lavoro, si trattava di una vacanza vera e propria. Puntualmente documentata dalla stessa Chiara su Instagram.

E allora i fan non ci hanno messo molto a capirlo: c’era qualcosa di nuovo che bolliva in pentola. A tutti quanti è apparso decisamente evidente un certo avvicinamento tra lei e il modello messicano Adrian Cardoso. Che, diciamocelo, così male proprio non è. Faccia pulita, sorriso ammaliante, fisico asciutto e atletico; sicuramente meglio di Oscar Branzani, no?!

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Una rapida ricerca su Wikipedia descrive Adrian Cardoso come un “modello messicano, classe 1991, che lavora e vive a New York”, e con – aggiungo io – un signor curriculum. Il ragazzo ha, infatti, posato per alcune fra le riviste di moda più prestigiose, fra cui Vogue Hommes, e lavorato per brand molto noti come Dolce & Gabbana, Bottega Veneta, John Galliano, Tommy Hilfiger, Givenchy, United Colors of Benetton.

E se prima le foto pubblicate dalla blogger potevano essere di dubbia interpretazione, ora non ci sono più dubbi: Adrian Cardoso e Chiara Biasi hanno una relazione.
Non ci sono foto di baci, ma alcuni elementi fanno giungere a questa constatazione. Primo fra tutti l’intimità che traspare dalle foto dei due, ritratti non solo per shooting di lavoro ma anche a letto, a tavola, in barca, e ovunque; rigorosamente insieme e abbracciati. In più c’è l’hashtag #nothingmore sotto ogni singola foto di loro due insieme, sia che venga pubblicata da lei sia che venga pubblicata da lui. Voi come lo interpretereste? Bhe, noi pensiamo che intendano dire che quando stanno insieme tutto il resto non conta, perché l’unica cosa importante è il forte sentimento che li lega. E per concludere, la Biasi continua a retweetare tutti i messaggi dei fan che le fanno gli auguri per questo nuovo compagno; e se questa non è una conferma (indiretta) ditemi voi di che si tratta.

E se ancora non siete convinti, guardate la gallery e giudicate.

5 effetti negativi del trasferirsi all’estero

Trasferirsi all’estero non è una scelta facile. La cosiddetta “fuga di cervelli” è un fenomeno sempre più in evidenza in questi ultimi anni, soprattutto perché i giovani, dopo la laurea o i master conseguiti nel nostro paese, decidono di avventurarsi in nuove esperienze, cercando sicuramente più opportunità, cavalcando l’onda dell’entusiasmo, scappando da un paese che, purtroppo, ad oggi non offre molte alternative.

Ma, tra i tanti motivi ed effetti positivi che questa decisione porta, ci sono da analizzare anche gli “effetti collaterali” negativi che, a volte, non ci rendiamo conto di provocare.

Lontananza dai propri cari

Molto spesso la scelta di trasferirsi all’estero viene vista come “egoistica”. Pensare solo a se stessi,a i propri interessi e al proprio futuro, senza tener conto di chi si lascia. E che siano parenti, amici di una vita, partner non importa.

In teoria, questo non dovrebbe pesare proprio per nulla. Anzi, dovrebbero proprio essere loro, per il nostro bene, a dire “Fai ciò he ti rende felice e vai lì dove ti porta il cuore. Noi ci saremo sempre”.

Sentirsi in colpa per tutto il tempo

Il compleanno del nostro migliore amico, i 18 anni di nostra cugina e la laurea di tua sorella. Senza dimenticare il battesimo delle tue nipotine, il matrimonio del tuo vicino di casa, la prima comunione di nostro fratello e i 50 anni di papà. Tutte feste a cui non parteciperemo. No, perché siamo troppo lontani, e solo il viaggio di andata e ritorno costerebbe una fortuna.

Senza dimenticare gli 80 anni di tua nonna.

Solitudine

Possiamo anche essere persone super socievoli, alla mano ed estroverse. Alla fine, sempre, per la legge del cosiddetto “opportunismo”, la solitudine verrà a farci visita. E saremo soli.

Basti pensare alle amicizie che nascono all’improvviso, e con le stesse tempistiche svaniscono: chi per l’erasmus, chi per una nuova avventura, chi per le vacanze estive e le ferie di Natale. Tutti, prima o poi, andranno via.

E allora a che serve affezionarsi?

Nuovi stili di vita

Trasferirsi all’estero ci cambia in molti più modi di quanti ne immaginiamo. Viviamo il cambiamento: mentale, culturale, gastronomico, politico, religioso. Sempre.

E molto spesso ci dimentichiamo da dove veniamo.

Problema “keep in touch”

Mantenere i contatti non è così semplice quando si decide si trasferirsi all’estero: tra impegni e fuso orario, la routine viene a mancare, e le amicizie anche.

Come sarebbero le principesse Disney con i capelli corti? (FOTO)

credits photo: thenamelessdoll.tumblr.com/

Che cosa piace tanto delle principesse Disney alle bambine? La loro storia, il loro carattere, i loro vestiti e i loro capelli. Tutte noi abbiamo ammirato, almeno una volta, i biondissimi capelli di Aurora e Cenerentola, la folta chioma di Ariel e quella ribelle di Merida.

Se c’è una cosa che accomuna ogni principessa sono i capelli: ognuna di loro li ha perfetti e lunghissimi. Per molti, quindi, può risultare difficile immaginarle con un taglio più corto e sbarazzino. Fortunatamente c’è chi ci ha pensato per noi.

Stiamo parlando dell’artista TheNamelessDoll, studentessa di arte e cinema proveniente dalla Svezia molto famosa su Tumblr. La ragazza aveva già in precedenza rielaborato le nostre principesse preferite attraverso il Photoshop, mettendole in situazioni del tutto nuove.

Questa volta TheNamelessDoll ha voluto rimodernare un po’ l’immagine di queste principesse sempre perfette ed eleganti donandogli tagli pixie, bob e, nel caso di Biancaneve, teste completamente rasate. Ritroviamo così un’Aurora che dice addio alla lunga chioma bionda ed opta per una capigliatura simile a quella del suo Filippo.

Anche Elsa e Anna, le star del momento, non sono immuni alla rivoluzione del parrucchiere e si ritrovano con un taglio corto, forse non proprio l’ideale per il clima freddo in cui vivono le due sorelle. Con i capelli corti invece si trovano benissimo Cenerentola e Tiana che, tra una spolverata e una portata, trovano il nuovo taglio molto comodo.

TheNamelessDoll ha dichiarato che ha cercato di imitare lo stile dei film il più possibile, cercando di non scostarsi troppo dalla personalità delle principesse. Per questo motivo i capelli di alcune sono più elaborati di altre.

Cosa ne pensate di questi tagli? Chissà se la Disney prenderà atto di queste immagini e opterà per i capelli corti per le prossime principesse. Magari le prime ad avere nuovi tagli saranno proprio Elsa e Anna nel prossimo film.

La depressione si scopre con lo smartphone

depressione smartphone

Lo smartphone, e l’uso che se ne fa, stanno diventando sempre di più un problema sociale. I rapporti personali sembrano scomparire per lasciare posto ad una comunicazione sempre più effimera veicolata dalla tecnologia. Come in ogni epoca, i cambiamenti hanno avuto pro e contro, come anche fervidi sostenitori e intransigenti tradizionalisti. Ora però viene segnato un punto a favore dei sostenitori dello smartphone. Secondo un nuovo studio lo smartphone potrebbe rivelare lo stato di depressione del proprietario. Come? Grazie al GPS.

Il “male di vivere”, la depressione, può essere rilevata da determinati sensori che monitorano il tempo di utilizzo del telefono e la nostra localizzazione quando ne facciamo uso. La teoria è che più stiamo a casa e più controlliamo lo smartphone e meno occasioni abbiamo per distrarci, e quindi corriamo il rischio di essere depressi.

La ricerca è stata realizzata dalla Northwestern Medicine negli Stati Uniti e i risultati pubblicati sul Journal of Medical Internet Research. Gli studiosi sostengono di poter identificar persone affette da depressione grazie all’uso dello smartphone con una precisione del 87%. Gli individui non depressi utilizzano in media il cellulare 17 minuti al giorno, le persone depresse 68 minuti. Inoltre, grazie al GPS, è possibile identificarne la posizione, che se si rivela essere quasi sempre la stessa, può rafforzare la diagnosi di depressione.

Il test è stato effettuato su 40 persone che hanno installato sul proprio smartphone un’app che consentiva di monitorare l’uso dell’apparecchio.